Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Pikky    23/03/2008    7 recensioni
Harry, Ron, Hermione e Ginny sono dei normali adoloscenti, che vivono in un mondo in cui né la magia né Voldemort sono mai esistiti. Sono ragazzi come tanti altri, alle prese con la loro adolescenza, alle prese con l'amore.
Ron ed Hermione hanno capito da tempo che la loro non è una semplice amicizia, ma non trovano il coraggio di confessarsi ciò che provano l'uno per l'altra.
Riuscirà Ron a trovarlo? Ed Hermione? Avranno altra pazienza? E riusciranno entrambi a tenere a freno la gelosia, evitando che vada a sfociare in situazioni complicate?
-DICIOTTESIMO CAPITOLO ON-LINE-
Arrivata a destinazione, suonò il campanello, e Fred venne ad aprirle.
- Ciao! Cerco Ron, è in casa? – chiese la ragazza, sorridendo.
- Sì, è in camera. – rispose Fred, sorridendo tra sé e sé, dopodiché si scostò per farla entrare.
Lavanda era già stata alla Tana, una volta, prima che finisse la scuola, per cui sapeva dove andare. Salì al piano superiore, facendo i gradini a due a due, talmente era ansiosa di rivedere Ron, poi si diresse verso la camera del ragazzo. Spalancò la porta, senza bussare, e lo trovò sdraiato sul letto, a fissare il soffitto: che tenero, stava sicuramente pensando a lei, facendo mentalmente il conto alla rovescia per vedere quante ore mancassero al suo ritorno.
[Spero che vi piaccia e di avervi almeno un pò stuzzicato con l'introduzione... Un'ultima cosa... I personaggi, in alcune situazioni, potrebbero risultare leggermente OOC, anche se sto cercando il più possibile di rimanere IC. Mi raccomando, recensite in tanti!!!^^ Pikky91]
Genere: Romantico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Lavanda Brown | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ciao

Ciao! Buona Pasqua a tutti! E buona lettura!

 

16. CHIARIMENTI

 

Hermione era in camera, a leggere, quando fu interrotta da Ginny, che irruppe in camera senza nemmeno bussare, precipitandosi sul letto accanto all’amica.

- Ron mi ha detto che ieri sei passata… Mi dovevi parlare, giusto? Quindi eccomi qui! – disse, sorridendo. Poi, notando che Hermione la stava fissando con un sopracciglio alzato, le disse: - E ciao, comunque.

- Ciao… - rispose l’amica, chiudendo il libro che stava leggendo e posandolo sul comodino, poi aggiunse: - In effetti ieri ti dovevo parlare… Ma ormai non serve più a nulla.

- Perché tu e Ron avete litigato di nuovo, lo so… Ma se vuoi insultarlo e quindi sfogarti un po’, fa’ pure. - sospirò Ginny, in tono comprensivo.

Hermione sgranò gli occhi: possibile che Ron fosse stato così idiota da raccontare tutto a sua sorella? Nel giro di pochi secondi, però, quel pensiero sparì come era venuto. Di certo Ginny non sarebbe stata così comprensiva né nei confronti del fratello, né nei suoi. O almeno, non lo sarebbe stata non prima di aver detto loro che erano due cretini che avevano una particolare arte per complicare le situazioni più semplici.

Il giorno prima voleva dirle tutto, ma ormai non ne vedeva più il motivo. Il timore di essere giudicata era tornato a galla, facendola indugiare sui propri passi.

- Ron ti ha detto tutto? – chiese poi, stando attenta a non farsi tradire dal proprio tono di voce. Voleva accertarsi che la stupidità del ragazzo non si spingesse fino a confini inesplorati, ma non voleva esporsi troppo.

- Sì… - rispose Ginny, con una semplicità disarmante.

- E cosa, esattamente? – chiese Hermione, titubante. Poi, vedendo l’espressione enigmatica che andava dipingendosi sul volto dell’amica, si affrettò ad aggiungere: - No, giusto per sapere… Almeno non ti ripeto le stesse cose.

La ragazza parve convinta, poiché rispose: - Beh, mi ha detto che la sera del ballo vi siete chiariti… E che poi avete litigato di nuovo, ieri, quando hai visto il succhiotto che Lavanda gli ha lasciato.

