Don’t leave
my hand please
“Essere un digiprescelto ti
cambia completamente l’ esistenza. Questo l’ho sempre saputo, sin dalla mia
prima avventura a digiworld. Ma comunque, credevo che cose non sarebbero mai
cambiate. Erano pilastri solidi. Ora, l’unica vera certezza è lei. Per il resto,
non mi rimane che aggrapparmi alla mia speranza.”
1-
Riunione
Normalità. Questa
è la parola che mia madre continuava a ripetere da un mese dopo la sconfitta di
Malomyotismon. Io e gli altri però, non potevamo fare a meno di andare a
digiworld, perciò dopo esserci organizzati con gli orari e gli impegni di tutti,
quella domenica di febbraio, fissammo l’appuntamento a casa di Taichi e Hikari
per le 9 del mattino.
Il suono elettrico del campanello arrivò al mio orecchio in modo
penetrante ed io automaticamente mi avviai verso la porta. All’ingresso comparve
mio fratello maggiore Yamato, con il suo solito sguardo un po’ ambiguo e i capelli biondi sparati qua e
là.
“Giorno fratellino, pronto?”
Mi dice accennando un sorriso mentre io mi scanso per farlo
entrare.
“ Si, prendo lo zaino e arrivo”
Rispondo andando in camera, per poi tornare seguito da mia
madre
“Ciao Yamato. Come stai?”
“Bene grazie mamma.”
Il suo tono era piatto quasi
annoiato.
Non capisco perché tra loro c’è sempre questo distacco anche se i nostri
genitori si stanno riavvicinando.
“Riunione di gruppo da Taichi?”
mi chiede poi, sistemandomi la sciarpa di lana al collo e io percepì gli
occhi di Yamato su di noi.
“Si, non credo che faremo molto tardi, ma comunque ho le chiavi di casa”
Risposi io frettolosamente. Mi sono sentito sempre a disagio del mio rapporto con mia madre nei confronti
di Yamato. Perché lui, sfortunatamente, non ha avuto la mia
opportunità.
“Ok a stasera caro”
“Ciao mamma “
Salutiamo entrambi per poi sparire dietro la
porta.
All’atrio del condominio ci stavano aspettando Miyako e Iori, lei con i
capelli violacei legati in una treccia che smanettava con il digiterminal, lui
che si abbottonava il cappotto beige in stile
orientale.
“buon giorno Takeru! Ah Yamato ci sei anche
tu”
Ci salutò Miyako con voce squillante
appena ci vide.
“ciao Miya, buon giorno anche a te Iori”
“Buon giorno”
Disse lui con un lieve inchino. Rimarrà sempre un ragazzo impeccabile e
dalle buone maniere.
“Direi di muoverci ragazzi, Hika mi ha appena detto che manchiamo solo
noi.. Sennò Daisuke e Taichi iniziano a
rompere”
Disse Miyako alzando gli occhi al cielo e riponendo l’apparecchio
elettronico in tasca che prese forma
rettangolare.
“Ok andiamo”
Nel tragitto mi guardai intorno: anche nel nostro quartiere vi erano
ancora numerosi lavori di ristrutturazione in seguito ai danni. Ovunque si
potevano scorgere cartelli di lavori in corso e le strade erano vincolate dalle
impalcature per i palazzi, percorse e ripercorse dagli operai con i loro caschi
anti-infortuni arancioni. Per fortuna che il peggio era passato.
Arrivati a casa Kamiya, Hikari ci accolse sorridente mentre Daisuke e
Miyako iniziarono a bisticciare come al solito
non appena che lei mise piede dentro
l’abitazione.
“Miya, Dai-kun, non iniziate per favore”
Cercò di fermali Hikari mentre Taichi, Sora e Koushiorou ci raggiunsero
nel piccolo salottino.
La prima iniziò a chiamare
Daisuke “Dai-kun” da un mese a questa parte e
devo dire che tutti inizialmente mi prendevano in disparte per dirmi di non
prendermela, di non essere geloso o cose simili. Perfino Iori si preoccupò per
me.
In tutta sincerità invece la cosa non mi
turbò molto, anzi, vedendo la faccia gongolante di Dai mi viene ancora da
ridere. Dopotutto era solo un soprannome mica si dovevano sposare e poi ero
contento che anche il mio rapporto con lui si stava rafforzando sempre di più,
ora che pian piano non mi vedeva più come questo suo enorme rivale.
“come vuoi tu Hikari-chan”
Sbiascicò Daisuke guardando in cagnesco
l’altra
“Bene ragazzi, ora che ci siamo tutti possiamo
andare”
Annunciò Taichi in modo deciso facendo strada verso la camera da
letto.
“Ma Ken come mai non è qui?”
Chiese Miyako cercando di mascherare il
tono dispiaciuto.
“Eccomi”
Intervenne il moro comparendo alle spalle della ragazza, la quale divenne
bordeaux per l’imbarazzo.
“Ero di là insieme a Jyou”
continuò poi indicando l’occhialuto che faceva cenno di saluto con la
mano.
Koushiorou preparò il PC mentre noi ci posizionavamo davanti e appena
Miya pronunciò
“Apriti digivarco, pronti Digiprescelti.
Attivarsi!”
Ci catapultammo nuovamente nel mondo digitale.
Note di
Mommika:
Salve, questa è la mia
prima esperienza con i digimon, che come anime e manga adoro perché è stato il
primo in assoluto che ho visto. Come avrete capito la storia è raccontata da
Takeru, proprio come tutta la seconda serie.. Spero di attenermi ai caratteri
originali di ogni singolo personaggio e che ovviamente la storia sia di vostro
gradimento. Aspetto consigli e pareri XD un bacione ^__-
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