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Autore: raptasum    18/09/2013    6 recensioni
Liam Payne ha ventidue anni, lavora come bagnino alla piscina comunale coperta di Kilkenny, Irlanda.
E' un lavoro noioso, davvero noioso.
Fino a quando a quattro ragazzi non viene l'idea di gettare in acqua un piccolo moro che non sa nuotare...
[Ziam, accenni Niam-Ziall, lifeguard!Liam, writer!Zayn]
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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Avvertì dei passi leggeri ma concitati, non ci fece caso, tanto nessuno si sarebbe fermato per lui.
E invece sentì delle mani spostargli le braccia dal viso, per poi sollevargli quest’ultimo: incontrò due occhi color del cioccolato, proprio all’altezza dei suoi e lucidi come un vetro lavato di fresco.
- Smetti di piangere, principessa… il tuo cavaliere è qui per te.


***

- Che… che ci fai t-tu qui? – domandò Zayn, ancora piangente.
- Vengo a salvare la mia bella principessa, no? – il moro si passò il dorso della mano sugli occhi, per asciugarli, e poi si mise a fissare Liam: il giovane si era inginocchiato a terra, in modo da essere alla stessa altezza del diciannovenne, piegò le labbra in un sorriso.
- Ma tu… tu eri con quello, e io… io ho solamente disturbato voi due… mi dispiace di aver combinato un casino.
- Ma va’, fidati di me. Ogni cavaliere ha una sola principessa nel cuore! – Zayn arrossì di botto, quella suonava come una dichiarazione d’amore in piena regola, non era ancora psicologicamente pronto a un’evenienza del genere. – Forza, asciugati quelle lacrime, non sei il tipo che piange per ogni cosa. – il moro annuì, l’altro si sedette al suo fianco, aveva una gran voglia di stringerlo contro il suo petto ma preferì evitare: già aveva praticamente annunciato che Zayn gli interessava, figurarsi abbracciarlo di nuovo.
- L-Liam… mi fai arrossire quando mi chiami così – confessò il più piccolo, lasciò cadere le gambe giù dalla panchina sospirando.
- Così come?
- Principessa… cioè, io sono un maschio, e… non lo so, francamente – si passò una mano tra i capelli, sapeva che aveva gli occhi rossi e gonfi, e a causa di questo guardare Liam era venti milioni di volte più difficile.
- Non ti piace? – il moro sbarrò gli occhi, scosse deciso la testa.
- No no, mi piace da morire, ma-
- E allora non vedo dove sia il problema, principessa! – rise il castano, si avvicinò di più al diciannovenne. – Cerca di non morire, però… dai, ti riporto a casa. Temo che il parlare con Niall potrebbe ucciderti definitivamente, visto la reazione che hai avuto poco fa. A tal proposito… vuoi dirmi, che ne so, perché ti sei comportato così?
- Io… non lo so, è stato una specie di istinto, quando i miei amici sono impegnati mi succede sempre – quanto puoi essere bugiardo? pensarono insieme, uno che si rivolgeva a sé stesso e l’altro che commentava ironicamente quelle parole – e quindi… beh, visto che tu stai diventando mio amico…
- Capisco. Beh, andiamo a casa. A casa tua, si intende! – Zayn sorrise e si alzò, seguito subito dall’”amico”, insieme si avviarono verso casa Malik.
Liam avrebbe voluto prendere la mano del moro, stringerla forte per infondergli il coraggio che gli mancava, ma si limitò ad uno sguardo piuttosto eloquente.
Erano più o meno a metà del percorso, quando, di colpo, il diciannovenne spinse il più grande in un vicolo.
- Sta zitto. – gli ordinò, Liam obbedì, si lasciò spostare spalle al muro nascondendosi nell’ombra.
- Zayn, - sussurrò il castano – che sta succedendo?
- Stanno passando loro – rispose soltanto, sul suo viso passò un’espressione visibilmente impaurita.
Risuonarono le risate di un gruppo di ragazzi, voci da adolescenti, passarono proprio davanti al vicolo ma ignorando totalmente Liam e Zayn, che tirarono un sospiro di sollievo.
- Non puoi continuare a farti trattare così. – commentò il più grande, uscendo dal vicolo e ricominciando a camminare verso la casa del moro.
- Lo so, ma muoio di paura, se mi vedessero con te ci ammazzerebbero di certo…
- Ma dai, ti fai mettere i piedi in testa da quattro nanerottoli di diciassette anni? – replicò Payne, l’altro si fermò in mezzo al marciapiede a braccia conserte.
- Ti ricordo che sono alto uno e sessantotto, e quelli sono almeno uno e settantacinque! – protestò, Liam annuì.
- Già, dimenticavo. Comunque devi farti rispettare, non prendere legnate tutte le volte. E’ questo il tuo problema, tu sei così… debole.
- Wow, grazie mille del complimento. – disse Zayn, il castano fece per aprire bocca ma quello lo fermò sul nascere – Senti, da qua in poi riesco a tornare da solo. Magari ci sentiamo, eh?
- Non dirmi che ti sei offeso! – ribatté il maggiore, afferrando il moro per un polso e girandolo nella sua direzione.
- Se vuoi non te lo dico. – levò la mano dalla stretta di Liam, e con un cipiglio visibilmente arrabbiato si avviò verso casa.
Non era veramente offeso, ma non gli piaceva che la gente lo definisse debole, sebbene sapesse meglio di chiunque altro di esserlo.
Forse non gli piaceva che le persone lo notassero.

