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Autore: Louismyhero    14/09/2013    11 recensioni
*Tratto dalla storia*
“Lui si sedette e poi mi accorsi che mi stava fissando il polso.. Immediatamente capii che cosa stava guardando
Harry: « Che cosa sono quelli? »
Non seppi dargli risposta, abbassai lo sguardo e continuai a seguire la lezione sperando che anche lui facesse finta di niente.
Harry: « Allora?! Mi rispondi?!»”
“Harry: «Ma che cavolo combini?!»
Io: «Sono in un periodo di merda e..»
Harry: «e cosa? E allora vuoi ucciderti?»
Io: «Non saranno dei tagli ad uccidermi»”
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Fiftieth Chapter
 
Harry:«Andiamo al negozio di cioccolatini?»
Io:«Ook.»
Camminammo un po' per la via fino ad arrivare al negozio e poi entrammo. C'erano montagne di cioccolatini ovunque di ogni tipo, era come un paradiso terrestre.
Harry:«Dio che voglia di cioccolato.»
Io:«Aah non dirlo a me!»
Prendemmo entrambi un sacchetto e iniziammo a riempirlo di cioccolatini andando ognuno dove voleva, poi ci rincontrammo a fine giro.
Io:«Ho voglia di divertirmi Harry.»
Harry:«Divertirti come?»
Io:«Divertirmi come divertirmi, ho voglia di ridere.»
Harry:«Bene allora ci penso io.» sorrise 
Io:«Che vuoi fare?»
Si toccò la tasca posteriore dei jeans e tirò fuori un piccolo involucro argentato. 
Harry:«Assomiglia ad un cioccolatino no?»
Io:«Si, ma non lo è... E poi cosa ci fai tu con un preservativo nei jeans?»
Harry:«Mah non si sa mai, ne porto sempre uno dietro.»
Io:«E cosa vorresti farci?»
Mi si avvicinò all'orecchio.
Harry:«Guarda quel bambino alla tua sinistra...»
Girai la testa e vidi un bambino che avrà avuto più o meno 6/7 anni e che aveva in mano un sacchetto con dei cioccolatini nella carta argentata molto molto simili al preservativo che aveva Harry.
Io:«No, il bambino no dai...»
Harry:«Inizia a filmare.»
Sorrisi scuotendo la testa, presi il cellulare e feci partire il video. Lui si avvicinò al bambino continuando a sorridere, poi gli sbatté contro facendo cadere il preservativo nel sacchetto del bambino.
Harry:«Oh scusami.»
Il bambino lo guardò e poi se ne andò subito da sua mamma che lo accompagnò alla cassa.
Harry:«Missione riuscita.»
Io:«Dai andiamo. Dobbiamo seguirli.»
A grandi passi arrivammo alla cassa appena davanti al bambino e a sua madre, pagai i nostri due sacchetti e poi uscimmo e ci sedemmo su una panchina aspettando la nostra vittima. Dopo un paio di minuti anche il bambino uscì dal negozio e si sedette proprio sulla panchina di fronte a noi.
Harry:«Riprendi la scena...»
Io:«Sisi.»
Iniziai a registrare il bambino che dopo aver mangiato un cioccolatino prese il preservativo ed ignaro lo aprì. Lo srotolò e lo guardò strabuzzando gli occhi. Poi richiamò l'attenzione della madre su di esso e lei lo prese e urlando chissà cosa lo buttò nella spazzatura e con il suo bambino per mano si allontanò. Io ed Harry iniziammo a ridere e non riuscimmo a fermarmi per un bel po'. Poi riguardammo il video e ridemmo ancora di più. Non appena la panchina di fronte a noi fu libera venne immediatamente occupata di nuovo da due vecchietti. Harry mi avvolse appoggiandomi una mano intorno alle spalle.
Harry:«Hai ancora voglia di divertirti?»
Io:«Si.»
Harry:«Allora lasciami fare.» disse facendo un cenno con la testa ai due vecchietti di fronte a noi. Mi si avvicinò e mi baciò con molta foga ma dopo il secondo bacio lo fermai.
Io:«No, Harry.»
Harry:«È solo per divertirsi, voglio vedere che facce fanno.»
Io:«Ehm, ok ma non baciarmi.»
