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Autore: Hope89    18/09/2013    4 recensioni
Cercai la sua mano, incrociando le nostre dita.
Sospirai ‘ogni volta che lo facciamo è diverso.’ ammisi ‘non sei come le altre.’ Affondai il viso tra i suoi capelli, baciandole la testa.
‘in che senso?’ domandò, cercando il mio sguardo.
Alzai il viso, guardandola negli occhi ‘quando sto con te mi fai provare emozioni diverse, non è solo sesso.’.
‘cosa provi per me?’ accarezzò la mia guancia, ricoperta da un sottile strato di barba.
Chiusi gli occhi, deglutendo ‘io…’.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Mi sveglia e mi vestii.
Arrivai sotto casa del mio migliore amico, oggi durante letteratura avremmo dovuto consegnare il compito. Sia io che Zayn, ci eravamo impegnati un sacco per far riuscire un buon lavoro. Avevo bisogno di parlargli. ‘ciao farfallina.’ mi salutò, Harry, con un bacio sulla guancia.
Gli stropicciai i capelli ‘buon giorno’.
Notai che i ragazzi non aveva la cartella, ma bensì la sacca con il cambio per football.
‘ma oggi vi dovete allenare?’ domandai, interrompendo il silenzio.
Louis mi sorrise ‘ci dobbiamo allenare tutti i giorni, fino alla finale.’ rispose alla mia domanda.
‘ma di solito vi allenate il pomeriggio.’ picchiai i piedi al suolo, come una bambina.
Harry rise ‘si, ma il preside ci ha concesso di saltare le lezioni!’ intervenne, il riccio.
‘ma tutti i giorni?’ mi lamentai.
Liam annuì ‘non è mica una tragedia.’ 
Arrivammo a scuola, salutai i ragazzi prima di andare al campo da football. 
Mi guardai attorno e vidi Demi,le corsi velocemente in contro per poi salutarla con un delicato bacio sulla guancia.
'I ragazzi ci lasceranno sole per un po' iniziò il discorso dispiaciuta.
'Già' sbuffammo entrambe per poi dirigerci in classe.

***
‘come sono andate le lezioni?’ Niall fu il primo a uscire dallo spogliatoio con gli occhi di Demi fissi su di lui, seguito da Liam.
Sorrisi ‘benissimo voi?'
Demi non accenno a parlare era troppo persa nei gli occhi color mare del biondo.
'Demi qualcuno ti ha mangiato la lingua?' esclamò Niall ridendo.
'Ehm no' arrossì per poi sorridergli.
 Liam mi abbracciò ‘E' amore;comunque perfettamente, siamo imbattibili’ esclamò, ‘beh sono imbattibili.’ indicò i ragazzi, che poco a poco uscirono dallo spogliatoio, mancava solo Zayn.
‘non giocherai?’ domandai al castano.
Scosse la testa ‘sono in riserva, la schiena non mi da pace.’ sorrise, cercando di sdrammatizzare la situazione.
‘era ora.’ urlò Harry ‘Zayn sei lentissimo.’ alzai lo sguardo, e vidi il moro.
Si grattò la testa ‘scusate’ esclamò, avvicinandosi a noi ‘stavo parlando con Ginevra, ci ha inviati alla sua festa.’ sorrise, mettendo la lingua tra i denti. Quanta bellezza poteva avere, solo con un gesto così banale?
‘ci andiamo?’ continuò, Zayn.
I ragazzi annuirono, tranne me. Non me la sentivo di andare a una festa in cui tutti si sarebbero divertiti, eccetto io. ‘non saprei…’ borbottai tra me e me.
‘asociale.’ mi accusarono ‘ci divertiremo, passo a prenderti alle otto, va bene?’ propose Zayn.
'Va bene' rispose Demi al posto mio.
Zayn mi guardò come per dirmi se ero d'accordo e 
annui anche se non volevo.

