Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Riveraythn    19/09/2013    7 recensioni
-Dipende da chi m’invita- okay, se ci fosse stato Louis mi avrebbe detto che ci stavo provando spudoratamente e in effetti era vero. Zayn aguzzò lo sguardo e si morse l’interno del labbro.
-T'invito io- la sua voce era cambiata, ora era istigante e intrigante. Ampliai il mio sorriso.
-Allora non posso proprio rifiutare- 
-----------------------------------------------------------------------------------------------
Smise di succhiare e mi lasciò andare il labbro. Le sue labbra erano sporche di sangue, che leccò via subito. Un gesto tremendamente sexy, lo spinsi contro di me e lo ribaciai, sentii i canini appuntiti contro le labbra. Un gesto veloce e completamente pazzo.
Mi ritrassi velocemente, un cazzo di vampiro! Ma i vampiri non esistono!
-----------------------------------------------------------------------------------------------
 Io non amavo nessuno, dopo che quella sera avevo perso tutto, avevo smesso di amare e avevo smesso di cercare di essere amato. Io non meritavo l’amore di nessuno. Amare era una parola troppo pura per un mostro come me.
Zarry e Lilo :) è la prima volta che scrivo qualcosa, spero che piaccia :)
Genere: Fantasy, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic

Capitolo 25
“L’onda chiese al mare: Mi ami? E il mare le rispose: Il mio amore per te è così forte, che ogni volta che ti allontani verso la terra, io ti tiro indietro, per riprenderti tra le mie braccia.”
Tony Kospan_

 
Harry pov
Respiro mozzato. Lacrime che continuavano a sgorgare dai miei occhi. Senza nemmeno più un briciolo di volontà per alzarmi e correre dal mio fidanzato, steso a terra, privo di vita. Taylor scomparsa, Cher e Danielle tornate in loro, Louis non più soggiogato. Potevo alzarmi, ma non lo facevo. Rimasi sdraiato sul terreno freddo, non poteva essere realmente successo. Dov’era il mio angelo? Era tornato libero a volare in cielo? Perché a lui? Perché proprio lui? Un vuoto mi divorò ogni parte interiore, non riuscivo a pensare, non riuscivo a respirare. Lui non c’era più, lui col suo sorriso, con le sue ambre, i suoi capelli morbidi nonostante i quintali di gel, con la sua risata cristallina e il battito calmo del suo cuore. Con l’aroma del suo sangue così invitante e così mortale, così delizioso e così saziabile…
-Zayn Malik- si presentò educatamente, porgendomi la mano. Annuii e ricambiai la stretta. Aveva la pelle bollente e ruvida, il suo profumo m’invase fin dentro le ossa. La sua mano era piccola in confronto alla mia ed era piena di piccole cicatrici bianche.
 
 
Chiusi gli occhi rifiutandomi di vedere il viso bianco di Zayn, il mio Zayn non c’era più.
La sua immagine si focalizzò nella mia mente, voltato di spalle, vestito in camicia di jeans chiara, stava camminando sempre più lontano dal sottoscritto e provai, ci provai davvero a chiamarlo. Ma lui non si voltava, lui non mi sentiva e allora corsi, corsi a perdifiato verso il mio angelo. Ma più mi avvicinavo, più lui si allontanava, era così maledettamente irraggiungibile e allora urlai, urlai il suo nome con tutta l’aria nei polmoni e lui finalmente si voltò.
–HARRY!- aprii gli occhi di scatto e guardai terrificato Louis, aveva le mani premute sulle mie spalle –Basta urlare- sussurrò, accarezzandomi i ricci –Dobbiamo portare Zayn a casa di Ed, adesso- scattai. Zayn, nessun doveva azzardarsi a toccarlo. Mi avvicinai disperatamente a lui e appena toccai il volto gelido ebbi un brivido, iniziai a tremare sempre più forte…
I suoi occhi ambrati si fusero con i miei, probabilmente non si era ancora accorto del cambiamento del colore. Si morse il labbro inferiore con forza, come a cercare con tutte le sue forze di resistere, ma non ci riuscì. Annullò la distanza tra noi.
Le sue labbra piene e carnose si univano perfettamente alle mie, screpolate. Sentii il sangue fluire sotto di esse e l’istinto di mordergliele divenne più forte. Quel flusso sanguigno mi stava chiamando in modo  sempre più insistente. E non seppi resistere, morsi il suo labbro inferiore. Mugugnò, presi a succhiare il liquido rosso che uscì da quei due piccoli fori appena creati.