Hermione tirò mentalmente un sospiro di sollievo. Grazie al cielo Ron aveva raccontato solo una mezza verità. Lo avrebbe ringraziato, se non fosse stata arrabbiata con lui. Ma nel momento in cui quel pensiero le balenò alla mente, fu subito sostituito da quello che molto probabilmente aveva mentito anche per se stesso, non solo per lei. Lo aveva fatto per salvarsi la faccia.

- Beh, sì. Non c’è molto da aggiungere. – sbottò quindi la ragazza, iniziando a tormentarsi una ciocca di capelli con le dita.

- Eh, no, non credere di scamparla così! Voglio i dettagli… Voglio sapere da chi è partita l’idea di mettere da parte l’orgoglio, testardi come siete! – disse Ginny, sia perché voleva metterla sul ridere, sia perché era davvero curiosa.

- Non mi va di parlarne, scusa… - ribatté Hermione, incrociando le braccia sul petto. L’ultima cosa che voleva in quel momento era inventarsi avvenimenti che non erano accaduti, sapendo che non avrebbe potuto fare a meno di pensare a ciò che era successo in realtà. Era dal giorno prima che cercava di cacciare quelle immagini dalla mente, e in parte ci stava anche riuscendo. L’arrivo di Ginny, però, aveva rovinato tutto, facendole pensare a Ron più del dovuto, quando il giorno prima si era ripromessa di dimenticarlo.

- No, scusami tu… Sei giù per la litigata di ieri e io sto qui a parlarti di mio fratello… - disse l’amica, dispiaciuta.

- Già… - disse Hermione in un sussurro, cercando di pensare ad altro.

- Beh, l’unica cosa che posso dirti per tirarti su un pochino il morale è che Ron vuole lasciare Lavanda… - rivelò Ginny, facendo apposta a lasciare in sospeso il discorso.

- Sì, certo. Dopo l’incontro ravvicinato che hanno avuto ieri non credo proprio. Avrai visto anche tu che bel ricordino lei gli ha lasciato… Anche perché, come non vederlo? E non penso che lui avesse nulla in contrario mentre lei… Beh, hai capito. - ribatté Hermione, sbuffando. Era inutile che l’amica le dicesse quello che voleva sentirsi dire, sapeva benissimo che non era così.

- Lui voleva già lasciarla ieri, ma… - tentò di dire Ginny.

- Si è visto come si sono lasciati! Se quello era il bacio d’addio… - la interruppe l’amica, che non voleva sentire una parola di più, poiché sapeva benissimo che poi si sarebbe illusa nuovamente. Anche soltanto il più minimo barlume di speranza poteva farla di nuovo cascare in quella situazione da cui aveva giurato a se stessa di uscire.

La rossa, a quell’interruzione roteò gli occhi, poi proseguì: - Ron voleva lasciarla, ma non l’ha fatto. Non voleva rovinarle le vacanze rompendo con lei poco prima che partisse.

- Beh, però le sta rovinando a me, le vacanze! – sbottò Hermione, continuando a rimanere irremovibile, anche se in realtà le sue difese stavano crollando una ad una. Ma non voleva darla vinta a Ron così facilmente. Perché non le aveva semplicemente detto la verità, il giorno prima?

“Forse perché da brava cretina non gli ho lasciato possibilità di replica…” si rispose da sola, imbarazzata, ricordansi esattamente la scena avvenuta il giorno prima.

- Ma non penso lo stia facendo apposta…  – azzardò Ginny, nel tentativo di consolare l’amica.

- In effetti la colpa è anche un po’ mia… Però avrebbe potuto dire a me quello che ieri ha detto a te! Anche se l’ho aggredito subito e poi me ne sono andata, lo ammetto, però… Avrebbe potuto pur sempre telefonarmi! - si sfogò Hermione.

- Peccato che non creda nell’efficacia delle telecomunicazioni, a quanto pare… - ribatté l’amica, ironica.

- Perché? – chiese la mora, curiosa.

- Ieri sera gli ho proposto di mollare Lavanda via telefono o messaggio, visto che sta così male e che fa stare male pure te, ma lui mi ha detto che è una cosa che deve fare a voce. Magari ha fatto lo stesso ragionamento con te. – suppose Ginny, immaginando di ragionare come il fratello.

