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Autore: dadless    20/09/2013    10 recensioni
Ecco il continuo di "Kiss me underneath the mistletoe".
Dalla storia:
La guardo negli occhi -Li odio, Emma. Li odio profondamente, perché non ci permettono di amarci- dico accarezzando la sua guancia.
Lei scuote la testa, ridendo amaramente.
-Che succede?- chiedo confuso.
Fissa i suoi occhi nei miei -Sai, è già orribile che qualcuno possa odiare dei bambini indifesi, ma è ancora peggio che un padre odi i propri figli- conclude.
Sgrano gli occhi, incredulo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Does "Forever" exist? Yes.'
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Mi asciugo velocemente le lacrime con il dorso della mano e rimetto il cd nella custodia, prima di cercare in fretta nella scatola un disco che spero di trovare. Ci saranno almeno una ventina di cd, ma sembra proprio che l'oggetto delle mie ricerche sia escluso. Sto per perdere le speranze, quando una data scritta su l'etichetta di un cd mi fa sospirare di sollievo.

-Ventidue Settembre- mormoro.

Inserisco il cd nel lettore e aspetto, sedendomi sul pavimento.

Finalmente il video si avvia, mostrandomi il corridoio bianco di un ospedale e le facce di tutti i miei amici e parenti.

Sussulto.

È proprio il video del giorno della nascita dei miei figli.

Adesso vedo il viso di mia sorella.

-Allora, oggi è il compleanno di Emma, ma potrebbero anche nascere Alex e Drew... Sono troppo emozionata!- esclama sorridendo.

Abbasso lo sguardo, chiudendo gli occhi.

Io non c'ero e non potrò mai perdonarmi per questo.

-Ehi, Jaxon. Cosa vorresti dire a Justin in questo momento?- a queste parole rivolgo nuovamente l'attenzione allo schermo della televisione.

-Justin, avresti dovuto usare il... preservativo. Giusto? È così che si chiama, no?- alzo entrambe le sopracciglia sentendo queste parole.

Jaxon aveva solo cinque anni in questo video.

Sullo schermo compare di nuovo il viso di Jazzy, sul quale si è dipinta un'espressione sconvolta.

-E tu come lo sai?- chiede, confusa.

Jaxon alza lievemente le spalle -Ho sentito che ne parlavi con la tua amica Wendy un po' di tempo fa. Ma non so nemmeno cosa sia- conclude.

-Ok, direi che può bastare- sussurra Jazzy, prima che lo schermo diventi completamente nero.

Scoppio a ridere per qualche secondo, prima che sulla televisione compaiano di nuovo le pareti bianche dell'ospedale.

-Questo è un momento magico- sussurra Jazzy, coprendo l'obiettivo della videocamera con la mano.

Sorrido sentendo il suo tono dolce.

-Ecco i due angioletti- annuncia, spostando la mano e rivelando i visi dei miei due bambini.

Spalanco la bocca.

Sono semplicemente meravigliosi.

-Anzi, i tre angioletti- si corregge, inquadrando pure la mia piccola Emma.

Il suo viso è leggermente sudato e si capisce quanto sia sfinita, ma nei suoi occhi è impossibile non notare la gioia di poter tenere in braccio i bambini che per otto mesi ha solo potuto immaginare.

Una lacrima sfugge dal mio occhio.

Sarei stato la persona più felice del mondo in quel momento, se fossi stato lì, accanto a lei, con i bambini in braccio.

Emma sorride -Hai visto quanto sono belli?- chiede osservando i loro visi.

-Ti somigliano molto- commenta Jazzy.

Emma scuote la testa, sorridendo -Sono uguali a Justin- replica, accarezzandoli.

Sospiro.

Anche in un giorno come quello, Emma ha pensato a me, che me ne sono andato.

Metto in pausa il video, troppo pensieroso per continuare a vederlo.

Mi alzo e mi dirigo verso il bagno, per farmi una doccia calda. Apro il getto dell'acqua mentre mi svesto, prima di entrare nel box doccia. Inarco la schiena quando l'acqua colpisce il mio corpo e cerco di godermi quel piacevole calore. Senza successo, però. Infatti non riesco a fare altro che pensare ad Emma e ai nostri figli. Non so cosa fare. Sono ancora arrabbiato con lei per avermi tenuto nascosto tutto, ma ora comprendo il perché della sua scelta.

