avrei volto rispondergli e dirgli il mio nome ma le mie labbra erano secche e non riuscì a parlare. 20 minuti dopo mi trovavo stesa su un lettino in una piccola stanza conle pareti bianche aprì gli occhi e riconobbi la SUA voce. < La mia migliore amica spalancò la porta e si fiondò su di me abbraccianoi forte, era pallida e sembrava lei quella che aveva batuto la testa non io. In quel momento lui si avviccinò a me, si piegò verso il mio viso e mi sussurrò..< ma è sempre così "isterica" la tua amica?> il suo sorriso illuminò il suo viso, da vicino potevo benissimo osservare i suoi grandi occhi verdi e le sue lunghe ciglia, era sicuramente uno dei ragazzi più belli che avesi visto in vita mia, io ricambiai il sorriso dicendogli che Sharon era fatta coì. Finimmo tutti e due a ridere e i suoi occhi non smisero neanche un secondo di guardare i miei, quel ragazzo aveva qualcosa di speciale. stavo per ringraziarla e risponderle di si quando non ne ebbi il tempo.. il suo sguardò si impossesò di nuovo del mio per la seconda volta, ero come paralizzata dai suoi occhi verdi, passarono qualche minuto prima che ripresi le forze necessarie per rispondere disse Harry avvicinandosi a me e sedendosi alla fine del letto.Ora che guardava verso la mia amica potevo finalmente osservarlo attentamente; indossava dei jeans scuri strettissimi , nike ed una t-shert bianca con una scritta blu scuro. Non aveva la barba e i suoi capelli erano ricci ed abbastanza lunghi tanto da ricadergli qualche riccio sulla bianca fronte. Sharon si avvicinò a me dicendomi< sei sicura? non lo conosci nemmeno..> dopo avermi salutato dandomi un bacio sulla guancia Sharon uscì dalla stanza senza neanche rivolgere parola ad Harry. capivo dal suo tono di voce che era come imbarazzato, così dissi.. la mia voleva essere una battuta, ma di certo a lui non fece ridere anzi, i suoi occhi divennero più scuri e la sua mano si chiuse a pugno sul lenzuolo verde del letto. per qualche minuto non parlò nessuno, forse avevo sbagliato ad accettare, ero sola in una stanza di ospedale con uno sconosciuto che per lo più ci era venuto addosso con il motorino ma che mi era saltato in mente? non era da me..qualcosa però interrppe il mio flusso di pensieri, la sua mano prese la mia, prima accarezzandone il dorso e poi stringendola non c'era niente da fare il suo sorriso aveva un effetto paralizzante su di me, per la seconda volta in 10 minuti mi sentivo, inerme, strana, debole, in quel momento pensai che la colpa era della caduta, mi ci vollero 2 giorni per comprendere e rendermi conto che la "colpa" era del suo perfetto e maledetto sorriso.