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Autore: nexxtoned    17/09/2013    2 recensioni
TI SEI MAI SENTITA AL DI FUORI DEL MONDO?
TI SEI MAI SENTITA ODIATA?
HAI MAI QUELLA VOGLIA DI PRENDERE TUTTO E SCAPPARE?
Questo è ciò che Lilith Casper sente ogni giorno.Forse però la sua vita è destinata a cambiare.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 10 – things change.

 
Sono passati due mesi da quando il verde non si mischia con il giallo.


Sono passati due mesi da quando due anime sole non si reggono a vicenda per superare tutto.


Sono passati due mesi da quando la vita di Lilith è cambiata.


Dopo due mesi il centro è diventato solo un ricordo.


Dopo due mesi anche Harry comincia a scomparire.


Dopo due mesi, l'unica cosa a cui sei legata sono un paio di felpe larghe, che coprono il tuo dolore e la tua sofferenza.


Dopo due mesi il dolore è l'unica soluzione per farsi del male, per colpevolizzare se stessa di ciò che non si è riuscito a fare, delle promesse che non sono state mantenute.


Il nuovo lavoro di Lil, impiegata in un bar notturno, le permette di mantenere se stessa, la nuova casa e di sopravvivere.
Già, sopravvivere, perché di vivere non se ne parla.
Lilith non l'ha mai saputo, non ha mai saputo vivere, fino in fondo.
Ha solo coperto la sua gracile anima, l'ha solo protetta da ciascun essere vivente che volesse entrarvi, l'ha solo custodita come un tesoro a lei caro.
Mangiare poco, dormire poco e affogare, morire nei pensieri, che ti inondano la mente, che ti annodano al dolore, che ti provocano i peggiori ricordi, quelli brutti che non vorresti mai rievocare.


aiuto.


Non sapeva dove cercare Harry, non voleva entrare al centro, non voleva incontrare nessuno, tutti e tutto ormai appartenevano al passato, nessuno più avrebbe abbattuto Lilith.
O meglio, lei voleva credere, sperare, aggrapparsi alla salvezza che nessuno più avrebbe potuto farle del male, ma si sa il dolore non si sceglie, arriva e basta.
Può nascondersi negli spazi più remoti della mente, può sentire la tua debolezza e può ingrandirla accentuando il male, distruggendoti.
E allora non sai come andare avanti, non sai se scegliere di sopravvivere o vivere, sai solo che in quel momento fa male, uccide e fortifica.


Ti rende forte davanti allo specchio, quando non riesci ad identificare il tuo corpo, quando le tue costole sono sporgenti, più del dovuto, quando ciò che riesci a mangiare è solo un panino che ti fa stare bene tutta la giornata.


Odiarsi, rifiutarsi, uccidere se stessi solo con la mente.


Eppure quel dolore, quell'anima nera e oscurata dal male, non le impediva di pensare a quando quella sua nuova vita l'aveva resa felice, a quando Harry l'aveva resa felice, a come il centro e i ragazzi l'avessero aiutata, anche se in piccola parte, a Tom, Desh, lo zucchero filato, la pioggia e gli occhi di quel ragazzo, gli occhi di colui che l'aveva salvata, l'aveva accolta, accettata e poi gettata, abbattuta, per quale ragione?


Forse perché Lilith era da sempre stata sbagliata, nessuno mai aveva saputo leggerla, leggerla dentro, nessuno a eccezione di Harry e come l'aveva resa felice quel dannato ragazzo, ma Lil ci era entrata troppo dentro, lo aveva creduto, si era fidata ed aveva sbagliato.
Gli esseri umani sbagliano, i loro errori sono condizionati in parte anche dalla logica, dalla logica contorta di chiunque creda che fare una determinata cosa, compiere determinati gesti porti a risolvere le cose, porti ad una soluzione.
Quando però imbocchi una strada sbagliata è difficile, soprattutto quando non te ne rendi conto. Arrivi in luoghi mai conosciuti, che sembrano essere ideali per te, ti catapultano nel luogo immaginario che tanto desideri, ti fanno vivere tutte le emozioni represse a causa del tempo e della sporcizia delle anime accanto alle tue, ti fanno sognare di essere nel luogo che avevi sempre desiderato vivere ma poi, arriva sempre qualcuno che ti riconduce sulla tua strada, giusta o sbagliata che sia, ma ti riconduce sulla strada che sei destinata a percorrere, anche non volendo, anche se non l’hai mai desiderata affrontare.
E Lil non aveva fatto altro imboccare strade sbagliate, che non avevano fine o che ti portavano ad un vicolo cieco.
Tutte le sue scelte portavano ad un vicolo cieco.
Harry era stato il suo vicolo cieco preferito, però.

Cazzo se non le mancava.

