Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: _NiallSupra    16/09/2013    1 recensioni
Due ragazzi si ritrovano durante una vacanza con le loro rispettive migliori amiche,dove succederanno degli imprevisti che permetteranno ai 4 di conoscersi meglio e di far sbocciare nuovi amori e nuove amicizie!
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Pov. Emily

Mi svegliai con la testa che mi scoppiava. Si dice che la notte porti consiglio. Ma vorrei conoscere quel genio che l’ha detto! Se ripensare a quello che era successo ieri al bowling, quello che ho fatto quasi impulsivamente e senza rendermene conto è un consiglio allora qualcuno mi deve spiegare il significato di quella parola.
La scena di ieri in cui ho abbracciato Niall quando ha vinto quel peluche mi ritornò in mente per tutta la notte. La sensazione delle sue braccia che mi stringevano forte a se era ancora limpida nella mia mente e ripensando a quell’abbraccio un senso di freddo mi invade e una scia di brividi percorse la mia schiena. Mi accoccolai di più nelle coperte non curante del fatto che avrei potuto scoprire Liam. Diciamola tutta, quella era veramente l’ultima delle mie preoccupazioni.
Era bello avere le sue braccia che mi stringevano, ma purtroppo quella situazione durò ben poco.
L’imbarazzo prese il sopravvento sul mio lato disinvolto e sicuro di se.
Non capivo cosa mi succedeva, non ero mai stata così, nessun ragazzo mi aveva creato tanto imbarazzo come lui.
Un ragazzo adorabilmente spigliato, biondo dai meravigliosi occhi azzurri, spavaldo come pochi che conosco, ma evidentemente ci facevamo lo stesso effetto a vicenda.
Beh, in realtà la mia potrebbe non essere solo una cotta, forse quello che provo per lui è di più di quello, forse più intenso, ma sicuramente più complicato.
Ormai era giunto l’ultimo giorno della vacanza mia e di Liam e sicuramente questo non era un bene, o almeno per me. Speravo che io e Niall saremmo riusciti a chiarire una volta per tutte quello che c’era tra noi, ma ormai era tardi.
Tra meno di ventiquattro ora prenderò un aereo e tornerò a Londra, forse non lo avrei più rivisto, forse, se ci incontreremo, questa “cotta” ci sarà passata, forse, se ci incontreremo di nuovo, saremo ancora più in imbarazzo.
Perché ogni volta che i nostri sguardi si incrociavano eravamo sempre imbarazzatissimi? Perché non riuscivamo a dirci una parola?
Nascosi la testa sotto il cuscino sperando di scacciare tutti questi pensieri ma in fondo non bastava un semplice cuscino a risolvere tutto ciò.
Sbuffai e dopo pochi secondi mi alzai dal letto lasciando quello splendido tepore.
L’idea di tornare sotto le coperte e rimanere lì a poltrire per ore e ore era decisamente allettante ma forse non la migliore. Avrei continuato a pensare, pensare e pensare.
Mi girai verso il letto e vidi Liam che dormiva coperto dal lenzuolo azzurro, sul suo viso c’era un espressione rilassata e il suo respiro riempiva il silenzio che regnava nella camera. Sorrisi vedendo che in quel momento stava con la bocca socchiusa…  e se gli fosse entrata qualche mosca in bocca?
Ah beh, problemi suoi.
Uscii dalla camera e chiusi la porta per evitare di svegliarlo, passai davanti la camera di Niall e lo vidi comodamente stravaccato sul letto.
Ah dimenticavo! Essendo questa la nostra ultima notte qui, io e Chloe avevamo avuto l’idea di restituirgli il materasso, almeno per l’ultima notte.
Credo che aveva sofferto abbastanza e una notte di comodità non era male.
Poi noi, da brave ragazze, abbiamo deciso che la sua pena era finita e che aveva sofferto abbastanza.
Appena gli abbiamo svelato il nascondiglio del materasso perduto, sul suo viso comparve un espressione sognante che non poté non far ridere noi altri.
Cercai di scendere le scale senza fare rumore, ma sotto il mio piede capitò un sacchetto di patatine che schiacciai rumorosamente.
“ma porca pigna” imprecai a bassa voce sperando di non svegliare nessuno. Aspetta, ma cosa ci faceva un sacchetto di patatine per terra? Bah…
Lo raccolsi e lo andai a buttare in cucina, poi passai per il soggiorno e scavalcai il divano letto su cui dormiva la bionda e, cercando di non svegliarla, aprii la porta a vetro che dava sul porticato.
