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Autore: 1DalIlaria    15/09/2013    3 recensioni
"Harry! Si può sapere che ti prende? Non hai detto una sola parola da quando siamo tornati!" chiese tutto contento Louis.
Harry si girò verso di lui ma prima dello sguardo di Louis incontrò quello di Liam.
"Le hai viste anche tu?" chiese incredulo Liam al riccioluto. Eppure era convinto di averle notate solo lui
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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7th July 2013, Saturday
 
 
 
 
Le note di One Thing riempirono la macchina e Dalila guardò Zayn senza parole. Davvero ascoltava il suo cd mentre era in macchina? Zayn parve capire i pensieri della bionda e alzò le spalle a mo’ di risposta. Dalila sorrise divertita e cominciò a cantare accompagnata del cantante.
 
I due continuarono a cantare tenendosi per mano. Ad ogni acuto di Zayn Dalila si perdeva nel suo viso, lo guardava e si godeva quello spettacolo tutto per se. Gli occhi fissi sulla strada ma che ad ogni nota brillavano sempre più, la bocca perfetta che si allargava e cercava di prendere tutte le note. E poi quelle dannatissime vene sul suo collo! Le aveva sempre amate, era come se Dalila da esse capisse quanto amore e quanto impegno ci metteva il ragazzo nel cantare. Più lo guardava e più si innamorava di lui come cantante.
 
Amava tutte e cinque le voci dei ragazzi, ognuno le faceva provare emozioni diverse . Harry la mandava in estasi, Liam la rilassava, Louis con il suo strano timbro vocale la ammaliava e Niall la mandava in tilt. Forse la pronuncia o chissà cosa ma quel biondino la metteva K.O.
 
E poi c’era Zayn. La bionda non sapeva esattamente che emozioni le provocasse la sua voce perché ogni volta che cominciava a cantare la trasportava in un mondo dove l’unica cosa che sentiva era la sua voce. Non provava nessuna emozione riusciva solo ad ascoltare.
 
Non riusciva a descriverla e in quel momento quella voce perfetta era tutta per lei. La ragazza sembrò rendersi conto della fortuna che stava avendo e cominciò a guardare il ragazzo con occhi diversi, con occhi innamorati.
 
 All’improvviso Dalila non resistette e si sporse verso di lui per lasciargli un velocissimo bacio sulla guancia.
 
<< Come mai?>> chiese Zayn sorpreso ma contento. Aveva quel vizio di prenderlo sempre alla sprovvista ma, doveva ammetterlo, gli piaceva.
 
Dalila per tutta risposta alzò le spalle e sorrise.
“Ed è già tanto che non mi sia appropriata delle tue labbra! Dannato pakistano sexy dei miei stivali!” pensò la bionda cercando di nascondere i suoi pensieri, doveva stare calma o se ne sarebbe accorto.
 
L’attenzione dell’italiana si posò sulla radio e sbiancò: traccia 7.
“Oh no! Quella no! ” pensò Dalila entrando in panico.
Sapeva che traccia fosse e sapeva che la canzone la cantava quasi tutta il ragazzo alla sua destra ma il problema non era quello. Il problema era l’acuto finale del ragazzo. Sarebbe riuscita a trattenersi? Non riusciva a controllare le sue emozioni quando l’ascolta con il suo ipod, cosa sarebbe successo ora che l’ascoltava dal vivo?
 
Zayn cominciò a cantare e Dalila lo guardò perdendosi per l’ennesima volta in quel mondo. Quel mondo in cui sarebbe rimasta per sempre, il mondo in cui c’era lui.
 
La canzone andava avanti e l’acuto si avvicinava sempre di più. Solo un ritornello la separava dal paradiso. Zayn, che sentiva lo sguardo della ragazza su di se, sembrò capire lo stato d’animo della bionda e si preparò. Doveva fare l’acuto migliore di tutta la sua carriera, non sapeva perché ma qualcosa gli diceva che doveva impegnarsi. Prese abbastanza fiato e successe.
 
Zayn concluse in bellezza e continuò a cantare tranquillo. Dalila al suo fianco era senza parole e lasciò andare la mano del ragazzo. Zayn si voltò sorpreso e la guardò.
 
<< Tutto okay?>> le chiese quando la guardò in faccia.
 
