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Autore: LoveEverlack    14/09/2013    10 recensioni
NON CI SONO SHADOWHUNTER, SOLO PERSONE CHE VIVONO VITE NORMALI.
Clary si è appena trasferita dal cugino Magnus e iniziando a frequentare la nuova scuola scoprirà l'amore, persone del suo passato e suo padre, di cui sua madre non ha mai parlato entrerà nella sua vita con il fratello.
[.....]
-Mi chiamo Clarissa Fray, ho sedici anni, mi sono trasferita qui con mia madre e viviamo da mio cugino finchè non troviamo un appartamento-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Clarissa, Jace Lightwood, Magnus Bane, Simon Lewis, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                          No there’s no one else’s eyes                                                             
                                                                              That could see into me                                                                                                                                                 No one else’s arms can lift                                     
                                                                                  Lift me up so high                                                                

 
                                                         [Heart by Heart - Demi Lovato]

Clary si rigirava tra le coperte della sua camera, si era appena trasferita nella nuova città e il cugino la ospitava insieme alla madre mentre aspettavano che le venissero spediti gli scatoloni con le loro cose. La madre stava ancora cercando un appartamento nonostante Magnus le avesse già detto che potevano rimanere per il tempo che volevano. Non le andava di alzarsi da quel comodo letto, Magnus aveva un certo gusto nell’arredamento e quel letto era stupendo, richiuse gli occhi sperando che la madre non si accorgesse di lei e il cugino la lasciasse ancora un po’ nel letto.
-Cuginetta alzati c’è scuola… e dovrò accompagnarti io siccome la frequento quindi alzati, non voglio fare tardi. Soprattutto non voglio farmi fregare i banchi dell’ultima fila- Clary si scoprì il viso guardando truce la porta come se avrebbe potuto colpire il cugino con quello sguardo.
Lo sentì ridere.
-Magnus che hai?- il cugino continuava a ridere dietro la porta.
-Ti conosco troppo bene Clarissa Fray. In questo momento mi stai guardando truce dalla camera, non provare a negarlo- si alzò dal letto, Magnus la conosceva troppo bene e lei stessa lo conosceva tanto da sapere che se non si fosse alzata subito lo avrebbe trovato in camera sua.
Aprì la porta per uscire trovandolo poggiato al muro, che osservava davanti a se aspettando che Clary uscisse, Magnus la squadrò da capo a piedi.
-Cuginetta… perché indossi dei “vestiti” solo per dormire? Sai quanti ragazzi ti correrebbero dietro?- Clary sbuffò chiudendo la porta alle sue spalle e osservandolo già pronto per la scuola. Aveva una barbetta incolta che lasciava sempre sul viso, indossava un completo nero che metteva in risalto gli strani occhi simili a quelli felini che aveva fin da piccolo.
-Magnus… mi dici perché dovrei indossare un abitino per la scuola?- lui rise staccandosi dal muro e dirigendosi verso una delle stanze lungo il corridoio. Si girò verso di lei facendole segno di seguirlo, Clary lo seguì prevedendo che le avrebbe giocato un brutto scherzo.
-Clary… eccoti un piccolo regalo da parte mia- sul letto del cugino c’era uno scatolone chiuso alla meglio da un fiocco rosa, legato a questo c’era un bigliettino scritto da Magnus in una calligrafia elegante.
Così avrai dei vestiti decenti.
Prese il foglio sventolandolo davanti al cugino, Magnus era ritornato indietro verso la porta che teneva aperta aspettando che lei uscisse.
-Che c’è? Ora vai in camera tua a prepararti, Jocelyn sta preparando la colazione- ormai Magnus chiamava la zia Jocelyn, la riteneva troppo giovane per essere chiamata zia e a lei non aveva problemi su come essere chiamata, così a dieci anni iniziò a chiamarla semplicemente Jocelyn e continuava ancora.
-Mag?- il cugino si girò con sguardo interrogativo.
-Odio quando mi chiami così… comunque che devi dirmi?- Clary richiuse la porta.
-Mi chiedevo dov’erano gli zii. Ormai non vi sentite più- lui scrollo le spalle.
-In qualche viaggio… meglio per me, ho la casa libera-
 
-Ciao mamma- Jocelyn si girò verso la figlia, in una mano reggeva una lettera e nell’altra una tazza di caffè. Apparecchiati al tavolo, c’erano altre due tazze e dei cornetti, vicino al lavandino nell’angolo la ciotola del cibo per gatti e Chairman Meaw –il gatto di Magnus- che guardava Jocelyn aspettando che lei gli mettesse da mangiare. Magnus andò verso un mobile aprendolo e tirandone fuori un sacchetto di cibo per gatti, Clary guardò l’armadio che era riempito di cibo per gatti e nella mensola in alto anche di qualche giocattolo.
-Jocelyn mi farai morire il gatto così- la zia rise.
-No che Chair coso non morirà… e comunque può contare su te e Clary- Clary annuì da dietro la sua tazza fumante, era seduta davanti alla madre che stava sfogliando un giornale.
-Clary, credo che dovrai prendere uno dei miei vestiti, i tuoi non sono ancora arrivati-
-A dire il vero mamma Magnus mi ha già preso un completo- Magnus le aveva preso un pantalone stretto nero, con degli altri stivaletti e una magliettina verde.
-Uh… mi sembrava di non aver visto la maglia, inoltre mette in risalto i tuoi capelli rossi. Grazie mille Magnus-
-De nada Jocelyn. Clary hai 5 minuti per finire di prepararti e poi andiamo- salutò la zia e Clary prima di uscire dalla porta e dirigersi al piano superiore.
 
