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Autore: Oops_hji    17/09/2013    1 recensioni
Provate a pensare per un attimo a cosa sarebbe successo se Simon Cowell non avesse richiamato sul palco quei cinque ragazzi. Come sarebbe finita la storia? Se l'unica cosa che avessero in comune quei ragazzi fosse l'essere fuori dai giochi? Se gli show per loro non sarebbero mai arrivati? Se non fossero mai entrati nella casa dei giudici? E infine se fossero usciti in lacrime da quell'edificio a causa dell'eliminazione, come sarebbe andata a finire? Avrebbero provato ad andare avanti come solisti? O sarebbero tornati alle loro vecchie vite chiudendo il capitolo 'canto'? I One Direction sarebbero mai esistiti anche senza essere stati messi insieme da Simon?
Vi piacerebbe saperlo? Bene, se la risposta è si, se siete almeno un po' curiosi, la storia è qui che vi aspetta, insieme a me...
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Chapter 4 - Stuck in reverse


 
High up above or down below 
when you're too in love to let it go 
but If you never try you'll never know 
Just what your worth.
Lights will guide you home 

and ignite your bones 
And I will try to fix you.

Fix you-Coldplay


 



Erano le 9 di sera  ed ero da circa 15 minuti davanti all’armadio per scegliere cosa mettere quel sabato sera a causa di un messaggio.
 
Solita ora al solito posto!
Passa Jas da te. Non accetto un no.
-Em
 
Solita ora stava per le 10 e quindi dovevo essere pronta per le 9.30, solito posto stava per il Davis, è da quando abbiamo iniziato ad andare a ballare che andiamo lì, conosciamo il proprietario, Davis appunto, l’entrata non costa tanto e non è mai strapieno di gente, quindi ne approfittiamo.
Passiamo spesso i vari saboto sera in modi del genere, e ormai siamo fissa da Davis. L’abitudine è di trovarsi là verso le dieci, organizzandosi con le macchine, conoscendo l’ambiente siamo sempre stati sicuri di perderci di vista anche solo dopo 10 minuti quindi abbiamo deciso che almeno ci ritroviamo verso l’1 al bar per qualsiasi imprevisto e poi alle 2.30 ci ritroviamo fuori dal locale, anche solo per stare fuori dalla mischia per un po’ prima di andarcene. Abbiamo sempre fatto così dopo che un Simon ubriaco marcio rimase a dormire davanti alla porta del locale perchè noi non eravamo abbastanza lucidi da pensare a cose del genere...
 
Passai altri 10 minuti davanti all’armadio poi finalmente mi decisi e mi buttai sul celeste indossando questi file:///C:/Users/User/Documents/Giulia/editor%20-%20Polyvore.htm e rubai la felpa College blu a mio frartello.
So già che rimpiangerò un paio di All Star già da inizio serata.
 
Scesi quelle odiose scale lentamente imprecando contro qualsiasi cosa mi venisse in testa, poi quando trovai mio fratello a guardarmi e ridere, gli insulti se li prese tutti lui.
Alzai un sopracciglio “cosa hai da ridere tanto?”
“No niente, tranquilla”
“sarà meglio per te”
“esci?”
“no, ho intenzione di guardarmi un bel film qui a casa- quanto cavolo può essere stupido –tu piuttosto, vieni?”
“credi davvero che stasera riuscirei a reggere un sabato sera a ballare?”
“in effetti no, sei vecchio, non sei da viaggi dall’altra parte del mondo”
“ti ricordo che abbiamo la stessa età”
“hai dieci mesi più di me- sentii da fuori il clacson della macchina di Jason, 9.35. –e a quanto pare si fanno sentire, io vado”
“Jas?”
“sì, notte Zà”
“notte”
“Ah Char...!”
“Che c’è?”
“La felpa la rivoglio indietro eh!”
“sisi tranquillo, ritorna a casa”
 
