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Autore: LolloStyle    19/09/2013    2 recensioni
Matt Manriver, ragazzo difficile e pieno di problemi, un giorno scopre di essere un mezzosangue e verrà portato al Campo. Cosa succederà?
Genere: Azione, Fantasy, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Gli Dèi, Luke Castellan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il mio migliore amico è un tipo strano

Quella mattina faceva parecchio freddo, per questo mi ritrovavo sotto quintali di coperte. Ah, stavo veramente be-.
"Matttt!" si sentì dal piano di sotto. Sbuffai: come non detto.
"Che c'è?" chiesi, con la voce impastata dal sonno.
"E' pronta la colazione!" rispose mio padre. Guardai la sveglia. Non era ancora suonata. E ci credo, erano ancora le sei e mezza! Imprecai sotto voce, per poi alzarmi, mandare un "Arrivo!" a mio padre, e dirigermi verso la finestra. La aprì, facendo entrare aria fresca (anche troppo) e luce, poi andai verso l'armadio. L'aria fredda penetrò subito nel mio corpo, facendomi gelare. Più veloce che potevo, spalancai le ante, e scorsi fra i vari vestiti quelli che potevano definirsi decenti. Presi una maglietta completamente blu, con vari smiles sopra, e dei jeans strappati un pò dappertutto. Poi aprì il cassetto e presi canottiera, mutande e calzini. Chiusi l'armadio e afferrai le mie Converse blu, per poi avventarmi verso il bagno. Una volta entrato, mi chiusi la porta alle spalle, chiudendola a chiave. C'era solo mio padre nella villetta, ma non mi fidavo comunque. Sono sempre stato parecchio paranoico. Spalancai la finestra anche lì, per non far appannare i vetri, poi mi spogliai e mi ficcai sotto la doccia. Mi rilassai per un pò (tipo mezz'ora) sotto quel getto caldo, poi uscì e afferrai l'asciugamano. Mi asciugai bene corpo e capelli, li scossi un pò, poi presi il phon (?) e finì di asciugarmeli. Presi i miei vestiti sparsi per terra e li misi nel cesto della biancheria sporca, e mi infilai quelli nuovi, appoggiati sul lavandino. Poi schiavai la porta, uscì, e scesi di sotto.
"Finalmente! Sono le sette e cinque!" esclamò mio padre, una volta arrivato. Sospirai, diedi una piccola carezza a Toby, il mio cagnolino che intanto stava soffocando nel tentativo di farsi notare, e mi sedei sul tavolo, dove il latte caldo di mio padre aspettava solo di essere bevuto. Afferrai il pacco di cereali e ne versai un pò dentro, poi lo bevvi tutto d'un sorso. Era troppo buono! Mi asciugai un pò ai lati della bocca, poi presi il mio zaino a tracolla vicino alla porta (e il mio orologio da polso), salutai mio padre, Toby, e uscì di casa, dirigendomi a piedi verso la mia scuola, la Corrado Cagli (nome mai sentito, sinceramente), una scuola per ragazzi difficili.

Durante la strada, incontrai Harry, che mi salutò con un cenno della mano. Risposi, e poi ci incamminammo verso la scuola (che frequentavo da quasi due anni, un record!).
Una volta arrivati, incrociammo lo sguardo di Giulia Ferrieri (cognome non molto bello, lo so), assieme al suo gruppo di amiche, e a Federico Bufeso (cognome strano, e molto), il suo ragazzo. Giulia era parecchio bella, con degli splendidi capelli boccolati (?) biondi, e degli occhi verde smeraldo. Federico, invece, aveva dei capelli di un marrone strano sempre con una cresta e degli occhi color argilla che odiavo (e che mi sembravano parecchio strani).
"Oh, ma guarda!" esclamò lui. "Ecco Terminator e Mortinator!". Odiavo quel soprannome! Ci aveva chiamati così per il fatto che io avevo distrutto parecchie scuole, mentre lui.... beh, avete capito, no?
"Ah-ah, se io sono Terminator, tu sei Gellinator. Cosa, i tuoi capelli fanno troppo schifo senza gel?" dissi, facendo un sorrisetto soddisfatto. Lui sbuffò e non rispose. Beccato sul suo punto debole.
"Dai, ragazzi, non litigate!" ci sgridò Giulia. "Piuttosto, che ne dici di venire alla nostra festa, stasera?". Federico la guardò male, ma lei lo ignorò.
"Beh.... d'accordo..." risposi. Tanto, non avevo niente da fare, e volevo svagarmi un pò. Lei sorrise e fece un piccolo strilletto, entusiasta. Aveva più problemi di me, quella ragazza?
"E tu, Harry?" chiese poi. Lui sgranò gli occhi.
"Manco a pensarci!" esclamò. "Matt, ti aspetto in classe". Poi se ne andò, scuotendo la testa. Giulia sospirò, tese la mano indietro, e Martina, un'altra sua amica, prese da una busta bianca un invito azzurro e lo passò a lei. Giulia me lo passò, dicendo: "Stasera, alle nove, casa mia, d'accordo?". Poi si allontanò, ridendo. Sospirai e mi diressi in classe.