- Ah. – disse Hermione, rimasta senza parole. Ormai non sapeva più nemmeno lei stessa cosa pensare. Ogni giorno ne saltava fuori una, non ne poteva più. La sera prima si era decisa a lasciar perdere tutto, ed ecco che Ginny se n’era appena saltata fuori con quelle notizie, che avevano rimescolato le carte in gioco.

Ora la scelta spettava a lei: rimettersi in gioco, o abbandonare tutto, dichiarandosi sconfitta?

 

 

 

- Ron! Ho un’idea! – disse Ginny, saltellando, non appena, tornata a casa, entrò in camera del fratello, che la guardò come se fosse un essere proveniente da un altro pianeta.

- Idea? – domandò, perplesso, non capendo a cosa si riferisse.

- Sì. Io, a differenza tua, lo uso il cervello! – ribatté la sorella, ricevendo in cambio un’occhiataccia e una cuscinata.

- E che idea hai avuto, sentiamo? – chiese poi Ron, curioso di sapere quale fosse il lampo di genio venuto a Ginny.

- Dopodomani, io ed Hermione avremmo in programma di uscire insieme… - iniziò Ginny.

- E la tua grande idea è quella di nascondermi in borsa, così poi riesco a parlarle? Beh, mi spiace dirlo, ma mi sa che è un tantino irrealizzabile. – la interruppe il fratello.

- Certe volte mi chiedo se fai apposta o se sei davvero così cretino… - borbottò la sorella, poi proseguì dicendo: - La mia idea non è quella di nasconderti nella borsa, ma di farti andare al posto mio…

- Ah… - disse Ron, interdetto, poi aggiunse: - E sei sicura che Hermione non mi prenderà a borsate in faccia non appena mi vedrà?

- Ma ce l’hai con queste borse, eh! Comunque non credo… Al massimo cercherà di andarsene, ma tu la fermerai, vero? – disse la sorella, enfatizzando particolarmente l’ultima parola, in modo da far capire al fratello che non aveva altra scelta.

- Sì… - disse debolmente il quest’ultimo, immaginando già che avrebbe dovuto correre dietro ad Hermione.

- Che entusiasmo… - commentò Ginny.

- Oggi non è giornata… - borbottò il fratello.

- Perché? – indagò lei, curiosa.

- Fred e George. – disse semplicemente Ron.

- Che hanno fatto questa volta?

- Il succhiotto… Lo hanno visto e non fanno altro che prendermi in giro da stamattina, nel caso in cui a colazione non lo avessi notato… - le spiegò il fratello.

- Forse dimentichi che stamattina sono andata a fare colazione con Harry e quindi mi sono persa la scena, anche se ammetto che avrei voluto esserci… - disse Ginny, ridacchiando.

Ron la fulminò con un’occhiata. Se ci fosse stata anche lei, non avrebbe fatto altro che infierire. E già sopportare le prese in giro dei gemelli non era stata cosa da poco.

- Guarda, George! – aveva iniziato Fred, quella mattina a colazione, tirando una gomitata al fratello e indicandogli il collo di Ron, che subito aveva portato una mano a coprire la sua ‘vergogna’.

- Il nostro fratellino si sta dando da fare, eh? – aveva aggiunto George, ghignando.

- Chi è la fortunata? O meglio, la sfortunata. – aveva chiesto Fred, curioso.

Ron non aveva risposto, limitandosi a guardarli male come per intimarli a smettere.

- Sarà Hermione… - aveva risposto George.

Ed andavano avanti così da quella mattina. Ron non ne poteva più, anche perché così facendo lo costringevano a pensare ad Hermione e a sentirsi in colpa.

“Speriamo che l’idea di Ginny funzioni…” pensò, scuotendo la testa.

 

 

 

Hermione sbuffò, guardando per l’ennesima volta l’orologio: Ginny era in ritardo. Ed era molto strano da parte sua, dato che di solito arrivava sempre in anticipo agli appuntamenti.

Pensando che forse l’attesa sarebbe durata ancora a lungo, si sedette sul bordo della fontana davanti a cui l’amica le aveva dato appuntamento. Guardandosi intorno, notò che il parco era pieno di coppiette varie. Possibile che ultimamente le notasse tutte? E che fosse invidiosa della loro felicità, immaginando di voler essere al loro posto, assieme a Ron?

