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Autore: yoloistheway    15/09/2013    9 recensioni
CRAK. L'ennesima frattura. Quante volte un cuore si può spezzare prima di smettere completamente di battere? Può bastare un ragazzo a rimarginare delle ferite così profonde, o un cuore così lacerato non si può curare?
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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32.
 
Sembrava di rivivere il funerale di Niall.
 
Le urla, i pianti, le facce sconvolte, tutti gli studenti della scuola riuniti, i professori, il preside, eppure quella volta il dolore era ancora più forte.
 

Non potevo credere che non ci fosse più.
 
Il suo sorriso era la cosa più bella di questo mondo, lei era un angelo, era la ragazza più perfetta che avessi conosciuto nella mia vita, lei era la mia Mart e mi sembrava impossibile che se ne fosse andata così.
 
Overdose, così aveva detto il medico. Aveva svuotato una bottiglia di vodka con una decina di pasticche. Suicidio, aveva aggiunto, eppure io ero convinto che non fosse così, lei era forte, amava vivere, non poteva aver deciso di fare un gesto tanto forte, ma forse ne aveva sopportate talmente tante che il suo cuore lacerato non aveva retto più.
 
Il silenzio calò nella chiesa quando la barra fece la sua entrata.
 
Alex piangeva come una pazza, sembrava essere impossessata. Liam, al suo fianco, cercava di tranquillizzarla, ma piangeva anche lui come un bambino.
 
Poco dopo anche io crollai in un pianto singhiozzato, mi faceva troppo male quella situazione.

Non ero nemmeno riuscito a dirle “ti amo”. Si, perché io l’amavo nel vero senso della parola, lei era tutto per me, non poteva essersene andata.
 
“Mart” urlai non appena la barra mi fu di fronte.
 
Mi passarono davanti tutti i momenti passati insieme. Le risate, le chiacchierate, il nostro primo bacio, la nostra prima volta, tutto.
 
Più il tempo passava e più le urla e i singhiozzi si fecero più forti e numerosi. Tutti la amavano, tutti la conoscevano, tutti la ricordavano come la ragazza con il più bel sorriso al mondo, nonostante tutto quello che aveva passato. Aveva dovuto sopportare la morte di sua mamma all’età di soli quindici anni. Doveva essere sicuramente stato un colpo davvero forte per lei, qualcuno si sarebbe arreso subito, ma lei invece ce l’aveva fatta, perché aveva un cuore forte. Poi era arrivato Niall che sembrava aver riportato un po’ di luce nella sua vita, ma purtroppo anche lui era andato via.
 
Qualunque persona a cui era affezzionata andava via proprio nel momento di maggiore bisogno, forse era proprio quello che l’aveva spinta a compiere quel gesto.
 
Nuovamente la chiesa si riempì di un silenzio tagliente all’entrata della seconda barra.
 
 
 
Mi svegliai all’improvviso, mi guardai intorno ma lei non c’era. Dove si era cacciata? Mi rivestii velocemente e afferrai il cellulare. Era mezzanotte. Scesi le scale e mi guardai intorno, non c’era traccia di lei. Avevo paura che fosse andato qualcosa male, e non me ne fossi accorto, non capivo.
 
Uscii fuori dall’abitazione e continuai a cercarla, ma davvero non c’era.
 
Forse era tornata in college, forse era stanca.
 
Stavo per varcare il cancelletto di quella casa quando andai a sbattere contro un ragazzo poco più alto di me.
 
“Zayn..”
 
Alzai la testa e incrociai lo sguardo di Harry Styels. Con quale coraggio si era presentato lì? Cosa voleva?
 
“Che cosa vuoi?” dissi con tono incazzato.
“Volevo parlare con Mart, con te, chiedervi scusa..” ammise.
“E’ troppo tardi..” dissi uscendo definitivamente da quella casa.
 
Iniziai a correre verso il college, quando sentii il telefono vibrare.
 
‘Mart’ lessi sul display. Finalmente.
 
“Mart dove sei..?” risposi.
“Davanti alla tomba di Niall, corri, mi sento malissimo..” disse respirando affannosamente.
 
Cosa stava succedendo?
 
‘Davanti alla tomba di Niall, corri, mi sento malissimo..’ quelle parole mi rimbombavano nella testa e mi sembrò non capire più nulla.
 
