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Autore: nick_green    16/09/2013    1 recensioni
-DAL CAPITOLO 2-
Non c’erano dubbi, Malik era il ragazzo più complicato con cui Kate avesse mai avuto a che fare. Un attimo prima sembrava dolce e premuroso, e un attimo dopo tornava ad essere la persona più arrogante, prepotente, egocentrica, narcisista (e chi più ne ha più ne metta) che esistesse sulla faccia della Terra.
Avete mai avuto la sensazione di odiare qualcuno per il solo modo di non riuscire ad odiarla davvero?
Beh, questi erano Kate e Zayn ai primi tempi.
(MOMENTANEAMENTE SOSPESA)
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I don't care what the people may say
What the people may say about me.
{Pack Up -Eliza Doolitle}

 

Quando quel giorno Kate si era svegliata pensando che avrebbe consegnato il compito, avrebbe ricevuto un buon voto e in più avrebbe fatto un’opera di bene mettendo in buona luce Zayn agli occhi di Mr. Benson, aveva pensato che avrebbe agito per il meglio di tutti e di certo non aveva previsto che le cose potessero andare proprio come erano andate quella mattina.
Una volta aver salutato Mrs. Fitch aveva fatto ritorno nell’aula di scienze, ma proprio quando stava per bussare con la mano sana alla porta, la campanella trillò e subito udì il suono familiare delle sedie strusciare sul pavimento e la porta delle aule presenti nel corridoio aprirsi, con il consueto brusio degli studenti decisi ad abbandonare l’aula.

-Lake come va la mano? Oh lasciamo perdere. Malik le dirà cosa dovrete fare per la prossima settimana, in bocca al lupo. Credo le servirà- e così si allontanò per i corridoi con la scusa di un urgenza in segreteria. Ecco perché odiava Mr. Benson e la sua materia. Quell’uomo era l’indifferenza fatta persona ne suoi confronti, per non parlare del compito che le aveva appena assegnato da fare con Zayn.
Kate restò sulla soglia e aspettò che l’aula fosse vuota per raggiungere Zayn che, una volta accortosi di lei, sogghignando si era seduto sulla sedia optando di aspettarla al suo posto e, per rilassarsi maggiormente, stiracchiò le gambe e incrociò le mani dietro la nuca.
-Disturbo?- chiese irritata la ragazza una volta raggiunto
-Sempre- rispose sfacciatamente
-Bene, era quello che volevo sentire..- aggiunse Kate a tono

Quel ragazzo la irritava con i suoi modi di fare, certo, ma non meno di quanto lei irritasse lui quando gli rispondeva così piccata.

-Il compito di Mr. Benson, volevo sapere di che si tratta e come organizzarci..- spiegò lei giustificando il fatto che lo avesse raggiunto anziché raggiungere la sua prossima lezione
-Come va la mano?- s’interessò lui, stupendola
-Bene – rispose Kate guardandolo stupita – Mrs. Fitch dice che mi farà male per un paio di giorni ancora.. e che la prossima volta mi converrebbe prendere a pugni qualcuno della mia stazza – ironizzò provocando una profonda risata da parte del ragazzo, seguito da un proprio sorriso soddisfatto.
-Non male come consiglio, almeno la prossima volta ci penserai due volte prima di prendermi a pugni – detto ciò, prese i volumi che Kate aveva tra le mani e si avviò verso la porta
-Ehi ma.. ma che fai?- chiese lei stupita da quel gesto
-Dove abito io questo si chiama gesto carino- spiegò scrollando le spalle mentre camminavano fianco a fianco nel corridoio, sotto le occhiate invidiose delle solite oche
- ..fa parte dell’essere galante di una persona, ma forse questo tu non lo sai. Sai qualcuno ci ha anche scritto un libro, sulle buone maniere intendo; l’hanno chiamato Galateo, te lo consiglio – continuò sarcastico. Kate sentiva gli occhi addosso di tutte quelle ragazze che, non avendo alcunché da ripetere, osservavano i due camminare e parlare fianco a fianco. Ma in quel momento, sorprendentemente, a Kate non importava nulla di ciò che potessero pensare o dire sul suo conto.
-Oh beh, se lo dici tu allora lo comprerò e lo leggerò appena finita questa giornata – e gli rivolse un sorriso timido e appena accennato che lui non tardò a ricambiare.
-Oggi potremmo vederci in quel bar che si è aperto da poco, comunque- fu Zayn che con quella proposta interruppe quel momento che alcuni potrebbero definire “dolce”.
-Oh, si certo. Non ci sono problemi per me..- Kate però si chiedeva come mai proprio in un bar e non a casa sua o nella propria. Non pensava fosse il tipo che si facesse problemi di quello che la gente potesse pensare se avesse portato una ragazza a casa sua.. oh certo, lei non sembrava nemmeno una ragazza, come le aveva fatto notare poco prima. Decise semplicemente di non dar peso alla cosa. Ma non poter fare a meno di cambiare espressione, o almeno così parve a Zayn che la vide rattristirsi all’improvviso, ma decise comunque che non le avrebbe chiesto niente, così continuò
-Alle 17 allora, il materiale lo porterò io – pensando alla mano ferita –ci si vede in giro- e così la congedò una volta arrivati al suo armadietto
-Ok- rispose lei semplicemente voltandogli le spalle intenta nel posare i volumi di scienze

-Cosa devi raccontarmi Katerina Elizabeth Lake?!- trillò una manciata di secondi dopo Maisy alle sue spalle.
Ecco, Maisy non era proprio quella che tutti definirebbero “una ragazza impicciona”, lei era solo curiosa e questa curiosità la uccideva ancora di più quando per i corridoi della scuola non si parlava d’altro che di Kate e Zayn, Zayn e Kate. Kate all’infermeria con Zayn al suo fianco. Zayn che cammina con Kate portandole i libri. Kate e Zayn che dialogano in maniera del tutto pacifica.
Mettendo in conto che lei e Kate erano migliori amiche, bhe, tutta quella sua curiosità era giustificata. Infondo si trattava solo della sua, fino ad allora anonima, amica che si intratteneva con uno dei più fighi della scuola.