Dalila lo guardava senza fare nessun tipo di movimento. Se non fosse stato che Zayn la vedeva respirare avrebbe pensato fosse morta. Il suo sguardo si posò su quello della biondina e rimase senza parole. Dalila distolse lo sguardò e si guardò i piedi.
“Dannate lacrime!” pensò bloccandole giusto in tempo e rimandandole indietro.
 
Zayn allungò una mano verso di lei e le accarezzò una guancia. Dalila, ricacciate in dietro le lacrime, lo guardò.
 
<< Ehy..>> le sussurrò Zayn intenerito. Che le prendeva?
 
<< No! Non è come pensi!>> disse Dalila riprendendosi e indossando la solita maschera da dura. Non avrebbe mai pianto di fronte a lui. Mai.
 
<< Va tutto bene?>> le chiese Zayn. Voleva sapere cose fosse successo per scatenare una reazione simile in lei.
 
<< Si, ma la prossima volta…>> cominciò Dalila << vedi di non farlo più!>> lo sgridò.
 
<< Cosa?>> chiese Zayn confuso. Che aveva fatto questa volta?
 
<< Si, cosa! Tu e il tuo acuto da brividi!>> farfugliò lei torturandosi le mani.
 
<< Quindi sono stato io?>> le chiese prendendole una mano tra la sua << Sono stato io a farti quasi pi..>>
 
<< Non dirlo!>> lo ammonì lei.
 
<< Okay..>> rispose Zayn spiazzato e sorridendo appena.
 
L’aveva davvero fatta emozionare così tanto? Davvero lui e i ragazzi riuscivano ad emozionare fino a questo punto le loro fans? Zayn guardò Dalila con la coda dell’occhio e la vide pensierosa mentre guardava fuori dal finestrino. Le ultime tracce del cd i due ragazzi le ascoltarono semplicemente. Dalila era ancora sotto shock e Zayn non sapeva bene come comportarsi. Era la prima volta che si trovava in una situazione simile. Che doveva fare? Quando anche l’ultima canzone finì in macchina calò il silenzio.
 
Dalila sembrò riprendersi e, per fortuna di Zayn, sembrò tornare quella di sempre.
 
<< Allora?>> chiese tutta contenta.
 
<< Cosa?>> chiese Zayn.
 
<< Ci vuole ancora tanto? La mia curiosità ha un limite, lo sai?>> disse Dalila.
 
<< No, tranquilla manca molto poco>> la tranquillizzò Zayn.
 
<< Evvai!>> disse Dalila tutta contenta prendendolo per mano.
 
Dalila guardò fuori dal finestrino e le si illuminarono gli occhi.
 
<< Brighton?!>> urlò euforica.
 
Zayn si voltò e le mostrò un sorriso perfetto. Un sorriso non delle labbra ma dell’intero viso. Sorrise sì con le labbra ma anche con gli occhi e tutto perché era contento di vederla felice. Vederla in quello stato e sapere che era merito suo lo rendeva la persona più contenta del mondo.
 
<< Ti piace?>> chiese Zayn distogliendo lo sguardo e puntandolo sulla strada.
 
Dalila non gli rispose ma gli buttò le braccia al collo abbracciandolo il più forte possibile.
 
<< Sto…sto guidando!>> cercò di dire Zayn.
 
<< Ops!>> si spostò Dalila guardandolo innocente.
 
Zayn si sistemò e non riuscendo a trattenere le risate scoppiò a ridere seguito dalla ragazza.
 
<< Quindi potevo portare il costume..>> disse Dalila intravedendo il mare all’orizzonte.
 
<< Non ricominciare con questa storia!>> la sgridò Zayn.
 
<< No no, scusa!>> Dalila alzò le mani a mo’ di resa << Era solo un’affermazione>> si giustificò.
 
<< Bene>> disse Zayn serio.
 
<< Zayn?>> lo chiamò la bionda con voce da bambina.
 
<< Che c’è?>> chiese Zayn un po’ brusco.
 
<< Ma…mi porti almeno in spiaggia?>> chiese Dalila facendogli gli occhioni.
 
<< Se ti comporterai bene sì, altrimenti no>> la minacciò Zayn.
 
<< Okay..>> sussurrò Dalila sedendosi composta sul sedile.
 