Alle otto e tre quarti ero pronto. Mi ero messo una delle mie magliette migliori, e i soliti jeans. Infilai le Converse, misi il cellulare in tasca, ma mi arrivò un messaggio. Era di Harry.
Ehi, sei sicuro di andare a quella festa? diceva.
Beh... sì.... però senza di te sarà noioso :(.... perchè me lo chiedi? risposi.
Ho un brutto presentimento... rispose a sua volta.
Tranquillo, se succede qualcosa ti chiamo :) dissi.
Mmmm.... d'accordo.... divertiti... disse lui. Sbuffai e infilai il cellulare in tasca. Chissà che aveva. E poi, in questi ultimi tempi, mi diceva di non usare il cellulare. Gli avevo chiesto mille volte perchè, ma non mi aveva risposto. Afferrai le chiavi della mia macchina, salutai Toby e mio padre (che mi intimò di stare attento... ma che avevano tutti oggi?!) e uscì di casa, per poi salire in macchina.
In meno di un quarto d'ora mi ritrovai a casa di Giulia. Da dentro proveniva una musica assordante, e luci colorate si vedevano dalle finestre. Spensi la macchina e, mentre stavo per estrarre le chiavi, sentì come se mi stessi sollevando. Guardai fuori dal finestrino, confuso, e ciò che vidi mi fece gelare. La mia macchina si stava sollevando! D'istinto (come facevo di solito) mi buttai dalla macchina, sbucciandomi mani e ginocchia. Guardai cosa stava succedendo, e ciò che vidi non mi piacque per niente. C'era Federico, sotto la mia macchina, e la stava sollevando!
"Ma che ca-?" iniziai, ma lui mi rivolse un ghigno.
"Io stare aspettando te, Matt Mandriver" disse. Lo guardai storto. Perchè ad un tratto si era messo a parlare in modalità russo?
"Ehm.... hai fatto parecchia ginnastica, eh?" chiesi, scherzando nervosamente. Lui fece ancora il suo solito ghigno, poi lanciò la mia macchina verso di me. Spalancai gli occhi e mi buttai a sinistra, ma non feci in tempo a schivarla, e quella mi bloccò una gamba contro l'albero. Imprecai dal dolore, mentre Federico mi si avvicinava. Cercai di togliere da lì la gamba, ma senza ottenere risultato. Poi, Federico si trasformò. La sua pelle abbronzata si trasformò in un grigio argilla, la sua massa aumentò di almeno cento kili, e i suoi vestiti si strapparono, lasciandolo (per mia fortuna) soltanto con un gigantesco perizoma rosso. Mi trattenni dal ridere al pensiero che lo portasse tutti i giorni, ma in quel momento non era il momento di ridere. I suoi due occhi si fusero, e divennero uno solo, i suoi capelli si ritirarono, e altre quattro braccia gli spuntarono sotto alle altre. Ero sconvolto. Federico in realtà era... un ciclope?! Ma i ciclopi non esistevano! Ma non mi lasciò finire che fra le sue mani si formò un grosso blocco di terra, che alzò in aria, pronto a scagliarlo verso di me.
"Ora tu morire!" esclamò. Chiusi gli occhi, pronto a seguire il suo consiglio, quando si sentì un forte tonfo. Aprì gli occhi, e vidi il ciclope a terra e Harry sopra.
"Harry?!" esclamai. "Che ci fai qui?!"
"Stai bene?" mi chiese soltanto.
"Ti sembra che stia bene?! Ho una gamba sotto una macchina!" risposi. Lui corse verso di me, quando ancora il ciclope si stava rialzando, e toccò la macchina. Quella restò per un pò ferma dov'era, ma poi, ad un tratto, si materializzò a pochi passi da Harry. La guardai, sconvolto.
