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Autore: Joseph J    18/09/2013    4 recensioni
Gli accarezzai la guancia come per cercare di guarirla e il ragazzo gemette poco. "Ma che sto facendo?" mi tirai un schiaffo come per essere sicuro che fosse solo uno stupidissimo sogno. Ma io e il riccio eravamo ancora in quella macchina. Forse ero pure ubriaco. Io non sono il salvatore, io sono il cattivo, quello che fa soffrire le persone, quello che l' ha ridotto così. "Dove ti porto ora?" chiesi rivolgendomi al corpo senza sensi affianco a me. "Che domande stupide che faccio.. sembro completamente rincoglionito". Accesi il motore e mi diressi verso casa mia.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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POV. NIALL

"Niall" sento chiamare sottovoce. "Ehy Niall.. dai rispondi..." la voce è tremante, impaurita. Apro gli occhi trovando un Louis che mi guarda con occhi spalancati. Indossa un ridicolo pigiamino a righe con tanto di tanto di cappello e abbraccia un cuscino tenendolo stretto a sè. Lo osservo dall'alto al basso per poi mettermi a ridere. "Non c'è niente da ridere! Gli alieni ci stanno attaccando!" dice per poi sedersi sul mio letto. "Ma che cosa stai dicendo? Non sapevo che in galera potevi usufruire di sostanze stupefacenti..!" rispondo continuando a ridere. Poi improvvisamente sento un tuono. "Ecco ci stanno attaccando!" urla per poi saltare giù dal mio letto sbattendo la testa contro lo spigolo del letto sopra il mio. Tutto questo mi sembra una strana commedia. "Ahi.. Ahi.." Louis si massaggia il punto dolente. "Ehy è solo un temporale.. Torna a dormire.." dico sistemandomi le coperte. Ma quando sente un altro suono ricomincia a urlare "Sono venuti a prenderci! Ho paura Niall!" non capisco se è serio o cerca di attirare l'attenzione. Riesco a capirlo quando una lacrima di disperazione gli scende dal viso. Non pensavo che avesse così paura dei temporali. Mi sembrava un bambino che si è perso al supermercato e cerca disperatamente la sua mamma. "Va tutto bene Louis.." dico alzandomi dal letto. Subito mi viene incontro lasciando cadere il cuscino per abbracciarmi. "Oh Niall! Per fortuna ci sei tu." dice senza lasciarmi andare e stringendomi più forte. "Mi stai.. per soffocare.." provo a dire senza respiro. "Oh scusa.." dice staccandosi. "Dai andiamo a dormire.. il temporale è finito." lui mi guarda poco convinto. "Tornerà.." mi dice. "Nah.. è finito.." rispondo dirigendomi verso il letto per poi sdraiarmici sopra. Lui fa lo stesso, facendo forza sulle braccia e salire sul suo letto. "Buonanotte Louis.." dico. "Notte" risponde. Passano solo cinque minuti quando un altro tuono si presenta. Louis sobbalza per poi fare qualche strana capriola o salto per finire nel mio letto. Con la stessa agilità si infila sotto le mie coperte per poi stringersi a me. "Che fai non ci stiamo in due." lui si avvicinò ancora di più. "Si che ci stiamo.." scossi la testa, accarezzandogli i capelli. Era proprio un tipo strano, Louis. "Notte.. di nuovo" risposi.