Zayn la guardò e scoppiò a ridere. Come faceva ad essere così… così lei. Non c’era modo di descriverla.
 
<< Sei incredibile!>> le disse il pakistano accarezzandole la testa.
 
<< Questo vuol dire che mi porterai in spiaggia?>> chiese Dalila speranzosa.
 
Zayn fece finta di pensarci e poi gli venne un’idea.
 
<< Ad una condizione>> cominciò lui.
 
Dalila invece di chiedere quale fosse gli schioccò un bel bacio sulla guancia.
Zayn la guardò stupito. Come aveva fatto a capire quello che voleva?!
 
<< Mi porti?>> chiese Dalila.
 
<< Sì, ma resti vicino a me>> l’avvisò Zayn.
 
<< Ti darò la mano, promesso!>> disse Dalila.
 
<< Okay>> acconsentì Zayn provocando una gioia incontenibile della ragazza.
 
Dopo meno di due minuti Zayn trovò un posto abbastanza appartato dove lasciare la macchina e parcheggiò. Dalila si slacciò la cintura e scese dall’auto. Zayn la guardò divertito mentre si stiracchiava e prendeva una bella boccata d’aria.
Quando si accorse di averla guardata già abbastanza decise di scendere anche lui.
 
<< Allora? Che te ne pare?>> chiese Zayn avvicinandosi.
 
Dalila si voltò verso di lui e, infilati gli occhiali da sole, gli corse incontro.
 
<< Bellissimo!>> disse Dalila saltandogli addosso a mo’ di koala.
 
Zayn la prese giusto in tempo e le sorrise. Le gambe della ragazza erano allacciate alla vita del ragazzo e la braccia di quest’ultimo la tenevano su.
 
<< Grazie>> le disse malizioso.
 
<< Io parlavo del panorama ma..>> disse Dalila guardandolo << Si dai, nemmeno tu sei tanto male>> disse tirandogli una guancia.
 
Zayn non le rispose ma strinse la presa e l’avvicinò ancora di più a sé guardandola come solo lui sapeva fare.
Per i primi secondi Dalila rimase a fissare quel volto perfetto poi gli colpì l’intero volto con la mano e lo scacciò.
 
<< Sei sempre il solito!>> gli disse Dalila arrossita leggermente.
 
Zayn le sorrise e la fece scendere.
 
<< Bene, e adesso? Qual è il programma?>> chiese Dalila tornando a guardarlo.
 
<< Allora, io direi>> cominciò a spiegare Zayn.
 
Dalila si sedette sul muso della macchina e l’ascoltò attentamente.
 
<< Adesso andiamo a farci un giro per la città poi andiamo a pranzare, magari al “Fish and Chips” e poi il pomeriggio>>
 
<< Spiaggia!>> l’anticipò Dalila.
 
<< Si, spiaggia e la sera andiamo a farci un giro al Luna Park, che ne dici?>> chiese Zayn concludendo il discorso.
 
<< Perfetto!>> disse Dalila scendendo dalla macchina e prendendolo per mano.
Fecero due passi ma poi la biondina si fermò e lasciò andare la mano del pakistano.
 
<< Ehy, che c’è?>> chiese Zayn prendendola per un polso. Come mai si era intristita in quel modo?
 
<< Non possiamo andare in giro in questo modo>> disse Dalila in un sussurrò.
 
<< In che… Oh>> Zayn capì a cosa si riferiva. Se qualcuno l’avesse visto mano nella mano con Dalila sarebbe scoppiato il fini mondo. Fece per alzarsi il cappuccio della felpa ma si accorse di aver messo la camicia.
 
Dalila abbassò lo sguardo triste, lei voleva solo passare una giornata con Zayn ma qualcuno aveva deciso che le cose sarebbe andate diversamente.
 
Zayn notò il suo sguardo e mise in funzione il cervello. Non sopportava quell’espressione triste sul suo viso. Cosa voleva? Non essere riconosciuto. Come poteva fare? Gli occhiali da sole li aveva già… mancava solo…una felpa!
Zayn corse alla macchina ed aprì uno sportello posteriore.
 
<< Ci deve essere..>> mormorava tra sé e sé.
 
All’improvviso Dalila lo vide togliersi la camicia e infilarsi una felpa. Da dove l’aveva tirata fuori? Lo vide chiudersela e mettersi il cappuccio, si infilò gli occhiali da sole e, contento, chiuse la macchina.
Dalila lo vide avvicinarsi e, una volta davanti a lei, prenderla per mano.
 