Era quasi azzardato dire che Lil si era completamente, interamente innamorata di Harry Styles.

Amava i suoi modi di fare, amava come la trattava, amava il modo in cui l’aveva salvata, accudita ma soprattutto ascoltata.

E se c’era una cosa a cui Lil era particolarmente allacciata erano i ricordi legati alla risata di Harry. Sarebbe rimasta per ore ad ascoltare il modo in cui rideva, il modo in cui le corde vocali di quel ragazzo si scioglievano per dare vita ad un’armonia perfetta, quell’armonia che ti faceva volare alto, ti faceva toccare le stelle, il cielo con un dito.
Lil sarebbe rimasta imbambolata in qualunque posto, anche per ore, purchè la voce di Harry risuonasse forte nella sua mente, in quella mente martoriata dal dolore e dalla sofferenza, fatta prevalentemente di brutti ricordi; non che di belli non ce ne fossero ma quell’ingegno avrebbe sempre e solo ricostruito i pensieri sgradevoli, quelli che Lil non voleva ricordare.

Chissà se Harry la pensava.

Smettila sai che non è così.

Chissà se parte del cuore di Harry si ricordava di lei.

Dio dimenticalo.

Chissà se Harry aveva mai provato qualcosa per lei.

O cristo.

I pensieri la stavano uccidendo a poco a poco, odiava tutto e quel suo lavoro non le piaceva affatto, ma d’altronde era l’unico modo per potersi mantenere quindi licenziarsi, si sarebbe aggiunta alla lista delle stronzate dell’ultimo minuto.
 
 
 


Anche quella mattina, la pesantezza dell’anima di Lil si fece sentire, odiava sentirsi vuota, priva di qualunque emozione, svuotata da qualsiasi stato d’animo, ma sapeva benissimo che questa sensazione non sarebbe svanita.

Il tempo, in questo caso, non poteva curare le sue ferite, ancora aperte, pensare ad Harry non era la soluzione migliore.

E ciò la distruggeva dato che lo pensava praticamente 24 ore su 24.

Era odioso sapere di non poter far a meno di quel pensiero costante, di non poter spostare gli occhi e cercare sempre quel verde, di non sentire in ogni risata un suono familiare almeno un briciolo a quello di Harry, era davvero odioso sentire il cuore a mille quando una testa riccioluta si avvicinava al bancone e subito dopo sentire quello stesso cuore distruggersi in mille pezzi per la delusione provata nel vedere non Harry, bensì un uomo, o un ragazzo desiderosi di un qualcosa da bere per dimenticare, per lasciare in disparte i problemi, per scrollarsi di dosso responsabilità troppo grandi, troppo ingombranti, che ti occupano la mente, non ti fanno pensare e ti bloccano.

E questo succedeva a Lilith ogni qual volta vedeva qualcuno avvicinarsi a lei che fosse almeno un briciolo somigliante a quel ragazzo che le aveva fatto perdere la testa.

Perché, cazzo, quel fottuto verde le mancava.

Harry

Quel contatto così leggero le mancava.

Harry

Quel modo di chiamarla signorina, le mancava.

Dannazione Harry

Vaffanculo, perché ogni suo pensiero riguardava solo ed esclusivamente Harry?
 
 
***
 
 
Harry oggi devo andare in tribunale, vieni con me? – la voce di Tom, risuonò all’interno di quella spoglia camera, priva di ogni minimo particolare che potesse ricordare un luogo felice o amorevole.

Harry sembrò spaventato da quella voce, da giorni i suoi pensieri volteggiavano nella mente, e sembrava essere quasi sempre assente, Tom se ne era accorto, aveva provato a chiedergli cosa non andasse, ma Harry come sempre evitava l’argomento rispondendo semplicemente –non è nulla, sarà la stanchezza – e questa stessa frase l’aveva ripetuta le precedenti settimane e i precedenti due mesi.

Oggi non mi sento molto bene, preferirei rimanere qui. – rispose Harry, continuando a fissare il vuoto.

Harry anche ieri non ti sentivi bene, così come due mesi fa. – la voce di Tom, seria, raggiunse il ragazzo che si decise a spostare lo sguardo su quello.

Cosa mi invento ora?

Forse dovrei fare delle analisi..per controllare che vada tutto bene..ma è solo stanchezza.. – la voce di Harry, indecisa tremante, giunse al destinatario.

Smettila con questa sceneggiata durata fin troppo tempo, sai benissimo il perché del tuo comportamento.  – disse Tom, avvicinandosi ad Harry che si era seduto a cavalcioni sul letto.

Non so di cosa tu stia parlando. – rispose, mantenendo questa volta un tono fermo.

Harry a te manca Lilith. – disse franco Tom.

Harry spalancò gli occhi cercando di rimanere calmo.

