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Autore: Shine_    16/09/2013    15 recensioni
Liam James Payne era sempre stato un ragazzino timido ed insicuro, l’unico momento in cui riusciva a mostrarsi per quello che era e non chiudersi a riccio era quando cantava.
[Ziam, perché non so scrivere altro; con singer!Liam, punk!Zayn e la partecipazione straordinaria di punk!Louis]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Di canzoni e tatuaggi.

 

 

 

 

 

 

Secondo capitolo:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Erano passati due giorni da quando Liam era entrato in quel negozio e si era fatto il tatuaggio.

Due giorni che aveva passato per la maggior parte nella sua suite in uno degli hotel più prestigiosi di New York che dava su una vista mozzafiato della città illuminata.

Due giorni in cui non aveva fatto altro che pensare a quel ragazzo dall’accento strano, coperto di tatuaggi ma con due occhi nocciola sinceri.

Non sapeva nemmeno lui perché fosse così preso da quello Zayn Malik, voleva solo rivederlo e magari farci un’altra breve chiacchierata insieme e prendersi quel bacio che non era riuscito ad ottenere.

Nessuno l’aveva mai coinvolto così tanto, né ragazze né ragazzi, da non farlo dormire la notte per colpa di quello strano nodo allo stomaco e dalla voce persistente nella sua testa che continuava a ripetere che doveva vederlo, come se fosse qualcosa di importanza maggiore del mangiare o dormire.

Il terzo giorno si era deciso, si era svegliato nel suo letto enorme e vuoto, si era vestito frettolosamente ed era sceso nella hall prendendo per un braccio Harry e trascinandolo in un angolo per parlare solo con lui.

- Voglio farmi un altro tatuaggio.- bisbigliò guardandosi attorno per vedere se ci fosse qualcun altro in ascolto inarcando un sopracciglio confuso quando sentì l’amico scoppiare a ridere.

- Stai attento che potresti finire dentro solo per questo se qualcuno ti sente.- lo prese in giro il riccio ricevendo uno spintone e un insulto.

- Quando vorresti farlo?- Liam fece spallucce replicando: - Volevo solo dirti che volevo fare un altro tatuaggio ma questa volta vieni con me.-

- Io? E perché?- s’indicò Harry confuso sbuffando quando lo sentì rispondere con il solito: - Perché sì.- lasciandolo poi solo nel corridoio a chiedersi il motivo della sua necessaria presenza.

 

 

Dopo le prove della mattina in vista del concerto Liam aveva trascinato un Harry contrariato nella jeep e aveva dato le indicazioni per quel negozio torturandosi le labbra con i denti per tutta la durata del viaggio.

Saltò velocemente giù dalla macchina prendendo per mano l’amico e entrò raggiungendo il bancone ripetendo come tre giorni prima: - Voglio un tatuaggio.-

- Malik!- gridò il ragazzo con i capelli rossicci senza nemmeno sollevare lo sguardo. - C’è il tuo bambino!-

Liam arrossì sentendo poi il riccio stringere la presa e sussurrare: - Perché sei il suo bambino? In che razza di posto mi hai portato?-

Stava per rispondergli con svariati insulti diretti al ragazzo arrogante quando sentì quella voce lamentarsi: - Che vuoi, Lou? Non è giornata, sono nervoso e sto scaricando tutta la frustrazione su questo libro. Vuoi lasciarmi in pace?-

Il castano s’illuminò piegando le labbra in un sorriso quando lo vide fare la sua comparsa con i capelli tutti scompigliati e un’espressione insonnolita.

- Tu mi hai detto di avvertirti se ricompariva il cucciolo sperduto.- ribatté con tono piatto quello che teneva lo sguardo fisso su una rivista di gossip ignorandoli completamente.

Zayn arrossì fin sulla punta delle orecchie quando notò il castano e poi piegò le labbra in una smorfia quando abbassando lo sguardo vide una sua mano intrecciata a quella del suo amico riccio che si portava ovunque e che doveva avere sicuramente una relazione con lui.