<< Scusa, chi sei?>> chiese Dalila sorridendo.
 
Zayn scoppiò a ridere e le mise un braccio intorno alle spalle stringendola a se. 
 
<< Perfetto ora possiamo andare!>> disse Zayn tutto contento.
 
Dalila sorrise e si strinse a lui prendendo la mano del ragazzo sulla sua spalla e cominciando a giocare con le sue dita.
 
 
 
Salirono in macchina e in un quarto d’ora giunsero allo Westfield Shopping Centre.
Fecero un passo solo oltre la porta e Ilaria si fermò.
 
<< Oh mio dio.. >> la rossa rimase a bocca aperta.
 
<< Bello vero? Anche io ho avuto la stessa reazione la prima volta>> disse Harry.
 
Si trovavano in una struttura grandissima ed imponente, con un’architettura moderna. Portici, corridoi sopraelevati e gallerie formavano la fitta rete di negozi di ogni marca, genere e tipo.
 
<< È davvero enorme.. qui ci perderemo una giornata intera!>> disse contenta Ilaria avanzando il passo e tirando con sé Harry.
 
<< Ehy rossa, calma. Non ho intenzione di stare qui dentro 24 ore. All’ora di pranzo si va a casa, quindi datti da fare ora>> la avvisò Louis.
 
<< Agli ordini! Forza Harry andiamo!>> Ilaria trascinò Harry verso la sua morte e gli altri li seguirono.
 
Harry, Louis, Niall e Liam si fermarono in negozi come Calvin Klein, Armani, Burberry e Hollister. Per fortuna c’erano anche negozi un pochino più accessibili come H&M, Bershka, Blanco, Orange e Pull and Bear, dove forse Ilaria avrebbe potuto comprare qualcosa anche per lei. La rossa trascinò i ragazzi anche da Kiko, dove comprò 3 o 4 smalti.
 
Passarono davanti a Prada e Ilaria si fermò di colpo.
 
<< Mi piace troppo Prada! Facciamo un giro!>> disse lei entusiasta con già 6 o 7 buste.
 
Appena entrò rimase incantata. Persino l’architettura del negozio era particolare, in marmo bianco e particolari in nero e oro.
 
<< Oh mio dio guarda che bello quel vestito!>> disse lei avvicinandosi. Harry la seguì.
 
<< Già, è davvero bello. Ti starebbe bene>> Harry osservò il vestito e lo immaginò addosso alla ragazza.
 
<< Già.. >> rispose Ilaria abbassando lo sguardo e rimettendo l’abito al suo posto.
 
<< Beh dai, andiamo che si sta facendo tardi>> Ilaria si avviò verso l’uscita. Harry rimase fermo.
 
<< Che fai non lo provi?>> Harry la fece fermare e lei si voltò.
 
<< Perché?>> chiese, visto che non poteva comprarlo.
 
<< Voglio vedere come ti sta. Forza, vai a provarlo>> Harry le porse il vestito.
 
Ilaria lo afferrò incerta e si diresse verso i camerini un po’ confusa. Il riccioluto la seguì.
La rossa entrò in un camerino e tirò la tenda, mentre Harry si appoggiò con la schiena al muro di fronte e mise le mani in tasca.
 
Dopo due minuti Ilaria aprì la tenda e si voltò verso lo specchio. Non disse niente, quel vestito la incantava. Harry si staccò dal muro e le andò vicino senza dire una parola. Si mise dietro di lei ed appoggiò una mano alla parete del camerino; lo sguardo fisso sul suo corpo. La squadrò più volte dal basso verso l’alto e viceversa.
Era semplicemente stupenda.
 
Intanto, Louis, Liam e Niall stavano girando il negozio e si guardavano intorno. Ad un certo punto Louis sbucò davanti al corridoio dei camerini e vide Harry affacciato ad uno di essi, dove evidentemente c’era Ilaria. Fece qualche passo indietro per nascondersi dietro la parete ed evitare che lo vedessero.
 
Harry aveva un’espressione imbambolata e per la prima volta nella sua vita non seppe cosa dire ad una ragazza in un bel vestito. Tutti i complimenti esistenti a questo mondo gli sembrarono ad un tratto troppo banali e scontati.
 