Era da tanto, troppo tempo che non la vedeva, che non incrociava la sua mano a quella più piccola della ragazza.
Il solo sentire quel nome gli aveva provocato una sensazione strana, un uragano sembrava essere arrivato all’interno del suo corpo scombussolando tutto il resto e creando un vortice di emozioni miste al dolore, alla mancanza.

Ecco, gli sembrava che mancasse sempre qualcosa.

O meglio, qualcuno.

O precisamente, Lilith.

In quell’istante si ricordò della promessa, che quasi non aveva più senso ma che un significato aveva avuto.
 
“ Per qualunque motivo, ragione al mondo, sappi che io ci sono. Mi hai aiutata in tutti i modi possibili, io devo ringraziarti per essermi stato vicino in così poco tempo. Non mi hai mai conosciuta e mi hai trattata come se ci conoscessimo da una vita, so che la mia storia può sembrare banale rispetto alla tua ma anche io ho sofferto e se pure in maniera diversa so come ci si sente nell’essere soli. Ma per te deve essere diverso, tu hai me, d’ora in poi potrai parlarmi di qualunque cosa tu voglia Harry. “
 

Perché non vai a trovarla? Perché non la cerchi se ti manca così tanto? – gli domandò Tom.

Ed Harry non sapeva che rispondere, non sapeva quale falsità raccontargli, non sapeva quale verità nascondergli.

Le mani attorcigliate, ingarbugliate.

Gli occhi fissi al pavimento, bassi, per paura, vergogna.

L’ho delusa.

Mi manca.

Ma l’ho delusa.

Potrei cercarla ma..

No, mi odia.

La penso.

Mi pensa?

Pensieri che restano lì, a riposare nella tua mente, senza che tu possa fare nulla per farli uscire, ricordi quei ricordi.

Caos.

Fuori!

Meglio che vada. – irruppe Tom.

Aspetta.. – la voce del ragazzo arrivò sottile, quasi come stesse imprecando aiuto – vengo con te.

Tom fece un cenno con la testa di seguirlo, Harry non aveva la minima voglia di alzarsi da quel letto, fosse stato per lui sarebbe rimasto lì per il resto della vita, ma d’altronde era consapevole che il suo aiuto nell’arrancare ragazzi era fondamentale.

Nessuno riusciva a farsi accettare ed aiutare come faceva Harry.

Erano come attratti da lui, maschi o femmine che fossero stati.

Questo è il mio unico compito, no? Servo solo a questo.

Pigramente strisciò i suoi piedi lungo il corridoio, fino a raggiungere la macchina, dove Tom lo stava aspettando già all’interno, con il motore acceso.

Harry muoviti! – urlò.

E se c’era cosa peggiore che Harry odiava era proprio quando qualcuno gli metteva fretta.
 
 
 
 


Nuovo messaggio!
 
hey jen, stamattina arriverò con un piccolo ritardo, se ti ricordi ti avevo avvisata ieri, devo andare in tribunale.. ci vediamo tra un po’, un bacio lilith.Xx










Salve a tutti!
ALLOOOORA RAGAZZUOLE, DA DOVE COMINCIO?
Innanzitutto mi scuso per il ritardo, ma davvero la mia mente non stava producendo nulla di soddisfacente o perlomeno accettabile, spero comunque che questo lo sia!
Nei giorni precedenti ho modificato lo stile della storia, eliminando il banner e modificando il tipo di scrittura. Per quanto riguarda il banner, l’ho tolto per il semplice fatto che non mi sembrava giusto imporvi una Lilith che IO avevo scelto. Dovete essere libere di immaginarvi la Lilith che preferite, e poi il suo aspetto non è fondamentale, dato che qui si parla sempre e solo di sentimenti!
Per quanto riguarda la scrittura ho optato per una più larga, per facilitarvi la lettura e poi, sinceramente, a me piace un sacco dkfgdfjgdf ok basta lol
Detto questo, vi ho lasciato un po’ sulle spine ehehehe (?)
Da come avrete capito Lilith è andata via dal centro, perché?
Questo ve lo spiegherò meglio nel prossimo capitolo!
E poi, chi è questa Jen?
MOMENTO CLUE, SIA HARRY CHE LILITH SI STANNO DIRIGENDO AL TRIBUNALE, COSA ACCADRA’?
Spero che vi siate incuriosite almeno un po’, cimentatevi nell’indovinare un possibile continuo della storia e fatemi sapere cosa pensate accadrà e cosa pensate del capitolo in una recensione, risponderò a tutte!
Un enorme GRAZIE va a quelle che hanno recensito e messo tra le seguite/preferite/ricordate la mia storia, mi rendete sempre più felice e fiera!


Vi lascio, al prossimo capitolo! 
Un bacio enorme, fra.x

 
  
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