Buio. Mi sembrava tutto buio.
 
Corsi fino al cimitero, e mi diressi dritto verso la tomba di Niall. Ci ero passato piu volte, quando ero andato a trovare mio nonno.
 
La scena che mi si ritrovò davanti non era sicuramente quella che mi aspettavo.
 
Mart era distesa a terra, con la testa poggiata sulla pietra. Era più pallida del marmo bianco che ricopriva la tomba. Indossava solo il suo vestitino nero, la giacca era a terra affianco a una bottiglia di vodka vuota e un contenitore nel quale c'erano delle pasticche.
 
Non era possibile.
 
Corsi verso di lei e mi buttai a terra.
 
Le toccai il polso. Nessuna pulsazione.
Poggiai una mano sullo stomaco. Nessun respiro.
Avvicinai la testa al petto. Nessun battito.
 
Mart non c'era più.
Mart non c'era più.
Mart non c'era più.
Io non c'ero più.
 
Come aveva potuto fare una cosa del genere? Come?
 
Era l'unica cosa bella che mi fosse capitata, non poteva essersene andata. Lei era tutto per me, ora..?
 
Pensavo che si fosse innamorata di me, pensavo di essere riuscito a curare le sue ferite, pensavo di essere stato la sua salvezza, ma evidentemente non era bastato, io non ero abbastanza.
 
Mi sentivo vuoto, non riuscivo a capire nulla, mi sembrava di non provare più nulla, ma proprio quando pensai a quella cosa iniziai a piangere, sembravo un pazzo.
 
"Mart, Mart, Mart!" iniziai ad urlare scuotendola. "Mart io volevo aiutarti, volevo essere l'unico per te, perché non ti sei lasciata aiutare? Perché? Io ti avrei dato tutto, Mart! Sai che c'e? Io ora non so che fare.. La mia vita non ha senso! Ora capisco come sei stata quando se ne è andato Niall, ora ti comprendo. Certi dolori si possono capire solo quando si provano. E ora capisco davvero quanto tu sia stata forte a resistere tutto questo tempo. Io però non sono forte come te, io sono debole, senza di te non sono nulla. Tu sei la mia aria, e in questo momento mi sento soffocare.."
 
Afferrai la scatola con le pasticche e inghioiai una ad una l'ultime venti rimaste.
 
"Ti ricordi Romeo e Giulietta? Avevi ragione tu, come sempre. La morte di Giulietta per Romeo era impossibile da affrontare, la morte era l'unica via d'uscita.."
 

Ormai non ragionavo piu.
 
Mi poggiai sul suo corpo ormai gelido e attesi che arrivasse la mia ora. Sentivo l’effetto delle pasticche che si faceva sempre più forte. Iniziai a sentir caldo, forse per questo Mart si era tolta il cappotto.
 
Mi sembrò di vedermi passare davanti tutti i bei momenti che avevo vissuto nella mia vita, e mi resi conto che quei momenti io li avevo tutti passati con Mart.
 
La mia vita era iniziata con lei, e sarebbe finita sempre con lei.
 
Avevo fatto la scelta giusta ad andarmene così. Una vita senza di lei sarebbe stata impossibile per me.

 
 
 
Erano stati trovati vicini, uno sopra l’altro affianco alla tomba di Niall. Anche lui aveva preso quelle pasticche. Overdose, anche per Zayn, questa era stata la causa della sua morte.
 
Aveva vinto lui. Si, se ne era andato con lei, e io, Harry Styles, ero rimasto fottuto, ma, in fondo, io non avrei mai compiuto quel gesto, non avrei mai avuto il coraggio di farlo, ma forse l’amore che provava Zayn per Mart era molto più forte di quello che io provavo per lei.


 
Quando la barra di Zayn mi fu davanti, eppure, non potetti non trattenere le lacrime.
 
Mi sembrava un incubo,  mi sentivo da schifo.



 Iniziò la cerimonia, e come fu per Niall, durò davvero poco.
 
Liam fu il primo ad alzarsi fra i presenti. Aveva il viso basso, forse non aveva il coraggio di guardarsi intorno, forse stava cercando di auto convincersi che era tutto un incubo.
 