 
 
Lo strinsi al petto, abbracciandogli con angoscia le spalle. Lo chiamai, sussurrai il suo nome, come per paura che tutto questo potesse diventare reale. Lo richiamai di nuovo, ma lui non si mosse, il viso rimase bianco, ghiacciato, privo di calore e vita…
 -Questo cosa vuol dire?- chiese, dopo aver assimilato a pieno le mie parole. -Che sono tornato qui solo per poterti stare vicino e proteggere-

 
 E allora urlai, urlai con voce roca e a squarciagola, perché si, adesso volevo davvero perdere tutto. Perdere la compostezza che avevo sempre e lasciarmi andare all’agonia, gridai finché la voce non si spense da sola e le corde vocali per poco non si spezzarono…
–Cosa sei tu per me? Cosa siamo noi?- si staccò dal mio petto e mi guardò negli occhi. I suoi erano gonfi e arrossati, chiedevano di salvarlo, urlavano disperatamente di non abbandonarlo. Appoggiai la fronte sulla sua e inspirai il suo profumo –Cosa vuoi che siamo?- la vera domanda era questa. Arrossì e nascose il viso tra il mio collo e la mia spalla, sentii le sue labbra premute sulla pelle, bruciavano.
-Oggi ogni volta che ho pensato a te ti definivo ‘il mio ragazzo’-

 
 
Sentivo bruciare ogni cosa dentro ed era insopportabile, un calore insopportabile, le lacrime che non avevano smesso un attimo di scendere dai miei occhi erano bollenti e sembrava che la scia bagnata dietro di loro potesse prendere fuoco da un momento al altro…
-Morirei anche io con lui!-  l’aveva detto con così tanto dolore da farmi venire le lacrime a gli occhi, mi fermai, lasciando cadere il lupo a terra. Mi voltai verso Zayn che mi guardava con dolore, aveva gli occhi gonfi e potei sentire il battito del suo cuore iniziare a rallentare la corsa. Venne verso di me e mi accarezzò piano la schiena, per rassicurarmi, per farmi capire che lui era lì ed era vivo. Dopo poco gli strinsi i fianchi possessivamente, lui doveva restare vivo a qualsiasi costo, non potevo permettermi di perderlo per niente al mondo. -Non dire mai più una cosa simile- lo rimproverai furioso.
 
 
Fui scosso da un nuovo brivido e giurai di aver sentito il cuore frantumarsi a terra, ogni cosa dentro di me divenne cupa. Come una foresta in piena estate, brillante di mille colori diversi, si copriva di neve, diventando fredda e spaventosa. La nebbia era in grado di far perdere il senno al uomo e sentii essa dentro di me, farsi viva nei miei sentimenti più puri e divenne puro tormento. Il tormento di non avere più una luce a indicarmi il sentiero, un colore a vivacizzarmi la giornata, un sentimento a farmi sentire vivo...
-Mi dispiace Zayn, ma non posso permettere che ci riprovi- detto ciò gli conficcai il paletto nel cuore. I miei occhi tornarono normali e i canini scomparvero. Zayn non disse niente, andò vicino alla macchina e aspettò che l’aprissi. –Voglio andare a casa- gli aprii la portiera ed entrò. –Vado un attimo a salutare Candice- incrociò le braccia al petto e annuì. Sapevo che l’avevo ferito di nuovo, ma era per il suo bene. L’avrei fatto altre mille volte se necessario.