La richiusi con attenzione e mi sedetti sulla sedia a dondolo.
La brezza di prima mattina metteva quasi i brividi e il suono delle onde che si infrangevano sul bagnasciuga era davvero rilassante.
Chiusi gli occhi assaporando quella meravigliosa calma.
La mia mente sembrava sgombra da ogni pensiero, ma quella sorta di pace interiore venne interrotta dal soggetto dei miei precedenti pensieri.
“hey che ci fai qui?” mi chiese Niall obbligandomi ad aprire gli occhi e girarmi verso di lui.
Lo vidi mentre si chiudeva la porta alle spalle. Devo dire che anche a prima mattina è davvero bello. Con i capelli spettinati che andavano in tutte le direzioni e gli occhi socchiusi.
“avevo bisogno di un po’ d’aria” gli risposi tornando con lo sguardo sul mare cristallino “ti ho svegliato io?” gli chiesi senza coraggio di guardarlo negli occhi
“no, non riuscivo a riprendere sonno dopo lo spuntino” si avvicinò a me “posso?” chiese indicandomi il posto vuoto accanto a me. Annuì.
“non potresti essere un bravo serial killer sai?” gli dissi divertita
“e come mai?” poggiò il viso sulle mani impuntando i gomiti sulle ginocchia
“c’erano prove in giro per la casa” lui rise a bassa voce.
Adoravo la sua risata, era qualcosa di così melodioso. Non avevo mai sentito niente di così piacevole in vita mia, o almeno adesso.
Prima, la cosa più piacevole fu quando Jake mi disse per la prima volta ‘ti amo’, ma questo piacevole suono fu seguito qualche giorno dopo dal rumore del mio cuore spezzarsi.
Quel rumore è rimbombato nella mia testa per troppo tempo.
Mi aveva mentito e anche spudoratamente e quello non lo avrei mai accettato. Decisi che sarebbe stato meglio perdere un”amico” che continuare con quella bugia.
Da quel giorno sono stata abbastanza scettica sull’amore, ogni volta che un’occasione si presentava io mi tiravo indietro, avevo paura che potesse succedere di nuovo la stessa cosa.
Da quel momento ho iniziato ad avere paura, paura di innamorarmi, paura che qualche altro ragazzo avrebbe potuto spezzarmi il cuore, paura di sentirmi a pezzi.
Per fortuna i miei pensieri mi avevano distratto da quella situazione. Un silenzio a dir poco imbarazzante si era creato, nessuno dei due proferiva parola. Forse entrambi pensavamo a qualcosa, forse entrambi eravamo incantati dal panorama mozzafiato che avevamo davanti gli occhi, oppure semplicemente eravamo troppo imbarazzati per dire qualunque tipo di cosa.
“ieri è stato divertente no?” chiesi, ma appena lui si girò verso di me capì che quella non era la domanda adatta a una situazione del genere
“si” rispose semplicemente lui. “quindi oggi partite?” continuò subito dopo
“si” queste furono le uniche cose che riuscii a dire. Lui sospirò e si poggiò allo schienale della sedia a dondolo.
Calò nuovamente il silenzio e stavolta nessuna domanda ci avrebbe salvato.
Il mio sguardo si andò a fermare su una coppia che stava camminando sulla spiaggia. Mano nella mano passeggiavano tranquilli sulla riva, con le onde che gli accarezzavano i piedi. I loro sorrisi erano sinceri e niente riusciva a distrarli.
Chissà, forse un giorno anche io sarei potuta essere felice con un ragazzo come quella coppia, magari sarei riuscita a trovare qualcuno che mi avrebbe amata per quello che sono, che non mi avrebbe detto bugie, che non mi avrebbe tradita. Un ragazzo dolce e premuroso si sarebbe potuto prendere cura di me. Mi sarei potuta sentire amata, ma soprattutto rispettata.
Ma chissà, forse quello non era il mio destino.
Sento il braccio di Niall poggiarsi con insicurezza sulle mie spalle e quel contatto fa saltare tutti i pensieri che mi stavano frullando in quel momento.
Lo guardo con la coda dell’occhio e vedo che un sorriso era spuntato sul suo viso.