Liam rimase fermo sul marciapiede a guardare Zayn, il suo Zayn, tornare a casa.
Non voleva assolutamente che gli succedesse qualcosa.
Sapeva che aveva passato il segno, anche se il moro era la persona più debole che avesse mai incontrato: e proprio per questo gli piaceva, perché lo doveva proteggere, lo doveva tenere fuori dai guai in cui, sicuramente, si sarebbe cacciato; la voglia di raggiungerlo di corsa e abbracciarlo era tanta, ma Liam seppe dominarsi alla perfezione e si voltò, ritornando da Niall.
Il quale, non appena il ventiduenne fu entrato in casa, lo assalì riempiendogli la testa di domande.
- Come sta? Cosa avete fatto? Lo hai baciato? Ti ha baciato lui? L’hai consolato? – la parlantina a mitraglia del biondino massacrò i timpani di Payne, che, dopo essersi seduto sul divano, rispose pazientemente a tutti i quesiti.
- Ora sta bene, non abbiamo fatto niente, purtroppo non l’ho baciato e lui non ha baciato me, e spero vivamente di averlo consolato…
- “Purtroppo non l’ho baciato”? Avresti dovuto, accidenti. Ci sarebbe stato, ci scommetto. – sentenziò Niall, accomodandosi accanto al migliore amico.
- E come fai ad esserne così sicuro?
- Beh, forse tu non l’hai notato, ma quando mi sono messo a sbaciucchiarti la mia splendida opera – accarezzò il succhiotto sul collo di Liam – stava quasi per mettersi a piangere.
- E ha pianto, effettivamente. Ha pianto davvero tanto. E sai come si è giustificato? “Mi viene sempre da piangere quando io sono single e i miei amici stanno con qualcuno” – imitò la voce di Zayn, scoppiando a ridere con il biondino subito dopo.
- Nah, ma non ci credo! Allora è cotto marcio di te, Lee. Forse più di quanto lo sei tu di lui.
- Tu dici? – Niall annuì con aria saggia, che non gli si addiceva per nulla.
- Dico, dico. Poco ma sicuro che si è già segato pensando a te.
- Niall! Che linguaggio è? – gli tirò una cuscinata scherzosa, l’altro giovane incassò il colpo sorridendo.
- E tu, invece?
- E io invece cosa? – si alzò a prendere un bicchiere d’acqua, ne versò uno anche per l’amico, e si sedettero entrambi sul bancone della cucina.
- Ti sei già seg- ehm, masturbato pensando a lui?
- E lo dovrei venire a dire a te?
- Beh… sì! – Liam sorrise, bevve un sorso e appoggiò il bicchiere di fianco a lui.
- Okay, lo ammetto, l’ho fatto. – Niall esultò con un “lo sapevo!” – E devo dire anche che è stata la miglior sega della mia vita… oh, accidenti.
- Non ti avevo mai visto più cotto di qualcuno in vita tua, sai? – il castano alzò le spalle, non gli importava il passato quanto il presente.
E, soprattutto, il futuro.
Che sperava vivamente di vivere con Zayn al suo fianco.