 
Un lutto che piano piano, lentamente, penosamente si addentrava nelle più profonde emozioni, lasciandosi dietro il lamento disperato delle anime che ormai avevano perduto la strada, perdendo anche loro stessi. Gli occhi mi divennero vitrei senza più speranza a farli brillare, senza più niente. Vuoti, solamente questo, vuoti. Il vuoto poteva essere la compagnia più gradevole quando la morte avevo preso, rubato la vita, lasciandosi dietro la tragedia…
Affondare nel suo corpo, fondermi con lui era imparagonabile a tutte le volte che avevo scopato con qualcuno, probabilmente perché con Zayn stavo facendo l’amore , non semplice sesso.  E l’amore si faceva sempre in due ed era bellissimo. Sentirlo stringersi intorno al mio pene, sentirlo sussurrare il mio nome a ogni spinta, rendeva tutto questo nostro, solo nostro.


-HARRY! Dobbiamo andare, adesso!- e alzai lo sguardo, ma non vidi niente, solo l‘assenza di Zayn. Solo l’ inesistenza, la mancanza del moro. Il suo corpo era lì, ma la sua anima perduta nel cielo, introvabile anche per me…
–Ti Amo Harry-
Sgranai gli occhi, incredulo a quelle parole. Era stato davvero lui a pronunciarle? Il mio cuore sarebbe potuto scoppiare di felicità. Attaccai immediatamente le mie labbra alle sue, guardandolo con gioia. I suoi occhi brillarono e lo sentii sorridere nel bacio. Tutto questo era perfetto.
 
 
Sentii due forti braccia alzarmi dal terreno e ringhiai quando cercarono di staccarmi dal corpo morto di Zayn, nonostante in esso non c’era più vita, più un’anima, lo volevo con me. Nonostante fosse solo un recipiente vuoto, lo volevo sentire contro di me, avevo bisogno solo di quello...
-Tornerà perché tu sei l’unico che gli può dare la pace di cui ha bisogno- 
 
 
Sentii il sordo rumore di una porta spalancarsi, eppure intorno a me vidi solo buio. Mi mancava il calore di Zayn, ora faceva solo freddo. Le voci in lontananza parlavano tra loro, ma per me erano tutte uguali, lui era morto, solo questo contava, lui ora non c'era più...  
Zayn non disse niente, mi continuò a cullare e questo bastò a calmarmi, a calmare il dolore e la voglia di vendetta. Sapeva sempre cosa fare, il suo silenzio era la mia pace.
 
 
E alla fine quelle mani così estranee riuscirono a portarmi via quel corpo così famigliare, così mio, così maledettamente privo di vita. E mi sentii rubare un pezzo d’anima, un pezzo del puzzle che mi completava, un pezzo di me…
Mi mise un braccio intorno alle spalle e mi spinse verso di lui, attirandomi al suo petto. Non me lo aspettavo, non prendeva mai l’iniziativa perché lo metteva in imbarazzo. Sentii il ritmo regolare del suo cuore contro l’orecchio e non potei fare a meno di sorridere. –Ti Amo Harry- disse accarezzandomi una guancia e premendo un dito nella mia fossetta.
 
 
-Harry torna in te, abbiamo bisogno di te- occhi azzurri puntati nei miei, li vedevo eppure non li guardavo…
–Il sangue dei Nephilim è mortale per vampiri e tutti gli altri esseri sovrannaturali-  impossibile, io avevo bevuto il sangue di Zayn ed ero ancora qui.
 