***
Indossai un mini abito nero, con dei tacchi appariscenti rossi, avrebbero richiamato il rossetto anch’esso rosso. Avevo appena finito di stirare i capelli, li lasciai sciolti. Mi guardai allo specchio, avendo il collo scoperto la collana di Zayn, si notava perfettamente. Non l’avevo mai tolta, anche dopo tutto ciò che successe tra noi.
Il suonare del citofono mi fece riprendere dai miei pensieri.
Corsi ad aprire la porta, rischiando di cadere dalle scale per via delle scarpe. Arrivai davanti la porta d’ingresso, e feci un respiro profondo. Aprì la porta.
Era bellissimo, come sempre. Indossava una camicia a scacchi tendete sul blu, sbottonata in alto; le maniche erano accartocciate fino ai gomiti. Sotto essa non portava nessuna maglia, era a petto nudo; riuscivo a intravedere i tatuaggi. Il pantalone nero, aderente, gli fasciava perfettamente le gambe; come sempre erano a vita bassa, ai piedi c’erano le sue Blazer.
Alzai lo sguardo, scontrandomi nei suoi occhi color caramello. Sorrideva.
‘se sei pronta… possiamo andare.’ interruppe quel silenzio imbarazzante. Lo ringraziai mentalmente per aver parlato per primo, non sarei mai riuscita a spiaccicare una parola.
Presi fiato ‘aspetta.’ torturarmi le mani, in quell’istante, non era una cosa intelligente ‘ ho bisogno di parlarti, vieni…’ con la mano lo incitai a seguirmi sul divano.
‘anch’io avrei bisogno di parlarti.’ ammise, sorridendomi. Avevo timore del suo discorso, se mi avesse detto che si sarebbe fidanzato con Katie? Sarebbe stato un duro colpo da digerire, era difficile da ammetterlo, ma i miei sentimenti, verso Zayn, erano sempre più forti e dolorosi.
‘mi dispiace.’ dissi d’un fiato ‘mi dispiace per tutto, per Jake e per come mi sono comportata con te. Sono stata una stupida a comportarmi in quel modo, perdonami.’ lo implorai, con gli occhi lucidi.
Sospirai sentendo le sue labbra sulle mie. Quanto mi erano mancate.
‘parli troppo.’ mi prese in giro ‘sono io che devo chiederti scusa. Ho sbagliato tutto con te. Non dovevo farmi quasi mezza scuola in tre giorni per farti sentire in colpa, o per farti ingelosire. Eh in assoluto non dovevo portarmi a letto Katie... scusami. Tu non meritavi nulla di tutto questo.’ sospirò ‘quando i ragazzi mi hanno detto che hai pianto durante ginnastica… sono rimasto male perché sapevo di averti ferita; quel giorno volevo parlarti, ma ti ho visto con quel coglione e quando ti stava per baciare…’ le parole gli morirono in gola. Soffocai una risata.
‘perché ridi?’ domandò, perplesso.
Accarezzai col palmo della mano, la sua guancia ‘quel giorno ho liquidato Jake, l’ho rifiutato per te…’ sussurrai l’ultima parte.
Un sorriso sincero si impadronì sul suo volto ‘per me?’ domandò retorico.
‘ma se vuoi Katie…’ mi zittì con un bacio a stampo.
Scosse la testa ‘sei stupida se pensi che mi piaccia.’ soffiò sulle mie labbra.
‘pensavo che…’ mi interruppe ‘pensavi male!’ ribatté scontrando, nuovamente, le nostre bocche.
Appena arrivati alla festa raccontai tutto a Demi che mi face un'occhiolino abbastanza malizioso dopo di ché scoppiamo a ridere all'unisono con i sguardi straniti dei ragazzi addosso.
Mi avvicinai al suo orecchio e le sussurrai di parlare con Niall.
Lei fece cenno di no,e io la riguardai male ma subito dopo ci sorridemmo. 
Mi guardai attorno, la maggior parte delle persone erano ubriache, compreso anche Jake.
Solo al pensiero di come era conciato, mi veniva il rigetto. L’avevo trovato in una camera, scambiata per un bagno, intento a farsi una ragazza. Meno male che era diverso da Zayn, meno male.
Non capirò mai l’esigenza di ubriacarsi, per divertirsi.
Scesi lungo le scale della casa, tornando al salone. Stavo cercando il mio presunto ‘accompagnatore’ se così si poteva definire. Cercai la sua cresta tra le teste della gente, non lo trovavo da nessuna parte. Il timore che fosse appartato con qualche ragazza, mi balenò in testa. Non eravamo fidanzati, poteva fare ciò che voleva.
Tra la folla vidi il cespuglio che aveva in testa, Harry; intendo a strusciarsi su una rossa con tette e culo rifatto. Ruotai lo sguardo verso destra, trovando Zayn mentre ballava con alcuni componenti della squadra; delle ragazze si avvicinarono a lui, ma puntualmente le allontanava, così facendo presi coraggio buttandomi sulla da ballo. Mi avvicinai a lui, toccandogli la spalla.
‘ma te ne vuoi andare?’ urlò furioso, girandosi verso di me.
Appena mi vide sorrise ‘piccola.’ mormorò, prendendomi per i fianchi.
Mi sembrava ancora così irreale trovarmi a ballare con uno dei ragazzi più belli della scuola, io la ragazza più evitata dell’intero istituto era avvinghiata al più popolare. Se non fosse stato per i ragazzi per Demi, avrei passato dei anni di solitudine.
Appoggiai le mani sulle sue spalle, stringendogli il collo. Zayn cinse i miei fianchi, unendo i due corpi.
Iniziavo ad amare questo suo lato possessivo.
 Con due dita alzò il mio viso, avvicinandolo al suo. Unì le nostre bocche, mordendomi di intanto in tanto il labbro superiore.
Le sue dai fianchi salivano sulla mia schiena, poi tornavano al punto di partenza.
Ogni bacio, anche il più piccolo, mi trasmetteva sicurezza e felicità. Zayn riusciva a farmi stare bene, con lui mi sentivo viva e accettata. Il fiato si faceva sempre più corto, entrambi ne cessavamo di aria. La mia lingua, inesperta, accarezzo più vogliosa di prima, la sua.
‘cerchiamo i ragazzi.’ sussurrò al mio orecchio, prima di rubarmi un bacio a stampo.