Non so nemmeno se lei mi ami ancora.

Non so se lei mi voglia effettivamente nella sua vita, nella loro vita.

Chiudo il getto dell'acqua per insaponarmi e alzo lo sguardo verso il vetro della doccia.

Spalanco gli occhi vedendo il mio riflesso.

I miei capelli, a causa dell'acqua, mi coprono la fronte, proprio come cinque anni fa.

Allungo la mano verso il vetro e lo sfioro, prima di iniziare a piangere.

Mi piacerebbe tornare indietro nel tempo, a cinque anni fa.

Non lascerei più Emma insieme a quel bastardo di James.

Rimarrei vicino alla mia piccola Emma, vicino ai nostri figli.

Rinuncerei alla mia carriera per loro, perché sono molto più importanti.

Lavorerei come cameriere in quel bar, ma sarei felice.

Sospiro e inizio a passare il sapone sul mio corpo.

Ma non si può tornare indietro. Devo accettare le scelte che ho fatto e, anche se volessi rimediare, sono sicuro che in questo preciso istante Emma non possa provare altro che odio nei miei confronti.

Finisco di lavarmi ed esco dalla doccia. Mi asciugo, mi rivesto e mi sdraio sul mio letto per riflettere.

Mi basterebbe un cenno e correrei da lei. Mi farei perdonare per tutto, perché in fondo non posso biasimarla più di tanto per avermi mentito, visto che l'ha fatto solo ed esclusivamente per me. Lei pensa sempre agli altri, mai a se stessa.

 

Iniziando ad avere fame, vado in cucina per prendere una mela, quando mi ricordo di aver lasciato acceso il lettore dvd.

Mordo la mela e torno in salotto, per poi riavviare il video.

-Vorresti dire qualcosa a Justin, in questo momento?- chiede mia sorella, attirando la mia attenzione.

Emma prende un respiro profondo prima di annuire -Hai lasciato che sotto le righe del nostro amore qualcuno scrivesse la parola “fine”, permettendogli di macchiare in questo modo le pagine del nostro “Per sempre”- comincia, mentre una lacrima riga il mio viso -Ma io ti amo, Justin- sussulto a queste parole dette con sincerità -Ti amo come mai ho amato prima e voglio che tu sappia una cosa- continua -ti amerò per sempre e, se mai io dovessi fingere di odiarti, non credermi. Ti amo- conclude, abbassando lo sguardo verso i nostri figli, cercando di nascondere le lacrime che sono comunque riuscito a vedere.

Spalanco gli occhi a queste parole.

Lei mi ama.

Il video termina ed io sono ancora scioccato da ciò che Emma ha detto.

Lei mi ama ancora.

Appoggio la mela sul tavolino e mi affretto a prendere il mio cellulare, per poi digitare il numero della mia piccola Emma.

Dopo vari squilli, scatta la segreteria telefonica.

È ovvio che lei adesso non voglia avere niente a che fare con me, ma lei stessa in quel video ha detto di amarmi.

Digito anche il numero del telefono di casa, ma non risponde nuovamente.

E se le fosse successo qualcosa?

Spalanco gli occhi e decido di chiamare Jazzy questa volta, nonostante io sia ancora arrabbiato con lei.

-Pronto Justin? Ti prego, perdonami per non averti parlato di questa storia prima ma...- risponde, iniziando a parlare senza prendere fiato fra una frase e l'altra, così la interrompo.

-Ne parleremo in un altro momento. Adesso dimmi che Emma non risponde solo perché è arrabbiata con me e non le è successo niente- rispondo preoccupato.

Sorprendendomi, mia sorella scoppia a ridere.

Inarco entrambe le sopracciglia, confuso -Ti sembra tanto divertente la mia preoccupazione?- le chiedo offeso.

-Hai guardato i video, non è vero?- domanda, ignorando le mie parole.