In macchina oltre che Jason mi trovai anche Mark, Simon e Daniel quindi c’era anche Chris con Em.
In 20 minuti arrivammo, trovando già gli altri due ad aspettarci, 5 minuti di fila poi riuscimmo ad entrare.
Lasciai borsa e felpa nel guardaroba all’entrata, poi avviammo direttamente al bancone, visto che c’erano più under 15 che 17enni e 18enni messi insieme di andare a ballare subito non se ne parlava proprio, passammo poco più di un’ora a parlare tranquillamente tra di noi seduti ad un tavolo, io nn andai oltre i tre drink, non avevo intenzione di andarci giù pesante, diciamo che no n vado molto d’accordo con gli ubriachi, ho sempre avuto paura delle conseguenze, e per conseguenze non intendo il post-sbornia,  al contrario di Jason che iniziò ad andarci giù pesante da subito.
Verso le 11-11.30 la serata iniziò ad animarsi e un po’ per volta iniziammo a buttarci in pista, magari a conoscere gente.passai la maggior parte del tempo con dividendomi tra Em e Chris, con Chris eravamo quasi diabetici, poi lo spedii a trovarsi un bel ragazzo e mi ritrovai a ballare con Emily, sembravamo- o forse lo eravamo sul serio –delle pazze e riuscii pure a farmi rovinare il vestito da un coglione patentato, ed ubriaco,  con un intero bicchiere di tequila, così che dovetti andare in bagno a cercare aleno di rimediare al danno orami fatto ma ovviamente la cosa risultò impossibile così andai a mettermi la felpa per cercare di coprire almeno un po’ quella macchia e uscii per prendere una boccata d’aria.
 
L’aria di Bradford a mezzanotte e mezza non era certamente delle più calde del mondo, c’era quel tipico freddo pungente che ti entra anche nelle ossa e tu non puoi fare nient’altro che stringerti nella cosa più calda che indossi in quel momento, come fosse un’ancora di salvezza.
Passai un quarto d’ora buono a fissare una coppia di fidanzati che erano a venti metri da me, nel cortile del pub poi sentii la ghiaia dietro di me scricchiolare e due mani posarmisi sui fianchi in un tocco leggero.
Non avevo la più pallida idea di chi fosse, forse anche perchè non ero più completamente sobria, fatto stà che mi lasciai avvolgere dalle due braccia di una persona decisamente più alta di me, iniziai a sentire il suo fiato sul collo contornato da una scia di umidi baci al sapore di gin lemon, presi le sue mani, che erano sulla mia pancia con le mie e iniziai a slacciarle dalla mia vita, non ero sobria ma non sarei andata oltre, magari era pure un cesso. Sotto il mio tocco sentii la presenza di un braccialetto, sussultai quando lo riconobbi e lui ebbe il tempo di riallacciare le sue braccia ai miei fianchi e tornare a fare quello che stava facendo prima.
 
“dai jason, non voglio”
“oh certo che vuoi”
“no, jason non so quanti gin lemon ti sei scolato ma evidentemente erano troppi, sei ubriaco fradicio, mio amico e io non voglio fare niente con te”
“è vodka lemon stupida”
Ottimo, non si ricorda nemmeno cosa ha bevuto, probabilmente soli 5 minuti fa.
“okok, ma resta il fatto che sei ubriaco marcio e...”
“...e tu non vuoi fare niente con me, ho capito. Ma io non la penso proprio così” mi prese per il polso e mi trascinò dentro con forza facendomi male al polso e dirigendosi al piano superiore, verso il privè.
“Jason non fare il bambino, lasciami andare e torniamo giù”
Baci baci e solo baci erano la sua risposta ai miei richiami e intanto la mia felpa era finita su uno dei divanetti.
 