-Pov.Demi-
Mi trovavo in mezzo a tantissimi ragazzi che mi si struciavano contro,che ci provavano con me,tutti,eccetto Niall.
Era da un po che stava flirtando con una ragazza ed io ero maledettamente gelosa.
Stavo ballando con chiunque pur di avere un minimo della sua attenzione,ma niente.
Così mi arresi mi diressi verso il bancone e presi un moijto.
Sentii delle mani sulle mie spalle e poi un testone biondo posarsi sulla mia spalla.
'Ciao bella' mi disse regalandomi uno dei suoi sorrisi più belli.
'Ehi' risposi leggermente imbarazzata.
'Devo parlarti' improvvisamente si fece serio.
C'era da preoccuparsi?
Mi prese per mano e mi portò fuori all'altro lato della casa.
I miei occhi erano incatenati ai suoi,seguivo ogni suo singolo movimento.
Mi sorrise ricambiai, abbassando lo sguardo che subito dopo fu rialzato  dalla sua mano.
'Cosa dovevi dirmi?' 
'Demi..' disse imbarazzato.
'Si Niall?'
'Mi piaci,mi sei sempre piaciuta dal primo giorno in cui i miei occhi hanno incontrato i tuoi.' mi disse tutto d'un fiato.
Non mi diede nemmeno il tempo di rispondere che si fiondò sulle mie labbra.
Sembrava di essere in paradiso.
Non avevo le farfalle nello stomaco,io avevo un'intero zoo.


-Pov.Selena-
Salimmo per le scale, mano nella mano. Sentivo gli sguardi delle persone contro di me, come se avessi commesso un omicidio. Odiavo essere al centro dell’osservazione.
Arrivammo nella mansarda, dove trovammo i ragazzi intenti a giocare al gioco della bottiglia
‘vado a prendere aria, ho caldo.’ dissi sventolandomi la mano sul viso. Zayn mi sorrise, lasciandomi la mano, scesi in giardino.
Passai davanti la piscina, in cui un paio di ragazzi si stavano accoppiando. Un conato di vomito mi passò per la gola. La gente non aveva pudore, ecco perché non volevo venire alla festa. Camminai arrivando a un gazebo, appartato, in un angolo del giardino.