Harry:«Okkey scusa.»
Iniziò a baciarmi il collo e nel frattempo fece scorrere la mano destra su una delle mie cosce fino ad arrivare in mezzo alle gambe. 
Io:«Ti prego guardarli.»
Harry alzò la testa dal mio collo e vide le loro facce sconvolte. 
Io:«Ok, può bastare eh.»
Harry:«Si dai...»
Io:«Questo non è mai successo. Ci siamo capìti?»
Harry:«Successo cosa?»
Io:«Bravo. Dai andiamo.»
Harry:«Ok.»
Ci alzammo dalla panchina e mentre camminammo verso casa mia Harry mi prese per mano, diciamo che forse non aveva ancora ben chiara la differenza tra essere amici e stare insieme. Camminammo alcuni minuti in silenzio mano nella mano e poi mi squillò il telefono, colsi quindi l'occasione per togliere la mia mano dalla sua. 
Io:«Pronto?»
Zayn:«Ciao piccola.»
Io:«Ehi ciao.»
Zayn:«Sei a casa?»
Io:«N-no, non sono a casa.»
Zayn:«Uhm, dove sei?»
Io:«Sono in giro...»
Zayn:«Da sola?»
Io:«NO. No sono con... Con la..cugina di.. di Harry.»
Harry:«Non ho una cugina.» sussurrò e io lo zittii spingendogli via il viso con il palmo della mano.
Zayn:«Ehm ok. Sta sera?»
Io:«No nemmeno rimango con lei. Domani pomeriggio vengo io a trovarti. Promesso.»
Zayn:«Ook, ti sto già aspettando. Ci sentiamo ciao piccola.»
Io:«Ok ciao.»
Riattaccai e osservai Harry che non mi guardava e continuava  a fissare un punto davanti a noi, poi accelerò il passo e mi superò.
Io:«Aspettami!»
Accelerai anch'io il passo ma feci molta fatica per riuscire a restargli a fianco dato che anche lui accelerò ancora di più.
Harry:«Quindi io sarei come il tuo amante in pratica?»
Io:«No, sei un mio amico.»
Harry:«E perché non dici a Zayn che sei con me?»
Io:«Beh... Perché non voglio che sia geloso. Rallenti un po'? Non riesco a starti dietro.»
Harry:«Perchè dovrebbe essere geloso se siamo amici?»
Io:«Perchè anche tu lo eri quando io ero amica sua.»
Harry:«Proprio solo amica non eri.»
Io:«Cosa c'entra adesso?»
Finalmente rallentò. 
Harry:«C'entra che non possiamo essere amici se ogni volta che passiamo del tempo insieme dobbiamo nasconderci.»
Io:«Ok va bene, dalla prossima volta glielo dico. Va meglio così?»
Harry:«Sì, molto meglio.»
Camminammo un po' in silenzio uno affianco all'altro. Poi però il silenzio si ruppe
Harry:«Scusami, non volevo trattarti male. Solo che devo ancora abituarmi a tutta questa storia.»
Io:«No, ok fa niente.»
Arrivammo quindi a casa e salimmo di sopra in camera mia, io mi levai le scarpe e i pantaloncini. Tenni la maglietta dato che era piuttosto lunga e mi copriva tutta e mi spaparanzai sul letto. Anche lui si tolse le scarpe e poi rimase qualche secondo girato di schiena scompigliandosi i capelli e rimettendoseli a posto. Poi la sua voce roca rimbombò nella mia stanza.
Harry:«Ehm...io... Io dovrei chiederti una cosa... Ma.. Ma se non vuoi fa lo stesso.»
Io:«Dimmi tutto...»
Si girò lentamente verso di me e chinò il capo quando pronunciò quelle parole
Harry:«Ecco.. Io, io vorrei leggere il tuo diario.»
Non pensai nemmeno alle conseguenze, l'unica cosa importante in quel momento eravamo io e lui. Insieme. 
Frugai sotto il letto e, dopo aver spostato alcune scatole, lo trovai e glielo diedi. 
Io:«Tieni.»
Lo prese.
Harry:«M-ma se non vuoi, fa lo stesso.»
Mi alzai.
Io:«Tranquillo.»