Louis notò l’imbarazzo dell’amico ed il modo in cui se la stava mangiando con gli occhi, ma non in modo perverso come era solito fare, piuttosto in modo stupito, affascinato, come se al mondo non ci fosse meraviglia più bella di quella che gli si presentava davanti in quel momento. Il maggiore sorrise ed andò avanti a visitare il negozio.
 
Harry guardò Ilaria in volto e vide il suo sguardo quasi innamorato di quell’abito.
 
<< Ora lo tolgo così ce ne andiamo>> disse lei voltandosi verso lui.
 
Harry annuì senza dire nulla e si allontanò dal camerino, così Ilaria richiuse la tenda e si rivestì. Quando uscì fece per mettere di nuovo al suo posto il vestito, ma Harry la seguì e la fermò.
 
<< Dallo a me>> il cantante tese la mano verso di lei.
 
<< Perché?>> chiese lei confusa.
 
Harry non rispose ma rimase immobile nella stessa posizione per ribadire la richiesta. Ilaria gli porse il vestito e Harry si diresse alla cassa.
 
<< Harry cosa fai?>> Ilaria aveva capito le sue intenzioni, ma non le andava che le comprasse qualcosa di così costoso.
 
<< Compro il vestito, no?>> disse Harry dando l’abito alla cassiera e guardando Ilaria sorridendo.
 
<< Harry ma.. >> iniziò la rossa.
 
<< “Ma” niente... – la interruppe lui – consideralo un regalo per me, perché è ciò che mi farai ogni volta che lo indosserai>>
 
Quella frase fece rimanere Ilaria senza parole e non le rimase altro che abbassare lo sguardo e nascondere il rossore sulle sue guance.
 
Quando aveva aperto la tenda in camerino poco prima non le aveva detto nulla, non ci era riuscito, ma quella frase valeva più di qualsiasi altro complimento per lei.
 
Finito di pagare Harry le diede il sacchetto con il vestito e sorrise contento.
 
<< Grazie>> disse lei dandogli un bacio sulla guancia.
 
Si avviarono verso una delle tante uscite del centro commerciale, quando Ilaria fu attirata da un’insegna.
 
“Tiffany & Co.”.
 
Rimase immobilizzata.
 
<< Che succede?>> chiese Harry accorgendosi che la ragazza era rimasta indietro.
 
<< Oh mio dio... non ho mai visto un negozio di Tiffany dal vivo in vita mia>> disse lei incantata.
 
<< Ragazzi, Niall sta morendo di fame>> fece Liam qualche metro più avanti.
 
<< Ci torneremo – Harry la prese per mano portandola via dalla vetrina – te lo prometto>> le disse sorridendo, mentre insieme raggiungevano gli altri.
 
Uscirono dal centro commerciale, arrivarono alla macchina e, dopo aver sistemato le buste nel cofano dell’auto, Louis mise in moto per tornare a casa.
 
 
 
<< Cavolo, è stata davvero una sfacchinata – disse il maggiore entrando in casa e buttandosi sul divano – giuro che shopping con te non lo farò mai più>> concluse rivolgendosi alla rossa.
 
Niall e Liam imitarono l’amico e si misero anche loro sul divano distrutti.
 
<< Avanti Lou, non è stato poi tanto male>> gli fece notare Harry sedendosi al suo fianco.
 
<< Già, forse per te>> disse Louis sorridendo malizioso e ripensando a ciò che aveva visto nei camerini da Prada.
 
<< Wow, ho messo K.O. quattro ragazzi in sole tre ore, dovremmo farlo più spesso>> disse Ilaria poggiando per terra vicino alla porta d’ingresso le buste.
 
<< E ora chi cucina?>> chiese Niall affamato.
 
Ilaria fece per andare a sedersi vicino ad Harry, ma siccome era l’unica in piedi, attirò l’attenzione di tutti. La ragazza si sentì osservata e si fermò.
 
<< Non credi che ora sia arrivato il momento di fare tu qualcosa per noi?>> chiese Louis guardandola in piedi davanti a lui. Ilaria non aveva scampo, non poteva dire di no.
 