Sospirò, guardando di nuovo l’orologio. Già un quarto d’ora di ritardo. Probabilmente aveva avuto qualche contrattempo. Perché, allora, non l’aveva avvisata? Fu quasi tentata di prendere il cellulare e chiamarla, ma si trattenne, pensando che probabilmente sarebbe sembrata insistente e petulante. Prima o poi sarebbe arrivata, bastava solo aspettare.

Poco dopo, sentì che qualcuno si sedeva accanto a lei, così si voltò e per poco non le venne un colpo, quando si trovò faccia a faccia con Ron, che le disse: - Ciao! Scusa per il ritardo…

Hermione lo guardò perplessa, prima di capire: Ginny non sarebbe mai venuta, era stato programmato tutto in dall’inizio. Al suo posto sarebbe venuto il fratello.

- Giuro che questa me la paga, tua sorella! – sbottò quindi, alzandosi e incamminandosi verso l’entrata del parco, per andarsene.

“Lo sapevo…” pensò il ragazzo, prima di alzarsi a sua volta e seguirla, per poi bloccarla per un braccio e costringerla a voltarsi.

- Che vuoi? – gli chiese lei, senza curarsi di non far trasparire rabbia dal suo tono di voce.

- Parlarti! – rispose lui, semplicemente

- Beh, e che ti dice che io voglia ascoltarti? – replicò Hermione, cercando di divincolarsi dalla salda stretta di lui.

- Ginny! – rispose lui, cercando di metterla sul ridere. Non appena vide che l’espressione della ragazza era rimasta dura e impassibile, però, aggiunse: - Beh, speravo che volessi starmi a sentire…

“Dio, lo odio quando fa così! È impossibile dirgli di no…” pensò la riccia, dopodiché disse: - Oh, va bene… Parla, ti ascolto.

- Sediamoci su una panchina, prima… - propose Ron, lasciandola andare, quindi si diressero insieme verso una panchina rimasta libera.

- Beh, Ginny ti ha detto gran parte di quello che avrei dovuto dirti… - buttò lì il ragazzo, non appena si furono seduti. Non appena si era trovato davanti ad Hermione, tutta la risoluzione e la determinazione con cui era partito da casa erano svanite, quindi stava cercando di prendere tempo per trovare le parole giuste.

- Sì. – disse la ragazza, brevemente. Possibile che fosse così codardo da non riuscire a ripetere quelle cose?

- Quindi mi ha rovinato la sorpresa… - proseguì Ron, poi aggiunse: - Insomma… Te lo avrei spiegato già l’altro giorno, se solo mi avessi lasciato la possibilità di parlare…

- Lo so, scusami per questo… Come al solito sono giunta alle mie stupide conclusioni affrettate… Ma anche tu, però… Potevi spiegarmi tutto subito, prima di baciarmi… - lo interruppe la ragazza, diventando rossa mentre pronunciava l’ultima frase. Stava iniziando ad ammorbidirsi, ormai l’intenzione iniziale di rimanere impassibile era andata a farsi benedire.

- In effetti è vero, però… Beh, non è questo il punto. Tu non sei solo un ripiego, Hermione. Avevo già intenzione di lasciare Lavanda, da quando sono tornato a casa dal ballo, sabato. Lo avrei fatto domenica, se solo lei non mi avesse detto che sarebbe partita per tre settimane. Non volevo rovinarle le vacanze, ma ora mi rendo conto che forse sarebbe stato meglio togliersi subito il pensiero. Soprattutto perché così facendo me lo sto rovinando io, le vacanze. E le sto rovinando a te. – disse Ron, fissandosi la punta delle scarpe. Non riusciva a guardare in faccia Hermione, mentre pronunciava quelle parole. Non sapeva nemmeno da dove fosse venuto quel coraggio necessario a pronunciarle. Si sentiva però sollevato, finalmente stava riuscendo a chiarire tutto, a rivelare i propri sentimenti, senza malintesi.

D’altro canto, Hermione si sarebbe messa a fare i salti di gioia, se il parco non fosse stato pieno di gente. Non riusciva a credere alle proprie orecchie, quelle erano proprio le parole che voleva sentirsi dire. Le aveva già sentite da Ginny, ma sentirle pronunciare da Ron aveva tutto un altro effetto. Si sentiva le mani sudare, il cuore battere all’impazzata e le guance imporporarsi, mentre pian piano un sorriso andava dipingendosi sulle sue labbra.