POV CHRISTIAN
 
Ero con Julian da tutta la sera ormai, lo avevo trovato solo al bancone subito dopo aver lasciato Charlotte con mia sorella era simpatico
“conosci quella mora laggiù? Mica male”
Ma non era decisamente il mio tipo, non mi piacciono i bisex...
“no non la conosco e non me ne importa niente. Comunque devo andare.” Era già l’1 così, decisamente amareggiato, andai al nostro solito tavolo trovandoci Mark con la maglia al contrario e ordinando un capiroska.
“cosa hai da guardare?”
“mh, hai la magli al contrario”
“merda”
“ohhoh spogliarellooo”
Scoppiai in una sonora risata, dopo la sua espressione e dopo l’affermazione di Simon –in compagnia di Daniel -fatta con una voce piuttosto da donna che aveva fatto girare tutta la plebe di sesso femminile presente al momento verso la nostra direzione, ovviamente compreso me...tanta roba quel ragazzo.
“Chris non si  guarda”
“ah ah ah non rompre il cazzo Em, piuttosto dove sono Char e Jason? è già tardi”
“non lo so, comunque dovrebbero essere insieme, ho visto Jas tirarsi dietro Char verso il privè- puntai il mio sguardo verso Daniel, che aveva parlato –credo che Jas sia ubriaco marcio”
 
Cazzo, zayn mi uccide.
 
Gardai mia sorella poi feci i graini due a due e spalancai la porta del privè, trovando Jason che vomitava in un angolo e la sua maglia e la felpa di Char per terra.
 
 
POV CHAR
 
La musica giungeva ovattata dal piano di sotto, motivo in più per cui a quell’ora non c’era nessuno nel privè. Mi aveva spinto contro il muro e aveva iniziato a toccarmi ovunque preso dalla foga e dall’eccitazione. Aveva lasciato vari succhiotti su tutto il mio collo e poi mi ero ritrovata senza vestito, mentre luui si era levato la maglia. Ubriaco com’era non riusciva a sganciarmi il reggiseno, fino a quando non si bloccò improvvisamente mettendosi una mano sulla bocca.
Afferrai al volo l’occasione e mi liberai dalla sua morsa, mi rivestii il più in fretta possibile e mentre lo guardavo - da 5 metri di distanza –rimettere l’anima la porta si spalancò con un tonfo sordo rivelando la figura di Christian seguito da Emily, si guardarono intorno per 10 secondi per collegare i vari elementi.
Jason si era seduto a terra e mi guardava con sguardo perso.
Mi sfilai le scarpe e le presi in mano, andandomene da quella stanza verso il bagno che c’era al piano di sopra prima che inizassero a fare domande e itanto che me ne andavo vidi gli altri 3 che salivano le scale allarmati dalla preoccupazione di Christian.
Mi sciacquai la faccia non curante del trucco sciolto a causa del sudore e, perchè no, di qualche lacrima.
Lacrime amare in cui era rinchiusa tutta la paura e la frustrazione del momento, mio padre non bastava a quanto sembra.
Poco dopo arrivò Emily che, prima mi porse la ‘mia’ felpa, poi mi strinse in un abbraccio pieno di scuse inutili che non mi doveva.
 
 
 
Ce ne andammo dal locale che erano le 2.35, Christian mi riccompagnò a casa mentre Mark aveva preso la macchina di Jason e riaccompagnato gli altri a casa, non gli avevo voluto dire niente della storia di mio padre anche dopo l’accaduto di quella sera. Jason avrebbe dormito a casa di qualcuno dei ragazzi.
 
Entrata in casa trovai Zayn che dormiva sul divano in boxer con solo una coperta addosso, probabilmente si era provato ad aspettarmi...con scarsi risultati direi. Bevvi un bicchiere d’acqua per cercare di calmarmi de tutto con l’intento di non far capire niente di quello che era successo a mio fratello, si sarebbe arrabiato troppo con l’amico per una cazzata fatta da ubriaco di cui si pentirà sicuramente.
 
