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Autore: lady hawke    23/03/2008    1 recensioni
Sirius Black ha, tra gli innumerevoli difetti, un grande pregio: lui è, senza remore, un amico fedele. Non può che prenderla male, quindi, notando che il caro James Potter preferisce la compagnia della sua ragazza, l’odiosa Lily Evans che ha asfissiato per anni con infinite attenzioni, finalmente ricambiate. Che fare, dunque, oltre che tenere il muso ventiquattrore al giorno? I compagni di dormitorio lo invitano a trovarsi una dolce metà, così almeno la smetterà di lagnarsi, avendo ben altro da fare. Tra un borbottio e una filippica irosa Sirius cederà alle pressioni esterne, ma sarà una buona idea?
EPILOGO ONLINE
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Corvonero, I Malandrini, Sirius Black, Sorpresa | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cornelia, Sirius e la famiglia Lethifold'
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Capitolo primo: il sacrosanto venerdì diciassette

- Ciao, sono un idiota. – esordì Sirius circa un quarto d’ora dopo, bloccando Lunastorta mentre entrava in Sala Grande. – Puoi anche darmi un pugno in faccia se vuoi, vendicati pure.
Remus rise piano: - Non me la sono presa, davvero. E non ho intenzione di prenderti a pugni. Sarebbe una battaglia persa; per me, ovviamente.
- Il grande e magnanimo Remus Lupin mi perdona?
- Quasi. – rispose lui, malcelando un sorriso furbastro.
– Ci sono James e Lily, li raggiungiamo? – propose Peter allegramente, unendosi a loro. - Beh… dopo di te, Felpato. – Remus rise maliziosamente.
- Sei un gran bastardo. – sussurrò l’altro, sentendosi tradito.
- Ti rammento che mi hai quasi supplicato perché io mi vendicassi. – il ragazzo si sedette comodamente, cominciando subito a chiacchierare con i piccioncini.
Sirius da parte sua avrebbe voluto strangolarlo, colpirlo; magari anche fargli solo un dispetto. Osservando il volto pallido dell’amico però, e pensando alla lunga nottata a venire rinunciò, sedendosi a sua volta.
- Ne vuoi un po’? – chiese Lily, porgendogli una caraffa. Lui avrebbe voluto mandarla al diavolo, ma stava effettivamente morendo di sete.
- Sì, grazie. – mormorò a denti stretti, osservando James fare mostre di uno dei suoi sorrisi beoti.
Se all’una e mezza stava morendo di sete, alle tre e quarantacinque Sirius stava decisamente morendo di noia. La storia delle varie legislazioni per il controllo delle pericolose creature magiche del Sud America dal milleottocentotrentatre in poi non lo interessavano minimamente. Decise quindi di voltarsi verso il suo compagno di banco, in cerca di conforto. Fortunatamente la lezione era talmente noiosa che nemmeno James riusciva a distrarsi fissando semplicemente una testa rossa poco più avanti. Continuava a sbuffare, cercando di non addormentarsi; non tanto per dovere morale, quanto per difendere una reputazione da temerario e impavido, costruita nell’arco di sei lunghi anni.
- Psst! Ramoso!
- Che c’è? – rispose l’interessato, reprimendo a stento l’ottantesimo sbadiglio. Sì, per disperazione aveva anche perso tempo a contarli.
- Battaglia navale? – propose speranzoso.
- Sicuro! – James pareva felice di avere un’alternativa a monologo incessante di Ruf. Forse, considerò Sirius, il suo amico non era ancora del tutto da buttare. Fu molto difficile cercare di giocare senza disturbare il pisolino degli altri studenti; le navi colpite tendevano a lamentarsi rumorosamente, senza contare le urla degli equipaggi e gli spruzzi d’acqua ogni qual volta una di queste affondava.
- Ti ho distrutto la flotta, Felpato. – constatò James, evitando gli schizzi della sua ultima vittima agonizzante.
- Posso cercare la tua ultima nave, almeno? – implorò Sirius.
- Se insisti…
- F4.
- Spiacente amico mio, mancata. – rispose il ragazzo appallottolando il pezzo di carta che avevano usato. – Vuoi la rivincita?
- No. – sospirò Sirius appoggiando la testa sul banco – Il mio orgoglio non riuscirebbe a sopportarlo.