“Buongiorno ragazzi!” salutò a momenti urlando Liam che spalancò la porta. Con un gesto improvviso Niall tolse subito il braccio e saltò dalla sedia per lo spavento
“ciao Leeyum” lo salutai. Lui mi sorrise, forse aveva visto la scena o forse si era accorto del fatto che ero tutta rossa
“hey amico mi hai fatto prendere un colpo” disse Niall all’amico che rise vedendolo quasi cadere dal dondolo
“scusate” replicò il mio migliore amico “ma mica ho interrotto qualcosa?” chiese guardando prima Niall poi me. Scossi la testa mentre il biondo rispose al posto mio
“no, stavamo solo… prendendo un po’ d’aria”.
Si, stavamo prendendo aria. Se così si poteva dire. Beh chiedi al mio cuore, lui forse ti avrebbe risposto decentemente a quella domanda.
“ah ok” sorrise il moro “ah Niall, Chloe ti cerca” disse indicando con il pollice l’ingresso della casa.
Il biondo mi diede un’altra fugace occhiata sorridendomi, poi si alzò e rientrò in casa.
“Mil sai che a me puoi dire tutto no?” mi disse lui sedendosi accanto a me
“adoro quando fai il premuroso con me” confessai
“ci pensi che la nostra vacanza è già finita? Ci pensi che domani a quest’ora staremo a Londra” mi abbracciò avvicinandomi a lui
“si, è stata una bella vacanza” riassunse lui
“se solo non fosse stato per quel piccolo incidente che abbiamo avuto all’inizio, l’albergo. Ti dice qualcosa?” chiesi divertita alzando lo sguardo verso di lui
“beh dici la verità Mil, se non fosse stato per me tu non avresti conosciuto Niall, forse ora staresti pensando e ripensando a Jake e a quello che ti ha fatto, forse ora non saresti in grado di andare avanti dopo tutto quello”
“no Liam, quello sarebbe stato uguale, se non ci fossimo conosciuti ora non sarei così. Tu mi hai salvato nel momento di bisogno, eri la persona che mi serviva e tu mi hai dato il coraggio di affrontare quello che è successo e la forza di andare avanti”.
Quello era il mio modo di ringraziarlo per tutto quello che aveva fatto per me, di ringraziarlo di essere stato così gentile con me, il mio modo per dirgli che non sarei mai riuscita a sdebitarmi con lui per questo.
Mi ricordavo quel giorno come se fosse ieri, il giorno in cui lui mi si avvicinò per vedere se andava tutto bene.
Eravamo a scuola, io stavo scappando da quella classe in cui andai per perdere tempo. Stavo scappando ma la mia fuga da quella che era la realtà era resa difficile. Difficile dalle lacrime che mi appannavano gli occhi. La scena a cui avevo assistito era stata scioccante. Sentì il mio cuore rompersi come uno specchio che cade, in mille pezzi taglienti come lame.
E tutto quello era dalla vista di Jake che stava baciando una ragazza, ma non una ragazza qualunque, Sam, la mia migliore amica.
“come hai potuto?” fu la prima cosa che mi venne in mente. La urlai a pieni polmoni con le lacrime che minacciavano di uscire, ma la sua risposta fu solo una, stupidissima aggiungere
“hey Emy, non è come pensi”.
“non è come penso? Allora chiariscimi tu le idee. Stavi baciando la mia migliore amica. Non è come penso? No?” sputai fuori con lo stesso tono di prima e con le lacrime che iniziarono a rigarmi il viso.
Lui cercò di fermarmi e farmi ragionare, o almeno così mi disse, ma non c’era proprio niente da ragionare. Ho visto fin troppo bene. Basta! Questa storia sarebbe dovuta finire!
“si dice che chi trova un amico trova un tesoro, ma nel mio caso ho trovato uno stronzo che si è approfittato di me” a quelle parole Jake sbarrò gli occhi “Sam, mi fidavo di te” si avvicinarono entrambi a me ma io me ne andai.
Lasciai l’aula correndo. Non mi importava del mascara colato, le lacrime continuavano e non avrebbero deciso di smettere.
Lasciai la borsa a terra e mi sedetti poggiata agli armadietti, con le ginocchia al petto, nascosi la testa tra le braccia e continuai a piangere.
“ciao” disse una voce che non conoscevo “lo so che non è il momento migliore, scusa, ma non posso vederti così” alzai la testa e vidi un ragazzo alto, moro e dagli occhi color nocciola avvicinarsi a me. Tirai su con il naso
“scusa ma ci conosciamo?” gli chiesi. Lo avevo decisamente visto da qualche parte ma non riuscivo proprio a ricordare dove. Sarà che le lacrime avevano inondato anche il cervello rendendomi difficile qualunque attività che comprendeva uno sforzo di quello.