Mi alzai sulle punte e gli diedi un bacio sulla guancia e poi mi avvicinai alla porta per oltrepassarla.
Io:«Solo...leggilo qui, non portarlo via ok?»
Harry:«Nono ok, non avevo intenzione di farlo.»
Io:«Io vado a preparare la cena ti chiamo quando è pronto ok?»
Harry:«Vuoi che ti aiuti?»
Io:«Nono rimani pure qui.»
Scesi di sotto preferendo lasciarlo solo a leggere il mio diario. Iniziai quindi a cucinare canticchiando e in circa 20 min misi in tavola due piatti di pasta con un sugo strano che avevo inventato sul momento e lasciai invece a riposare i cup cake che avevo fatto mentre aspettavo la cottura della pasta. Chiamai Harry e lui scese con il mio diario in mano lasciandolo aperto sul bancone e sedendosi a tavola.
Harry:«Cos'è?»
Io:«Prima assaggia.»
Mi sedetti nel mio posto di fronte a lui e osservai la faccia che fece quando assaggiò la mia creatura.
Harry:«È buonissimo!»
Io:«Davvero?»
Harry:«Si! Ma cosa ci hai messo?»
Io:«Boh un po' di cose!»
Harry:«La devi assolutamente rifare!»
Io:«Ehm ok..vedrò.»
Anch'io l'assaggiai e fui sorpresa nel sentire che era veramente buona, tuttavia avevo mangiato già tutta quella roba per 'merenda' e già era stato difficile riuscire a mangiarla tutta quindi iniziai a girare e rigirare quelle penne nel piatto mangiandone 4 o 5 e continuando ad osservarle dalla punta della mia forchetta.
Harry:«Non hai fame?»
Non volevo farlo sentire in colpa quindi mangiai le 2 penne che avevo sulla forchetta.
Io:«Nono, ho fame.»
Ne mangiai ancora un paio e poi cercai di cambiare discorso.
Io:«Perchè hai voluto leggere il mio diario?»
Alzò il viso dal piatto e mi guardò.
Harry:«Perchè...volevo sapere quanto male ti ho fatto.»
Io:«Se mi avessi detto il perché non te lo avrei mai fatto leggere.»
Harry:«Ed ecco perché non te l'ho detto.»
Io:«Non ne voglio più.» mi alzai per portare il piatto in cucina
Harry:«No, aspetta la mangio io.»
Io:«Uhm, ok.»
Gli lasciai il piatto sul tavolo e andai in cucina a posare il mio bicchiere e le mie posate, poi tornai da lui e mi sedetti sulle sue ginocchia.
Io:«Oggi ti imbocco io.» gli rubai la forchetta di mano
Harry:«Non mi oppongo.»
Presi tantissima pasta sulla forchetta e gliela misi tutta in bocca facendo rimanere a forchetta incastrata. Lui riuscì però a mangiarla tutta.
Harry:«Bel modo di imboccarmi!»
Io:«Ahahah, dai..facciamo le persone normali una volta tanto...»
Harry:«Ti sembriamo due persone normali?»
Io:«Ehm, no. Ahahahah! DAI MANGIA.»
Presi due penne e gliele misi in bocca e mentre masticò mi perdetti nei suoi occhi verde smeraldo. Nonostante tutto mi sentivo ancora attratta da lui, e mi sembrava che lui se ne fosse accorto. Continuai ad imboccarlo fino a quando non finì tutta la pasta.
Io:«Ma dove la metti tutta questa roba?»
Harry:«Nella pancia dove devo metterla? Ahah»
Io:«E non ingrassi mai?»
Harry:«Smaltisce tutto il mio amichetto là sotto.» cercò di metterla sul ridere perché sapeva che era un'argomento delicato da affrontare con me e anch'io decisi di non proseguire.
Io:«Ahaha sei sempre il solito.»
Gli diedi un pungo sulla pancia.
Harry:«Certo.»
Io:«Ti piacciono i cup cake?»
Harry:«Certo che mi piacciono, sopratutto se sono al cioccolato!»
Io:«Allora ti conosco proprio bene.»
Mi alzai e presi uno dei due cup cake che avevo preparato e glielo misi in tavola.
Harry:«Maya ti ho già detto che ti voglio bene?»