Quando Kate sentì la voce di Maisy chiamare il suo nome per intero, non potè far altro che voltarsi irritata nella sua direzione e incenerirla con lo sguardo. Sapeva quanto odiasse il suo nome completo, così come sapeva che lo usava soli in casi estremi.. come quando commetteva qualcosa di sbagliato.


-Maisy, non osare mai più!- le disse avanzando il passo verso la sua aula – cosa dovrei dirti, sentiamo -
-Tu e Malik. Insomma, siete l’argomento principale in tutta la scuola! E.. oh aspetta, come va la mano?- chiese lei premurosa. Infondo, sebbene fosse fin troppo logorroica a volte, era anche la migliore amica più dolce che Kate avesse mai avuto.
-Bene tranquilla- cercò di tranquillizzarla accompagnando le parole con un sorriso che mascherò invece il reale dolore che ancora provava.

Così le due si diressero alla lezione di letteratura, l’unica che avevano in comune, e la trascorsero parlando di quello che era accaduto cercando di essere le più silenziose possibili.

Finalmente arrivò la tanto attesa ora di pranzo che segnava quindi la quasi fine della giornata scolastica.
Come in ogni scuola che si rispetti, la mensa era piena di adolescenti sparpagliati tra i tavoli in modo per niente casuale.
C’era il tavolo delle bionde finte, quello dei nerd, quello degli emo, quello della squadra di football scolastica e quelli delle persone anonime come la nostra Kate.
Quel giorno però, il pranzo fu una vera tortura per lei.
Aveva gli occhi di tutti in quella sala puntati addosso. Ovunque si voltasse poteva sentire brusii contenenti il suo nome o quello di Zayn. Ovunque voltasse lo sguardo, poteva incontrare fronti aggrottate verso di lei, segno di rabbia, invidia o stupore. E fu in quel momento che Kate realizzò davvero che stava diventando quello che aveva da sempre evitato di essere, e tutto per colpa di Zayn Malik!
Istintivamente allora si voltò verso di lui a qualche tavolo più in là rispetto al suo che condivideva in quel momento con la sola Maisy, fortunatamente, e fu allora che incontrò il suo sguardo, per l’ennesima volta in quella giornata.

Lui era lì, seduta comodamente al suo tavolo che la fissava con un’espressione divertita, mentre i suoi compagni continuavano a parlargli. Aveva capito che a lei non piacesse essere al centro dell’attenzione da semplici e quasi invisibili movimenti che solo lui riuscì a percepire.
Il volto basso, lo sguardo che si spostava a destra e a manca, il labbro inferiore leggermente incurvato, le sopracciglia non curate che si erano avvicinate poiché aveva corrucciato la fronte.
Lo stesso Zayn si stupì di averci fatto caso. Erano particolari così banali che neanche l’amica seduta affianco a lei era riuscita a percepire tanto che era presa dal libro che stava leggendo in quel momento.
Quando però gli occhi di lei incontrarono i suoi, non ebbe la forza di guardare altrove o smettere di sorridere divertito nella sua direzione.
Non era perché la stesse sfidando o altro, era perché semplicemente non riusciva a distogliere lo sguardo da lei. Certo, questa era un’altra delle cose inspiegabili che non avrebbe mai ammesso ad alcuna persona.

-Dovresti smetterla di fissarla, non è educato- lo riprese Liam con fare severo, facendo così voltare gli altri presenti al tavolo verso la ragazza.
-Chi stai guardando di preciso? Qualcuna che non conosco già?- chiese Harry in modo allusivo
-Lascia stare Harold, ti ho già detto che non è pane per i tuoi denti. E poi voglio vedere quanto resiste al mio sguardo. Lasciate fare- spiegò sempre più divertito Zayn
-Perché non le dici di rendersi un tantino più femminile oggi tra una ricerca e un’altra? Il carattere cambierà appena mi presenterò, tranquillo amico- aggiunse Harry dandogli una pacca sulla spalla, ma Zayn non si mosse, preferendo tacere.

Bene, ora immaginate la scena.
Un aula che pullula di gente ficcanaso intenta a fissare l’argomento del giorno. Tutti i volti dei presenti che saettano da un protagonista all’altra, da Zayn a Kate. Alcuni guardano interessati, altri per sola curiosità altri invece si ritrovano a scommettere su chi dei due cederà.
Ma niente da fare, nessuno dei due cedeva.
Lui continuava a fissarla divertito e lei non distoglieva il suo sguardo pieno di rabbia per essere diventata il nuovo soggetto di scherno della scuola.
Kate però non pensò che così facendo avrebbe contribuito solamente a far aumentare le voci di corridoio sul loro conto o meglio, era entrata di nuovo nella modalità “non mi importa cosa dice la gente di me.”
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Hola gente!
Sinceramente non ricordo cosa abbia scritto in questo capitolo, dato che non ho avuto tempo di rileggerlo..
Oggi ho ricominciato la scuola.. il mio ultimo primo giorno!
Vabbè, dato che non so che dire oltre che a ringraziare chi segue/recensisce/preferisce la storia,
vi saluto :)


No no no no no.. certe gif, proprio non le reggo *.*

 
  
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