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Autore: feyilin    22/03/2008    1 recensioni
Sembrava la calma che precede la tempesta.... Spero che vi incuriosisca e che dopo averla letta commenterete
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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La luce rischiarava il volto delle due giovani, ancora intente a dormire.

Il villaggio lentamente si stava svegliando e una figura lo osservava immerso nei propri pensieri. Inuyasha aspettava che tutto il gruppo uscisse dalla capanna per riprendere quel viaggio che oramai si era proteso fin troppo.


Quando finalmente tutti si furono svegliati, il mezzodemone si avviò verso il gruppo che si stava preparando per dirigersi al pozzo dove Kagome, Angel e Helen sarebbero tornate nella loro epoca.

K: “Inuyasha!! Ti vuoi sbrigare? Ogni volta è la stessa storia! Sembri allergico a quel pozzo, cos'ha di tanto brutto? È tanto carino con quell'edera”
I: “Non è per l'edera! ...non mi piace e basta! È solo per colpa tua... ogni volta perdiamo un sacco di tempo e intanto Naraku si diverte coi pezzi di sfera che possiede!”
K: “Cosa??? Colpa mia?? Ora ti faccio vedere! A CUCCIA, A CUCCIA, A CUCCIA!...”
I: “UMPF DANNATA NON E È LEALE NEI MIEI CONFRONTI! GIOCHI SEMPRE SPORCO!”
M: “Inuyasha quando imparerai a essere più gentile? La divina Kagome non si merita questo trattamento da te... è anche troppo gentile.. e poi-” in quel momento l'hanyou gli assestò un bel pugno sulla testa.
A: “Volete smetterla di fare i bambini!?”
H: “Forza è ora di andare! Abbiamo perso fin troppo tempo!”

Dopo due ore di viaggio arrivarono finalmente al pozzo.
Le tre stavano già per buttarvisi dentro quando Inuyasha le richiamò rivolgendosi ad Helen e Angel chiedendo: “Ma... ora andate... ma non tornate più vero?!”
Le due cugine si guardarono e poi guardarono Kagome che si rivolse all'hanyou piuttosto seccata “A CUCCIA... ti sembrano domande da fare... MALEDUCATO! A CUCCIA!! E che ti serva da lezione...”, detto ciò le tre si girarono e contemporaneamente si gettarono al suo interno.
Non appena sparirono alla vista del gruppo Inuyasha si girò riflettendo sul perché non ci fosse stata la solita luce.
Non riuscirono nemmeno a fare due passi che sentirono un sonoro AHIA provenire dal pozzo. Subito tornarono indietro a controllare e il mezzo-demone sporgendosi vide che le tre non erano riuscite a passare.

M: “Come mai non siete riuscite a passare?”
K: “Non ne ho la minima idea, come siamo venute saremmo anche dovute tornare...”
S: “Torniamo al villaggio magari Kaede sa darci una spiegazione...”

Inuyasha rimase immobile non sapendo chi far salire... Helen o Kagome... passato o presente?
Ma per somma gioia di Inuyasha a salvare la situazione -o meglio la faccia dell'hanyou- arrivò Kirara che prese al volo Kagome.
I: “Forza sali che sennò rimaniamo indietro! Abbiamo già perso abbastanza tempo!”
H: “Senti orecchiette al vento, non c'è un momento in cui tu stia zitto e non brontoli e la cosa peggiore è che sei pure scomodo!”
I: “Tzè! Un tempo non avresti ma-”
H: “Avresti cosa?”
I: “Niente, niente”
H: “Eh no, non te la cavi così facilmente... voglio sapere cos'hai detto!!”
I: “Sniff, sniff! Un demone!”
H: “Non cercare di cambiare discorso sai!”
I: “Non sto fingendo, ho sentito veramente puzza di un demone”
M: “Helen, Inuyasha ha ragione, sento anch'io un'aura demoniaca molto potente e si sta avvicinando!!”
S: “Kagome avverti per caso i frammenti della sfera?”
K: “No niente, mi dispiace”
I: “Restate qui ragazzi vado a controllare qua intorno per vedere se trovo qualcosa”
H: “Comunque non credere che il discorso sia terminato”
I: “Sì, sì...”

