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Autore: thesefiveboys    19/09/2013    5 recensioni
E se Harry non ha mai detto a Louis come si sentiva veramente? E se Louis sposò Eleanor? E se gli One Direction si fossero sciolti?
[....]
E se gli fosse stata data questa possibilità? La possibilità di tornare indietro nel tempo e prendere i rimpianti che portava con lui da 20 anni.
E se Harry poteva tornare da dove hanno iniziato?
IT'S LARRY
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Ovunque Harry si girasse,trovava solo una distesa infinita di oscurità.
Non riusciva a distinguere l'alto dal basso,la destra dalla sinistra,o meglio, qualsiasi direzione.
Si sentiva come se fosse stato spazzato in una sorta di stasi, mentre galleggiava attraverso il nulla diretto in un posto sconosciuto e inesplorato.
Forse lui era morto,ma non ne era sicuro. Era come se fosse diventato un enorme blocco di ghiaccio.
Non riusciva a muoversi e il suo corpo era talmente rigido che aveva perso la sensibilità.
Il suo cuore prese a battere più velocemente quando un’ipotesi cominciò a farsi strada nella sua povera testa,cattiva,facendolo  gemere dalla paura.
Era finito in un posto buio e inquietante e non riusciva a sentire le sue dita che si sfregavano a vicenda, quindi,probabilmente solo la sua coscienza esisteva in quel limbo.
Ma poi,con suo grande stupore, la sua figura cominciò ad apparire.
Ma in qualche modo era diverso; non era più danneggiato dal tempo: le sue mani screpolate tornarono lisce e idratate,sentiva che la sua pancia pian piano diminuiva,assumendo una forma piatta e tonica,i ricci cominciarono ad allungarsi e sentiva la pelle del viso tirargli come se si stesse facendo una maschera di bellezza. Era come se qualcuno gli avesse voluto restituire e il suo aspetto giovanile da diciannovenne per qualche ragione sconosciuta.
Non gli importava molto, a lui andava bene così.
 
Poggiò i piedi su un freddo pavimento di piastrelle bianche,di quelli che ti fanno pensare agli ospedali.
La luce che le lampade emanavano era intensa,quasi accecante.
Davanti a sé c’erano due porte bianche,come tutto il resto d'altronde.
In una era scritto 'Prima' e nell’altra 'Ora'.
Era chiaro che quello era solo un rito di passaggio,ma non riusciva a capire cosa volessero dire quelle insegne.
Da quanto gli risultava,il suo corpo era tornato a quando aveva diciannove anni,quindi se entrava nella porta “prima” poteva tornare bambino,o peggio,un neonato.
La sua mano si appoggiò impulsivamente sulla maniglia della porta “Ora”, sapendo che quella era la scelta giusta,ma la tentazione di aprire l’altra porta era inebriante.
Dopo un attimo di riflessione , dette il suo anelito e spalancò la porta 'Prima'.
*
*
*
Le tempie di Harry pulsavano provocandogli un leggero intontimento provvisorio.
Si stropicciò gli occhi ancora assonnati e si chiese che cosa significasse quel sogno ridicolo che aveva appena fatto. Chiaramente si era fumato qualche canna dopo la fuga da Louis in albergo,anche se lui non ricordava nemmeno come fosse arrivato lì.
Portò le coperte fin sopra la testa e nascose la testa nel cuscino, ripensando al fatto che doveva essere in America già da due giorni.
Avrebbe dovuto prenotare un volo il prima possibile per Las Vegas e fare pubbliche scuse per la sua assenza al concerto di beneficenza.
Poteva fingersi malato perché,a dirla tutta,non aveva neanche voglia di alzarsi dal letto per andare al bagno,figuriamoci per arrivare all’aeroporto.
Per ora, aveva bisogno di prendersi cura di se stesso .
Tutto ciò che era successo la sera prima era confuso e Harry davvero avrebbe voluto dimenticare tutto quello che era accaduto.
La giornata era stata addirittura imbarazzante,se non altro.
Gemendo , si girò dall'altra parte e osservò l’orario nella radio-sveglia a forma di ranocchia; segnava le 8.06 p.m.
Sgranò gli occhi dalla sorpresa e si stropicciò di nuovo gli occhi,come per essere sicuro di aver visto bene.
Non poteva aver dormito fino a quell’ora.
" Che diavolo ... " mormorò Harry , allungandosi verso di essa per prenderla in mano.
Fu allora che notò i braccialetti sul polso.
Bracciali dei tour,cinturini regalati dalle fans e più inquietante, il braccialetto che Louis gli aveva regalato per il suo diciottesimo compleanno .
Tutto questo doveva essere un qualche tipo di scherzo.
Inarcò le sopracciglia confuso e improvvisamente si bloccò, pietrificato a quello che stava succedendo .
Si alzò a fatica dal letto e sbirciò fuori dalla porta,e fu proprio in quel momento che capì: era sul vecchio tour bus degli One Direction.
Sentì un’agghiacciante fitta allo stomaco , come se qualcuno gli avesse appena mollato un gancio sugli addominali. Ma come diavolo è potuto succedere?
Era ancora presto per trarre delle conclusioni affrettate.
Non era ancora del tutto lucido e una gran quantità di luce filtrava attraverso le finestre impedendogli di vedere chiaramente ogni cosa, ma il suo stomaco si rese conto che l'autobus era in movimento . Era in viaggio per, beh,da qualche parte .
Ricadde di peso morto su uno dei divani quando il veicolo barcollò di nuovo in avanti .
Harry si chiese se questo fosse un disperato tentativo da parte dei ragazzi di tenerlo con loro per un po’,in modo che non potesse fuggire di nuovo.
Non gli piacque questa idea. Lui odiava essere tenuto prigioniero, e soprattutto contro la sua volontà.
 