Roteo gli occhi -Sì, lì ho guardati- ammetto poco dopo.

-Allora corri, vai da loro e dimostra quanto tu sia dispiaciuto per quello che è successo. Ah, ti conviene sbrigarti perché Emma ha deciso di partire per le vacanze e devono prendere l'aereo stasera. Tu non vuoi aspettare fino a Gennaio, vero?- chiede retorica.

Voglio aspettare fino a Gennaio per dirle quanto la amo?

Voglio aspettare fino a Gennaio per baciare di nuovo le sue soffici labbra?

Voglio aspettare fino a Gennaio per iniziare a far parte della vita di Emma, dei miei figli, della mia famiglia?

No.

Concludo la conversazione telefonica senza aggiungere parole inutili e mi dirigo velocemente verso l'ingresso della mia villetta.

Indosso il giubbotto e apro la porta trovandomi davanti...

-Emma?- chiedo confuso e incredulo.

Cosa ci fa qui?

Senza farmi dire altro, si fionda sulle mie labbra, togliendomi il fiato e lasciandomi completamente sorpreso.

Poco dopo interrompe il bacio e riesco a vedere le lacrime sul suo viso.

-Scusa, io non avrei dovuto- balbetta, indietreggiando verso il portone ancora spalancato.

-Non so cosa mi sia preso, perché abbia lasciato Alex e Drew dai miei genitori, le valigie ancora vuote e...- tenta di parlare, ma il suo pianto le impedisce di continuare.

-Non sarei dovuta venire qui e baciarti, scusami- conclude, prima di girarsi per uscire.

Afferro la sua mano e avvicino nuovamente la mia piccola Emma al mio corpo.

Io dovrei farmi perdonare per tutte le stronzate che ho fatto in questi cinque anni e lei continua a chiedermi scusa.

Io avrei dovuto correre verso la sua villa per farle capire quanto io desideri vivere il resto della mia vita con loro e lei mi ha sorpreso venendo fino alla mia villa.

Catturo le sue labbra con le mie e stringo la sua vita fra le mie braccia.

Lei, lentamente, circonda il mio corpo con le sue braccia bianche e stringe i miei capelli color grano con le sue dita affusolate. Poco dopo inizia a baciarmi con foga, svuotando la mia mente da ogni pensiero, da ogni preoccupazione. Ci siamo solo io e lei. Finalmente.

Con una mano chiudo la porta, prima di appoggiarmici per poi stringere maggiormente la ragazza dai capelli castani.

Percorro la sua schiena con le dita e sfioro i suoi capelli soffici.

-Non voglio che tu vada dal parrucchiere prima che i tuoi capelli crescano fino ai fianchi- sussurro sulle sue labbra, stringendole nuovamente la vita e facendola ansimare.

La sento sorridere.

-Perché dovrei farli crescere?- chiede, mordendomi lievemente il labbro inferiore -Non c'è nessuno accanto a me che li apprezzi così tanto da convincermi a non tagliarli- mormora.

Riesco a sentire il rimprovero nelle sue parole.

Allontano lievemente il viso dal suo per guardarla negli occhi, quegli occhi verdi che tanto amo.

-Ci sono io- affermo serio.

Si inumidisce le labbra, prima di accarezzarmi le guance con i pollici.

Nei suoi occhi vedo un lampo di pentimento e sono sicuro che in questo momento stia
pensando di aver sbagliato a venire qui. Infatti, pochi secondi dopo, cerca di sciogliere la presa delle mie braccia, ma riesco a tenerla stretta.

-No, Emma. So esattamente cosa stai pensando e sappi che non è così- esordisco -Tu... voi non potreste mai rovinarmi la vita. Ho bisogno di voi e niente e nessuno potrà impedirmi di vivere il resto della mia vita con la mia famiglia- concludo dolcemente.

Sorride lievemente alle mie parole, mentre una lacrima solitaria riga il suo dolce viso.

-Davvero noi siamo la tua famiglia?- chiede, asciugandosi la guancia con il dorso della mano.

Sorrido, prima di accarezzare di nuovo le sue soffici labbra con le mie.

-Davvero- mormoro.

