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Autore: Arky    20/03/2008    3 recensioni
Due compagni, due fratelli, due nemici. E all'improvviso, l'amore, in silenzio...
Genere: Romantico, Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Eragon, Murtagh
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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L’ amore in silenzio

Io e te per sempre

Murtagh:
Mi è appena stato detto che attaccheremo i Varden, domani all’alba.
Da un lato sono felice, perché ti rivedrò, ma dall’altro tristissimo, perché sarà solo per cercare di ucciderti.
Quel maledetto Galbatorix e quel suo maledetto giuramento, se non avessi ceduto forse adesso sarei dalla tua parte, a combattere con te, insieme.
Già, insieme, un sogno, per me.
Probabilmente tu mi odi, anche io dovrei odiarti, dopo quello che mi hai chiesto durante la battaglia, ma, per qualche strano scherzo del destino, non ti odio, anzi, ti amo.
Difficile da credere, faccio fatica a crederci anche io, ma è vero.
Ti amo più di ogni altra cosa.

Eragon:
Tutti sono indaffarati qui all’accampamento, c’è aria di vittoria, ma anche di sconfitta.
Per me specialmente questa.
Il fatto è che non riesco a smettere di pensarti, pensarti come un nemico, un’altra persona da fermare, seguendo la regola “O ti uccido o mi uccidi”.
Mi sento così impotente!
Vorrei saltare sopra a Saphira e raggiungerti a Uru’baen, per chiederti di perdonarmi per tutti i guai che ti ho causato e dirti quanto ti amo, per baciarti, per amarti.

Murtagh:
E’ l’ alba, tra un pò attaccheremo.
Mi sembra già di vederti, mentre cerchi di colpirmi, a vuoto.
Questa volta sarà diverso, non potrò salvarti se fallisci.
Dovrò obbedire a Galbatorix, questo mi uccide!
Dannato mondo, dannata vita, dannato giuramento, ma soprattutto, dannato GALBATORIX!
Vorrei ucciderlo con le mie stesse mani, non tanto per quello che ha fatto a me, ma per quello che farà a te se ti porto da lui: ti torturerà come ha fatto con me, anzi, anche di più!
Adesso attacchiamo…

Eragon:
Hanno avvistato l’ esercito di Galbatorix, e anche il Cavaliere!
Allora perché sono così felice?
Lo so io il perché, perché ti rivedrò, anche se in circostanze non molto favorevoli…
Tutti corrono a difendere l’accampamento, nessuno si aspettava un contrattacco così in fretta.
Mi metto l’armatura e salgo su Saphira.
Per via del contatto mentale sa quello che provo per te, e il mio stato d’animo.
-Tutto bene?- mi chiede.
-Si, tutto a posto- le mento, almeno ci provo.
-Non credo proprio-
Sorrido, sapevo di non riuscirci.
Ci alziamo in volo, e tu ci avvisti subito.
Vieni verso di noi, e il mio respiro si ferma.

Murtagh:
Ti individuo subito, su Saphira, bellissimo come sempre.
Sembri strano oggi, ma anche io lo sono, da un po’ di tempo.
Inizia lo scontro.
Non ti stai battendo sul serio, perché? Non sarà mica…
Ma che vado a pensare, sarà sicuramente la stanchezza.
Continuiamo a combattere, devo dare il mio meglio, a causa del giuramento.
Ti colpisco, mi dispiace, non volevo, dannato Galbatorix…

Eragon:
Non sto dando il meglio di me, e credo che tu te ne sia reso conto…
Cosa dovrei fare? Rischiare di ammazzarti? Tu? La mia unica ragione di vita?
Mi colpisci, ma stranamente non sento niente, solo la gioia di vederti.
Sembri dispiaciuto, come se non mi volessi colpire, perché?
Saphira mi fa atterrare, sembra una cosa grave, la sento preoccupata.
Atterri anche tu, ti avvicini, con la spada in mano, che vuoi fare?
-Mi dispiace Eragon, mi dispiace tantissimo- mi dici, poco prima di trapassarmi con la spada.
-Murtagh…ti…amo…- ti dico, ormai prossimo alla morte, e tu fai una cosa che non mi sarei mai aspettato:piangi…