- Ehi, L..sei tu.- si corresse quando stava per dire il suo nome ricordandosi del fatto importante che Liam non si era nemmeno presentato tre giorni prima.

- Volevo un altro tatuaggio.- parlò subito il castano sorridendo con gli occhi marroni più luminosi.

- Un altro tatuaggio.- ripeté Zayn spostando lo sguardo dal ragazzo alla sua mano intrecciata, la mente piena di mille paranoie. - Certo, volete entrare insieme?- s’informò poi indicando con un cenno quello che spostava lo sguardo da uno all’altro come chiedendosi il motivo della sua presenza.

- No, no.. solo io.. lui è qui per.. supporto morale?- tentò Liam lasciando la mano dell’amico e raggiungendo velocemente il moro che lo fissava scettico con un sopracciglio inarcato.

- Come vuoi tu.- sussurrò distrutto per aver passato la notte sveglio con i rumori degli spari. - Andiamo..- sospirò girandosi e rientrando nella stanzetta appoggiando il libro su un tavolo.

- Cosa vuoi questa volta?- domandò sentendosi un po’ meglio quando vide il sorriso luminoso del castano che rispose: - Un’altra frase, sul polso.-

Liam si sentiva come un bambino la notte di Natale, finalmente aveva di nuovo davanti quel ragazzo che non l’aveva fatto dormire per giorni. Lui e i suoi occhi nocciola, lui e i suoi capelli neri, lui e i suoi tatuaggi.

- Cosa significa quello?- domandò curioso cercando di fare conversazione e conoscere qualcosa in più di quel misterioso ragazzo.

Zayn sollevò lo sguardo confuso seguendo il dito che indicava la scritta sulla sua clavicola e ribatté: - Non sei l’unico ad avere segreti.- volendo solo tenere sulle spine l’altro che sembrò quasi spegnersi con l’entusiasmo.

- Dai, fammi vedere cosa devo fare questa volta.- intervenne dopo qualche minuto di silenzio sentendosi in colpa per l’espressione del castano.

Restarono in silenzio per tutta la durata del tatuaggio, il ronzio del pennino come unico rumore, e poteva giurare di aver visto lo sguardo di Liam posarsi su di lui, di tanto in tanto, provocandogli un leggero rossore sulle guance.

Quando finalmente concluse, tutta quella tensione lo stava divorando dall’interno, si alzò velocemente dallo sgabello e sorrise facendogli un cenno con il capo voltandosi e riprendendo il libro fingendosi completamente preso nella lettura.

- Come uccidere un merlo?- chiese Liam leggendo il titolo in copertina giocando con le sue stesse mani nervoso ma deciso a non uscire da quella stanza senza aver ottenuto qualcosa.

- Come?- domandò il moro confuso facendo poi un verso sorpreso ed annuendo quando l’altro gli indicò il libro tra le sue mani, cercò di distogliere lo sguardo da quegli occhi marroni ma sembravano essere come calamite per i suoi.

- Vuoi qualcosa?- chiese stringendo il  bancone alle sue spalle sentendo il cuore battere tanto forte da fargli male mentre il castano si avvicinava quasi ignaro del potere che aveva su di lui.

- Non lo so.- ridacchiò nervoso Liam passando una mano tra i suoi capelli spostando velocemente lo sguardo dagli occhi nocciola alle labbra rosee del mezzo pakistano.

- Ti ho pensato in questi giorni.- confessò il castano facendo arrossire anche l’altro ragazzo che si sentiva sempre più messo con le spalle al muro. - Ininterrottamente.- sussurrò appoggiando le mani sul bancone alle spalle di quello che cercò di non farsi prendere dal panico.

Zayn deglutì e si leccò le labbra fissando quelle piene dell’altro ragazzo.

Stava per baciare Liam Payne, Liam Payne stava per baciare lui.

L’idolo di milioni di ragazzine, il sogno di migliaia di ragazzine e lui ce l’aveva così vicino per la seconda volta.

