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Autore: xbebex    17/09/2013    0 recensioni
Questa è la storia di una 20enne di nome Vanessa. Ne ha passate tante, ma come tutti noi sappiamo la vita riserva sempre delle sorprese!
Vanessa studia per diventare avvocato,ha un fratello più grande Robbie che si preoccupa sempre per lei nonostante abitino lontani. La sua migliore amica è Eloise, ed è anche la sua coinquilina in un piccolo appartamento a Chicago. Grazie a lei, Van -come la chiamano tutti- conoscerà Dylan e i due si innamoreranno di li a poco. Purtroppo non tutto è liscio come l'olio e determinate situazioni metteranno a dura prova questo amore.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo, Violenza
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‘Adam, mi sei mancato! Tutto bene?’ chiesi io eccitata nel sentire la sua voce.
‘Io benissimo. Tu invece? Che fine hai fatto? Quest’inverno sei scomparsa.’ Continuò lui.
‘Si lo so, sai l’università è molto impegnativa, sono stata sempre sui libri’ dissi io cambiando tono di voce.
‘Ahh ma questa non è la Vanessa che conosco io!’
In effetti ero molto cambiata dall’inizio della scuola. Ero maturata, in un certo senso, o meglio ero cresciuta, e questa cosa non piaceva neanche a me. Io e Adam siamo sempre stati amici. Insieme facciamo le peggio cose, soprattutto da ubriachi. Una volta ci siamo persino baciati.
E’ molto ricco, ha una splendida villa con tanto di piscina e idromassaggio. Ogni estate tutta Chicago si ritrova da lui.
‘Io ,invece, non sono cambiato di una virgola.’ Continuò lui.
‘Sarai sempre lo stesso! Ricordi le tue feste? Le migliori di tutta Chicago!’
‘A proposito di feste..’ aggiunse lui.
‘Lo sapevo! Cazzo Adam io ti amo, lo sai vero?’ dissi io scoppiando in una risata.
‘A casa mia domenica?’
‘Perfetto.’
‘Viene anche Eloise no?’
‘Si si’
‘Perfetto’
 
La settimana volò e mi ritrovai a domenica, il giorno della festa, senza sapere cosa indossare. Eloise aveva preparato già tutto, come suo solito, odiava il ritardo, anche se secondo me lei lo aveva in testa.
Erano appena le sette quando Eloise usci dalla sua stanza con un vestito molto corto e morto aderente, esagerato per i miei gusti. Era di color nero, non so precisamente di che tessuto fosse. Aveva raccolto i lunghi capelli neri in una coda alta che ad ogni suo movimento ondeggiava a destra e a sinistra. Il trucco era molto semplice, un filo di eyeliner nero e un po’ di rossetto viola sulle labbra.
‘Come sto?’ chiese lei facendo una giravolta su se stessa.
‘B-bene’ dissi io con gli occhi sgranati.
‘Mmm.. tu invece cosa ti metti?’ chiese lei andando verso la cucina.
‘Non lo so, penso un jeans e una maglietta.’ Le risposi io seguendola.
‘Sei sempre la solita. Sai come sono le feste di Adam, non puoi vestirti come se stessi andando a scuola!’ continuò lei facendomi la predica. ‘Vieni in camera mia’ mi disse, tirandomi per un braccio.
La camera di Eloise era poco più piccola della mia, aveva le pareti color azzurro chiaro e un grande balcone. El è sempre stata una ragazza disordinata, e lo dimostrava la sua stanza.
Iniziò a prendere un paio di vestiti per diverso colore e mi ordinò di misurarli. Fece tutto da sola. Lei scelse il mio abbigliamento e mi truccò persino. Misi un vestito nero, con una grande scollatura dietro e insieme misi un paio di tacchi neri con i brillantini. Non mi lamentai, anche se avrei voluto farlo perché aveva ragione, ma detestavo ammetterlo.