"Ma che-?" iniziai, ma ad un tratto si sentì un: "Ora tu essere veramente morto!" ed un masso arrivò dritto dritto addosso a Harry, provocando un gran polverone.
"Harry!" urlai, alzandomi a fatica e zoppicando verso di lui. La gamba mi faceva un male tremendo. Ma, quando il poverone sparì, Harry non c'era più. Al suo posto c'era..... un fantasma? Era tutto blu, e semi-trasparente. Oddio, non è che era.... .
"Harry! Ma tu sei....?" iniziai, pensando al peggio.
"No, non sono morto, se è quello che pensi, ma ora scappa!" rispose.
"Che?! No, io non ti lascio solo con quello!" dissi, indicando il gigantesco mostro che ora stava creando un altro masso.
"Sei già in pessime condizioni, scappa!" esclamò. Poi puntò la mano verso il masso in mano al mostro e quello, in pochi attimi, si materializzò sopra la sua testa, facendolo cadere a terra. "Riuscirò a tenerlo a bada. Vai! Nasconditi!" aggiunse poi. Lo guardai per un attimo, poi corsi verso il piccolo boschetto vicino casa di Giulia e cercai un posto dove sarei stato al sicuro, e da dove avrei potuto controllare la situazione. Mentre correvo --> sembravo una gallina down incontrai tipo tre rami pieni di spine, procurandomi graffi sulle braccia e sulle gambe. Oh, perfetto! Finalmente trovai un piccolo spazietto sotto ad una collinetta..... avete presente sulle Cronache di Narnia, quando si nascondono ma poi scoprono che è arrivato Babbo Natale? Bene, più o meno mi trovavo nello stesso posto. La battaglia tra Harry e Federico l'argilloso si sentiva anche da lì, e io mi sporsi giusto un pò per vedere Harry che appariva e scompariva, picchiando duro il mostro. Ve l'avevo detto di non sottovalutarlo! Finalmente, dopo un pò, il mostro si disintegrò, diventando comune argilla. Harry mi chiamò, ed io uscì più veloce che potevo dal nascondiglio, correndo verso di lui.
"Come stai?" gli chiesi, una volta arrivato.
"Abbastanza bene" rispose lui, spolverandosi i vestiti.
"Ma.... come hai fatto?" chiesi poi. Lui mi guardò storto.
"A fare cosa?" rispose.
"A..... fare quello che hai fatto" dissi, indicando il mucchietto di argilla.
"Oh, sono una creatura magica" rispose.
"Che cosa?!" chiesi, confuso.
"Te lo spiegherò dopo, ora andiamo, potrebbero arrivarne altri" rispose.
"Andiamo dove?"
"A casa tua, dobbiamo avvertire tuo padre!".



CAGATEMI, PLEASE!

Ed ecco il primo capitolo, dove Matt viene invitato ad una festa... un pò movimentata xD. Qui si scopre la vera natura di Harry, che è una creatura magica (ma dai?! -.-). Nel prossimo capitolo si parte per il Campo ;). Ringrazio tutte le fantastiche persone che hanno recensito lo scorso capitolo, quelle che hanno aggiunto la storia tra le preferite/seguite/ricordate e i lettori silenziosi che non recensiscono o per mancanza di tempo, o perchè stanno sul cellulare e quel benedetto affare non li fà entrare nel loro profilo (ok, ora credo di stare parlando di me lòl), oppure perchè, semplicemente, non hanno voglia xD. Voglio un mondo di bene a tutti. Ciaoooooooo!
  
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