- Hai pensato a me o al bacio che non sei riuscito a prenderti?- chiese prendendo coraggio e fingendosi sicuro mentre dentro sentiva solo un gran casino e percepiva le gambe faticare a reggerlo.

- A te.- rispose sicuro Liam con un piccolo sorriso per poi aggiungere sottovoce: - E al bacio, se vogliamo essere completamente sinceri.-

- Anch’io.- sospirò appoggiando le mani sulle braccia muscolose del castano. - Ho pensato a te e al bacio e al fatto che volevo vederti perché..- si bloccò con un gemito sorpreso quando quello si sporse in avanti poggiando le labbra sulle sue.

- Scusa..- sussurrò Liam leccandosi le labbra. -.. era troppo tempo che volevo farlo.- concluse facendo spallucce ma non allontanandosi dal moro che aveva la bocca leggermente aperta e due occhi sorpresi.

- Io.. io..- tentò di parlare con la mente completamente in panna che gli ripeteva solamente “mi ha baciato Liam Payne” - N-Non è che.. che potresti.. ecco..- si spiegò con miseri risultati muovendo le mani e gemendo soddisfatto quando l’altro lo capì immediatamente e gli strinse le dita sul viso e tra i capelli coinvolgendolo in un bacio più passionale.

Zayn lasciò scorrere le mani sulle sue braccia muscolose, deciso a godersi ogni attimo di quel momento solo loro per tenerlo poi per sempre in custodia nella sua memoria, e poi le strinse tra i suoi capelli marroni, gemette contro le sue labbra quando si sentì sollevare da delle mani sul suo fondoschiena e posare successivamente sul bancone, intrecciò le gambe attorno al bacino del castano e lo avvicinò ancora di più al suo corpo costringendolo a prendere posto tra le sue gambe.

Liam era completamente perso nel bacio - a lasciar scorrere la lingua su quelle labbra, a giocare con quell’anello di metallo con i denti -, che si staccò di colpo quando sentì l’amico gridare dall’altra stanza: - Liam! Quanto ti manca? Voglio andarmene da questo posto!-

Zayn spostò le mani velocemente sul bancone osservando attentamente quello che sembrava avere una specie di crisi di panico, spostava lo sguardo da lui alla porta come indeciso sulla mossa successiva, prese un piccolo respiro e poi saltò giù dandogli dei colpetti sulla spalla.

- Non sei poi così male a baciare.- ridacchiò piegando le labbra in un sorrisetto. - E credo ti convenga recuperare il tuo ragazzo se non vuoi fargli uccidere Louis.-

- Oh, ma.. ma Harry non è.. non è.. il mio ragazzo.- cercò di parlare Liam continuando a stringersi le mani nervoso. - Lui.. è un amico.. solo un amico. Perché pensi sia il mio ragazzo?- domandò poi curioso fermando lo sguardo sul ragazzo vedendolo quasi gelare sul posto.

- Perché siete entrati insieme e vi stavate tenendo per mano.- rispose frettolosamente il moro mantenendo un’espressione decisa mentre sentiva ancora lo stomaco attorcigliato per il bacio precedente e la mente completamente vuota, con l’eccezione di un solo nome continuamente ripetuto.

- È un mio carissimo amico.- intervenì il castano volendo a tutti i costi chiarire quella questione per motivi a lui del tutto sconosciuti. - E mi è stato sempre vicino, anche quando.. quando..- spalancò gli occhi non sapendo più come andare avanti con quel discorso senza svelare la sua identità e iniziò a far vagare gli occhi per la stanza concludendo infine con il solito: -.. quando gli altri se ne sono andati.-

- Non sembri una di quelle persone che vengono abbandonate.- sussurrò Zayn con gli occhi socchiusi mentre cercava di capire qualcosa di più di quel ragazzo che non era più su una copertina di una rivista ma proprio lì davanti a lui. - Mi sembri una di quelle persone sempre allegre e circondate da amici.-