Io:«Sisi, tutti mi vogliono bene quando tiro fuori qualcosa da mangiare.»
Harry:«Solo che tutto non mi sta, tu mangi l'altra metà?»
Io:«Ehm, ok dai.»
Lo spezzò a metà e me ne diede una parte, probabilmente era una tattica per farmi mangiare e stava funzionando. Lo mangiai constatando che anche quello era molto buono e anche Harry lo disse.
Harry:«Uuu aspetta aspetta!»
Fece un rutto degno di un oscar.
Io:«Che schifooo! AHAHAH»
Harry:«Ora, se non ti spiace, voglio tornare alla mia lettura.»
Io:«Vaa bene.»
Si alzò, prese il mio diario e si sedette sul divano e io mi sedetti di fianco a lui osservandolo mentre leggeva e non distogliendo mai lo sguardo dai suoi occhi verde smeraldo che andavano da destra a sinistra sulle varie pagine, dopo circa 3 minuti finì di leggere.
Harry:«Finito.»
Io:«Aspetta...»
Girai un po' di pagine e arrivai alla pagina dove parlavo della nostra notte in Scozia.
Io:«Non ho mai voluto che la leggessi, beh adesso puoi farlo...»
Harry:«No, sinceramente non voglio.»
Io:«Perchè?»
Harry:«Perchè so che tu non vuoi...»
Io:«Si che voglio.»
Harry:«Non s-»
Io:«Leggila.»
Harry:«Okkay.»
La lesse e nel frattempo io andai su Twitter con il cellulare perché ero abbastanza in imbarazzo, dopo pochissimo finì di leggere e mi piazzò il diario in mano.
Io:«Finito sul serio?»
Harry:«Si, certo.»
Io:«Ok, lo riporto su.»
Salii e lo appoggiai sul comodino di camera mia e poco prima che tornassi di sotto sentii il suono del cellulare di Harry provenire dal comodino dove era appoggiato. Mi fu inevitabile leggere:
“Mamma (cioè Anne):
Hai trovato un lavoro? Mi hanno detto che cercano qualcuno che faccia le pulizie al bar sotto casa nostra, non pagano molto ma ci può comunque aiutare nella situazione in cui ci troviamo”
Situazione? Che situazione? Harry? Che pulisce? Può aiutare? 
Presi subito il suo telefono e glielo portai facendogli leggere il messaggio.
Io:«Cosa vuol dire?»
Harry:«E-eh no niente.»
Io:«No Harry, ti conosco. COSA VUOL DIRE?»
Lui si allontanò da me girandosi di spalle e aggiustandosi i capelli con la mano destra e poi mi rispose rimanendo sempre girato di schiena.
Harry:«Vuol dire che siamo nella merda.»
Io:«Nella merda in che senso?»
Harry:«Nel senso che Robin ha perso il lavoro e i soldi che porta a casa mia mamma non bastano per pagare il mutuo della casa, le assicurazioni, per-»
Io:«Perchè non me l'hai detto?»
Harry:«I-io beh..mi vergognavo.»
Io:«Ma vergognarti di che? Dai vieni qui.»
Mi alzai sulle punte dei piedi e lo abbracciai mentre lui sospirò.
Io:«Anch'io ho bisogno di un lavoro, quindi beh ci andremo insieme ok?»
Harry:«No. Ok un corno. Non voglio rovinarti l'estate ok?»
Io:«No, non mi rovini l'estate. Io ero già passata a chiedere. Te lo giuro.»
Harry:«Non ti credo ma sarà sicuramente meglio che pulire i bagni di un bar.»
Io:«Chi ti dice che non andremo a fare quello?»
Harry:«Beh anche se fosse avrei te con me, il che migliora tutto, no?»
Io:«Ahah eh beh. Comunque non andremo a pulire i bagni. Tu aspettami qui, torno tra un quarto d'ora.»
Harry:«NO. Vengo con te!»
Io:«Nono, stai qui ok?»
Harry:«Eh va bene.»
Uscii e in 5 minuti raggiunsi lo Starbucks che c'era vicino a casa mia, mio padre conosceva il proprietario da una vita e anch'io lo conoscevo quindi ero sicura che avrei trovato due posti per me ed Harry. Arrivai appena prima che chiudessero e per fortuna mi imbattei nel proprietario.