- Io… Beh, non so cosa dire… - disse poi flebilmente, con la gola secca.

Ron alzò lo sguardo, vedendola con la testa bassa, a fissarsi le mani che stava torturandosi in grembo. Aveva forse sbagliato a parlare? Aveva forse rovinato tutto? Aveva forse complicato ulteriormente la situazione.

- Di’ qualcosa, ti prego, qualunque cosa… - sussurrò, alzandole il mento con due dita. Notò che aveva gli occhi lucidi, quindi aggiunse: - Ho detto qualcosa di male?

- No, per niente… - gracchiò Hermione, mandando giù un magone. Le veniva da piangere per la felicità, si sentiva una stupida.

Ron sorrise debolmente, non capiva il perché del comportamento della ragazza, che in quel momento lo abbracciò, affondando la testa nel suo petto.

- Sei uno stupido! – sbottò, prima di dare libero sfogo ai singhiozzi e alle lacrime. Sì, aveva promesso che non avrebbe più pianto per lui, ma quello era un pianto diverso, liberatorio, di felicità.

- Lo so… - concordò lui, abbracciandola a sua volta e passandole una mano fra i capelli, nel tentativo di calmarla, cosa che sembrò funzionare, dato che qualche minuto dopo i singhiozzi cessarono.

- Adesso che facciamo? – chiese poi la ragazza, liberandosi dalla stretta per guardarlo negli occhi.

- Aspettiamo… - rispose semplicemente Ron, prendendole il viso fra le mani per asciugarle le lacrime coi pollici.

- Che torni Lavanda? – chiese Hermione, pur sapendo già la risposta. Il ragazzo, infatti annuì, quindi lei chiese, di nuovo: - E nel frattempo?

- Inganneremo l’attesa in qualche modo… - rispose Ron, con una luce di malizia negli occhi, dopodiché le posò un bacio leggero sulle labbra.

La ragazza sorrise poi borbottò uno “Scemo!” e gli diede un pugno sulla spalla destra, dopodiché si avvicinò al suo viso per baciarlo.

 

 

 

- Devo andare a casa… - borbottò Ron un paio d’ore dopo, mentre lui ed Hermione stavano facendo una passeggiata per il parco, tenendosi per mano.

- Ti accompagno, dai… Sai, devo fare una chiacchierata con tua sorella… - propose la ragazza.

A quelle parole, il rosso sbiancò di botto, balbettando: - Tu… Non vorrai… No… Vero?

- No, tranquillo. Le dirò solo che abbiamo chiarito, omettendo il resto. – lo tranquillizzò Hermione, senza fare a meno di sorridere.

- Menomale! – disse lui, tirando un sospiro di sollievo.

Nel giro di mezzora furono alla Tana, dove Hermione si precipitò subito in camera di Ginny, dopo aver dato un frettoloso bacio sulla guancia a Ron. Entrò in camera dell’amica senza bussare, e se ne pentì, dato che la trovò seduta sul letto, intenta a baciare Harry. Simulò quindi un colpo di tosse, nel tentativo di far notare la sua presenza, ma fallì. Tossì quindi più forte e questa volta ebbe effetto, dato che i due si staccarono, imbarazzati.

- Io… Noi… Ehm… - borbottò Harry, alzandosi dal letto.

- Oh, non ti preoccupare. Scusatemi voi se vi ho disturbato. – disse Hermione, cercando di trattenere le risate.

- Beh, vi lascio sole, vado in camera di Ron. – annunciò il ragazzo, prima di dileguarsi.

- Di solito le persone bussano, prima di entrare in una stanza con la porta chiusa! – eruppe Ginny, ancora paonazza, non appena l’amica si sedette accanto a lei, sul letto.

- Considerala una vendetta per avermi dato buca oggi, facendo venire tuo fratello al posto tuo… - disse Hermione, ridendo.

- Oh, no… Non dirmi che avete litigato di nuovo… - disse la rossa, alzando gli occhi al cielo.