“zayn...” era a pancia in giù con la testa girata verso la televisione accesa, con 5 di volume, e quindi girato anche verso di me in quel momento.
“zayn svegliati”
Un suono indefinito provenì dalla sua bocca prima che si girasse completamente dall’altro lato.
“zayn dai svegliati, sono stanca e non ho voglia di passare mezz’ora a cercare di svegliarti solo perchè so che se ti lascio quì domani avrai un diavolo per capello”
“mmhh”
“zayn alza il culo”
“che c’è?!”
“coglione io andrei sul letto a dormire, buonanotte”
Già ero nervosa e lui con quel suo cazzo di tono scazzato in quel momento non aiutava così mi alzai da terra dove mie ero seduta e mi diressi verso camera.
“ehi ehi ehi aspetta” ci mise 10 secondi buoni a realizzare con che tono avevo detto l’ultima frase ma poi si alzò e mi prese per un polso, lo stesso polso di prima, dove Jason mi aveva lasciato il livido giusto due ore fa o poco più.
Sussultai a sentire la sua presa decisa, decisa ma non forte da far male, se solo non ci fosse il livido le cose sarebbero state più semplici da nascondere, per fortuna c’era solo la fioca luce che proveniva dal corridoio e zayn era troppo addormentato per accorgersi della mia reazione.
“che è successo Lot?”
“Niente Zazà, sono solo stanca, tutto qui”
“sicura? Non mi sembri molto lucida”
“zayn, te l’ho detto, sono stanca e tu non sei da meno, quindi andiamo a dormire che è meglio”
“va bene, come vuoi- mi baciò sulla testa come faceva sempre –notte Lot.”
“buonanotte Zazà”
 
Ero sotto le coperte da almeno mezz’ora ma non riuscivo comunque a chiudere occhio, ero troppo tesa. L’unico pensiero che mi circolava intesta era come avrei fatto a tenere tutto nascosto a Zayn, è vero che io sono terribilmente brava a mentire, ma è altrettanto vero che lui è terribilmente bravo a capire quando mento e quando qualcosa non va per il verso giusto, ed è l’unico che ci riesce completamente.
Mi alzai e andai a fare un giro per la casa soffermandomi per 5 minuti buoni sulla stanza dei miei, poi andai in quella di mio fratello. Il suo petto si alzava ed abbassava ad un ritmo regolare, al contrario di prima era sdraiato sul fianco destro con una mano sotto al cuscino e l’altra che teneva la coperta che gli era finita all’altezza della vita, ovviamente sempre in boxer. Spostai quest’ultima e mi ci infilai sotto, con la schiena contro il suo petto e mi tirai la coperta fino al mento. Forse lo avevo svegliato, ma non me ne importai tanto. Sentii il suo petto che aderiva contro la mia schiena e due braccia che mi circondavano la vita lentamente e dolcemente, mi addormentai così, in un nulla, come una bambina che aveva ritrovato il suo peluche senza il quale non può dormire.


 
OMi sento una merda, e lo sono.
Sono tre settimane che non aggiorno e sono mortificata, ma tra il fatto che 
i miei mi hanno detto che andavamo in vacanza il giorno prima di partire, tra 
che dovevo ancora finire i compiti delle vacanze,
tra che è ricominciato l'inferno,
non hho trovato un attimo ne per avvisarmi ne per screvere prima
di oggi.
Scusate scusate scusate scusate scusate scusate scusate scusate scusate.
SORRATEMIIIIIII PLIIIIIISZ

Volevo pensare cosa ne pensate del capitolo, se fa schifo, se è accettabile o se 
in un certo senso mi sono fatta ripagare per il ritardo. Mi basta
solo questo.

Detto questo, ringrazio chi recensisce, chi l'ha messa nei preferiti, nelle seguite
o nelle ricordate..un'ENORME 
THANK YU!

Ricordo che su twitter sono @_xzaynsshrill
byee,

Giulia.
 
  
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