Murtagh:
-Che hai detto?- ti chiedo in lacrime.
-Ti amo- mi ripeti, sorridendo, con quel sorriso che amo.
-Anche io- ti rispondo.
-E non morirai così, te lo prometto- ti dico mentre cerco di curarti.
-E Galbatorix?- mi chiedi.
-Al diavolo Galbatorix, al diavolo il suo regno, al diavolo tutto, l’importante è che tu viva- ti dico, e tu vivrai, a costo di esaurire tutta la mia energia e anche quella di Castigo, tu guarirai!
La nostra energia è quasi finita, e la ferita non è ancora rimarginata del tutto.
-Nooo!- grido, con tutta l’aria che ho nei polmoni.
Inizio a singhiozzare come un bambino.
-Mi dispiace- dico, continuando a curarti e a piangere, a curarti e a piangere…
-Eragon- dico.
Ma succede una cosa di inaspettato: mi dai la mano, e io mi sento di nuovo pieno di forze!

Eragon:
Anche tu mi ami, non me lo sarei mai aspettato, non da te…
Cerchi anche di curarmi, adesso si che sono felice, anche se ho il petto infilzato da una spada, la tua spada…
Non hai abbastanza energia, e sembri soffrire, sicuramente più di me.
Allora ci penso io: usa anche la mia di energia.
Mi sento improvvisamente meglio, come risvegliato da un lungo torpore.
-Adesso sei salvo- mi dici, prima di svenire.
-Murtagh- dico.
-Grazie- e sorrido.
Chiedo a Saphira se ci può portare all’accampamento, dice di si, lei starà con Castigo.
All’accampamento tutti sono sorpresi, alcuni non ti vogliono.
-Mi ha salvato la vita!!- rispondo io, e basta per far tacere tutti.

Murtagh:
Mi sveglio in un posto strano: non è il palazzo del re, ma sembra più che altro una tenda.
-Buongiorno- mi sento dire da una voce di fianco a me.
Mi giro per vedere chi è, sorrido.
Sei davanti a me e stai sorridendo anche tu, adesso ho capito: sono all’accampamento dei Varden.
-Allora? Tutto a posto?- mi chiedi.
-Certo, e tu?- rispondo.
-La ferita è del tutto rimarginata, hai fatto un buon lavoro, come al solito- mi dici.
Sorrido ancora di più, anche se non so se è per quello che hai detto o per la gioia di vederti.
-Riguardo a quello che ci siamo detti sulla rupe, bhè, ecco, io…- ma non riesci a finire perché…

Eragon:
Ti sei svegliato finalmente, per un attimo ho temuto il peggio.
Ci parliamo, e io inizio il discorso che mi sono preparato mentre tu stavi ancora dormendo.
-Riguardo a quello che ci siamo detti sulla rupe, bhè, ecco, io…- non riesco a finire, che mi prendi il viso tra le mani e mi baci, un bacio delicato, ma tanto sperato…
Quando ci separiamo appoggio la mia fronte nell’incavo del tuo collo.
-Non lasciarmi, non di nuovo- ti dico, quasi in lacrime.
-Non lo farei mai- mi rispondi abbracciandomi stretto.
Proprio in questo momento entra Arya.
-Eragon, come sta Mu…- ti ammutolisci quando ci vedi.
Ci separiamo subito e io abbasso la testa imbarazzato.
-Ehm, scusate, ho interrotto qualcosa?- ci chiede tornando indietro con un sorriso ebete in faccia.
Adesso è lei quella in imbarazzo.
-Scusate- dice prima di uscire.
Ti metti a ridere come un matto, e io con te.
-Dovremo spigargli tutto il prima possibile- mi dici, ancora mezzo intontito.
-Già- ti rispondo.
Quando torniamo seri ci guardiamo dritti negli occhi.
-Non ti lascerò mai, promesso- mi dici.
Sorrido, non ci lasceremo mai.

Murtagh:
-Non ti lascerò mai, promesso- ti dico, e sono disposto a mantenere questa promessa, a costo di patire le più atroci sofferenze, la manterrò.
Sorridi, sei felice, e se lo sei tu, lo sono anche io.
Non ci lasceremo mai, saremo insieme ora e per sempre.

Ecco cosa è successo:
due fratelli, che non sapevano né pensavano di essere fratelli, si sono incontrati, hanno vissuto insieme avventure e tradimenti, gioie e pianti, e, alla fine, si sono innamorati, e adesso non si lasceranno, mai.
Staranno insieme ora e per sempre,
PER SEMPRE!

  
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