Liam fece spallucce e poi sospirò passandosi una mano tra i capelli, piegò le labbra in un sorriso amaro e confessò: - Credo di essere circondato da gente, sì. Non posso dire di essere solo perché sarebbe una vera e propria cazzata.-

- Quindi non dovresti dire che..-

- Ma non mi conoscono.- lo bloccò immediatamente guardandolo serio negli occhi. - Non conoscono me, conoscono una persona che hanno loro nella testa.. che ha il mio aspetto fisico ma non è me, capisci?- domandò sentendo quasi l’impellente necessità di sfogarsi con qualcuno, di tutto quello che stava dicendo a Zayn non ne aveva mai parlato con Harry. Ma in quel moro tutto tatuato gli sembrava di trovare una persona che potesse capirlo.

- Nessuno può conoscerti veramente.- sussurrò l’altro perdendosi in quegli occhi marroni che riuscivano a trasmettere mille emozioni. - Tutti si fanno un’idea di te.. e storpiano alcune caratteristiche per farti entrare perfettamente nel personaggio che hanno creato nella loro testa.-

- Esatto.- affermò deciso e con un sorriso più sicuro trattenendosi dal battere le mani per aver finalmente trovato qualcuno che lo capisse. - E Harry.. non conosce tutto di me ma mi è sempre vicino. Anche se certe volte mi sembra di essere completamente solo in questo mondo.- ridacchiò nervoso infilando le mani nelle tasche dei jeans e facendo spallucce.

- Liam! Giuro che lo uccido! Datti una mossa!-

Indicò la porta alle sue spalle ed indietreggiò sussurrando: - Forse è meglio che.. torno di là.. non vorrei andare a trovare il mio migliore amico dietro le sbarre.-

- Sì, forse è meglio.- lo assecondò Zayn torturandosi il labbro inferiore con i denti indeciso se fermarlo per ottenere qualcosa di più, era la sua ultima occasione perché non poteva essere sicuro di rivederlo. - Non voglio andare a trovare il mio migliore amico in una camera mortuaria.-

- Infatti.. allora.. allora vado.- borbottò voltandosi ed appoggiando una mano sulla maniglia facendo quasi un passo indietro dallo spavento quando sentì un’altra mano poggiarsi sulla sua.

- Aspetta.- Zayn prese un respiro e poi si decise a sussurrare: - Se vuoi sapere il significato di uno dei miei tatuaggi dovresti invitarmi a cena.-

- A cena? Noi due?- vide il moro annuire e continuò: - E mi dirai il significato di un tuo tatuaggio?-

- Uno solo.- ribadì mostrandogli anche l’indice per far capire meglio il concetto. - Per gli altri si vedrà, magari altre cene finché non avrai risolto tutti i misteri.-

- Ma sei pieno di tatuaggi!- esclamò divertito ed esasperato insieme mentre l’altro gli porgeva la mano con un sorriso luminoso chiedendo: - Accetti?-

- Una cena, un significato?- l’altro annuì e lui gli strinse la mano senza pensarci una seconda volta.

- Ma non mi hai ancora detto come ti chiami.- tentennò Zayn sorridendo ancora di più quando l’altro gli rispose: - Liam, solo Liam.-

- Mi porterai fuori a cena, Liam?- domandò sempre più divertito trattenendosi dal saltellare come una dodicenne.

- E tu mi dirai cosa vuol dire quella scritta strana.- aggiunse il castano con un sorriso per poi sussurrare: - Ma devi darmi il tuo numero.-

Il moro annuì e prese uno dei biglietti da visita del negozio e una penna scrivendo velocemente una serie di numeri per poi passarlo all’altro ragazzo che lo prese e se lo mise in tasca.

- Non stasera però perché.. perché sono impegnato.-

- Hai un’altra cena per scoprire i significati di altri tatuaggi?-

- No, voglio scoprire solo i tuoi.- sussurrò con un lieve rossore sulle guance per poi passarsi una mano tra i capelli e correre fuori da quella stanza prendendo l’amico, che stava gridando contro il rossiccio, e trascinandolo fuori.