 
Quando la voce venne a mancarmi, sparita nel baratro della mia gola, sentii un sonoro schiaffo infrangersi contro la guancia. Rimasi di pietra e automaticamente aprii la bocca per parlare, ma non uscii niente, solo il fastidioso e assordante silenzio. –Ti decidi a tornare in te? Devo spiegarti delle cose, la prima di queste: Zayn non è morto-
 
 
-Lascerò che mi odima alla fine della giornata sarò io quello che l'avrà tenuto in vita-
 
 
Passarono diversi secondi poi il cuore riprese a battere e sentii un arcobaleno ritornare a spendere nei miei occhi, sentii i muscoli contrarsi per la prima volta dopo quella agonia e la voce mi gridava di lasciarla uscire. Le corde vocali bruciavano per le mille domande che volevo fare e la vita scoppiò dentro il mio petto. E guardai Ed, per la prima volta riuscii a vederlo davvero –Mentre voi eravate impegnati con Taylor, io e Niall abbiamo cercato un incantesimo in grado di salvare il tuo ragazzo senza farlo vampirizzare. Appena pronunciato la tossina nel suo corpo è sparita ed è per questo che non si è ancora svegliato- sgranai gli occhi e finalmente riuscii a udire il basso e regolare respiro di Zayn, finalmente quel suono mi perforò l’udito riportandomi alla realtà. Prima non c’era, com’era possibile che ora invece ci fosse? Ne ero sicuro, l’avevo stretto al mio corpo per tutto il tempo e lui non respirava. O forse ero io che non riuscivo a sentirlo. –Però per permettere ciò abbiamo dovuto sacrificare un’altra vita, no, non quella di Liam- Louis sospirò di sollievo e cercò il lupo con lo sguardo.
-Chi è morto?- chiesi, la voce tremava ed era più roca del solito, ma almeno c’era, era tornata. –Appena abbiamo saputo della morte della zia di Zayn, Paul ha preso la sua decisione e si è convinto a sacrificarsi per…- mi voltai e cercai l’uomo nella stanza, ma non ce n’era alcuna traccia. Il sole mi colpì le iridi e le chiusi immediatamente, scottato da quella luce venutami a mancare per ore intere. –L’avete già seppellito?- chiese Louis, riuscendo a capirmi con lo sguardo. –No- rispose, riaprii gli occhi con calma, abituandomi al nuovo bagliore. Ed mi guardò -Ora però dobbiamo pensare al risveglio del tuo ragazzo, potrebbe essere spaesato e…- non fece in tempo a finire la spiegazione che un sospiro più forte degli altri ci fece voltare verso il moro, disteso sul divano.
 
 
 
-ZAYN!- urlai fuori di me, fiondandomi sul suo corpo e stringendomelo addosso. Lui sembrò confuso, ma non disse niente, rimase appoggiato al mio petto –Sono un vampiro?- chiese tremante di paura. Negai col capo e gli baciai la fronte –Sei ancora un Nephilim- risposi guardandolo con amore, era sbalordito e non accennava a muoversi. Niall gli spiegò con cura e dolcezza come fosse stata possibile una cosa del genere, restando comunque a una certa distanza da noi. Il moro non disse niente, si portò le gambe al torace e pianse, rilasciando la tensione accumulata.
Non riuscivo a crederci, lui era qui ed era vivo. Respirava, provava emozioni e non era un vampiro, non era un non morto. Il suo cuore pompava e il sangue fluiva tranquillo nelle vene, gli occhi ambrati c’erano ancora, così come la sua anima era ancora qui. –Avevo il terrore di averti perso- bisbigliai contro il suo orecchio, alzò il capo, mi guardò e mi buttò le braccia al collo. –È tutta colpa tua! Tutto questo è fottutamente colpa tua! Quella sera, quel giorno, avresti dovuto scegliere di non conoscermi! Cazzo! Prendi sempre la decisione sbagliata! Sei assolutamente la persona peggiore che io abbia mai incontrato! Sei solo un’egoista e pensi sempre e solo a te stesso! Non ti curi di come potrebbero stare gli altri dopo! Sei uno stronzo!- urlò, stringendomi maggiormente a lui. –Non mi dispiace per questo- risposi accarezzandogli il capo, immergendo la mano nei suoi capelli e beandomi del suo ritrovato profumo –Non chiedi mai se io sia d’accordo con ciò che fai e non ti curi se le cose mi stiano bene o meno! Non mi stanno bene le cose che fai! Avrei preferito morire che vivere da vampiro! Ma a te non te n’è fregato niente! T- tu sei completamente sbagliato per me!- continuò, urlando più forte e dandomi dei pugni sul petto. Lo staccai da me e lo guardai nelle sue ambre.
 
