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Autore: Tell_Me_A_Pie    15/09/2013    3 recensioni
Cinque ragazze Cristine, Lena, Lucy, Andrea e Agnes partono in cerca di un'estate in libertà, ma non sanno ancora che un incontro inaspettato sconvolgerà del tutto i loro piani..
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 14: Arriva sempre troppo presto il momento di tornare

 
Image and video hosting by TinyPic Il mattino potete immaginare come il nostro umore fosse a terra.
Una volta lavate e vestite ricontrollammo di aver preso tutto, demmo un’ultima occhiata al panorama che potevamo ammirare dai nostri balconi, sapendo che nel giro di poco tempo avremmo rimpianto quei semplici istanti.
Ci davamo sostegno a vicenda, la nostra forza d'altronde era proprio quella. Sapevamo di poter contare l’una sull’altra. Cercavamo di non apparire troppo tristi o di scoppiare a piangere per il semplice fatto che, se avesse cominciato una, noi l’avremmo seguita a ruota, compresa Lena che faceva tanto la dura.
Scendemmo le scale, che appena quindici giorni prima avevamo percorso in senso opposto, con le nostre pesanti valigie, salutammo la nonna di Lena ringraziandola di tutto e uscimmo di casa.
Durante il percorso verso il porto, di tanto in tanto qualcuna di noi cercava di dire qualcosa per spezzare il silenzio che ci accompagnava, ma durava giusto qualche secondo, perché rispondevamo con monosillabi non riuscendo così a tenere un discorso.
Arrivate al porto trovammo i ragazzi lì, fermi con le loro valigie, così cercammo di stamparci un bel sorriso sulla faccia e ci avvicinammo a loro.
“Ma quante valigie avete a testa?”- chiesi vedendo che avevano almeno due valigie per ognuno
“Non sapevamo cosa ci sarebbe servito qui, quindi abbiamo optato per portare tutto ciò che ci veniva in mente senza fare distinzioni”- mi rispose Louis
“Siete peggio di noi ragazze non c’è che dire”- commentai
“Però alla fine si è rivelato utile.. se non avessimo fatto così probabilmente non avremmo portato lo smoking e non saremmo potuti venire al ‘matrimonio’”- sottolineò Niall che si avvicinò a Lucy per darle un bacio
“Che dite ci incamminiamo?”- chiese Liam
Iniziarono tutti a camminare verso il punto d’imbarco, e lo stavo per fare anche io, quando Harry mi prese per un braccio delicatamente.
”Aspetta ho una cosa per te..”- mi disse porgendomi un foglio di carta piegato in quattro
“Cos’è?”
“So che non è molto originale perché è una parte del testo di una delle nostre canzoni, ma rispecchia esattamente le emozioni che sto provando in questo momento e che provavo ogni volta che pensavo che presto tutto questo sarebbe finito.”- mi guardava intensamente negli occhi e di tanto in tanto quando veniva preso dallo sconforto o dall’emozione abbassava lo sguardo sulle sue mani che tenevano le mie.
“Anche io ho qualcosa per te” – dissi tirando fuori la lettera- “ma devi promettermi che la leggerai solamente quando sarai partito, e io sarò su un volo diretto a mille miglia lontano da te.”- nel dire le ultime parole una lacrima rigò la mia guancia. Mi asciugò la lacrima che scendeva lungo la mia guancia, poi mi prese il viso tra le mani e mi diede un dolce ma intenso bacio. In quegli istanti cercai di imprimere nella mia mente la forma delle sue labbra sulle mie, come se così almeno l’illusione potesse rimanere per sempre.
Dopo mi prese per mano e ci incamminammo verso gli altri.
L’imbarco fu abbastanza veloce e in meno di un ora eravamo sul traghetto diretto a d Atene.
 
Non appena l’imbarcazione aveva iniziato a muoversi , Agnes aveva aperto i rubinetti e piangeva a dirotto sulla spalla di Liam che cercava in qualche modo di consolarla.
Lucy era in piedi vicino alla ringhiera del traghetto, Niall le stava dietro e l’abbracciava, mentre Louis e Andrea erano andati a farsi un giro mano nella mano.
 