-Magnus dove andiamo?- Clary stava girando per i corridoi dell’istituto, la loro scuola era divisa in due parti. Nella prima al piano inferiore c’erano le classi, salendo poi di piano c’erano gli uffici con la biblioteca e salendo al terzo piano c’erano le stanze da letto. La maggior parte di quelle non era utilizzata siccome gli studenti provenivano tutti da case vicine, ma nell’edificio originale c’erano anche quelle per questo avevano deciso di lasciarle per ogni evenienza.
-Clary come dove andiamo? In classe ovvio… o meglio tu vai in classe, io ti accompagno solo- Magnus svoltò l’angolo salutando con una mano una donna sulla quarantina seduta dietro una scrivania. Clary sentiva dei mormorii ogni volta che passava e si girò nuovamente verso il cugino.
-Ma perché bisbigliano tutti?-
-Semplice cuginetta… io sono uno dei miti della scuola. Le mie feste sono mitiche, non ci sei mai stata alle mie feste?- Clary mosse la testa facendo sospirare Magnus.
-Vorrà dire che per la prossima festa sarai l’ospite d’onore. Eccoci arrivati, nella borsa hai tutto quello che ti serve, ti ho messo il modulo da consegnare- si fermò davanti una porta con su scritto aula 110, Clary annuì guardando il cugino che salutava un paio di ragazzi che stavano passando in quel momento.
-Ok-
-A proposito… scoprirai che ci saranno ore un po’… particolari. Ho falsificato la firma di Jocelyn, adesso proverai la ginnastica avanzata, con tanto di tiro con l’arco- Clary guardò il cugino stranita.
-Sul serio?- gli chiese guardandolo truce.
-Ovvio… vedrai sarai brava. C’è l’abbiamo nel sangue, o meglio c’è l’avete nel sangue. E vedrai incontrerai un amico in questa scuola- le disse prima di allontanarsi da lei con un abbraccio.
 
Dopo che il cugino se ne fu andato Clary aprì la porta della classe, si guardò intorno curiosando velocemente quello che c’era in classe. Dietro la cattedra c’era una donna dai capelli neri legati in uno chignon ben stretto che non lasciava cadere le ciocche, indossava un tubino blu scuro.
Si girò verso Clary sorridendole.
-Ciao, tu devi essere la nuova allieva dico bene? Clarissa Fray giusto?- le chiese mentre prendeva dei libri dalla cattedra e li passava a Clary.
-Si sono Clarissa-
-Bene Clarissa allora siccome questo è il primo giorno che ne dici di presentarti brevemente?- Clary si girò verso la classe indecisa su quello che dire. C’erano dei ragazzi attenti e altri che guardavano altrove disinteressati, una ragazza dai capelli neri la osservava attentamente insieme ad un ragazzo dietro di lei dai capelli che sfioravano il color oro.
-Mi chiamo Clarissa Fray, ho sedici anni, mi sono trasferita qui con mia madre e viviamo da mio cugino finchè non troviamo un appartamento- la donna starnutì dietro di lei.
-Scusami Clarissa, bene se vuoi sederti c’è un posto accanto al signorino Lewis vicino la finestra- Clary girò lo sguardo verso la finestra notando un ragazzo dai capelli ricci e con un paio di occhiali sul naso. Rimase a fissarlo cercando di ricordare dove lo avesse visto, assomigliava terribilmente al suo vecchio amico. Un ragazzino con cui passava del tempo con Magnus, quando andava a trovare il cugino.
Lui sembrava guardarla nello stesso modo, poi distolse lo sguardo così come Clary che stava facendo una figuraccia.
-Grazie- si diresse verso il banco vicino a quello di Lewis, che si girò nuovamente verso di lei quando si era seduta e aveva preso le sue cose.
-Clary sei sul serio tu?- Clarissa si girò verso il ragazzo sorridendogli, solo Simon poteva conoscere il diminutivo in quella classe e poi Magnus le aveva detto che avrebbe trovato un amico.
-Simon allora non mi sono sbagliata-
-A quanto pare no. Allora Fray, come mai da queste parti?-



SPAZIO AUTRICE
Ciao ragazzi, spero che il primo capitolo vi sia piaciuto.
Mi è venuto in mente perchè sto leggendo varie ff e non mi sembra di aver trovato qualcosa su Shadowhunter dove non ci siano demoni, angeli e vampiri... quindi ho pensato di scrivere io qualcosa.

Spero di ricevere delle recensione siccome sono quelle che spingono uno scrittore a pubblicare il suo capitolo e gli fanno capire quanto la storia sia realmente apprezzata.
  
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