Si fecero le 10, così decidemmo di andare a casa di Adam. Io non avevo la macchina, si era rotta due settimane prima e stava ancora in riparazione, e El.. beh El non ha superato mai l’esame, cosi per una volta Jason si rese utile e ci portò con la sua macchina. Un fuori strada grigio molto bello, ma odiavo ammettere anche questo!
Arrivammo a casa di Adam. Quando mi vide mi corse in contro, mi prese per i fianchi e mi abbracciò sollevandomi da terra.
‘Mi sei mancata puttanella’ disse lui baciandomi sulla guancia.
‘Non puoi parlare così ad un futuro avvocato, lo sai questo vero?’ aggiunsi io ridendo e ricambiando il bacio.
 Eloise scese dalla macchina dopo 5 minuti, io e Adam non capivamo cosa stesse succedendo, io speravo stesse litigando con Jason.
‘E’ successo qualcosa?’ chiesi io curiosa.
‘No no, gli ho solo detto di non venire.’
‘Perché?’ continuai io con l’interrogatorio.
‘Perché voglio divertirmi anche io e non voglio scenate di gelosia.’ Aggiunse lei. Poi guardò verso Adam e esclamò andandogli incontro ‘Adam! Mi sei mancato!’
Adam non esitò ad baciarla e abbracciarla, era evidente agli occhi di tutti che provasse qualcosa per Eloise, l’unica che non se ne accorgeva era proprio lei.
Entrammo dall’entrata principale, non mi sentivo a mio agio, non capivo perché ci guardassero tutti. Eloise spinse palesemente il culo in fuori, io scoppiai a ridere e feci lo stesso.
‘Almeno ora hanno un motivo per guardare!’ disse El ridendo.
Arrivammo nella parte più bella della villa, la piscina. Aveva una forma strana ed era immensa. Inoltre Adam ci aveva fatto aggiungere dei lumini di diverso colore, ero uno spettacolo e una vera meraviglia per gli occhi. Io, Adam e El andammo subito verso il bar. C’era un fila immensa per prendere da bere, ma noi passammo avanti a tutti e nessuno poté dire nulla visto che stavamo con Adam. Il bancone era lunghissimo e di color nocciola. Dietro si notava immediatamente uno scaffale di vetro con tutti i liquori. La cosa che colpì le persone fu che gli alcolici erano messi in ordine alfabetico ed erano veramente molti . Io ero disposta a berli tutti, insieme con me non poteva mancare Adam.

Iniziò ad arrivare gente verso le 11:30, anche se io e Adam avevamo già bevuto da far schifo.
‘Vuoi mettere un po’ di musica?’ chiesi io imitando un balletto.
‘Ahahah ora ci penso io!’ mi rispose andando verso un tizio, mai visto, che doveva essere il deejay.
Quando la musica partì io presi per un braccio El e la portai in mezzo al giardino. Non riuscivo a capire molto, mi muovevo e basta, senza neanche seguire il ritmo. Eloise guardando questa scena non poté fare a meno di ridere, ridere e ridere ancora.  Mi stavo divertendo, ne avevo bisogno dopo essere stata un intero  anno a studiare. Iniziai ad agitare la testa insieme alle braccia. Avevo i capelli davanti agli occhi e non vedevo praticamente nulla e nessuno. Ballavo.
Ad un certo punto persi di vista El , e li iniziai a non capire davvero più niente.
Troppe luci, troppa musica, troppa gente intorno a me. Mi girava la testa ma non volevo fermarmi.
Notai che la gente mi stava guardando e provava un certo gusto nel vedermi così. Stetti al gioco. Presi la mano di un ragazzo e iniziai a ballare con lui dietro. Sentii una certa sporgenza toccarmi il sedere così mi staccai ridendo come una matta. Lo salutai mentre mi allontanavo camminando all’indietro.
Urtai un ragazzo così mi girai per chiedergli scusa, anche se sapevo che non sarei riuscita a dire nemmeno una parola. Feci uno scatto veloce verso questo ragazzo e persi l’equilibrio. Lui prontamente mi prese in braccio..

Salvee, ecco il secondo capitolo.
Spero vi sia piaciuto il primo della mia ff.
recensite e segiute la mia storia :) non vi deluderò
xoxo

 
  
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