Potter rise sotto i baffi, chiudendo distrattamente il quaderno, consapevole del fatto che non avrebbe mai preso un appunto. Inoltre aveva qualcuno a cui poterli estorcere, eventualmente. Come tutte le cose terribili la lezione sembrò durare all’infinito, ma anche la tortura di Storia della Magia era destinata a finire e con essa l’intera settimana; non prima però di un’estenuante ora di Aritmanzia. Fu un sollievo potersi concentrare sul rilassante week-end incombente.
- Non ne posso più, sono stanco morto. Odio i venerdì pomeriggio. A proposito… qualcuno ha preso degli appunti alla lezione di Ruf? – mormorò Peter, entrando in Sala Comune. – Ho cercato di seguire, ma è stato del tutto inutile. – aggiunse, preoccupato.
- Lascia perdere Codaliscia, è di Storia della Magia che stiamo parlando: chissenefrega.
- Non preoccuparti, posso prestarti i miei – intervenne Lily, unendosi ai quattro. – Ehm… come funzionerà stasera? – chiese poi, preoccupata.
Evans era stata messa a parte del grande segreto più o meno da un mese scarso. Era stato Remus stesso a decidere di parlare, dopo che lei aveva visto in che condizioni si era ridotto dopo l’ultima luna piena. Secondo le dolci e amichevoli parole di Sirius sembrava che fosse stato preso in pieno da un Nottetempo; sì, gennaio era stato terribile, era da tempo che non succedeva qualcosa del genere. James gli aveva raccontato, ridendo, nonostante tutto, che lui e Felpato si erano dovuti dare da fare non poco per tenerlo a bada.
Sirius non era stato d’accordo e Peter si era schierato con lui riguardo alla rivelazione, mentre Ramoso aveva detto di fidarsi completamente di Lily.
Il piccolo Lunastorta era stato fiducioso, e, a dirla tutta, aveva vinto la scommessa. In fondo lui e Lily erano amici da sempre, era stanco di mentire con lei; era convinto che non lo meritasse. La ragazza si era dimostrata dolce, comprensiva e disponibile in caso di bisogno. Black aveva trovato quella perfezione stomachevole. Perché non era scappata urlando come avrebbe fatto chiunque altro sano di mente?
- Oh be’, penso che andrà come sempre. Verso le nove fingerò di sentirmi poco bene, andrò in Infermeria e mi farò accompagnare al passaggio segreto dalla Chips. Poi non mi resterà che aspettare gli altri per dare inizio alle danze. Dobbiamo pur dare una qualche emozione a Hogsmeade. – spiegò Remus con un sorriso tirato.
La ragazza annuì, seria. – Ma voi come farete a passare inosservati?
- Siamo Animagi, e già questo aiuta. – disse Peter.
- Senza contare che abbiamo anche il mantello dell’Invisibilità che ti ho mostrato, per non parlare della Mappa. – aggiunge James con orgoglio, mentre estraeva dalla tasca il pezzo di pergamena ripiegato per mostrarglielo.
Lily passò il resto del pomeriggio ridendo di gusto insieme al suo tè, James e i deliziosi (e vergognosamente impertinenti) commenti che apparivano magicamente ogni qual volta che posava lo sguardo sulla meravigliosa creazione dei Malandrini. In più di un’occasione la fecero anche arrossire. Non c’era nulla di meglio per rilassarsi e oziare in attesa dell’ora di cena.
A tavola Remus divenne cupo, a e poco valsero le battute di Ramoso sul suo “Piccolo problema peloso”; continuava a rimuginare su quella schifosa notte di gennaio e ai quattro giorni di riposo tassativo che ne erano seguiti. Temeva di fare il bis, e la cosa non lo entusiasmava per nulla. Lily l’aveva osservato per tutta la sera: ora che sapeva si era resa conto che la sua vita doveva essere stata un vero inferno; l’attaccamento e l’affetto dei tre pazzi nei suoi confronti erano lodevoli. Non di meno, era stupita di non aver mai sospettato di nulla, non avendo mai creduto alle supposizioni di Severus. Era così strano pensare che Remus potesse essere sempre così malaticcio; la Sala Comune sembrava il regno dell’ottusità, ma forse era meglio così.
- Ragazzi, io non mi sento bene. – esordì Remus, alzandosi dalla sua poltrona all’orario convenuto.
- Povero il nostro Lupin, così delicato. Non c’è verso che tu riesca a passare un po’ di tempo senza ammalarti, vero? – constatò Sirius, facendogli l’occhiolino.
- Dovresti andare dalla Chips. – proseguì Peter, tenendo il gioco.
- E’ quello che farò. – rispose lui, fingendosi pensoso. – Ci vediamo dopo, non fate tardi. – si raccomandò poi, uscendo.