 
“E quindi siamo qui..”
“Già queste due settimane sono proprio volate eh?”
“Così sembra..”
“Senti Lena.. ti volevo dire che, nonostante il nostro patto, quello che facemmo la prima volta che ci siamo baciati, io sono stato davvero bene, e spero di rivederti presto.” –fece una pausa per vedere la sua reazione e poi continuò- “ sappiamo entrambi che non siamo fatti per stare insieme per una cosa seria, e ti auguro di trovare il ragazzo adatto a te, ma..”
“Ma?”
“Ma che ne pensi se di tanto in tanto di chiamassi? Intendo da amico. Sì, come farebbero due amici di vecchia data. Dopotutto ci vogliamo bene no?”
“Si, posso dire solo che mi farebbe piacere, mi piacerebbe averti come amico, chi lo sa, magari come migliore amico. Sai non mi piace fare la sdolcinata ma, mi dispiace davvero che tutto questo sia finito.”
“Anche a me”
“Quindi amici?”
“Si amici, prossimi a.. migliori amici”- disse ridendo
La “battuta” di Zayn servì ad alleggerire il clima e risero entrambi di gusto prima di darsi un lungo abbraccio.
Allentata, la tensione ”iniziarono” la loro amicizia, chiacchierando e scherzando appoggiati sulla ringhiera del traghetto, guardando la piccola isoletta allontanarsi sempre di più.
 
Giunti ad Atene pranzammo tutti insieme con dei panini e una volta finito di mangiare ci dirigemmo in direzione dell’aeroporto dove le nostre strade si sarebbero definitivamente divise.
Salutammo i ragazzi e controvoglia andammo al nostro gate, dove poco dopo avremmo preso l’aereo diretto a Roma.
Sull’aereo non avevamo i posti esattamente vicini. Io sedevo accanto al finestrino vicino a me sedevano  due signori che non avevo mai visto prima, Lena e Andrea sedevano ai posti appena davanti a me e infine Agnes e Lucy sedevano due posti dietro ma sull’lato opposto al nostro.
Aspettai che l’aereo avesse preso quota prima di prendere il foglio che mi aveva dato Harry. Volevo che quel momento fosse perfetto e speravo che niente lo avrebbe rovinato. Lo aprii lentamente e iniziai a leggere, e, insieme alla lettura, anche le lacrime iniziarono a scorrere lentamente, rigando il mio viso.
 
So che può sembrare banale
e per niente originale,
usare una canzone cantata da noi
per descrivere i miei sentimenti
 nei tuoi confronti,
ma ho scelto appositamente solo alcune
frasi del testo
Perché pensavo  fosse
più personale scegliere
Di scrivere solo le parole che descrivono
 Ciò che provo per te,
e i momenti passati insieme.
Ti amo Cristine,
sei speciale,
in questi giorni trascorsi insieme ho provato cose
che non avevo mai provato prima.
Ti amo e lo farò per sempre,
Tuo Harry.
 
 
I wanna be with you,
I wanna feel your love
I wanna live beside you
I cannot hide this even though I try
Heart beats harder
Time escapes me
Trembling hands touch skin
It makes this harder
And the tears stream down my face
If we could only have this life for one more day
If we could only turn back time
You know I’ll be
Your life, your voice, your reasons to be
My love, my heart
Is breathing for this
Moments in time
I’ll find the words to say
Before you leave me today
Don’t wanna be reminded
Don’t wanna be seen
Don’t wanna be without you
the tears stream down my face
If we could only have this life for one more day
If we could only turn back time
Flashes left in my mind
Going back to the time
Playing game in the street
Kicking balls with my feet
Dancing on with my toes
Standing close to the edge
As I feel myself fall
Make a joke of it all
If we could only have this life for one more day
If we could only turn back time
 
 
 
All’aeroporto trovammo ad aspettarci la mamma di Lena che ci diede un abbraccio caloroso. Noi ci stampammo un bel sorriso sulla faccia per evitare domande più precise rispetto alle solite: “Com’è andato il viaggio? Siete state bene? Vi siete divertite?”
Una volta a casa salutai i miei genitori, mio fratello, e con la scusa della stanchezza mi buttai, sul letto e sprofondai nel sonno. Non avevo voglia di parlare con nessuno. Se solo avessi potuto, sarei rimasta a dormire per giorni interi, fino a che la tristezza non fosse scomparsa del tutto. Dire che avrei voluto che non fosse mai successo niente, era una bugia, anche se nulla fosse accaduto sarebbe sicuramente stato più facile tornare a casa.

 
FINE PRIMA PARTE
 
  
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