Mike(proprietario):«Ciao Maya! Che ci fa qui?»
Io:«Ciao, starei cercando due posti di lavoro...ti prego dimmi che li hai.»
Mike:«Un posto c'è di sicuro perché abbiamo perso una cameriera la settimana scorsa e per l'altro non penso...»
Io:«Mike ti prego ti prego ti prrrego.»
Mike:«E va bene dai!»
Io:«Grazie grazie grazie! Grazie mille davvero! La paga quant'è?»
Mike:«Sarebbe 800 al mese per 20 ore settimanali più le mance»
Io:«Perfetto, ascolta mi potresti fare un ultimo favore?»
Mike:«Certo dimmi!»
Io:«I miei soldi potresti metterli nella busta della paga dell'altro ragazzo che verrà con me? E non fargli sapere che in realtà li ci sono anche i miei soldi?»
Mike:«Lo ami vero?»
Io:«Siamo tanto amici, niente di più.»
Mike:«Ahh non mi intrometto. Comunque va bene, dirò agli altri dipendenti questa cosa e tutto andrà liscio, stai tranquilla!»
Io:«Grazie davvero! Non so come ringraziarti!»
Mike:«Figurati! Cominciate dopo domani alle 14 ok?»
Io:«Perfetto! Grazie ancora! Ciao Mike!»
Mike:«Ciao!»
tornai a casa e subito dissi ad Harry che avevo trovato il lavoro. Dopo ci sistemammo sul divano e guardammo un po' di tv mangiando i cioccolatini che avevamo comprato nel pomeriggio.
Io:«Preferisci il cioccolato fondente o quello al latte?»
Harry:«Ehm..al latte.»
Io:«Bene, allora tu prendi questo e io te ne frego uno fondente.»
Gli infilai nel sacchetto un cioccolatino al latte e ne presi uno al fondente.
Harry:«Ma fai con comodo eh.»
Io:«Zitto e mangia.»
Harry:«Ahah va bene...» rise e allungò la mano sinistra nel sacchetto.
Io:«Harry mi prendi per il culo?»
Harry:«Cosa?»
I suoi braccialetti si erano spostati, mi si gelò il sangue.
Io:«Come cosa?»
Presi il suo braccio sinistro e gli tolsi tutti i braccialetti scoprendo dei segni rossi che non erano ancora tagli.
Harry:«È una lunga storia.»
Io:«NO NO. Una lunga storia un par di cosi. Sei pazzo?»
Harry:«Anche tu lo fai quindi potrei dire lo stesso di te.»
Io:«Ora non lo faccio più. E per questo so che è una cosa per persone stupide.»
Harry:«I-io non so perché l'ho fatto.»
Gli scesero due lacrime e anche a me venne da piangere.
Harry:«Perchè piangi?»
Mi sedetti a cavallo delle sue cosce come quando stavamo insieme, ma in quel momento non mi importava. Lo abbracciai forte forte e piansi sulla sua spalla, anche lui mi strinse a sè e lo sentii singhiozzare sulla mia schiena. Poi mi allontanai da lui ma non troppo e gli presi il viso fra le mani spostandogli i ricci dalla fronte.
Io:«Ti prego promettimi che non lo farai più.»
Harry:«Sisi, va bene qualsiasi cosa basta che smetti di piangere.»
Lo riabbracciai appoggiando la guancia sinistra sulla sua spalla.
Io:«È solo che ti voglio troppo bene per lasciare che ti succedano queste cose.»
Harry:«È successo solo una volta.»
Mi accarezzò la schiena.
Io:«Ti prego non farlo mai più.»
Harry:«No ok. Mai più.»
Mi allontanai da lui ma rimasi seduta sulle sue gambe. Mi asciugai velocemente le lacrime ma continuai a singhiozzare vedendo i suoi bellissimi occhi ancora arrossati.
Io:«Mi devi spiegare un po' di cose...»
Harry:«Ok, però non piangere più ok?»
Io:«Ok... Ma p-perché l'hai fatto?»
Harry:«I-io mi odiavo per quello che ti avevo fatto.»
Io:«Quindi sarei io la causa?»
