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Autore: raimei_kiyama    17/09/2013    1 recensioni
Tutto è iniziato in un giorno di neve. Sembrava un giorno normale, ma questa strana neve , durante il mese di primavera , preannunciava una serie di eventi che coinvolgeranno due ragazze e due ragazzi, simili eppure così diversi.
Genere: Generale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Bryce Whitingale/Suzuno Fuusuke, Claude Beacons/Nagumo Haruya , Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Gender Bender, Triangolo
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*Scuse INACCETTABILI di una poveraccia*
R: honto ni gomen ne! mi spiace che avete dovuto aspettare tanto ma vedete, ero in vacanza e la linea internet lì non prendeva *piange*
e comunque un paio di idee me ne sono venute in mente solo che non potevo portare il pc! * piange a dirotto*,quindi scusate se dovrete aspettare un altro po' per il terzo capitolo 
( spero vivamente non più di un mese) e poi con l'inizio della scuola sono ancora più incasinata....
beh non perdiamoci in questi discorsi e godetevi il capitolo n°2!

Pov ragazza.
Ho mal di testa, solo questo. Non ricordo quasi nulla, solo che dopo aver aspettato quelle che sembravano ore in una stanza buia , ero in caduta libera in un cielo grigio.
- ma tutte a me le sfighe... - cercai di proteggermi il viso con le braccia.
Poi d'improvviso vidi una persona sotto di me, gli avevo detto più volte di spostarsi e quando aveva sentito era troppo tardi. Per lo choc sono svenuta e ora eccomi qui, in un letto caldo ancora viva.
Sentivo delle voci così decisi di aprire gli occhi e mi misi a sedere, tutto in massima calma e freddezza. 
Sentivo degli sguardi su di me, tutto era diventato silenzioso. Decisi di voltarmi per sentire quali domande mi avrebbero posto.
Trovai di fronte a me una persona cara , mi sorpresi e sbottai abbracciandola : - Haruko! -  
- Hey donna, ti stai sbagliando, il mio nome è Haruya Nagumo, non Haruko - 
Rimasi sbalordita,mi staccai e , ritornando alla mia freddezza porsi le mie scuse. Lo guardai fisso negli occhi: - Eppure ci somigli così tanto... -
- Se è per questo tu somigli a tizio qua dietro - , indicando un ragazzo che , effettivamente , era identico a me. 
Mi appoggiai alla testa del ragazzo somigliante a Haruko e ci guardammo fissi.
insieme avevamo detto : - Gazel - 
- Più precisamente Fuusuke Suzuno -
- Fuuko Suzuno - 
- Hei volete finirla così sta tizia non mi stacca la testa!? -
Intuitivamente dissi al ragazzo a cui mi ero appoggiata : - Burn no ? - 
- Ma come fai a ... - chiese sbalordito 
Dimenticavo che loro sono stupidi , pensai . Ma il mio alter ego rispose per me. 
Rispiegai brevemente quello che mi era successo dalla sala fino ad adesso, non volevo entrare nei dettagli.
Alla fine prese la parola un ragazzo assomigliante molto a una ragazza per via dei suoi capelli lunghi , disse che era tardi e che era ora di cenare.
Tutti i componenti lasciarono la stanza eccetto il rosso e l'azzurro.
il rosso mi guardava in soggezione e l'azzurro lo rimproverò : - Burn , smettila, mi dai fastidio - . 
- Ma se non ti sto per niente guardando ! - 
- Ma mi darebbe fastidio - . 
Lui rispose subito arrabbiato, come faceva lei quando non gli davo ragione: - Ma che ne vuoi sapere te ! - 
Continuarono a litigare per almeno 3 minuti buoni,intanto io guardai la stanza. La parete era di un bianco panna, un colore che non mi dispiaceva.
C'erano due letti,  poco distanti tra loro , ci saranno stati 3 metri. Di fianco a me c'era una libreria con degli strani oggetti al suo interno.
Dietro di me c'era un sofà con sopra una finestra. Sopra a questo sofà c'era un piccolo foglio incorniciato con sopra quelli che sembravano loro da piccoli.
Ricordo che avevo commissionato a un artista molto famoso di ritrarre me e Haruko a corte quando eravamo bambine.
Dall'altra parte invece nella libreria si trovavano tanti libri. Anche a me piacevano i libri. Soprattutto quelli greci.
Sul comodino invece si trovava una sveglia e un grande rettangolo color del metallo che sembrava si potesse aprire, non capivo a cosa servisse.
Dietro alla porta invece c'era un calendario. Al muro dietro di me un altro rettangolo ancora più grande dell'altro ma questo sembrava che non si dovesse aprire, al di sotto c'erano altri rettangoli con piccole fessurine che al momento non avevo voglia di capirne l'utilità.
Siccome io avevo troppo caldo , spostai le coperte , scesi dal letto e mi rimisi le scarpe.
Mi guardarono. Mi alzai ma non riuscì a stare in piedi , traballavo. Per fortuna prima di cadere Gazel mi prese al volo.
- Non stai ancora bene non ti conviene girare, rilassati - 
- No grazie , ce la faccio , almeno fino all'altro letto... -
Lui mi accompagnò fino al suo letto e camminammo avanti e indietro per altre due volte fino a che mi stancai e mi sedetti sul letto di Gazel.
Era fresco. Mi posso ritenere fortunata di avere qualcuno che mi sappia aiutare in questo momento, anche se... . 