- No, anche se all’inizio stavo per andarmene, ma per fortuna mi ha trattenuta. Ci siamo chiariti, senza litigare. – spiegò l’amica, omettendo i dettagli. Effettivamente lei e Ron avevano battibeccato, ma per le loro solite stupidate, indegne di essere considerate una litigata. In più avevano trovato un modo singolare per fare pace, guardandosi negli occhi subito dopo un battibecco, scoppiando a ridere, per poi baciarsi.

- Davvero? Menomale, sono contenta che la mia idea abbia avuto effetto! – esultò Ginny.

- Beh, allora grazie… - disse Hermione, sorridendo e facendo per alzarsi, quando l’amica la bloccò dicendo: - Eh, no! Voglio i dettagli!

- Quali dettagli? – chiese l’amica, facendo finta di niente. Che Ginny sospettasse qualcosa?

- Insomma, avete chiarito… Ma come?

- Parlando? – disse la riccia, sarcastica.

- Fin lì ci ero arrivata. Ma cosa avete deciso di fare? – indagò l’amica, curiosa.

- Di aspettare fino al ritorno di Lavanda. Lui la mollerà e a quel punto saremo liberi di frequentarci. – spiegò Hermione. Dopotutto era una mezza verità.

- Oh, beh, sembra la soluzione migliore, in effetti… - disse Ginny, sorridendo, poi aggiunse: - Ok, ora puoi andare l’interrogatorio è finito.

L’amica rise, dopodiché si alzò in piedi e si diresse in camera di Ron, dove bussò, per evitare che scene come quelle di prima si ripetessero, anche se dopotutto era un po’ improbabile, in quel frangente. Ma meglio essere sicuri.

Harry venne ad aprire, e lei gli disse: - Puoi tornare dalla tua dolce metà. Ma la prossima volta vi consiglio di mettere il cartello “Don’t disturb!”, come negli hotel…

Il ragazzo la fulminò con lo sguardo, prima di andarsene, dopodiché lei entrò in camera, trovando Ron seduto sul letto, con la schiena appoggiata al cuscino, che a sua volta era appoggiato al muro. Prese posto accanto a lui, che subito le cinse le spalle con un braccio, posandole un bacio sulla fronte.

- Harry mi ha detto che hai appena beccato lui e Ginny a pastrugnarsi… - disse poi lui, ridendo.

- Sì, e ti assicuro che non è stato un bello spettacolo! – confermò Hermione, ridendo a sua volta, poi aggiunse: - Anche lui ti ha fatto l’interrogatorio?

- Nah… Gli ho solo detto che ci siamo chiariti e lui ha detto che gli sembrava strano non aver udito il coro degli angeli che cantavano l’alleluia… - rispose Ron.

- Ah. Tua sorella, invece, è peggio di un detective! Anche se oggi ha fatto meno domande del solito…

- Beh, forse era ancora in imbarazzo… - ipotizzò il ragazzo, facendo scendere il braccio che cingeva le spalle di Hermione fino alla vita. La ragazza, a quel contatto, si sentì invadere di calore. Si spostò una ciocca di capelli dietro le orecchie, mentre si accoccolava sul petto di lui, che la cinse anche con l’altro braccio.

- Comoda? – chiese poi, ironico. Non che quella posizione gli dispiacesse, ma la trovava una situazione divertente, non sapendo nemmeno lui il motivo.

- Sì… - rispose la ragazza, portando il viso alla sua altezza, per poi baciarlo. Il ragazzo rispose volentieri a quel bacio, ma poco dopo si staccò malvolentieri, dicendo: - Pensa se adesso entrassero Harry e Ginny…

- Sarebbe il colmo! – disse Hermione, prima di scoppiare a ridere. Ron rise a sua volta, poi decise di infischiarsene di chi sarebbe potuto entrare in camera, e baciò nuovamente la ragazza.

 

 

 

Il giorno dopo, Ron ed Hermione si trovavano in camera di quest’ultima, a vedere un film. Erano sul letto, lui sdraiato su di un fianco, con la schiena appoggiata al muro, e lei sdraiata con la schiena adagiata al materasso e la testa rivolta versa la televisione.

La scusa ufficiale era quella che stavano iniziando a darsi da fare con i compiti delle vacanze. Riguardo Ron non era per niente credibile, ma riguardo ad Hermione sì, per cui poteva tranquillamente reggere. Ad entrambi non piaceva frequentarsi di nascosto, ma d’altronde era l’unico modo. Anche se avessero deciso di comportarsi da amici fino al ritorno di Lavanda, sapevano benissimo che non ci sarebbero riusciti poiché la prima volta che si fossero visti, tutti i loro buoni propositi sarebbero andati a farsi benedire.