Harry:«No. No, non sei tu. È tutta colpa mia.»
Io:«Adesso voglio che mi prometti che non lo farai mai più.»
Gli porsi il mignolo.
Harry:«Se tu sarai con me io non avrò più motivo di farlo.»
Intrecciò il suo dito con il mio.
Io:«Io non me ne vado.»
Questa volta fu lui ad abbracciarmi e rimanemmo abbracciati per una buona decina di minuti, in silenzio. Pensai a così tante cose in quei minuti che mi sembrava fosse trascorsa un'intera giornata. Anche Harry rimase in silenzio, mi accarezzò la schiena per tutto il tempo. Probabilmente saremmo rimasti così per tutta la notte se non mi fosse squillato il cellulare e non avessi dovuto allontanarmi per rispondere. 
Io:«Pronto?»
Waliyha:«Ehi ehi ehi. LIAM MI HA INVITATA A CASA SUA! LIAM MI HA INVITATA A CASA SUA! LIAM MI HA INVITATA A CASA SUA!»
Io:«Minchia ma che è un malato di sesso?»
Waliyha:«AHAHAH no. Intanto stasera non posso io.»
Io:«Ma quanto ci dispiace AHAHAH»
Waliyha:«No seriamente non so come dirglielo.»
Io:«Ee come vuoi dirglielo? "Liam c'ho le mie cose."»
Harry rise quando sentì quelle parole.
Waliyha:«Ma no così è brutto da dire...»
Io:«Come 'così è brutto da dire'? Come glielo vuoi dire scusa?»
Waliyha:«Non lo so...spero che lo capisca.»
Harry sfoderò un ghigno sentendo quelle parole dall'altra parte del telefono.
Harry:«Non lo capirà mai.»
Io:«Harry dice che non lo capirà mai.»
Waliyha:«Ah siamo messi bene allora.»
Harry:«Se vuole lo posso chiamare io...»
Io:«Harry dice che se vuoi glielo può dire lui.»
Waliyha:«Sarebbe perfetto.»
Io:«Ha detto di si.»
Harry:«Ok, spostati che devo andare a prendere il cellulare.»
Waliyha:«Spostati?»
Io:«Si, poi ti racconto.»
Waliyha:«Ricordati di mio fratello.»
Io:«Stai tranquilla ok?»
Waliyha:«Ok, lo sta chiamando?»
Io:«Sisi. Ok, aspetta in linea.»
Raggiunsi Harry e mi alzai sulle punte per poter appoggiar l'orecchio sul cellulare di Harry e sentire la sua conversazione con Liam.
“Liam:«Pronto?»
Harry:«Liam?»
Liam:«Ciao Harry!»
Harry:«Ho saputo che sta sera hai invitato Waliyha a casa tua...»
Liam:«Ehm.. Si.»
Harry:«A proposito... L'ho sentita che parlava con Maya.»
Liam:«E...?»
Harry:«Per sta sera niente, amico.»
Liam:«Ah. Vabbe dai. Grazie dell'informazione.»
Harry:«Di niente di vediamo..domani?»
Liam:«Ook. Ciao ciao.»
Harry:«Si, ciao.»”
Harry:«Missione compiuta.»
Presi il telefono dove Waliyha mi stava aspettando.
Io:«Ok, tutto a posto, vai tranquilla...»
Waliyha:«Oddio grazie mille. Di ad Harry che lo amo.»
Io:«Ha detto che ti ama.»
Waliyha:«C'è non nel vero senso eh...»
Io:«Sisi, lo sa. Ok Wali adesso vado.»
Waliyha:«Ok, ciao. Ti chiamo domani mattina per raccontarti.»
Io:«Perfetto, ciao.»
Harry:«Io avrei sonno andiamo a dormire?»
Io:«Si, anch'io ho sonno.»
salimmo di sopra e come se fosse una cosa normale dopo che ci fummo 'svestiti' ci infilammo sotto il lenzuolo del mio letto. Io ero voltata verso di lui e lui verso di me. Ci osservammo per 2 secondi in silenzio fino a quando la sua voce roca lo interruppe echeggiando nella stanza.
Harry:«Mi sei mancata così tanto..» gli sorrisi
Io:«Si anche tu.»