“abbiamo un paio di corsi in comune” si piegò abbassandosi alla mia altezza “sono Liam” disse lui sorridendomi “lo so che non sono fatti miei, ma non posso vedere una ragazza come te, tutta sola in corridoio, seduta a terra a piangere. Non è nel mio carattere lasciare perdere, se posso esserti utile dimmi, sarei più che felice di aiutarti e farti tornare il sorriso” mi disse lui poggiandomi una mano sul viso e asciugandomi con il pollice le lacrime
“spezzi le gambe al mio ex?” gli chiesi. Vidi la sua espressione incupirsi, evidentemente aveva intuito il motivo del mio pianto. Si alzò e si incamminò verso le aule.
“non lo vorrai fare sul serio? Io stavo scherzando” mi alzai e gli andai incontro
“ah” disse lui fermandosi a metà corridoio “scusa pensavo che…” continuò ma si bloccò
“non fa niente” sorrisi. La mia situazione interna era ben diversa da quella esterna. Sorridevo si, ma dentro sentivo ancora il suono del mio cuore infrangersi, come se qualcuno stesse mandando indietro la scena e la stesse facendo ripartire continuamente
“ti posso offrire un caffè? Magari ti tiri su” mi disse con un sorriso radiante in viso. Accettai e insieme andammo al bar della scuola, saltammo un’intera ora di lezione. Durante quella piccola pausa raccontai a Liam cosa era successo e lui mi disse che se avrei voluto ci sarebbe sempre stato e sarebbe stato disposto anche a farsi espellere dalla scuola per spaccare le gambe a Jake.

“piccola Mil hai intenzione di lasciarmi il braccio o te lo vuoi tenere ancora per molto?” il suono della voce di Liam mi fece ricordare che mi ero accoccolata al suo braccio forse da troppo tempo
“adoro questa piuma” dissi riferendomi al tatuaggio sul suo braccio destro.
Entrambi adoriamo i tatuaggi e si può facilmente intuire. Lui ne ha diversi e quelli che mi piacciono di più sono la piuma e la scritta sul polso “only time will tell…” è poetica. E’ stata una delle frasi che mi disse quel giorno al bar, mi disse “mi dispiace per quello che è successo. Sii forte e vedi che la situazione cambierà se tu lo vuoi. Se posso esserti utile io sarò sempre disponibile per parlare o sfogarti ma sappi che io potrò solo consigliarti e appoggiarti, le scelte le devi fare tu. La situazione potrebbe cambiare, migliorare se lo vorrai, solo il tempo ce lo dirà…”
Io ho solo un piccolo tatuaggio, una croce dietro il collo che si vedeva bene quando legavo i capelli.
Liam mi accompagnò a farlo dopo la scuola.
Durante questa vacanza ho scoperto che anche Chloe ha un piccolo tatuaggio dietro il collo, un segno dell’infinito nello stesso mio posto.
“buongiorno ragazzi” entrò la bionda sul porticato salutando me e Liam.
“ciao Chloe” le sorrisi alzandomi dalla sedia e lasciando finalmente il braccio del moro
“vi dispiace se vengo qua a fare colazione?” disse incomprensibilmente Niall mentre mangiava qualcosa raggiungendoci. Con una tazza in una mano e una brioche nell’altra si siede su una delle sedie
“vedo che ti sei risposto già da solo” rispose Liam avvicinandosi al biondo e sedendosi accanto a lui
“Chloe vieni con me, andiamo a preparare la colazione?” le chiesi e dopo un suo assenso, andammo in cucina.
Preparammo un bel caffè e prendemmo delle brioches e raggiungemmo i ragazzi fuori.
Finimmo colazione e ci preparammo per la giornata.

Io e Liam eravamo nella nostra camera e stavamo iniziando a sistemare alcune delle nostre cose per la partenza che si avvicinava sempre di più.
Gentilmente Chloe e Niall ci avevano concesso la mattinata di riposo. Saremmo scesi in spiaggia il pomeriggio per il nostro ultimo bagno.

Liam aveva finito la sua valigia a differenza mia che ero praticamente a zero. La mattinata era passata ed ora eravamo seduti sul divano insieme a Chloe e Niall. Guardavamo la televisione mentre mangiavamo qualcosa di veloce, in modo da poterci fare il bagno dopo.
