CAPITOLO 4

La nave arrivò a San Juliàn dopo uno straziante viaggio in mare aperto.

In quelle settimane Cramlish aveva dovuto lottare contro diversi fattori: la puzza insopportabile dei marinai,le incrostazioni di muffa accanto la testata del suo letto a castello e un terribile attacco di mal di mare con cui doveva combattere tutte le volte che usciva sul ponte per prendere un boccata d'aria. Per lui era come essere rinchiuso in una cella ,non che odiasse starsene da solo,peccato che fosse anche un po' claustrofobico.

Quando scese da quell'inferno galleggiante due uomini del posto gli vennero incontro:- Mr. Calamish?-.

Il dottore lanciò un'occhiata fulminante all'uomo che aveva appena parlato e poi disse:-Sì,sono io..e comunque mi chiamo Cramlish-.

-D'accordo signor Calamish segua me, mostrerò voi la nostra imbarcazione-.

Il dottore li seguì capendo che quelli sarebbero stati due lunghi mesi.

Arrivarono al molo principale;Cramlish tentava di capire dove fosse posizionata l'imbarcazione precedentemente stimata dall'uomo dislessico.

Mentre allungava il collo come una giraffa i due marinai scoppiarono a ridere.

Poi l'unico dei due che parlava la lingua dello straniero,il dislessico,si fece avanti e sfiorando l'occhio del dottore mostrò lui un piccolo battello proprio di fronte a loro.

-E quella la chiami lussuosa imbarcazione?!-.

I due marinai scoppiarono a ridere per la seconda volta.

Il battello partì verso sera.

Cramlish tirò un sospiro di sollievo quando vide che per fortuna le condizioni igieniche di quel minuscolo galleggiante erano decenti.

Si stupì quando scoprì che l'uomo dislessico aveva una passione implacabile per la cucina e che ogni sera si offrisse sempre per cucinare alcuni piatti tipici del suo Paese.

Una di queste volte il dottore non si fece fuggire l'occasione:-Mi parli dell'isola “dei giaguari”-.

I due uomini trassero un forte sospiro e poi il dislessico rispose:-Signore...quell'isola è maledetta,molta nostra gente a tentato di insediarsi lì...ma tutti morti-.

-Non capisco come è possibile-.

-Gliel'ho detto...isola è maledetta! Ogni animale che vive in quell'isola non vuole altro che vostra carne-.

Cramlish non si fece spaventare,non si abbassava neanche al livello di quella gente.

“Un'isola maledetta...che storia per bambini”pensava tra se e se mentre sorseggiava un altro bicchiere d'acqua.

Prima di arrivare a destinazione avevano fatto tappa a Rìo de Gallegos e a Punta Arenas.

Una settimana dopo erano pronti per entrare nell'arcipelago di Wellington.

Il dottore non aveva mai visto tante isole così vicine una con l'altra.

-Come facciamo a capire quale di questa isole è la nostra?-.

-Faccia fare a mio fratello,lui conosce isole meglio di chiunque altro-.

Dopo un'ora di ricerca il timoniere del battello indicò con la mano un'isola molto più grande delle altre,un'isola dove la foresta delimitava il cielo dalla sabbia della spiaggia.

Si spensero i motori e il dislessico calò la scialuppa e poi si rivolse al dottore.

-Bene Mr. nostro viaggio termina qui,le augurò una buona sorte-.

-Ma non mi accompagnate sulla spiaggia,penso ci fosse anche questo nel nostro accordo!- gridò Cramlish in modo isterico.

-Quale accordo?!- il dislessico lo spinse dentro la scialuppa e la calò prima che il dottore si rendesse conto di ciò che stava succedendo.

In men che non si dica i due mascalzoni erano già tornati indietro con tutti gli effetti personali di Cramlish.