Avvicinò la bocca al microfono e solo allora diede uno sguardo veloce al pubblico che si trovava di fronte.
 
“Non ho preparato nessun discorso, nulla. Volevo solo dire qualcosa su Zayn. Molti non lo conoscono, e forse la maggior parte di voi è qui per Mart, ma lui era davvero un bravo ragazzo. Era il mio migliore amico, anzi lo è ancora. Lui era sensibile, simpatico, buono, era un ragazzo fantastico e amava tanto Mart, e sono sicuro che anche lei fosse davvero legata a lui. Ha sofferto tanto nella sua vita, non si è mai sentito abbastanza, ma ora sembrava felice, lo era davvero, ma è andata così. Mi sento così vuoto, lui era una parte fondamentale di me e davvero non so come riuscirò a superare questa perdita. Vi prego di ricordarvi sempre di lui, così rimarrà vivo nei nostri ricordi. Ciao, amico, ti voglio bene!” disse tutto d'un fiato, senza mai interrompersi. Poi mise le mani in faccia, per coprire le lacrime che iniziarono a scorrere velocemente.
 
Scese dall’altare e abbracciò Alex che continuava a dimenarsi, senza trovar pace. Poi lei si staccò da quell’abbraccio e si diresse verso l’altare.
 
“E’ la seconda volta che salgo su questo altare in queste condizioni nel giro di pochi mesi, ma questa volta cercherò di essere più forte, per te Mart. Tu si che eri una persona forte, eri un esempio per tutti. Hai combattuto contro dolori più grandi di te, sempre a testa alta. Mi ricordo ancora quando ci siamo conosciute più di un anno fa. L’avevo capito fin da subito che eri una persona speciale e il pensiero che ora non ci sarai più tu a sostenermi mi fa paura, tanta paura. Tu eri sempre lì ad ascoltarmi, a tirarmi fuori dai guai, o farli con me, a starmi accanto anche in silenzio. Tu sei stata la miglior persona che abbia mai conosciuto nella mia vita, e giuro che non ti dimenticherò mai. Quello che ho detto non può descrivere la situazione di vuoto che sto provando ora, ma certe cose non si riescono a dire con le parole, credetemi.” fece un lungo respiro.
 
Conoscevo bene Alex, nonostante ci fossimo allontanati nell’ultimo periodo, e sapevo quanto stesse soffrendo e quanto impegno ci stesse mettendo per non avere una crisi di pianto davanti a tutti.
 
“E poi volevo dire qualcosa a Zayn, si. Ho parlato poco con lui, ma per quello che ho potuto vedere era davvero un ragazzo d’oro. Amava tanto Mart, e glielo si leggeva negli occhi e anche lei lo amava, molto. Da quando lo aveva conosciuto sembrava  essere un’altra persona, sembrava che fosse tornata di nuovo lei. E sapete una cosa? Io sono convinta che non è come hanno detto, non si è trattato di suicidio, io sono convinta che lei non voleva morire, voleva solo rilassarsi per un momento, e ha esagerato, perché una persona felice come lei lo era non poteva desiderare di andar via, così.
La finisco, perché, credo che le parole in queste occasioni non servano a nulla. Ricordatevi sempre di loro, perché ieri sera se ne sono andate due persone fantastiche. Vi voglio bene, non vi dimenticherò mai.” fece ancora un altro respiro “Credo che sia finita..” aggiunse.
 
“Voglio venire io..” dissi con un filo di voce.
 
Alex mi fissò con uno sguardo di sfida. Sapevo quanto fosse incazzata con me, e anche io lo ero con me stesso. Abbassai lo sguardo e delle lacrime mi rigarono il viso. Non riuscivo a trovare il coraggio di guardarla negli occhi. Mi facevo schifo da solo.
 
“Styles, sali..” disse.
 
Alzai lo sguardo, e i nostri occhi si incrociarono, ma questa volta fu diverso. Non c’era la rabbia di prima nei suoi occhi, ma un grande vuoto, proprio come mi sentivo io. Forse si era resa conto che in fondo stavamo male entrambi, che forse non eravamo così distanti.
 
Salii sull’altare e osservai le due barre, vicine. Dei brividi mi attraversarono tutto il corpo. Non potevo credere che non li avrei più rivisti, mai più.
 