Affondo il viso nell'incavo del suo collo e accarezzo la sua bianca pelle profumata con il mio naso, facendo uscire una spensierata risata dalle sue labbra.

La guardo nuovamente negli occhi e non posso fare a meno di chiedermi perché io sia stato così stupido da lasciarmi sfuggire la mia piccola Emma cinque anni fa.

-Ti amo- sussurra, lasciandomi spiazzato per un attimo.

Quindi è vero. Lei non ha mai smesso di amarmi.

-Ti amo anch'io, Emma- soffio sulle sue labbra e afferro il suo labbro inferiore fra i denti. Sfioro con la lingua la sua bocca, che subito dopo lei socchiude, lasciando che incontri la sua.

Vorrei che in questo momento il tempo smettesse di scorrere, per far durare all'infinito il nostro bacio, ma è proprio lei a interromperlo, provocando uno schiocco che risuona intorno a noi.

-Quindi... questo è l'inizio del nostro “Per sempre”?- chiede sorridendo.

-No- rispondo, scuotendo la testa e facendole aggrottare la fronte.

-Pensa a cinque anni fa, quando tu ed io eravamo sotto un ramo di vischio- sussurro nel suo orecchio.

-Ricordi il nostro bacio?- chiedo, accarezzando la sua guancia liscia.

Lei annuisce, con l'ombra di un sorriso sulle labbra.

-Ecco, in quel preciso istante è iniziato il nostro “Per sempre”- socchiudo gli occhi e lascio che una lacrima di felicità percorra il mio viso.  

 

 

 

 

Fine.

 

 

 

 

 

I DON’T KNOW WHY BUT WITH YOU I DANCE IN A STORM WITH MY BEST DRESS FEARLESS!

Sì, Taylor Swift è la mia ragazza (dal 2009, gente!) ^_^

 

AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH! QUESTO ERA L’ULTIMO CAPITOLO (in ritardo clamoroso, chiedo perdono :c ) E IO STAVO SOLO CERCANDO DI NON PENSAAAAAARCI! (ma Taylor rimane la mia ragazza u.u)

Santo cielo, è finito tutto! Emma, Justin, Alex, Drew e tutto quanto… mi mancheranno troppo, sul serio! Proprio come voi, che siete le mie lettrici preferite!

Sin dal primo capitolo volevo arrivare a questo per dirvi come è nato tutto (sperando di non annoiarvi…).

Allora, mi stavo asciugando i capelli con la spazzola in mano e Mistletoe nelle orecchie, poi la spazzola mi è finita davanti alla bocca e ho avuto un lampo! Ho pensato di dover assolutamente scrivere una storia in cui una ragazza e Justin la cantassero insieme e così è nato tutto, anche se inizialmente nella prima storia avrei dovuto mettere il  lieto fine, ma vabbè dai.

Poi, per la seconda storia, Emma avrebbe dovuto avere solo un figlio e poi incontrare Justin per lavorare come chitarrista ma… ero sul balcone e mi è venuta in mente la frase “Un padre non dovrebbe odiare i suoi figli e bla bla bla…” e mi sono detta che forse sarebbe stato carino se Emma avesse avuto due figli.

Okay, dopo il mio poema più lungo del capitolo, vi ringrazio dalla prima all’ultima, perché questa storia mi ha fatto conoscere un sacco di persone meravigliose che mi rimarranno per sempre nel cuore, sappiatelo.

Ah, se per caso dovessi mancarvi (non credo, ma vabbè) vi dico che ho iniziato da un po’ una nuova storis, “Promises.” che devo ancora aggiornare da quasi un mese (sorry T.T) http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2024279&i=1

Vi lascio anche i miei contatti…

Twitter https://twitter.com/smile_with_us

Ask.fm http://ask.fm/MissMore

Ora devo salutarvi (non sapete come mi dispiaccia cliccare su “Completa”).

Vedo se riesco a rispondere alle recensioni allo scorso capitolo, se non ci riesco continuo domani, comunque sappiate che le ho lette tutte e vi amo una a una.

LONG LIVE AT THE MAGIC WE MADE!

Un abbraccio coccoloso,

Morena

  
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