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Autore: Dionisie    18/09/2013    1 recensioni
-Tua sorella è...come dire...-
-Un vulcano? Un uragano? Una bomba? Sì, concordo con te-
-Ti somiglia, capitano-
Il castano rise e la osservò spazzare con forza e perizia il pavimento.
-Fossi in te però nasconderei tutto ciò che non ha ancora raggiunto-
Il capitano gli sorrise con aria criptica.
-Cosa intendi dire?-
-Beh, per esempio potresti nascondere...-
-E questi cosa sono?-
La più piccola prese in mano dei fogliettini sui tavoli e il fratello sospirò, rassegnato.
-...i menù. Scusa, non sono stato abbastanza veloce-
L'uomo dai capelli lilla lo guardò interrogativo, chiedendosi cosa mai avrebbe potuto fare di tanto grave quello scricciolo con i suoi menù.
-Ma non vanno bene!-
-Come?- Inarcò un sopracciglio, interdetto.
-Sì, insomma, sono...vecchi-
-E allora?-
-E allora non va bene, ci va qualcosa per attirare nuovi clienti! Questo non attirerà mai qualcuno di giovane. E' bocciato-
E lo lanciò dietro di sé, sotto lo sguardo di un Tobitaka sotto shock e le risate mal trattenute del fratello.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Archer/Seiya, Mark/Mamoru, Nelly/Natsumi, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Di pensieri e cocci

 

Erano passati diversi giorni dalla giornata, o, meglio, nottata con gli ex-giocatori e Tobitaka era sempre più confuso. Da quella sera qualcosa era cambiata nella sua convivenza con Hiyoko: lui si era riscoperto inspiegabilmente protettivo verso la ragazza e da allora aveva avuto il desiderio di proteggerla. Era come se la gravità fosse cambiata per lui, che aveva iniziato a ruotare attorno alla ragazzina. Lei, però, sembrava volergli stare più lontano possibile. Gli scivolava via come sapone dalle mani e ciò lo rendeva inquieto ed ansioso.
Il giovane uomo si immerse nella vasca. L'acqua era bollente; rilassante sia per i suoi muscoli dopo una lunga giornata di lavoro, sia per la sua testa dolorante per il troppo pensare.
Si passò una mano tra i capelli umidi, poggiando la schiena contro la parete della vasca. Aveva appena chiuso gli occhi quando un urletto femminile seguito da un tump ed un crash lo fece scattare in piedi. Si legò frettolosamente un asciugamano alla vita e scattò fuori.
Hiyoko era per terra, sdraiata tra i cocci di...qualcosa.
-Hiyoko!-
I suoi occhioni cioccolato si aprirono e si posarono su di lui e Tobitaka ci si perse.
Osservò come il marrone in alcuni punti si facesse più chiaro diventando quasi color dell'oro, mentre in altri punti si scuriva diventando scuro come la notte.
D'altro canto, Hiyoko stava per morire d'infarto visto che lui era corso da lei con addosso solo un asciugamano e bagnato da testa a piedi. Sentiva che presto sarebbe sventa se l'avesse osservato ancora per un po'. Distolse a fatica lo sguardo, rossa in volto. Tanto bastò a Tobitaka per riprendersi.
-Stai bene?-
Domandò preoccupato, inginocchiandosi di fianco a lei.
-Sì...sono inciampata ed avevo un bicchiere in mano...l'ho rotto, mi spiace...-
Tobitaka scosse la testa.
-Non dirlo nemmeno per scherzo, l'importante è che tu non ti sia fatta male seriamente. Comunque è meglio disinfettarti, ti sei tagliata sulla guancia...e direi che anche le mani sono ridotte male...-
Hiyoko si guardò le mani piene di taglietti.
-Ehm, Tobitaka...posso chiederti un favore?-
-Uh, certo-
-Puoi...potresti andare a vestirti?-
Era così rossa che in confronto un pomodoro maturo sfigurava. Tobitaka diventò dello stesso colore e balbettò qualche scusa prima di scattare di nuovo
verso il bagno.

Sentiva solo il sangue scorrergli nelle orecchie. L'averla vista così, tra i cocci di vetro, l'aveva spaventato a morte. Ma poi lei aveva aperto quegli occhioni e l'aveva guardato come se fosse la cosa più bella al mondo. Probabilmente si era immaginato tutto, ma quegli occhi l'avevano guardato con adorazione. E davanti a quella vista il cuore gli era saltato in petto.
Hiyoko, invece, stava rischiando la morte sul serio. Come biasimarla d'altronde? Aveva appena avuto una bella visuale dei pettorali inaspettatamente scolpiti dell'uomo. Il suo corpo era asciutto ma era...fantastico. Le aveva tolto letteralmente il fiato. Era...wow. E non c'erano altre parole per descriverlo. La porta che si apriva di nuovo le preannunciò un nuovo infarto. Aveva indossato un pigiama slabbrato che lo faceva sembrare estremamente tenero e...sexy.
-Hiyoko lascia, faccio io-
-No Tobitaka, l'ho rotto io ed è giusto che...-
Si bloccò quando le mani del ragazzo si posarono sui suoi polsi.
-Ora è il caso di disinfettarti e fasciarti,ok?-
Tobitaka sorrise a vedere Hiyoko arrossire ed annuire. Era troppo carina.

  
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