Salirono velocemente sulla macchina nera che li aspettava all’angolo della via e Liam piegò le labbra in un sorriso accasciandosi contro il sedile.

- Razza di coglione. Ma lo sentivi? No, che non lo sentivi perché ti stavi facendo quel dannatissimo tatuaggio. Un coglione, ecco cos’è. Ma come si permette? E ogni volta che gli rispondevo aveva quel sorriso che l’avrei preso volentieri a pugni. Mi stai ascoltando? Liam!-

Scosse la testa riprendendosi e poi fece spallucce sistemandosi meglio sul sedile borbottando: - Sei stato tu a scegliere quel posto perché dicevi che era nascosto.-

- Sì, ma potevano scriverlo nelle informazioni che il proprietario era così.. così.. irritante!- sbottò il riccio incrociando le braccia al petto con una smorfia offesa sulle labbra.

- Cos’ha fatto per meritare così tanto odio da te? Non odi nessuno da.. da.. hai mai odiato qualcuno?- domandò il castano sentendo l’amico rispondere: - Sì, sono più che certo di odiarlo.-

- Cos’ha fatto?- domandò ancora con un piccolo sorriso divertito.

- Ha iniziato ad insultare i miei gusti musicali, stavo solo cercando di fare conversazione!- rispose sempre più irritato. - E invece quel montato pieno di metallo pensa di essere Dio sceso in terra!-

Liam cercò di trattenersi ma dopo qualche minuto scoppiò a ridere portandosi le mani sulla pancia con le lacrime agli occhi continuando a ricevere insulti e gomitate dal riccio che sembrava avere un diavolo per capello.

 

 

Zayn l’aveva seguito silenziosamente osservandolo mentre si trascinava via il riccio, che aveva continuato a gridare anche quand’era ormai fuori dal negozio. Raggiunse l’amico che continuava a sorridere divertito e si sedette su uno sgabello al suo fianco prendendo una rivista e sfogliandola.

- Qualche passo avanti con il pivello?- domandò quello che si stava sistemando il ciuffo di capelli rossi sulla fronte.

- Mi ha detto il suo nome.- rispose semplicemente Zayn cercando di trattenersi e non saltare come un idiota imitando la scena di tre giorni prima.

Incassò la testa nelle spalle quando sentì l’amico esplodere con: - Ma sei scemo?!-

- Perché? Che c’è di male?- domandò il moro appoggiando la rivista sul bancone e voltandosi verso quello che aveva gli occhi spalancati e agitava una mano cercando di spiegarsi.

- Che c’è di male?! Ma hai qualche rotella fuori posto, Malik?! Lo conosci il suo nome! Sai anche quand’è nato, dov’è nato, qual è il suo animale e cibo preferito.. sai tutto di lui! E il vostro passo avanti è stato sapere il suo nome? Mi stai prendendo per il culo?- si sfogò facendo lampeggiare i suoi occhi azzurri per poi prendere la rivista che l’altro aveva lasciato e scuotere la testa esasperato: - Sei un caso senza speranze.-

- Ma l’altro giorno non si era presentato!- tentò di difendersi sentendosi molto più piccolo dell’altro ragazzo. - E insomma.. ora me l’ha detto lui il suo nome, no? Dai, Lou! Smettila di sfottere!- si lamentò appoggiando i piedi sullo sgabello e stringendo le ginocchia al petto.

- Il bambino tornerà tra altri tre giorni e ti dirà un nuovo particolare o..-

Zayn appoggiò il mento sulle ginocchia coperte da jeans stracciati e sorrise rispondendo: - Gli ho dato il mio numero e deve invitarmi a cena.-

- A cena.- ripeté scuotendo poi la testa Louis immergendosi nuovamente nella lettura.

- E l’ho baciato. Mi ha baciato.- aggiunse mordendosi il labbro inferiore e stringendo le dita sul tessuto dei jeans.