- Sabato sera siamo qui a casa mia, visto che è da un po’ che non venite… - disse Hermione alla prima pubblicità, voltandosi verso Ron.

- Ok… Non ci guardiamo un film tipo questo vero? – chiese il ragazzo, preoccupato.

- Se intendi dire un film romantico no, non credo. Visto che ti lamenti tanto, portane uno tu! – ribatté la ragazza, incrociando le braccia sul petto.

- Davvero? – chiese Ron, entusiasta.

- Sì, ma non un film horror. O d’azione. O di spionaggio. O di guerra. O…

- Fai prima a dirmi che genere portare… - la interruppe il ragazzo.

- Beh, porta un film che possa piacere a tutti, non solo a te ed Harry. Altrimenti non ci metto tanto a prendere un dvd da quello scaffale. – disse Hermione, indicando con la mano uno scaffale poco più in là, con un ripiano pieno di titoli.

- Va bene… - assentì Ron, sorridendo. Era davvero felice che si fosse chiarito tutto e che la situazione fosse tornata alla normalità, battibecchi compresi. Non lo avrebbe mai ammesso davanti a lei, ma gli erano mancati un sacco.

 

 

 

 

 

 

Beh? Che ve ne pare?

Scusate per il solito ritardo nell’aggiornare… Ma ultimamente sono sorti casini vari… Non è un bel periodo, e temevo che le mie emozioni negative potessero trasparire nei miei scritti. Ma queste vacanze mi hanno ispirata, per cui eccomi qui!

Recensite, mi raccomando!

Ringraziamenti:

MaKiCo: Grazie per la recensione e per i complimenti… Vedrò di andare a leggere ‘Un ricordo’ non appena avrò un minuto di tempo…^^ Baci

Cressida26: I buoni propositi di Herm sono andati a farsi benedire… Ma come darle torto, con davanti un tenero imbranato come Ron? Grazie della recensione e dei complimenti, comunque! Spero che il capitolo ti sia piaciuto… Baci

Yuyutiamo: Come vedi le tue speranze di una riconciliazione sono state esaudite… ^^ Ma Lavacca avrà ancora un ruolo nella storia, purtroppo. Mi ha fatto piacere leggere la tua recensione, sono contenta di essere riuscita a mantenere i personaggi con i loro caratteri originali...^^ Quindi grazie dei complimenti e della recensione… Spero continuerai a seguire la storia! Baci

Milly92: Eh, no… Niente attentati, mi dispiace… Anche se effettivamente non sarebbe una cattiva idea… XD Beh, spero che il capitolo ti sia piaciuto… Grazie della recensione! Baci

DreamGirl91: Non sei affatto polemica, è quello che penso anch’io… -_- Bah, maschi… Chi li capisce è un genio, non mi stancherò mai di dirlo. Come vedi, in questo capitolo le cose si sono risolte e Ron si è beccato le prese in giro dei gemelli… XD Grazie per la recensione! Spero che questo capitolo ti sia piaciuto. Baci

Patience90: Eh già, Lavanda è proprio odiosa… Grazie per la recensione e per i complimenti! Spero che anche questo chap ti sia piaciuto, anche se è arrivato un po’ in ritardo…^^ Baci

MaryPotter92: Hermione la capisco benissimo anch’io… Sai, è da un anno che dovrei dimenticare il tizio che mi piace, ma senza riuscirci… No comment… Come vedi, in questo capitolo quei due si sono chiariti, smettendo di farti disperare… XD Spero che ti sia piaciuto… Grazie comunque per la recensione e per i complimenti! Baci

Debby12: Grazie mille della recensione e dei complimenti! Spero che questo chap ti sia piaciuto… Baci

Ninny: Eccoti qui il capitolo tanto atteso… Spero che ti sia piaciuto…^^ Grazie comunque per la recensione e per i complimenti! Baci

Hermionina: Grazie per la recensione e per i complimenti, sono contenta che secondo te la fic stia venendo bene…^^ Spero che questo capitolo ti sia piaciuto… Baci

   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Pikky