Un ragazzo, barcollante, venne verso la mia direzione, era troppo ubriaco per essere Zayn.
Quando fu più vicino capì chi fosse: Jake.
‘ciao bellezza.’ esclamò malizioso, con la classica voce da ubriaco.
Strinsi le spalle ‘ciao.’ rimasi il più distaccato possibile. Volevo solo essere il più lontano da lui.
‘fermati.’ Afferrò il mio braccio, avvicinandomi a lui. Sentivo il puzzo di alcool dalla sua bocca. La sua presa si fece sempre più ferrea, fino a farmi male.
‘lasciami.’ sussurrai, spaventata.
Scosse la testa, appoggiando una sua mano sulla mia bocca per evitare che urlassi; con la mano libera mi prese per le spalle, spingendomi contro il muro, divaricando le mie cosce grazie a una sua gamba.
Tolse la mano dalla mia bocca, bloccandomi le braccia. Mi sentivo impotente. 
Alzò la gonna del mio vestito, infilando una mano tra le cosce, arrivando alla mia intimità coperta. Il suo tocco era prepotente, tutto il contrario di Zayn.
‘lasciami.’ ripetei, urlando. Rideva, era macabro. La sua mano colpì il mio viso, fu una frazione di secondo. Non me ne accorsi neanche. Sentii nella bocca il gusto metallico del sangue.
Mi sentivo impotente, non potevo fare nulla. Piangevo, piangevo con tutta me stessa, ma non li lasciò.
-Pov.Zayn-
Niall e Demi arrivarono correndo verso di noi mano nella mano.
Finalmente,pensai.
***
‘non credete che sia ora di andare?’ esclamò, il mio migliore amico.
Guardai l’orologio al polso, erano quasi le tre del mattino. Selena era sparita da almeno dieci minuti.
‘sarà meglio andare.’ annui alla proposta di Liam.
Stranamente eravamo quasi tutti lucidi, Harry,Niall e Demi erano un po brilli   ma non conciati da far schifo. Riuscivano a camminare, e parlare tranquillamente, erano solo un po’ troppo allegri.

Appena arrivammo al piano di sotto, ci spostammo verso la cucina, intenti a cercare Sel, ma non la trovammo. Dove cazzo sarà, pensai.
‘Zayn.’ Mi richiamò Harry ‘se aveva bisogno di aria, sarà fuori.’ annui, seguendo il riccio. Aveva ragione.
Uscimmo dalla casa, percorrendo la ghiaia che portava alla piscina. Guardai tutto il giardino, c’era pochissima gente: chi in piscina, o chi appartato vicino alla recinsione.
Ci avvicinammo a delle panchine, sedendoci.
‘dove cazzo è.’ urlai, incazzato.
Louis lasciò la mano della sua ragazza, Eleanor, appoggiandola sulla mia spalla ‘è qui da qualche parte, magari è in bagno.’ ipotizzò. Mentalmente sperai che fosse così. Un urlo mi fece tremare.
‘l’avete sentito?’ domandò, Niall. Deglutì, annuendo.
‘lasciami, ti prego.’ alzai lo sguardo verso un piccolo gazebo, posto nel fondo del giardino. ‘basta.’ urlò, una seconda volta quella voce. La voce della mia piccola. Preso dall’agitazione, corsi verso le urla.
Mi mancò il respiro, ciò che vidi mi fece ribollire il sangue. Jake avvinghiato a Selena, mentre la denudava e toccava. Serrai la mascella, era morto. Lo presi dalle spalle, allontanandolo dalla ragazza, facendolo cadere per terra. 
Presi una leggera e diedi una spallata a quel figlio di puttana di Jake. Vidi Selena traumatizzata, cadde per terra, accasciandosi su se stessa. Piangeva, non aveva forze, ma continuava a piangere,la sua migliore amica urlò nel vederla.
Si avvicinò ma fu bloccata da Niall che l'abbracciò,Demi scoppiò a piangere.

La gonna del vestito della mia ragazza era, completamente, tirata su scoprendole l’intimità; le spalline dell’abito erano abbassate, mostrando il reggiseno che copriva i suoi seni.
‘adesso te la vedrai con noi.’ lo scrocchiare della nocche di Louis, mi fece risvegliare.
Mi abbassai all’altezza di Selena, allungai una mano, ma si ritrasse. Aveva paura di me.
‘sono io, Zayn.’ mormorai ‘piccola, sono io.’ riprovai ad avvicinarmi, non si allontanò.
Avvolsi il suo fragile corpo tra le braccia, cullandola. Le baciai cauto la testa.
Come si poteva fare del male a una ragazza del genere?
Delicatamente le abbassai il vestito, coprendole l’intimità; con fatica le alzai la parte alta, coprendole il petto.
‘amore…’ mormorai, accarezzandole la guancia sporca di sangue.
I suoi occhi era colpi di lacrime ‘ti a…’ svenne tra le mie braccia.

Scusate il ritardo ragazze!..Mi farò perdonare:*

  
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