Era terrificante pensare che non aveva voce in tutto quello che stava succedendo e non c'era niente che potesse fare.
Tornò di corsa verso il letto a cercare in giro il suo cellulare .
 
Tastò ogni parte del letto e frugò addirittura sotto il copriletto,ma niente.
Emise un gemito disperato mentre batteva ripetutamente una serie di pugni contro il morbido materasso.
I suoi occhi si riempirono di lacrime e si buttò sul letto tirando i ricci con entrambe le mani,sentendosi inutile e impotente come sempre.
Si è lasciato sopraffare ancora una volta dalle emozioni e tutta quella confusione gli stava facendo scoppiare la testa.
Sentì che la porta veniva aperta e improvvisamente  il suo sguardo cadde a terra dove trovò un paio di pantofole grigie che strusciavano sul pavimento dirette nella sua direzione.
"Haz,stai bene,amico?"domandò preoccupata  una voce frizzante, "Perché stai piangendo? "
Harry non ebbe nemmeno il tempo di rielaborare nella sua memoria la voce di quella persona,che si ritrovò stretto in un dolce abbraccio.
Si asciugò gli occhi velati di lacrime con il dorso della mano e alzò il viso, dando un chiaro sguardo a chi lo aveva abbraccio.
Capelli biondi.
Occhi azzurri.
Sorriso da fare invidia a un dentista.
Niall.
 
"Come cazzo... ? " Mormorò Harry,passando le mani tra i capelli di Niall.
 
Niall si allontanò di scatto e il respiro di Harry si mozzò; gli sembrava che Niall avesse passato le ultime dieci ore tra le mani di un chirurgo plastico: le rughe d’espressione erano sparite,i suoi occhi adesso erano più vispi  e i capelli erano più biondi e voluminosi. Il suo aspetto era ringiovanito di almeno vent’anni.
 