“Non so da dove cominciare..” ammisi “Ci sarebbero tante cose da dire, ma in questo momento ho la mente talmente offuscata, che non so davvero che fare. Forse dovrei iniziare con dire “scusa” ad entrambi, per come mi sono comportato. Chiedo scusa a Zayn per quello che gli ho fatto passare in questi anni. L’ho picchiato tante volte, senza motivo, giusto per il gusto di farlo, solo per sentirmi forte. Ora me ne pento, tanto, e non solo perché Zayn non c’è più, ma perché davvero mi chiedo come sia possibile che abbia fatto certe cose. E poi chiedo scusa a Mart per come l’ho trattata. Sono sempre stato innamorato di lei, anche quando stava con Niall, ma forse non lo volevo ammettere. Insomma, uno come me che si innamora, non era possibile! E invece, era successo, e me ne sono accorto proprio quando Niall non c’era più. Mi vergogno a dirlo, ma era come se non avessi più nessuno ostacolo. Credevo che non ci avrei messo molto ad averla tutta mia, ma mi sbagliavo. Mi sono avvicinato a lei, trattandola come tutte le ragazzine con cui sono stata, e non ho fatto altro che allontanarla. Non sono una persona capace di amare e di essere amato, semplicemente. Zayn, invece, lo era e infatti, lui ci è arrivato al suo cuore, nel giro di poco tempo. Io credo che lui era davvero quello giusto per lei, quasi più di Niall. Loro dovevano incontrarsi, erano destinati a stare insieme, e ora possono finalmente amarsi liberamente. Spero che un giorno mi perdonerete per tutto, lo spero davvero, perché questo senso di colpa in questo momento mi sta divorando, sul serio. Parlerò sempre di voi due, vi porterò con me dappertutto, perché voi meritate di vivere ancora qui. Ciao ragazzi..” e scesi di corsa dall’altare.
 
Corsi fino all’uscita della chiesa e mi sedetti sulla panchina di fronte.
 
Le lacrime scorrevano veloci, era davvero troppo per me. Potevo vivere con un peso tanto grande? Come potevo?
 
“Harry..”
 
Alzai la testa. Era Louis. Si sedette al mio fianco e mi abbracciò forte. Sentivo le sue lacrime cadermi tra i capelli, anche lui stava piangendo, nonostante volesse apparire più forte.
 
“Passerà anche questo Harry, passerà..” disse cercando di consolarmi.
“Mi sento in colpa, come se li avessi uccisi io..” esclamai singhiozzando.
“Tu non hai ucciso nessuno, evidentemente questo mondo non li meritava, come anche Niall..”
“Ma se io non mi fossi comportato così, se io non fossi stato uno stupido..”
“Se niente, Harry!” qualcuno mi bloccò.
 
Era Alex. Si sedette al mio fianco sulla panchina e mise una mano sul mio ginocchio.
 
“Harry doveva andare così, ora non incolparti. Sei uno stronzo, e quello che hai fatto è davvero da stupidi, ma evidentemente doveva andare così. Non possiamo sapere davvero come sia andata, lo sanno solo due, quindi è inutile ora puntarsi il dito contro. Dobbiamo andare avanti, perché è questo quello che loro avrebbero voluto. Stiamo male, malissimo, e se parlo con te è perché so che tu sei davvero uno dei pochi che può capire il mio dolore e proprio per questo ti chiedo di rimanere vicini, dobbiamo aiutarci, Harry, dobbiamo farlo per loro..” sorrise con le lacrime agli occhi.
“Grazie..” dissi con un tono di voce.
“Vieni qui..” disse stringendomi forte.
 
Ricambiai immediatamente l’abbraccio e la strinsi al petto. Aveva ragione solo noi potevamo aiutarci, solo noi sapevamo quanto vita se ne era andata con lei, con Mart.
 
 
 
 
 
L’amore può curare le ferite più profonde, ma a volte il destino è più veloce. Mart e Zayn non avevano avuto il tempo di amarsi qui, sulla terra, ma ero sicuro che in un altro mondo, in qualsiasi luogo si trovassero, avrebbero avuto tutta l’eternità per viversi. 

 Loro non volevano morire davvero, ne ero certo, volevano solo essere salvati, ma forse nel loro caso solo la morte era la loro salvezza.
  
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