Io sgranocchiavo un pacchetto di patatine, la bionda mangiava un veloce toast mentre Niall non aveva rinunciato ad un pasto quasi completo.
Vidi il mio migliore amico allungare una mano per prendersi qualche patatina da me ma prima che fosse troppo tardi afferrai il pacchetto e lo avvicinai al petto quasi come se volessi proteggerlo.
“no, queste sono mia” dissi impuntandomi con le mie idee
“grazie Emy” disse la bionda dopo avermi sfilato da sotto il braccio parte del contenuto del pacchetto. Mi girai verso di lei e la fulminai con lo sguardo.
“ok mi arrendo” dissi allungando il pacchetto agli altri offrendo cortesemente.
Finimmo di mangiare e continuammo per una mezz’oretta a guardare la televisione. Mi accoccolai poggiando la testa sulla spalla di Liam che mi mise un braccio intorno alle spalle.
Mi sentivo protetta tra le sue braccia e questo mi faceva sentire bene, davvero bene.
Sapere che mi ha fatto superare la ‘disavventura’ che ho avuto con Jake mi fa capire dell’importanza dei migliori amici.
C’era stato dal primo momento, anche quando non ci conoscevamo lui ha mostrato il suo lato premuroso e mi ha aiutato ad affrontare tutto, mi ha dato la forza di andare avanti.
Mi ha convinto che non tutti sono come Jake e mi ha fatto capire che se fossi stata forte sarei riuscita a riniziare una storia, sarei stata pronta a dare il mio cuore a qualcuno, ma nonostante le sue parole io ho sempre continuato ad avere paura.
Sobbalzai vedendo una mano di Chloe allungarsi verso Liam e dargli uno schiaffo leggero sulla testa. Sia io che il mio migliore amico ci girammo verso di lei non capendo, lui con una mano sul punto appena colpito
“che c’è? Avete sentito anche voi no? La pubblicità ha detto ‘date uno schiaffo alla noia’” disse cacciando la lingua divertita. Io e Niall ridemmo seguiti da lei.
“ma non avevamo chiarito questa situazione?” disse Liam confuso, apparentemente.
Avevano chiarito? Io avevo detto che qui qualcosa ci puzzava, sono un genio. Ora bisognava solo scoprire cosa avevano chiarito…
“si volevo solo smuovere la situazione” disse la bionda ritornando seria per un momento per poi ridere di nuovo, sta volta seguita da tutti.

“siete pronti per il vostro ultimo bagno?” chiese Chloe mentre stavamo scendendo in spiaggia.
Tutti con zaino in spalle, con occhiali sul naso, in costume e io e la bionda con i capelli legati.
“certo che si” continuai io.
Superammo la staccionata che separava il nostro giardino dalla spiaggia e arrivammo.
Il contatto della sabbia riscaldata dal sole con i nostri piedi era piacevole.
Tra poco non avrei sentito più questa sensazione e mi ero ripromessa di godermi questo ultimo giorno come non avevo mai fatto in questa settimana. Sarebbe dovuto essere il migliore ricordo di questa settimana e non avrei permesso a niente di rovinarmelo.
A quell’ora la spiaggia non era ancora tanto affollata infatti riuscimmo a trovare facilmente posto vicino alla riva.
Stesi il mio asciugamano vicino a quello di Chloe e mi sedetti posando occhiali, preparandomi per fare un bagno, quello che spero sia il migliore di sempre.
“bagno?” chiesi a tutti alzandomi in piedi.
Tutti annuirono e subito Liam e la bionda si alzarono in piedi. Vidi Niall ancora seduto, aveva la testa persa nel vuoto preso chissà da quale pensiero.
Il mio istinto mi disse di afferrarlo per la mano e buttarlo in acqua ma il mio imbarazzo faceva capolinea sempre nei momenti meno opportuni.
Decidi di abbandonare il mio obiettivo primario e mi avvicinai a Chloe.
“ma così ha Niall?” le chiesi a bassa voce, assicurandomi che lui non mi avesse sentito
“soffre d’amore” disse con occhi sognanti.
Sentii le mie guance andare a fuoco capendo cosa voleva intendere lei.
“perché non lo convinci a venire con noi? Forse se glielo chiedi tu cambia idea”
Sbuffai contrariata per l’idea e feci retro front.