" Questo è sbagliato." Continuò Harry, inciampando sui suoi stessi piedi e allontanandosi dall’amico, "Questo è fottutamente sbagliato. "
"Haz,ti senti male? " domandò Niall. Era tipico del biondo che si preoccupasse per tutto e tutti.
Era pacifista e se qualcuno aveva bisogno d’aiuto,lui c’era,anche se alle volte era davvero opprimente .
“N-no. Perché lo pensi? Non vedi che sto bene?" ovviamente mentì spudoratamente.
In tutta risposta il ragazzo di fianco a lui inarcò un sopracciglio,per niente convinto.
“In primo luogo ti ho trovato in lacrime mentre stavi prendendo a pugni quel povero materasso” indicò con un cenno del mento il talamo dove poco prima il riccio aveva scagliato tutta la sua frustrazione, “ e ora ti comporti come se fossi un pazzo! Che cosa ti passa per la testa,amico?"
Non voleva rispondere alle domande del biondo,anche perché non aveva nemmeno delle risposte.
Tutto quello che gli stava succedendo era pazzesco e inquietante allo stesso tempo e,detto sinceramente,la cosa non gli piaceva.
Odiava la sua vita da quarantenne single e ricco sfondato,era monotona e con il passare del tempo,Harry era diventato burbero e scontroso,senza alcuna voglia di vivere.
Con una scusa a dir poco penosa (scusa Nì,devo andare in bagno. La natura chiama!) riuscì a liquidare l’amico e corse il più veloce possibile al bagno.
Chiuse a chiave la porta e appoggiò la schiena ad essa,inspirando profondamente.
Un‘ idea stupida gli sorvolò la mente proprio in quel momento,facendogli venire brividi lungo tutta la spina dorsale.
Se Niall aveva assunto il suo vecchio aspetto da ventenne e non si era accorto di nulla,allora anche Harry poteva essere tornato quello di un tempo?
Appoggiò i palmi sul bordo del lavandino e lentamente alzò lo sguardo verso lo specchio davanti a sé,facendogli scorgere chiaramente la sua attuale figura.
Purtroppo quello che vide lo fece quasi svenire dallo stupore e paura.
Aveva i capelli ancora lunghi e ricci , gli occhi verde brillante e le rughe sul viso erano sparite completamente.
 “Non capisco ... " sussurrò Harry,portando la mano al viso.
Questo non era una specie di scherzo elaborato,era fin troppo reale.
Lui non stava sognando,poteva sentire tutto intorno a lui: il pavimento duro , l'urto del bus contro una buca mentre viaggiava e anche il peso del braccialetto di Louis sul suo polso.

"Hai mangiato qualcosa di cattivo o hai fatto un’indigestione? " sentì l’ansia del povero Niall fuori dalla porta che cresceva sempre di più.
Probabilmente era ancora perplesso per quello che stava succedendo con il suo chiaramente turbato amico.
"Sto solo tipo… disorientato ,immagino . " Mormorò Harry,massaggiandosi le tempie e uscendo dal bagno.
"Beh, abbiamo dormito solo due ore da quando siamo saliti sul tour bus, quindi non ti biasimo." Niall si strinse nelle spalle, avvicinandosi allo snack armadio e tirando fuori un sacchetto di patatine.
 "Abbiamo appena avuto il tempo di respirare in questo tour, credo che questa è l'unica volta che abbiamo tempo per fare quello che ci pare . "
 
Come Niall cominciò a sgranocchiare le sue amate patatine al formaggio, Harry cadde nuovamente sul divano, crollando in auto- sconfitta e confusione.
 
È stato il sogno vero? Pensò affranto
"Uhm .... So che questo può sembrare strano ma ... dove siamo diretti? E soprattutto..in che anno siamo? " chiese il riccio, mettendo su una finta sbornia cercando di fare la sua domanda passabile .
"Ti sei ubriacato troppo,amico " ridacchiò divertito  Niall prima di sedersi accanto ad Harry .
"Ma te lo concedo, solo per questa volta. Siamo nel 2013,in Canada,per il Take me Home tour.
“Oh..” mormorò quasi impercettibilmente,cercando di ricordare i fatti avvenuti in quel periodo.
Era stato il tour più lungo degli One Direction, erano stati mesi  fuori casa senza vedere la loro famiglia a causa della intensa vita che conducevano.
Tutto questo significava che Harry era stato trasportato indietro prima che la sua vita si rovesciasse completamente.
È stato il tour nel quale Harry aveva scoperto quanto Louis aveva veramente significato per lui: è stato il tour che aveva cambiato tutto.
 
"Stai bene,Haz ? " domandò Niall sventolandogli una mano davanti agli occhi, "Ti vedo un po’ sovrappensiero. Se vuoi parlare di qualsiasi cosa, io sono qui per te, anche se è una stupidaggine. "
 
Harry ricordò che Niall gli aveva fatto una simile offerta, ma non ci aveva mai fatto caso.
Egli aveva nutrito i suoi segreti per tanto tempo, ma non li aveva mai condivisi con nessuno.
Si chiese se sarebbe stato diverso questa volta.
"Sto bene in questo momento. Ho solo bisogno di…pensare." Rispose Harry con apprezzamento, sorridendo all'amico premurosamente, "Ma se c'è qualcosa che non va , sarai il primo a saperlo."
"Bene." Niall sorrise all’altro ragazzo prima che le sue palpebre cominciarono a cedere per la troppa stanchezza accumulata.
Harry rise prima di affermare : "Vai a letto. Io starò bene . "
Niall si lasciò sfuggire un sospiro ,  Grazie, Haz. Ripeto,se hai bisogno di me,non esitare a svegliarmi. "
Il biondo si alzò in piedi prima di andare di nuovo verso il suo letto a castello, lasciando Harry da solo con la sua confusione .
 