Le luci dell'alba che provengono dalla finestra a sbarre mi svegliano dolcemente. Cambio idea quando mi accorgo di essere sotto di Louis, il quale occupa tutto il letto. Non è un buon risveglio. Cerco di allontanarlo da me ma è troppo pensante. "Louis" provo a chiamarlo ma inutilmente. "Louis svegliati.." ripeto spingendolo da una parte. "Mi stai schiacciando.." dico un po' più forte per farmi sentire. "Louis!" urlo stavolta. Il moro fa un balzo per lo spavento cadendo dal letto finendo per terra. "Devi smetterla.." mi dice tra un lamento e l'altro. "Di fare cosa?" rispondo mentre finalmente mi godo la 'libertà'. Penso che sia stupida come affermazione visto che sono in una prigione ma sono dettagli.. "Di farmi cadere.. non è la prima volta.." lo guardo mentre si alza da terra massaggiandosi il fondoschiena. "Scusa ma mi stavi schiacciando.." replico. "Cosa ci facevo nel tuo letto?" chiede all'improvviso. "Avevi paura del temporale stanotte.. ti sei infilato nel mio letto e non sei più tornato nel tuo.." rispondo. "Davvero?" mi guarda come se gli stessi raccontando una favola bellissima. "Sì, è andata così.." scendo dal letto sgranchendomi le gambe. "Wow" si toglie il buffo cappellino e la maglia per andare a posizionarli sul suo letto. Per qualche istante mi metto a fissare i suoi pettorali leggermente scolpiti. Poi vedo le cicatrici, su tutto il petto e sulla schiena. "Come te le sei fatte?" domando ad alta voce. Louis si gira a guardarmi. "Queste?" indica i segni. Annuisco con la testa. "Quelle sulla schiena me le ha fatte mio padre.." risponde con un velo di tristezza negli occhi. I ricordi fanno male. Io ne sapevo qualcosa. "Sai, mi frustava quando ero piccolo. Diceva che così in futuro avrei sopportato meglio il dolore. Mi frustava perchè così sarei diventato un uomo.. O più semplicemente lo faceva quando facevo arrabbiare..." ora ha la testa bassa. Passano alcuni secondi di silenzio e poi ricomincia. "Quelle sulla pancia, invece, sono più recenti.. Le solite risse, niente di speciale. Mentre qui.." indica un grosso segno vicino alla spalla ".. mi hanno sparato." sbarro gli occhi "Sparato?" chiedo. "Si, una rapina finita male. È il motivo per cui sono qui.. Due miei amici sono morti, io sono sopravvissuto ma mi hanno preso." risponde mettendosi la maglia e coprendo tutte quelle ferite che raccontano la storia di Louis. "Niall.. Orange?" dice un poliziotto avvicinandosi a noi. "Horan! Si, sono io.." rispondo. "Si si Horan.. una signora ti ha pagato la cauzione. Vieni." dice aprendo le sbarre permettendomi di uscire. "Ci becchiamo.." mi dice Louis. "È stato un piacere Louis..cercami alla piazza vicino al palco.." rispondo. "Lo farò..fra una settimana sono fuori" fa un cenno con la mano in segno di saluto.

"Sally!" urlai correndo incontro alla donna che mi aspettava alla fine del corridoio. "In che guaio ti sei cacciato, piccolo Horan" dice abbracciandomi. "Mi sei mancata" ricambio l'abbraccio mentre lei ride. "Non sono passate neanche 24 ore dall'ultima volta che ci siamo visti e già ti manco?" mi chiede. Annuisco felice. "Oh si molto" mi sorride anche lei. "Dai andiamo a casa."

"Come hai fatto a trovarmi?" chiedo a Sally mentre torniamo al bar. "Non sei venuto stamattina, così sono andata in piazza e non c'eri neanche lì.. ho chiesto in giro e mi hanno spiegato tutto.." mi sorride e io faccio lo stesso. "Non dovevi.. non per me.." mi guarda male. "Se non era per te, per chi dovevo? Niall tu sei come un figlio per me." mi fermo per abbracciarla. "Grazie Sally. Non so cosa farei senza di te.." ricambia l'abbraccio per poi ricominciare a camminare verso il Sally's coffee. Ci stiamo avvicinando quando finalmente la vedo. Appoggiata nel punto in cui l'avevo lasciata, che sembra guardarmi. Gli sono mancato anch'io. Inizio a correre verso Dream, con le lacrime di gioia agli occhi e un sorriso stampato sul volto, così velocemente come se da un momento all'altro dovesse scomparire. Non riesco a raggiungerla. Sento un "Niall, attento!" urlato da Sally ma è troppo tardi. Mi ritrovo disteso in mezzo alla strada, un dolore allucinante in pancia. Faccio fatica a portare la mano su di essa e sento qualcosa di bagnato e appiccicoso. Alzo con altrettanta fatica la mano per trovarla rossa. Sto perdendo sangue, non capisco perchè. Giro lentamente la testa da una parte. Gente spaventata, altri osservano. Poi vedo una macchina, il mio sangue sul cofano. Il respiro si fa più lento e ora sono preoccupato. Voci lontane, il suono dell'ambulanza, Sally che si avvicina a me sussurrandomi "Andrà bene, andrà tutto bene, Niall. Sono qui con te." e mi viene da piangere sapendo che non è così. Che non rivedrò più Sally o Dream. Sono sempre più stanco. Gli occhi si stanno chiudendo, senza forze, esausto. Non ho paura, voglio solo Dream al sicuro. "Prendi.. la chitarra.. non darla.. a nessuno.. Sally.." dico con le ultime forze. Sto morendo, lo sento. Sorrido a Sally per poi smettere di lottare, la stanchezza e troppa, chiudo gli occhi addormentandomi.. per sempre.