Ripristino obiettivo primario: confermato.
Mi avvicinai a Niall titubante e quando il suo sguardo si incontrò con il mio, preferii una morte veloce e poco dolorosa.
Allungai la mano e aspettai che lui la afferrasse per tirarlo su e portarlo vicino al mare.
Fino ad ora questo era stato il contatto maggiore tra me e Niall.
Iniziai a pensare a me e lui come una di quelle coppie che girano per la città mano nella mano, come quella coppia di stamattina.
Iniziai a correre e con me anche il biondo. Quando entrammo con i piedi in acqua, spinsi Niall in avanti e lo buttai in acqua.
Quando ricacciò la testa fuori si avvicinò a me, mi afferrò per mano e mi tirò giù.
Appena risalii a galla sentì Chloe e Liam ridere.
Guardai il biondo che si trovava davanti a me e dopo poco iniziammo a ridere anche noi.
L’imbarazzo sembrava essere sparito tutto d’un tratto.
Nessuna barriera adesso ci impediva di essere noi stessi.
Si avvicinarono gli altri due e iniziammo a parlare. Beh il ritorno a Londra sarebbe stato un po’ traumatico, mi sarebbero mancate da morire le giornate passate insieme a Niall e Chloe a ridere e scherzare, ma in fondo mi sarebbero mancati loro. Ci eravamo trovati così bene insieme e non dimentichiamoci che ci hanno salvato la vacanza.

Uscimmo dall’acqua, avevamo passato un sacco di tempo in ammollo e ormai il cielo si stava iniziando a scurire leggermente. Tra poco l’azzurro sarebbe stato sostituito da splendide tonalità di rosso e viola.
“immortaliamo questo ultimo giorno?” chiese Chloe asciugandosi con il suo telo e prendendo la macchina fotografica contenuta nel suo zaino.
Annuii entusiasta.
“ok allora, iniziamo da una foto di gruppo” disse avvicinandosi ad un signore e chiedendo se sarebbe stato così cortese da farci una foto.
Il signore accettò e la bionda si aggiunse a noi tre, ci mettemmo in posa e sorridemmo.
Quando si riprese la Canon ci mostrò la foto. Era davvero stupenda. Eravamo tutti e quattro vicini, ci stavamo abbracciando e sulle nostre facce c’era un sorriso splendente. Lo sfondo dell’immagine era il mare e il tramonto.
“bene, ora si passa alle foto improvvisate e divertenti” annunciò.
Nel giro di due secondi, più o meno, mi ritrovai in braccio a Liam. Mi aveva preso come una principessa e mi stava guardando dritto negli occhi
“bene, guardate nella macchina” disse imitando un po’ i registi dei film.
Ci girammo verso di lei e dopo che disse “un bel sorriso” scattò la foto. Quella sarebbe finita nell’album delle nostre foto, era davvero bella.
“complimenti Chloe sei davvero brava” mi congratulai con lei.
La bionda affidò la macchina fotografica a Niall che ci fece una bellissima foto. Ci stavamo abbracciando e ridevamo.
Continuammo a fare foto divertenti e passammo parte del pomeriggio a ridere e scherzare perennemente inquadrati da quell’obiettivo.
“hey Emy vieni qui” mi chiamò la bionda. Mi avvicinai a lei e mi fece vedere uno dei suoi scatti.
Inquadrava me e Niall. Stavamo ridendo insieme e credo di non averci mai visto così… spontanei.
“questa è una delle mie preferite” mi disse lei.
Beh era bella, non stavamo male, anzi, lui non stava per niente male e non c’era imbarazzo. Forse era proprio questa la cosa più importante.
“le foto artistiche sono il mio punto forte” disse Chloe a noi tre. “poi con questo tramonto stupendo verranno foto stupende”
“quanto posso voler bene alla mia pulce modesta” le si avvicinò Niall che la strinse in un caloroso abbraccio. Sfilai la Canon dalle mani della bionda e immortalai quel momento.
“Mil ti va l’ultimo bagno al tramonto?” mi invitò Liam avvicinandosi a me.
Annuii, dopo tutto sarebbe stato l’ultimo bagno.
Io e Leeyum ci incamminammo seguiti da Niall che lasciò la povera Chloe sola.
Mi girai verso di lei e lei scosse la testa alzando la macchina fotografica.
Sarebbe rimasta lì a fotografare noi.