“Mi è stata davvero data una seconda possibilità? " Mormorò Harry verso se stesso .
Ma ben presto il sonno prese il sopravvento e anche Harry cadde delicatamente tra le braccia di Morfeo,cullato dal bus che sterzava e ondeggiava nell’autostrada.
*
*
*
"Sveglia, sveglia, ragazzo riccio! "
Una voce acuta e frizzante proruppe dolorosamente tra le orecchie di Harry,provocandogli una leggera emicrania mattutina.  Mormorò qualcosa di incomprensibile e quando aprì lentamente gli occhi,si trovò di fronte il viso fresco e rilassato di Louis Tomlinson.
 
Tutto il suo corpo si irrigidì come un blocco di cemento mentre il ragazzo di fronte a sé gli portava via le coperte.
La malizia giovanile negli occhi di Louis suscitarono un mix completo di emozioni al riccio che non provava da almeno due decenni : l'attrazione cruda e la connessione iniziale che si era formata tra Louis e Harry.
"H-hey .. " sussurrò un Harry ancora troppo sbigottito per formulare una frase di senso compiuto.
 
"Hai passato la notte in bianco ? " lo prese in giro il castano,offrendogli una mano per alzarsi, "Tu,Liam,Niall e Zayn vi siete divertiti un sacco ieri sera,no? È bello avere le ragazze intorno una volta ogni tanto. Beh,El non mi permetterebbe mai di frequentare le discoteche insieme a voi. Ha paura che la tradisca. "
Il commento pungeva ma Harry sapeva che il suo migliore amico era etero e..beh,felicemente fidanzato. Lasciò che Louis lo tirasse in piedi prima di rispondere con un poco convinto “Sì.”
"Sai , penso che dovremmo marinare il lavoro oggi". Suggerì Louis,con gli occhi scintillanti . "Non ho voglia di andare in sala registrazioni. Basta spegnere i nostri cellulari, così avremo il tempo di uscire e esplorare la città."
"Non lo so , Lou... " rispose Harry,arrossendo leggermente, "Non voglio che la gestione si arrabbi con noi."
 
"Al diavolo la gestione". Sbuffò l’altro, alzando gli occhi al cielo e andando verso la valigia del riccio.
“Che..che stai facendo?” domando curioso. In tutta risposta,Louis gli lanciò contro una t-shirt azzurra e un paio di jeans neri attillati.
“Dai,vestiti. Tra mezz’ora saremo a Ottawa ! Il resto dei ragazzi non lo sa ancora,ci limiteremo a sgattaiolare fuori dall’autobus non appena arriveremo , nessuno si accorgerà della nostra assenza! "
 
Harry si morse il labbro inferiore, cercando di autoconvincersi che non doveva iniziare la sua seconda possibilità in questo modo ,ma in realtà, la cosa non gli dispiaceva affatto .
"Va bene . " sospirò grattandosi la nuca imbarazzato ,"Solo per questa volta . "
"Grazie! Stasera domineremo Ottawa! “ esclamò Louis sollevando entrambi i pugni in aria e gettando le braccia al collo di Harry, ignaro dell'effetto che provocava al suo migliore amico .
 
 
A Harry era stata data una seconda possibilità, doveva prenderla.


Salve fanciulle mie ♡
eccomi qua a riaggiornare questa merdaccia.
Lo so,questo capitolo fa schifo,ma è solo un piccolo rito di passaggio.
Vedrete,il resto della storia sarà decisamente meglio.
Non vi trattengo,anche perché è tardi e ho sonno.
Vi lascio il trailer di 'Back to where we began' http://www.youtube.com/watch?v=89jYGsoDfa8
e questa gif meravigliosa sui larry domlòf
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