Harry:«Mi sembra strano dirtelo ma forse ora ti vedo solo più come un'amica.»
Io:«Beh io sono felice così. Ma tu non avevi sonno?»
Harry:«Si, ma é difficile dormire senza qualcuno che ti faccia le coccole.»
gli sorrisi.
Io:«Sei troppo bravo a convincermi.»
Mi alzai di poco ed appoggiai la schiena sulla spalliera del divano mentre lui si avvicinò di più a me e appoggiò la sua testa sulle mie cosce rivolgendo lo sguardo verso i miei piedi. Io iniziai quindi ad accarezzargli lentamente i ricci e dopo poco lui si addormentò. Io non ci riuscii. Continuai per un bel pezzo a guardare fuori dalla finestra in direzione delle luna a pensare. Potevo percepire il calore del suo fiato sulle mie gambe e sentivo la sua testa pesare su di esse. Potevo vedere appena la punta del suo naso, ma continuai a guardarlo per chissà quanto tempo. Lui aveva detto che per lui ero un'amica ma forse era lui che per me invece era tutt'altro. Solo quando lo schermo del mio cellulare si illuminò capii realmente cosa stavo pensando.
Vidi il nome di Zayn comparire sullo schermo. Non volevo farlo soffrire in nessun modo, perché quando io avevo avuto bisogno di qualcuno sapevo che lui c'era. Ma non stavo con lui per ripagarlo. Stavo con lui perché lo amavo. Infondo che male c'era? Si possono benissimo amare due persone contemporaneamente. O sbaglio?
Zayn:«buonanotte❤ spero di incontrarti in un sogno.» gli risposi 
Io:«buonanotte anche a te. spero di incontrarti anch'io❤ xx»
Spensi il telefono non volendo ricevere altri suoi messaggi, mi sentivo così in colpa per essere lì con Harry mentre a Zayn avevo raccontato tutt'altro. Riuscii ad addormentarmi. *il mattino dopo* fu Harry a svegliarmi accarezzandomi lentamente le gambe. Non riuscii a rimanere lì ferma, stavo tradendo Zayn e farlo era l'ultima delle cose che avrei voluto.
Mi alzai velocemente dal letto spostando la testa di Harry dalle mie gambe.
Harry:«Che c'è adesso?»
Io:«Harry ti avevo detto che saremmo stati amici, non altro.»
Harry:«Non ti ho chiesto nient'altro.»
Io:«Allora d'ora in poi ognuno nel suo letto ok?»
Harry:«Va bene, bastava dirlo subito.»
Io:«Scusa è solo che...ci tengo troppo a Zayn per-»
Harry:«Non è successo niente Maya.»
Io:«Si, lo so...»
Scesi di sotto e anche lui mi raggiunse. Mi appoggiai al bancone e lo osservai scendere le scale. Era perfetto, lo era come sempre e più lo guardavo più non smettevo di pensare a Zayn, al fatto che forse non avevo ancora dimenticato Harry. 
Si avvicinò a me e si scompigliò i capelli.
Harry:«ok, scusa non volevo trattarti male...»
Io:«No, scusami tu.»
Harry:«Facciamo finta che non sia mai successo?»
Io:«Ok.»
Gli sorrisi,
Harry:«Vai a vestirti..»
Io:«Perchè?»
Harry:«Andiamo a fare colazione.»
Presi un grande respiro per cercare di non ribattere, fare colazione non mi era mai piaciuto, non la facevo sempre nemmeno prima dell'anoressia. Comunque non volevo farlo sentire in colpa più di quanto già si sentisse, quindi non dissi niente e salii di sopra. Mi infilai in bagno e mi lavai la faccia ed i denti. Poi mi misi un paio di pantaloncini neri e una top corto bianco e poi tornai di sotto. Nel frattempo anche Harry si era rivestito e stava uscendo dal bagno del piano di sotto. 
Io:«Ok andiamo?»
Harry:«Sisi.»