Dopo che Inuyasha si fu allontanato da dietro un gruppo di alberi sentirono dei passi in avvicinamento.
M: “Ragazze rimanete dietro me e Sango, mi raccomando”
K: “D'accordo!”
All'improvviso comparvero due occhi rossi e in seguito tutto il corpo che se non fosse stato per quel rosso fuoco si sarebbe detto un essere umano.
La parte superiore dell'armatura gli fasciava le spalle e il petto dalla parte del cuore, lasciandogli scoperte le braccia e l'addome abbronzati e scolpiti. La parte inferiore era rivestita dal resto dell'armatura robusta ma non ingombrante che sembrava fondersi col corpo. Al fianco portava una spada lunga, letale.
Il capo era coperto da una maschera simile alla visiera di un elmo... solo gli occhi e i capelli corti si potevano scorgere, entrambi rossi come il fuoco in netto contrasto con la nera armatura.
Miroku era già pronto con il vortice e Sango con Hiraikotsu quando Angel li fermò.
K: “ Ma cosa fai sei impazzita? Perché li hai fermati?”
A: “Mi sembra di conoscerlo e poi non credo sia malvagio”
D: “La ragazza ha ragione, non sono venuto per farvi del male ma per appurare se ciò che sentivo era vero o no... e a quanto pare non mi sono sbagliato... giusto Sheireen?”
A quel nome Angel fu sommersa dai ricordi, di un altro tempo, di un altra vita, di un altra donna che non avrebbe mai sospettato essere lei stessa.

Lei che gioca col fratello...
Lei che usa la sua prima spada sotto la guida del fratello...
Lei che uccide la sua prima vittima in una sortita con il fratello...
Lei che litiga con il fratello...
Lei che se ne va...
Lei che incontra una persona alta e fiera...
Lei che dal culmine della gloria passa da mito a leggenda e da leggenda a mistero...


So che ti ricordi sorella... credimi non mi sono mai perdonato di averti lasciata andare... non me lo sono mai perdonato, io-”

A: “No... so cosa vuoi dire... anch'io speravo tanto di ritrovarti!”

Detto ciò la ragazza saltò letteralmente al collo del demone felice di avere ritrovato il fratello e ciò che era stata.

M: “Aspettate... fatemi capire... tu sei il fratello di Angel... e sei un demone... questo allora vuol dire che Angel è-”

S: “Un demone... come abbiamo fatto a non accorgercene ma soprattutto come hai fatto a nascondere la tua vera natura?”

A: “Non crediate che ve l'abbia nascosto, non lo sapevo nemmeno io... è come se i miei ricordi fossero stati rimossi e solo ora stessero riaffiorando...”

M: “Ma tu sei parente di Kagome e lei è umana!”

K: “A questo posso rispondere io... dovete sapere che lei e Helen non sono veramente mie parenti”

A: “Fummo adottate dagli zii di Kagome e non ho mai saputo da dove venissi... fino ad oggi!”

D: “Non preoccuparti comunque un po' alla volta i ricordi torneranno e se vuoi io ti aiuterò”

A: “Ne sarei felice Drogtban! Ragazzi vorrei che venisse anche lui con noi!”

K: “Per noi è un piacere... vero ragazzi?”

M e S: “Certo”

A: “Grazi, tu fratellone che ne pensi?!”

D: “Verrò”


K: “Helen che ti succede?”

La ragazza era immobile e non aveva ancora parlato.

H: “Io... no... tutto ok!”

Ma quando gli occhi rossi del demone si posarono su di lei non poté fare a meno di distogliere lo sguardo e giratasi scappò via.

A: “Helen!!”

D: “No lasciala andare, deve stare sola per poter riflettere su ciò che è stata”

A: “Che significa?”

D: “Te lo dirà lei quando sarà il momento”


Correva a perdifiato e si fermò in una radura illuminata a stento dai pochi raggi che filtravano tra le fronde degli alberi.

Ansimava e nella mente una sola parola... un solo nome... Sheireen...


La ragazza se ne era appena andata quando Inuyasha arrivò mettendosi davanti a Kagome per proteggerla dal demone. Solo in un secondo momento si accorse dell'assenza di Helen.

I: “Dov'è Helen?”

K: “È scappata nel bosco”

I: “Odio quando fa così! E tu lascia subito andare Angel!”

Aveva già estratto la spada quando Angel gli si parò davanti.

A: “Fermati... non ci farà del male... è mio fratello!”

I: “Cosa?! Lui non può essere tuo fratello... è sicuramente un trucco... come puoi credergli?!”

A: “Non conosci tutta la storia”

M: “Ha ragione... lui non è un nemico”

A “Riponi la spada”

D: “Lascia stare... lo affronterò così capirà con chi ha a che fare!”

I: “Non pensare di potermi battere e ora combatti”

D: “Come vuoi”

Inuyasha si lanciò contro di lui ma Drogtban gli tenne facilmente testa senza neanche estrarre la sua arma. Si muoveva con fluidità e precisione e quando decise che era il momento di finirla, estrasse la spada e con un solo colpo disarmò l'hanyou.

D: “Ho vinto”

I: “Maledetto... chi sei veramente?”

D: “Come... non mi riconosci... mi hai deluso... speravo ti ricordassi di me... sono Drogtban!”

I: “Tu... pensavo fossi morto in quella maledetta battaglia!”


yumielen: grazie mille per il commento e speriamo proprio che ti sia piaciuto anche questo capitolo

maria grazia: siamo molto contente che ti sia piaciuto e speriamo che anche i prossimi non ti deludano.

Grazie anche a chi legge solamente.




   
 
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