- Ragazzi. – disse poi James, dopo aver aspettato qualche minuto. – Io vado a prendere il mantello e poi noi andiamo.
- Devo aspettarvi alzata?
- Non ti conviene, Lily. Faremo davvero molto tardi. – disse Sirius, sentendosi magnanimo. Nonostante tutto l’idea di lasciarla lì, sola e preoccupata per niente era troppo perfino per lui. Con scuse di varia natura i tre uscirono dal ritrovo dei Grifondoro, anche se la semplice sbruffoneria dei Malandrini avrebbe giustificato qualsiasi gesto contro le regole. Ben presto si ritrovarono a spasso per i corridoi bui e deserti. Fatta eccezione per Gazza e per qualche insegnante sfaccendato nessuno sembrava avere voglia di sfidare la sorte per gironzolare al freddo, lontano da un bel camino scoppiettante.
- La via è libera?
- Aspetta, controllo. – disse James illuminando la pergamena con la bacchetta. – Gazza è al pian terreno, quasi tutti gli insegnanti sono ancora in Sala Professori e la Chips sta tornando ora in Infermeria. È meglio usare il mantello, comunque.
Siccome ormai la stoffa non era più sufficiente per nasconderli completamente, avevano dovuto sperimentare una particolare tecnica: Peter si trasformava in topo e andava a nascondersi nella tasca di Potter, mentre Black in versione canina camminava al fianco dell’amico che si preoccupava di guidarli con cautela, seguendo le istruzioni della Mappa. Così James aspettò che tutti fossero in postazione, poi si lanciò addosso il mantello, di modo che nemmeno la luce della bacchetta potesse recare fastidio ai personaggi quadri. Un fascio di luce improvviso poteva renderli molto suscettibili, non volevano mai sentire ragioni, e finivano sempre per fare la spia.
Passeggiarono per la scuola tranquillamente, come se ne fossero loro stessi i padroni; l’unico incontro degno di nota fu il Frate Grasso, fantasma di Tassorosso, che stava chiacchierando con a bassa voce con una delle armature. A dire il vero sembrava più un monologo che altro. Non erano destinati ad essere così fortunati a lungo, però.
- Abbiamo un problema. – disse James, una volta raggiunto il prato.
- E sarebbe? – domandò Sirius, tornando in forma umana.
- Hagrid sta passeggiando con il suo gigantesco cane, non credo che sarà felice di vederci se ci troverà. – rispose, mentre entrambi si avviavano a passo spedito verso il Platano Picchiatore.
- Dì a Codaliscia di sbrigarsi, allora.
Potter fece uscire il piccolo topolino dalla tasca, e lo posò sulla terra gelida. Lui, come era solito fare, fece la sua personale ispezione della zona, mettendosi ad annusare l’aria guardandosi intorno con i suoi piccoli occhietti acquosi.
- Ti vuoi muovere? Non abbiamo tutta la notte! – latrò Sirius, piuttosto scocciato.
Obbediente Codaliscia sfrecciò velocemente verso l’enorme albero per bloccare il meccanismo che lo rendeva così violento.
Non appena videro aprirsi il passaggio gli altri due cambiarono forma e si infilarono nel tunnel che conduceva alla Stamberga Strillante, da dove cominciavano a provenire, in lontananza, i ben noti e strazianti lamenti.
Quando il Guardiacaccia, guidato dal fiuto del suo fedele quattro zampe che aveva cominciato ad abbaiare selvaggiamente, giunse davanti al Platano, tutto era tornato perfettamente calmo.


Ringraziamenti:
Juls: Ciao, innanzitutto, e grazie per il commento al primo capitolo ^^. In effetti ho sempre avuto quest'idea di un Sirius lamentosissimo nei riguardi di James per le questioni amorose XD. E' insopportabile, ma a me fa tanta tenerezza (anche perchè non sono io che me lo devo subire XD). Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo^^.
Mirwen: Non sembri avere tre anni, comunque ora risponderò alle tue domande. Paddy è, effettivamente, un po' fuori, ma migliorerà, o peggiorerà a seconda dei punti di vista XD. Quanto al riprendersi... dipende da come la vediamo: diciamo che avrà presto una "distrazione". Sì, alla fine è solo geloso, James resta il suo migliore amico (se non lo uccide prima) e sì, continuo la storia, come puoi vedere!
Un grazie anche a clod88, LilyChan, puccalove90 e SlytherinPrincess che hanno messo questa storia tra le preferite. Grazie a tutti, ci vediamo al prossimo capitolo!
  
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