-Non ho mai detto che ti debba stare bene ciò che faccio. Ho detto che non mi dispiace, ma sai una cosa? Hai ragione, sono un egoista. Prendo delle decisioni sbagliate che ti feriscono. Si, preferirei salvarti trasformandoti in vampiro e vedendoti vivere senza di me, lasciandomi odiare da te, piuttosto che vederti morto. Preferirei morire adesso, piuttosto che permettere a qualcuno di toglierti la vita senza poter fare niente per difenderti. Preferirei morire in questo momento, piuttosto che passare i miei ultimi anni a rimpiangermi addosso per averti lasciato morire, ricordando quanto stavo bene con te e quanto ero felice. Perché è cosi che sono fatto Zayn e non posso cambiare e non c'è scusa al mondo che racchiuda tutti i motivi per cui è chiaro che non sono quello giusto per te!- le sue iridi si spalancarono e le lacrime presero a scendere più forti.
 
-Va bene, allora non dispiace anche a me. Non mi dispiace di averti incontrato. Non mi dispiace il fatto che conoscerti mi abbia fatto riflettere su ogni cosa della mia vita e che da mostro quale sono, sia stato tu più di chiunque altro a farmi sentire in pace con me stesso. Tu sei una persona orribile. Hai preso tutte le decisioni sbagliate e di tutte le scelte che ho fatto questa sarà di sicuro la peggiore, ma a me non dispiace di essere innamorato di te. Ti Amo, Harry Ti Amo!- il suo discorso era completamente privo di senso, tutto questo lo era, ma ciò non m’impedì di premere finalmente le mie labbra sulle sue e unirci nuovamente. Riassaporando il sapore l’uno del altro e tornando a essere felici. Tornando a stare insieme, perché si, noi eravamo destinati a stare insieme. Eravamo perfetti solo insieme e aveva ragione Liam, Zayn sarebbe sempre tornato da me, sempre. Non c’era alcun dubbio. Mi beai delle sue labbra carnose sulle mie, della sua lingua che giocava con la mia e finalmente si riunivano, mi beai delle sue mani tra i capelli e del suo petto premuto al mio, dei battiti velocizzati del suo cuore e del suo calore. Si, perché Zayn era caldo e adesso ancor più di prima, fui felice di bruciare sulla sua pelle e sprofondare nelle sue ambre chiare e piene d’amore. Amore solo e unicamente per me. E mi innamorai nuovamente del sorriso che nacque sulla sua bocca e non potei fare a meno di ricambiarlo, si, perché ora stavamo di nuovo bene, bene davvero. Ci appartenevamo e ne eravamo entusiasti, eravamo pazzi l’uno del altro. Semplicemente ci amavano e questo bastava. Premetti la fronte sulla sua, inspirai il suo odore e sentii lui fare lo stesso, per poi lasciarci andare a un tenero abbraccio, così forte, così disperato, quasi come se volessimo fonderci insieme dopo tutta la paura provata nel perderci. E mi promisi che lo avremmo fatto appena tornati a casa oppure nello sgabuzzino dello stregone, l’importante era farlo, rifonderci insieme, risentirci l’uno la continuazione del altro. Nonostante volevo dirgli qualcosa, non c‘erano più parole da pronunciare per spiegare tutto questo, solo i gesti potevano farlo al posto nostro. E allora lasciammo parlare i gesti e le carezze mancate per tutto questo tempo. Amandoci, amandoci come mai prima d’ora. 





Image and video hosting by TinyPicImage and video hosting by TinyPic




Angolo autrice
Non voglio scrivere niente di che oggi... Solo GRAZIE per le 12 recensioni dello scorso capitolo! <3
GRAZIE VERAMENTE A TUTTI! <3 Vi amo! <3
Un bacione, 
Ren xx
  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Riveraythn