<< Va bene, per ricambiare il sacrificio che avete fatto per me vi cucinerò un bel piatto di pasta all’italiana – fece lei arrendendosi e avviandosi verso la cucina – qualche preferenza?>> si voltò verso i ragazzi prima di varcare la porta.
 
<< Beh, questo dovresti chiederlo al frigo – Louis sapeva che probabilmente era quasi vuoto – comunque a me piace molto la carbonara>>
 
<< E carbonara sia, è anche veloce da fare. Vado a vedere se c’è tutto>> Ilaria scomparve in cucina.
 
In sala scese il silenzio, erano tutti molto stanchi. Louis, Niall e Liam erano completamente stesi sui divani, mentre Harry era seduto ai piedi del maggiore e si guardava intorno. Non ci sarebbe rimasto ancora per molto su quel divano, e si vedeva.
 
Louis lo notò e con un piede gli bussò sulla gamba. Harry si girò ed il maggiore gli fece un cenno con la testa verso la cucina. Harry gli sorrise e si diresse verso la rossa.
 
Entrò e richiuse la porta. Ilaria era davanti al frigo aperto e dava le spalle alla porta, non si accorse di chi entrò in cucina. Era intenta a cercare gli ingredienti per la carbonara, fortunatamente trovò tutto. La pancetta a cubetti era sul tavolo e stava prendendo due uova dalla confezione.
 
All’improvviso si sentì due mani sui fianchi che la presero da dietro e la tirarono a sé. La rossa si spaventò e lasciò cadere per terra le uova che stringeva nelle mani.
 
<< Harry! Mi hai fatto spaventare!>> Ilaria si girò di scatto e si trovò il riccioluto davanti agli occhi. Poi volse lo sguardo al pavimento.
 
<< Guarda cosa mi hai fatto combinare!>> si abbassò e iniziò a raccogliere i pezzi di guscio da terra.
 
<< Tranquilla, sono solo due uova>> Harry la prese per un polso e la fece alzare, mettendole le braccia dietro la schiena e tirandola a sé.
 
<< Sei fortunato che ce ne sono altre>> Ilaria si trovò faccia a faccia con il riccioluto, troppo vicino.
 
<< Mmh, mi stanno capitando molte fortune in questi giorni...>> Harry la guardò dritta negli occhi, decisamente troppo vicino. Per un attimo rimasero a fissarsi a vicenda: anche se la testa della ragazza le diceva di staccarsi da quello sguardo, lei non riusciva a farlo.
 
<< Harry, devo cucinare – disse lei scuotendo la testa e distogliendo lo sguardo – è tardi e gli altri stanno aspettando di mangiare>> la rossa si divincolò dalla presa del riccioluto e iniziò a pulire il disastro delle uova.
 
<< Lascia, ci penso io>> disse Harry afferrando uno straccio.
 
“Continua a sfuggirmi...” pensò mentre puliva il pavimento.
 
Ilaria così si mise ai fornelli e finalmente incominciò a cucinare senza distrazioni.
O almeno così fu per un po’.
 
Harry finì di pulire e si avvicinò alla ragazza.
 
<< Ti serve una mano?>> chiese lui mettendole un braccio sulle spalle.
 
<< Si, per favore mi prendi il pepe che non so dove ce l’avete?>> rispose lei mentre rompeva le uova in un piatto.
 
<< Ecco a te – Harry le porse il pepe – attenta a non metterne molto o sarà troppo piccante>> disse con uno sguardo che lasciava intendere tutto. Ilaria lo guardò in faccia e rise, anche se quello sguardo, lo sguardo alla Styles, le piaceva da impazzire.
 
<< Che ne dici di mangiare in giardino?>> chiese lei per interrompere il discorso, non avrebbe retto a lungo quello sguardo.
 
<< Si, perché no>> rispose lui sorridente.
 
<< Bene, allora perché non ti dai da fare ed organizzi fuori insieme agli altri?>> domandò Ilaria. Voleva allontanarlo per un po’, era impegnata in altro e se Harry avesse continuato in quel modo sarebbe uscita fuori di testa.
 
<< Agli ordini capo!>> il ragazzo le poggiò una mano sul fianco e, tirandola leggermente verso di sé, le schioccò un bacio sulla guancia. Harry uscì dalla cucina e questa volta Ilaria davvero riuscì a cucinare senza distrazioni di nessun tipo.
 
   
 
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