- Ti vedo preoccupata che cosa hai ? - . I ragazzi erano chinati per guardarmi, io li guardai con sguardo vuoto.
- Lasciamola stare è ancora scossa, ma non puoi stare così, dovrei avere qualcosa da farti indossare- mi disse Gazel.
Dopo 2 minuti trovò quello che cercava. La felpa mi stava stretta al petto, potete immaginare perchè. Mi aveva dato anche delle calzature che riscaldavano piacevolmente.
Era l'ora di cena e tutti animatamente chiacchieravano, cantavano e ridevano. Io ero in mezzo al tavolo. 
Era lungo e fatto in legno, era servito di tutto e di più , ma non avevo molta fame .
- Non ti va più? - a parlarmi era Gazel.
- No grazie, non ho più fame - anche se non avevo toccato quasi cibo.
- Suzuno ti conviene mangiare, sei troppo magra, tutto il cibo si ferma a metà ! -.
Non ero arrabbiata, di più! ma rimasi calma come al solito. Stavo per alzarmi e andare via , non avevo nulla da fare lì quando:- oh oh, la principessa si è offesa , poverina! ora mi manderà contro i suoi fedeli schiavetti e..... -
Sapevo come far tacere certe persone.
Mi girai con il viso e presi il ciuffo in mano. Cominciò a urlare di dolore appena gli tirai i capelli. Tutti quanti scoppiarono a ridere, anche Gazel che aveva fatto un sorriso compiaciuto.
Mi disse di lasciarlo stare e io così feci. Ma non prima di avergli tirato tutto il mio piatto in testa. 
io dissi: - Sai dovresti dare da mangiare al tuo tulipano,Tulipano , si secca altrimenti. - 
Tutti scoppiarono a ridere in una risata più grossa e io mi limitai a guardarlo con un sorrisetto vittorioso.
- TU... - . 
- Burn , non vorrai arrivare a fare a botte con una donna , cadresti proprio in basso - disse Gazel mentre prese un gamberetto dal piatto di Burn.
- Quello era mio ! - 
- Fuuko, andiamo ti devo dire un paio di cose - . Mi disse Gazel.
- Gazel, lascio tutto nelle tue mani -. Disse il ragazzo biondo.
- Certamente -. 
Tornammo in stanza , e mi fece sedere sul suo letto. Si sedette di fianco a me e mi disse se stavo meglio. Gli risposi di si e in effetti era vero, prima ero tutta stordita.
Poi mi disse a cosa pensavo prima. Gli risposi che pensavo alla mia amica, era inutile mentire a me stessa. 
Lui mi rassicurò e mi disse che domani, insieme ad altre faccende, andavamo alla ricerca di Haruko.
Mi sentii come se mi fosse stato tolto un macigno di dosso. Ancora non sapevo se era davvero qui, dove stavo io, sulla terra su cui io camminavo, in fin dei conti questo non è il mondo in cui sono cresciuta, siamo cresciute.
Poi mi disse che non c'erano stanze disponibili ma, che se volevo, potevo restare qui.
Ovviamente rimasi in quella stanza , ma la mia preoccupazione era : sicuramente mi cederà il letto , ma non voglio che si scomodino per me.
Per allontanare quel pensiero decisi di fare una doccia.Il bagno era abbastanza grande ed era un bagno "normale". c'era una lunga lastra di vetro, che doveva essere la doccia,  da cui non si vedeva bene l'interno a causa dei piccoli solchi su di esso.
All'interno c'era uno strano oggetto di metallo in alto collegato con un tubo a quella che doveva essere una maniglia. Appoggiai la mano e tirai sù e mi spaventai perchè dall'oggetto di metallo in alto usciva dell'acqua!
Comunque decisi di non perdere tempo con queste diavolerie.
Lui restò fuori dalla porta a fare da guardia e in 5 minuti avevo finito. 
Indossai uno strano vestito.Era a due pezzi ed era completamente differente dalla mia vestaglia da notte. Ci stavamo dirigendo in camera quando dall'altra parte del corridoio vidi sbucare Burn che , probabilmente , si stava andando a fare la doccia dopo quello che gli avevo combinato.
Lui mi notò e ci guardammo fissi senza dirci niente. Mi girai di scatto e chiusi la porta. Mi resi conto di aver fatto qualcosa di sbagliato, di nuovo.
Lo sentivo dire dalla gente , ero " altezzosa " quando facevo così. Ero nel panico e me ne resi conto quando Gazel mi afferrò la mano dicendomi di calmarmi.
Oh, mi aggiustavo i capelli, non andava bene. Dovevo calmarmi.
Passarono massimo 2 minuti e l'ansia sembrava mi fosse passata.
- Puoi dormire lì se ti và - mi disse Gazel.
- Ma...- ero piuttosto incerta. Mi rassicurò dicendomi che non c'era nessun problema.
Ma comunque non ne ero sicura perché era il letto di quella testa calda e sicuramente ci sarebbe stata qualche protesta.
Detto fatto, entrò nella stanza e iniziò l'ennesima litigata. Alla fine si arrese e si mise con il "futon" ( così l'avevano chiamato ) tra il piccolo spazio tra i due letti.
Le luci si spensero ma non avevo molto sonno. allora mi misi a guardare dove prima c'era la figura di Haruya.
Allungai una mano fuori dal comodo letto fino a quando non sentì qualcosa di caldo, sussurrai un mi dispiace e chiusi gli occhi cercando di addormentarmi.
Haruko......
  
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