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Autore: Inu_Ran    18/09/2013    2 recensioni
"Ho cambiato il nome da The Game a perfect ma la storia non ha subito cambiamenti."
Il mondo è diviso in due parti dove vivono gli umani e i demoni. Nessuna delle due parti
si può incontrare. Inuyasha si ritrova in un mondo che lo odia e tra le difficoltà che la vita
gli porrà davanti troverà qualcuno che riuscirà ad alleviarla. Se vi ho incuriosito entrate, buona
lettura a tutti=)
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 16: Problemi.
Kagome ride. Kagome l’abbraccia. Kagome lo bacia. Kagome infine scivola via.
Due occhi color ambra erano l’unica cosa che risplendeva in quella stanza buia finché non vennero richiusi. Si alzò, ormai non avrebbe più ripreso il sonno, svogliatamente, come era solito da fare da: 14 giorni e 6 ore, ormai era diventata un abitudine contare, anche i minuti, che non vedeva il dolce viso della mora. Come se non fosse già abbastanza difficile starle lontano vedeva il suo volto sorridergli nei sogni per poi svanire. S’incammino verso la doccia, forse l’acqua l’avrebbe risvegliato. Non poteva lamentarsi infatti la ragazza gli aveva dato una stanza, abbastanza grande anche troppo per una persona sola, con allegata un bagno. Una grossa porta dava direttamente al giardino dove lui passava la maggior parte del tempo. Finita la doccia prese un cornetto che le cameriere lasciavano nel tavolino fuori la sua stanza. Qualunque cosa lui volesse, sia che riguardasse il cibo o l’utilizzo di qualche oggetto,l’otteneva. Kagome aveva detto che Inuyasha era un ospite e come tale doveva essere servito e riverito. All’inizio il mezzo demone si sentiva un po’ a disagio non  abituato a tutte queste attenzione ma con il tempo ci aveva fatto l’abitudine. Una volta era andato, seguendo l’odore di una cameriera,  in un piccolo salotto dell’abitazione per ringraziarli della  gentilezza ma non appena giunse l’unica cosa che sentì furono solo insulti.
-Lui è un mezzo demone come può la signorina Kagome lasciarlo vagare liberamente e noi dobbiamo pure servirlo.-diceva una di loro scocciata di dover essere la cameriera di Inuyasha. E se avessero scoperto che lui uccise i genitori della mora l’avrebbero sicuramente cacciato via. Ormai era abituato a questo genere di insulti e non dava più peso alle parole. Da quel giorno mantenne un comportamento freddo verso loro. Alla fine non erano loro il centro dei suoi pensieri ma una buffa ragazza dagli occhi cioccolato. Aprì la porta e sentì il vento infrangersi contro il suo viso e vide i suoi capelli volare via. Percorse il lungo giardino fino ad arrivare vicino una panchina. Si sedette e si mise a fissare la finestra. Sembrava uno stalker. Se Kagome avesse notato che fissava la sua sagoma da dietro la tendina, da 2 settimane, gli avrebbe lanciato qualcosa. Ma ormai la mora non si accorgeva più di lui, quando vedeva la sua faccia fissare fuori rimaneva incantato dalla sua bellezza finché lei lo notava ed a qual punto andava via. Non udiva la sua dolce voce da tempo e le mancava da morire. Avrebbe tanto voluto toccarla di nuovo, sentire il suo profumo ed il calore provocato dai loro abbracci ma l’unica cosa che poteva fare era stare fermo ad aspettare che si affacciasse alla finestra o che si avvicinasse ad essa. Sapeva che lei stava soffrendo e che la colpa era sua ma non voleva perderla per un cosa passata e da una persona che non era lui. Quell’Inuyasha che uccideva tutti, quello che amava sentire le urla di disperazione non era lui e sperava lo capisse anche la ragazza. Alzò la testa e vide la ragazza correre da un’altra parte.
Le mani appoggiate a terra, le ginocchia sopra il freddo  pavimento, la testa china sul gabinetto e la bocca intenta rigettare. Kagome aveva vomitato, di nuovo. Dalla partenza di Sesshomaru qualche volta le capitava di vomitare, la voglia di mangiare giorno per giorno le era passata. Si issò e si sciacquò la faccia, si vide allo specchio: era orribile.  Le occhiaie le contornavano gli occhi, i capelli erano disordinati e anche annodati, la faccia era pallida. Doveva fare qualcosa. Il dolore la stava uccidendo. Non usciva da quella stanza da due settimane e si sentiva terribilmente sola. S’incamminò verso la finestra, incurante che fosse in pigiama, e l’aprì, provocando un forte rumore. A quel suono il mezzo demone alzò di scatto la testa  ritrovando due pozze di cioccolato che lo fissavano. Kagome era tornata. Era lì davanti ai suoi occhi. Lei non si aspettava di trovarlo, qualche volta l’aveva visto in giardino ma per evitare discussioni andava via ma questa volta era diverso. I suoi occhi non riuscivano a staccarsi da quell’oro. Voleva andar via ma voleva poter restare lì. Era confusa: da una parte guardarlo le riporta in mente i suoi genitori dall’altra voleva sapere se le sue labbra sapessero ancora di agrumi. Lo amava e l’odiava.