Sono la principessa di Liam. Oddio, Liam mi chiama principessa. Temo che morirò a breve. si ripeteva Zayn, sotto le coperte, mentre ripensava al pomeriggio trascorso.
Non aveva fatto molto dopo essere tornato a casa, aveva solo cenato, guardato un po’ di televisione con i genitori e la sorellina, e poi alle undici si era infilato a letto.
Era la persona più pigra del mondo, probabilmente.
E anche la più felice.
Insomma, Liam Payne gli aveva detto che c’era solo lui nel suo cuore. Liam Payne! Non era una cosa che capitava certo tutti i giorni.
E quindi quel biondino non centra nulla, constatò spegnendo la luce. Meglio così, non potrei avere chances contro di lui. E’ dannatamente più carino di me, e simpatico a modo suo, mentre io sono capace solo di piangere a fontana, farmi picchiare e arrossire… non so disegnare, suonare il pianoforte, non ho un gran fisico, non ho un bell’aspetto. Niente che gli possa interessare, eppure…
Zayn si massaggiò i tagli sulle braccia, sospirò sentendo che facevano davvero male sotto le sue dita, ma lo faceva volutamente: ecco un’altra cosa che so fare, tagliarmi e fare la figura del deboluccio.
Si addormentò così, tormentato dai dubbi più stupidi, a cui cercava di trovare risposte convincenti a del tutto false; in cuor suo era a conoscenza del fatto di essere di bell’aspetto, di saper scrivere (aveva vinto anche un paio di premi, a scuola, grazie a dei suoi racconti) e recitare, ma non lo voleva ammettere.
Sì, era un tipo ben strano.
Forse era proprio questo che aveva attirato Liam come il polo positivo è attratto dal polo negativo, e viceversa.
Perché Liam era una persona abbastanza stabile, conscio delle sue idee, che rispettava ciò che la gente pensava e aveva il coraggio di difendere le sue opinioni, e soprattutto era un tipo senza paura, “rispetto per tutti e paura per nessuno”; mentre Zayn, al contrario, era sempre indeciso, lunatico, timido e incapace di affermarsi nella società, vittima di qualcuno più forte di lui che pretendeva di comandarlo a bacchetta, “rispetto per tutti e paura per… beh, per tutti”.

Quella notte, più o meno verso le due, Liam si scaricava River Flows In You e la ascoltava una volta, due volte, dieci volte.
Quella notte, più o meno verso le due, Niall si rigirava nel letto, colto da un incredibile attacco di gelosia nei confronti del migliore amico.
E quella notte, più o meno verso le due, Zayn si svegliava di colpo dopo un sogno erotico che lo aveva lasciato sudato e inebetito.


 

Bella a tutti...


Sono le 17. 13 di mercoledì pomeriggio. 
Ciò significa che mi sono svegliata da 13 minuti dal sonnellino, uhuh. Il sonnellino dopo la scuola è una cosa fantastica, lo giuro.
E poi Liam fuma. Cioè, Liam James Payne cioè il più figo dell'intero universo fUMA. E si sa, ragazzo figo + sigaretta = strafigaggine: e non posso fare a meno di pensare agli Ziam che si rubano le Marlboro a vicenda dopo averci dato dentro, arriverà sicuramente una OS con Liam che fuma, ve lo dico.
Mi sento in dovere di scriverla, uhuh *U*
Allora... questo capitolo è tanto, tanto brutto.
E' una schifezza di passaggio, altrimenti avrei fatto succedere tutto nel giro di pochi capitoli e tengo davvero tanto a questa FF che, comunque, è la mia prima Long Slash v.v
Zayn è un amorottolo. Ma questo lo sappiamo già, lo strapazzerei di coccole *U*
Liam è un tenero maniaco. Più maniaco che tenero, ma va bene coì, al piccolo Zee va alla perfezione.
E Niall è un gran rompicoglioni... vedrete che combinerà eue mi cercherete con le torce e i bastoni, ne sono più che convinta.
Anche se lo so che TUTTI amate Zniam. Eheheh ^3^
Vi lascio con una perla del mio prof di greco:
"Qual è la differenza tra omicron e omega? ...boh."

Amy <3

 
  
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