- Il suo amico non è poi così male.- sussurrò il rosso di capelli appoggiando la rivista sulle gambe sorridendo euforico e continuando: - Si accende tutto quando gli tocchi gli argomenti giusti, è stato uno spasso.-

- Il suo amico è Harry, Harry Styles. Sono amici da non so quanto.. da decenni, sempre stati amici. Se lo sta portando dietro in questo tour e..-

- Zayn.- lo bloccò Louis appoggiando una mano sulla sua spalla. - Mi fai paura quando inizi a raccontare vita, morte e miracoli di Liam Payne.-

- Dici che mi invita o si dimentica?- domandò dopo qualche minuto sollevando i suoi occhi nocciola in quelli dell’amico che fece spallucce e gli scompigliò i capelli.

- Sei un duro, Malik. Non dovresti porti questi problemi.- lo rimproverò alzandosi dallo sgabello e allungando le braccia per stiracchiarsi.

Zayn annuì e poi gli fece un cenno tornando nella stanzetta per recuperare il libro e immergersi nuovamente nella lettura cercando di non pensare a un paio di occhi marroni sinceri.

 

 

Era ormai sera tarda quando il moro rientrò nel suo condominio, evitò di guardare negli occhi i tipi strani che si stavano scambiando soldi e sacchetti di plastica con polverina bianca e si chiuse a chiave dentro il suo piccolo appartamento buttandosi sul letto, che sembrava più una brandina, fissando il soffitto.

Sentì il cellulare suonare e lo tolse dai jeans guardando confuso il numero sconosciuto, lesse il messaggio e piegò le labbra in un sorriso enorme stringendosi al petto l’aggeggio elettronico.

«Domani sera, fammi sapere dove venirti a prendere. Liam»

Dopo qualche minuto si ricordò che forse l’altro ragazzo stava aspettando una risposta e iniziò a scrivere e cancellare non sapendo proprio dove farsi recuperare.

Liam era un cantante famoso, nuotava nei soldi. Lui invece abitava nella periferia di New York, aveva come vicini spacciatori ed assassini e l’unica cosa che riusciva a permettersi con i pochi soldi che aveva era un misero bilocale con i muri pieni di crepe.

Scrisse di nuovo la risposta e quando la rilesse sorrise soddisfatto ed inviò: «Troviamoci davanti al Tommo’s»

 

 

 

- Fammi capire.- ricominciò a parlare il riccio bloccando di nuovo l’ascensore per non fargli raggiungere la suite. - Hai comprato un telefono solo per inviare un messaggio all’amico dello stronzo?-

Liam fece spallucce e poi sospirò ripetendo per la decima volta in pochi minuti: - Sì, Harry.-

- E domani sera esci con l’amico dello stronzo?- continuò l’interrogatorio mentre il castano continuava ad annuire scocciato cercando di schiacciare il bottone per aprire le porte.

- Dov’è finito il “non voglio avere relazioni”?-

Non riuscì a trattenersi e sbatté i piedi irritato borbottando: - Non ho detto di volere una relazione con lui. Voglio solo uscirci insieme. E far finta di essere un ragazzo normale. Tu non sai cosa vuol dire vivere continuamente con questo peso addosso. Voglio divertirmi, solo per una sera. Dimenticarmi che sono Liam Payne e uscire con quel ragazzo. Posso farlo?-

Harry indietreggiò e lo lasciò libero guardandolo correre fuori e sbattere la porta della suite, si appoggiò contro lo specchio nell’ascensore e sussurrò: - Stai attento a non farti del male, Li.-

 

 

 

 

 

Angolo Shine:

 

Dai, non vi ho fatto aspettare molto per il secondo capitolo :3

Ho aggiornato solo per Erika che era stanca dal primo giorno di scuola. <3

 

Non ho molto da dire oltre a “Come uccidere un merlo” è “Il buio oltre la siepe”. Quel libro è stupendo çmç Mi fa piangere ogni volta.

Grazie a tutti quanti, a presto.

   
 
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