Posai l’asciugamano nello zaino e mi infilai degli shorts che avevo infilato al suo interno prima di scendere in spiaggia.
Il nostro ultimo giorno di vacanza si stava concludendo e ormai mancava veramente poco alla partenza mia e di Liam, purtroppo.
“Mil andiamo?” mi chiese il moro. Scossi la testa.
“rimango ancora qualche minuto qui, tu intanto vai” gli risposi.
Mi sorrise e lo vidi andare verso casa insieme a Chloe.
Misi lo zaino in spalla e mi avvicinai a una cabina. Salii le scale e posai lo zaino lì a terra.
Mi sedetti a terra, con la schiena poggiata alla parete e le gambe stese.
Volevo godermi questi ultimi momenti di mare.
Il suono delle onde che si infrangevano sul bagnasciuga era davvero rilassante. In più l’atmosfera al tramonto era qualcosa di meraviglioso.
Decidi di rimanere li per un po’ con l’intenzione di far rimanere impresso nella memoria quel momento così rilassante.
Senti dei passi, mi girai e vidi Niall salire le scale della cabina.
“posso…” non riuscì a finire la frase il biondo, forse non sapendo come continuare. Annuii distrattamente e ritornai a guardare le onde increspate.
Si poggiò anche lui al muro e si mise accanto a me.
Quella situazione mi fece ripensare alla mattina.
Noi due, il mare e tanto tanto imbarazzo.
Il tempo ormai era scaduto e se volevo smuovere la nostra situazione dovevo dirgli qualcosa, possibilmente niente di stupido, qualcosa che gli facesse capire cosa provavo.
Mi girai verso di lui più che intenzionata a confessarmi. Vidi il suo sguardo fisso nel mio.
Mi persi in quegli occhi azzurri, avevano lo stesso colore del mare in cui ci eravamo fatto il bagno prima. Erano immensi come il mare, ti ci perdevi.
Il mio sguardo era fisso nel suo, mentre il suo passò dai miei occhi alle mie labbra. Le guardava quasi con insistenza mentre si mordeva il labbro inferiore. Poi ritornò ai miei occhi.
Si avvicinò sempre più, mi afferrò delicatamente il viso e si avvicinò a me fin quando non appoggiò le sue labbra sulle mie.
Quel contatto tanto atteso mandò completamente in paralisi il mio cervello.
Quelle labbra, me le ero immaginate così, morbide e dannatamente invitanti.
Provai una strana sensazione all’altezza dello stomaco, una sensazione che da tanto non provavo.
Le nostre labbra si modellarono sempre più fino a combaciare alla perfezione.
Era mai possibile che un semplicissimo bacio mi aveva mandato in pappa in tal modo?
Mi staccai mordendomi il labbro inferiore con la sensazione delle sue ancora poggiate sulle mie.
Quell’imbarazzo, sembrava essere quasi sparito dopo questo, ma in fondo, era difficile ammetterlo, ma era più di prima.
“s-scusa ma ora d-devo andare” dissi balbettando.
Mi alzai e feci per andarmene, ma lui mi afferrò per il polso e mi attirò a lui. Mi girai in tempo per vedere le sue labbra di nuovo sulle mie.
La stessa sensazione di prima si stava ripetendo, più intensa però dato che decise di approfondire quel bacio che era perfetto anche solo così.
Posò le mani sui miei fianchi e rabbrividì a quel contatto.
Chiese accesso con la lingua e glielo concessi senza pensarci due volte.
Le nostre lingue iniziarono a rincorrersi e sentivo alla perfezione il suo sapore.
I nostri respiri si mescolavano e noi eravamo una cosa sola.
Controvoglia mi staccai, le sue mani scivolarono via dai miei fianchi e mi allontanai con calma.
Scesi le scale lasciandolo lì da solo, forse troppo confuso.
Mi sfiorai le labbra con le dita non riuscendo a credere a cosa fosse successo.
Le sue labbra sulle mie e il suo sapore erano delle sensazioni ancora vive in me.
Questa giornata sarebbe dovuta essere il miglior ricordo di questa settimana qui e adesso posso dire che è stato il miglior giorno di questa vacanza.
Entrai in casa e sotto lo sguardo di Chloe e Liam salì in camera mia. Chiusi la porta e mi poggiai ad essa. Non riesco ancora a credere a cosa è successo. Ma questa era una dichiarazione oppure no? Per me è palese che si, ma per lui?

 

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: _NiallSupra