Uscimmo ed andammo a fare colazione in un bar lì vicino, ridemmo e scherzammo come due bambini un po' troppo cresciuti, criticammo chiunque ci passasse vicino e ci divertimmo tanto da farci venire il mal di pancia dalle risate. Poi lui tornò a casa sua mentre io mi avviai verso casa di Zayn. Arrivai davanti alla porta e bussai. Venne lui ad aprirmi e non appena aprì la porta mi gettai tra le sue braccia. Lui ricambiò il mio abbraccio e poi ci sedemmo insieme sul divano. Lui iniziò a parlarmi a dirmi chissà cosa, avrebbe potuto raccontarmi anche che sul cane era partito per la luna che non ci avrei nemmeno fatto caso. Mi immersi nei suoi pozzi color nocciola osservando prima il mio riflesso in essi e poi cercai di guardarci ancora più infondo, quel ragazzo era da sempre stato per me un oceano di segreti e, nonostante fosse il mio fidanzato, continuava ad esserlo anche in quel momento. Continuai ad osservarlo per una decina di secondi e continuai a sentirmi in colpa per altrettanti. Io mi stavo comportando davvero male con lui, Mi sembrava quasi di averlo tradito quella notte con Harry, non gli stavo raccontando la verità e questo mi faceva sentire una fottuta stronza. Quindi decisi di interrompere qualsiasi cosa mi stesse dicendo.
Io:«Ehm, Zayn.. devo dirti una cosa.»
Zayn:«Dimmi tutto.»
Io:«Io.. sono una stronza, ieri non ero con la cugina di Harry.»
Zayn:«Maya, mi tradisci?»
Rimasi sorpresa dal solo fatto che potesse pensare una cosa simile anche se in realtà era quello che avevo fatto. Non si poteva parlare di un tradimento vero e proprio, d'altronde tra me ed Harry non era successo niente, più o meno. 
Quando presi fiato per rispondergli mi resi conto che stavo piangendo e che lui sembrava sempre più arrabbiato con me.
Io:«NO, come puoi pensare questo?»
Zayn:«Quidni con chi eri?»
Io:«Ero con Harry-» prese fiato per rispondermi ma non gli diedi nemmeno il tempo di farlo.
Io:«-noi abbiamo fatto un giro in centro, da amici nient'altro.»
Zayn:«VUOI CHE TI FACCIA DIVENTARE ANORESSICA UN'ALTRA VOLTA? O PEGGIO CHE MAGARI QUESTA VOLTA TI FACCIA SUICIDARE?»
Io:«NON PUOI IMPEDIRMI DI USCIRE CON LE PERSONE A CUI TENGO, PERCHE' CHE TI PIACCIA O NO, IO TENGO AD HARRY ED ANCHE MOLTO.»
Zayn:«Certo, allora vai da lui. Che ci fai qui?»
Io:«Mi stai chiedendo di scegliere tra te e lui? Perché sceglierei lui.»
Avrei voluto rimangiarmi le ultime parole ma purtroppo gliele avevo già sputate in faccia.
Zayn:«No, ti sto chiedendo di scegliere tra l'essere felice e il soffrire.»
Io.«Beh allora preferisco soffrire.»
Zayn:«Non voglio perderti Maya.»
Io:«Nemmeno io voglio perderti, ma non voglio perdere nemmeno Harry.»
Zayn:«Io voglio che tu sia felice.»
Io:«Non potrò essere felice se non vi avrò entrambi.»
Zayn:«Io.. non lo so…»
Lo guardai molto più seria del solito.
Io:«Zayn, mi stai lasciando? Dimmelo perché, ti giuro, sto per scoppiare.»
Zayn:«No. Non posso sopportare l'idea di perderti.»
Mi alzai dal divano e anche lui fece lo stesso ci abbracciamo stringendoci forte l'uno all'altro.
Io:«Io non posso vivere senza di te.»
Zayn:«Neanche io. Sono stai così egoista, è solo che ho paur-»
Io:«No, ok. Sai che c'è? Non mi importa. Mi importa solo che tu sia qui e che tu ci rimanga per sempre.»
 
HEYYY!
Come alcuni avranno letto ho avuto una crisi di sfiducia(
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2157080) comunque sia ora sono qui e questo è il nuovo capitolo.
Fa schifo lo so, scuatemi. Spero che quei pochi che seguivano la storia lo apprezzino comunque.
Aspetto le vostre recensioni! E vi ricordo il mio nome twitter: @hiyaharryxx
  
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