“Kagome.” Sussurrò Inuyasha ma le orecchie della mora non udirono niente, solo un demone  o un mezzo demone l’avrebbero potuto sentire. Ad un tratto le sembrò che la terra attorno a lei girasse e si appoggiò alla ringhiera. Le forze venivano meno e non riusciva a vedere bene. Si abbandonò al suolo e l’ultima cosa che vide furono due occhi color oro e poi il nulla. Inuyasha si era accorto che qualcosa non andava nella ragazza, non appena ella si lasciò andare con un salto la prese al volo. La poggiò, con tutta la delicatezza che aveva ed attento a non ferirla con gli artigli, sul letto della ragazza per poi coprirla. Notò che era pallida, terribilmente pallida. Un forte odore colpì le sue narici e si avvicinò per vedere cos’era. Fu enormemente sorpreso da ciò che trovo. Chiamò una cameriera, anche se l’idea di dover parlare con una di loro lo infastidiva, ma aveva bisogno di risposte che solo lei poteva dargli considerando che Kagome stava dormendo. La ragazza salì subito non prima di aver sbuffato una decina di volte.
“Cosa vuole?” disse sbuffando.
“Da quanto tempo Kagome non mangia?” chiese andando immediatamente al punto, non aveva tempo da perdere.
“Come scusa?” disse incredula la ragazza.
“Sei pure sorda? Ti ho chiesto da quanto tempo Kagome non mangia. Ho trovato nel cestino dei rifiuti del cibo. Possibile che voi non vi siete accorti di niente? Siete forse ciechi oltre che sordi?” il tono di Inuyasha non era per niente gentile.
“Come si permette? Comunque la signorina Kagome non esce da questa stanza da molto e noi le portavamo sempre i pasti. Non voleva che nessuno entrasse  e ogni qualvolta il vassoi era vuoto. Non potevamo certo immaginare che non mangiasse più. Ma mi dica adesso come sta a bisogno di qualcosa?.” Chiese la cameriera preoccupata per le condizioni fisiche di Kagome.
“Si, di gente più competente.”disse per poi sbattergli la porta in faccia. Loro l’avevano trattato con freddezza e lui li stava ripagando nella stessa maniera. Si avvicinò alla ragazza e si sedette sul letto.
“Kagome, Kagome. Svegliati.” Cominciò a chiamarla per qualche minuto finché non vide i suoi occhi castani aprirsi e fissarlo.
“Che ci fai nella mia stanza? Ed io? Ero in balcone , ne sono sicura.” Provò ad issarsi suoi gomiti ma il mezzo demone glielo impedì.
“Stai coricata. Sei svenuta ed io ti ho presa prima che tu potessi sbattere la testa.”
“Grazie.” Disse timidamente “ Ma adesso puoi andare, sto bene.” Mentì. Doveva ammettere che sapere che lui l’aveva salvata e l’idea di averlo accanto la rendeva felice ma non poteva dimenticare.
“No io non me ne vado. Kagome da quanto tempo non mangi?” il tono della sua domanda era differente rispetto a quello che aveva rivolto, minuti prima, alla cameriera era più dolce.
“Ma cosa dici io…” ma si dovette interrompere quando vide il mezzo demone alzarsi e prendere in mano la spazzatura.
“Non posso ingannare un mezzo demone, vero?” chiese ed Inuyasha fece cenno di no col capo.
“Quindi?”
“Ho provato a mangiare qualcosa ma la maggior parte la rigetto ed a volte non avevo fame. Quindi diciamo che non mangio decentemente da quando Sesshomaru è andato via.” Inuyasha si sentì in colpa.
“Tieni prendi questo cornetto, io vado a dire alle cameriere di portarti più tardi qualcosa.” Prese il cornetto e lo porse alla mora che lo mangiò subito  mentre Inuyasha richiamò la cameriera che fu ben lieta di sapere che la mora stesse bene.
“Vuoi dell’acqua?”
“Si grazie.” Per un po’, finche la ragazza non finì di mangiare e bere, nella stanza calò il silenzio finché non chiese a Kagome se volesse riposare un po’ e con gran dispiacere del mezzo demone la sua risposta fu positiva.
“Allora io vado, buon riposo.” Si girò e s’incamminò verso la porta ma non fece molta strada perché Kagome lo fermò prendendolo da una manica.
“Ti prego solo finché non mi addormento resta con me.” Inuyasha non poté dire di no alla sua proposta, era così dolce che anche se gli avesse chiesto di buttarsi da un ponte forse l’avrebbe fatto.
“Va bene.” E si sedette, di nuovo vicino a lei. La ragazza chiuse gli occhi ed il suo volto parve rilassato, la presa sulla manica di inuyasha era ben salda e non l’avrebbe lasciata facilmente. Aveva paura di rimanere sola, per una volta voleva poter dimenticare tutto ed essere la dolce e spensierata ragazza di anni orsono. Inuyasha per far comprendere che era lì e non se ne sarebbe andato per nessun motivo le diede un bacio sulla fronte.
“Tranquilla io non vado da nessuna parte.” La stretta si fece più forte, segno che lei aveva sentito le sue parole.
“Ti amo.” Disse ma ormai Kagome era nel mondo dei sogni e quelle parole furono dette al vento. Il mezzo demone non si scoraggiò, avrebbe trovato altre situazioni per dirglielo, per ora gli bastava stare con lei e vedere il suo volto, dopo tanto tempo, sorridergli.
 
Angolo dell’autrice:
Dopo un mese circa, non è colpa mia ma del cane che mi prende tanto tempo, sono tornata  con la storia. Kagome è indecisa: vorrebbe perdonare Inuyasha ma non riesce a dimenticare ciò che ha fatto in passato. Al contrario il mezzo dmeone non si sente responsabile di quello che ha fatto, non può sentirsi responsabile di qualcosa che ha fatto quando non era in sé però si è sentito in colpa quando ha scoperto che la ragazza non mangiava da tanto. Ci tengo a ringraziare tutti e un ringraziamento speciale a serin88. Un bacio e alla prossima Inu_Ran^.^
  
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