POV. LOUIS

*Una settimana dopo*

Mi avvio verso l'uscita della stazione di polizia e appena fuori mi guardo intorno ammirando il panorama e respirando l' 'aria di libertà'. Decido di camminare fino in piazza. Non vedo l'ora di rivedere Niall ma una buona passeggiata non nuocerà a nessuno. Mezz'ora dopo mi trovo in mezzo al nulla e capisco di essermi perso. Eppure mi sembrava che si passasse da qui per il centro.. Chiamo un taxi capendo di non sapere dove sia la piazza.

"Dove la porto, signorino?" mi chiede l'uomo alla guida del veicolo. "In piazza.." rispondo sperando che capisca senza che gli dica il nome del posto. "OK" risponde solo. Per tutto il tragitto restiamo in silenzio, lui a guidare e io a guardare fuori dal finestrino. "Arrivati" mi dice dieci minuti dopo. "Grazie." lo pago e poi mi dirigo verso il palchetto. Mi osservo intorno. Ci sono un sacco di persone, alcune vanno di fretta, altre entrano e escono dai negozi, bambini che corrono e giocano mentre le madri sono intente a chiaccherare con altre madri o a fare delle telefonate. Sento della musica di sottofondo e mi avvio sperando di trovare il palco con Niall che sta suonando e facendo divertire il pubblico. Cammino facendomi largo tra la gente e trovando finalmente il palchetto ma di Niall niente. Forse ho sbagliato piazza.. O ci sono vari turni per suonare... Aspetterò. Mi metto ad ascoltare una coverband su Ed Sheeran veramente bravi. Ma la persona che voglio ascoltare è un altra. Un dolce ragazzo biondo conosciuto in carcere. A metà concerto mi iniziò a guardare intorno in cerca di Niall. La mia attenzione finisce su una coppia di ragazzi seduti in un angolo. Quello riccio guarda un foglio sul muro, mentre piange. Quello moro lo abbraccia consolandolo. La curiosità è più forte di me. Mi alzo dirigendomi verso i due ragazzi. Mentre mi avvicino per vedere cosa c'è scritto sul foglio, il ragazzo più grande dice all'altro "Harry andiamo a casa.." e si avviano tenendosi abbracciati. La curiosità diventa paura e tristezza quando vedo la foto di Niall su quel foglio. Non sono più sicuro di volerlo vedere ma ormai sono lì. Non voglio crederci, spero che non sia quello che penso. Mi faccio coraggio e inizio a leggere quel maledetto foglio: ' Niall Horan. 17 anni. La vita portatagli via troppo in fretta da un tragico incidente stradale. Sarà sempre ricordato come amico fedele e divertente, cantante e musicista eccezionale. '

Una lacrima scende dal mio viso..  

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SPAZIO AUTORE 
Eccomi qua con l'ultimo capitolo!
Mi sono impegnato tantissimo per questo capitolo e spero che vi sia piaciuto.
Lo so è triste, ma è un bel colpo di scena (?) maybe..
Già dal primo capitolo volevo qualche brutta fine per qualcuno,
ma non la pensavo per Niall.. è stato un duro colpo.
Comunque... è stato un piacere che abbiate seguito la mia prima ff e ringrazio tutti quelli che hanno recensito (46 recensioni sono tantissime secondo me..)
Grazie a tutti quanti per avermi seguito fino a qui :)
Ho già in mente una nuova storia ma non so quando e se la pubblicherò.. 
Vi anticipo però che, per farmi perdonare sulla brutta fine che gli ho fatto fare, sarà su Niall.
Con questo vi saluto e spero di riuscire a far arrivare questo capitolo a 4 recensioni :)
Se non lo fate per me fatelo per il povero biondino ;)
Alla prossima storia,
Un grandissimo bacio,
il vostro Joe.

  
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