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Autore: Rory_Payne    21/09/2013    2 recensioni
'Parte di questa storia è un sogno fatto da una mia amica. Ho deciso di trasformare un po' tutto e di farla diventare una storia'
Paura. Ansia. E se poi tutto va male? Devo smettere di farmi le paranoie Lui mi ama e ci sposeremo. Sarà il matrimonio che ho sempre immaginato.
Spero di avervi incuriosito. E' la prima storia che pubblico.
Rory
ps: scusate se l'avevo pubblicata e cancellata quasi subito, ci sono stati diversi problemi nella pubblicazione.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Driin Driin Driin
La sveglia segnava le 8.30. Tempo di capire cosa mi sta succedendo intorno che ricordo la data di oggi 18/09/2013. Oggi era il giorno del mio matrimonio!
«Buongiorno!!» e tutte e tre si buttarono sul letto.
Io con un sorriso un po’ forzato risposi «Buongiorno a voi»
«Ehi piccola? Che succede?» perché Jenny deve capire sempre tutto al volo?
«Nulla solo un po di ansia» un altro sorriso.
«Ok facciamo sparire questa ansia! Vai a farti una doccia che è già tardissimo» sono solo le 8.30 ma va bene
«Vado vado. Ma non ti sembra un po’ presto?»
«No!! Fila» e giù le risate delle ragazze.
Finita la doccia, uscì avvolta in un accappatoio. Appena uscì dal bagno capì che da quel momento non sarei più riuscita a fare un pensiero che non contenesse l’immagine di Louis.
«I-io..» ecco ci mancava che iniziavo a balbettare.
«Ehi, tutto bene?»
«Ho paura» ed era vero stavo morendo dalla paura e avevo iniziato anche a tremare.
«Sta tranquilla andrà tutto bene» guardai l’orologio e notai fossero già le 9. Dopo aver fatto colazione con un caffè e un cornetto alla crema iniziarono a prepararmi.
3 ore e 30 dopo
«Wow.. Sei fantastica» Jenny, solita esagerata.
«Davvero Alex sei bellissima» disse mia madre, commossa
«Dai mamma così fai piangere anche me e mi si scioglie il trucco!»
«Guardati allo specchio, su su!» ok. Ci sono.
Mi girai verso lo specchio e i miei occhi si riempirono di lacrime. Non mi ero mai sentita bella ma in quel momento potevo dire di esserlo. I miei capelli erano stati sollevati da un acconciatura che mi lasciava il ciuffo e dei boccoli ricadere sul viso. Gli occhi erano stati decorati con ombretto nero, bianco e sfumature oro e matita nera. Era un trucco semplice che però risaltava i miei occhi. Il fotografo era arrivato e iniziavano le foto e il via vai di gente da casa mia. Ormai erano le 14.30 mia madre entro in camera mia e mi disse
«Avevo dimenticato di darti questa»

«Figlia mia ho sempre voluto vederti con una di queste proprio come le principesse, oggi che è il tuo giorno speciale devi godertelo a pieno. Non ti obbligherò ad indossarla sarà una tua scelta io la lascerò qui e scoprirò cosa hai deciso soltanto quando scenderai le scale di questa casa per andare a sposarti per diventare una donna a tutti gli effetti..» mentre mia madre mi diceva queste cose le scendevano le lacrime e vederla così fragile ma così forte mi aveva fatta crollare e anche le lacrime erano venute fuori dai miei occhi.
«Mamma non lo indosserò solo per farti felice, lo indosserò perché sono orgogliosa di avere una madre come te e ricordati che anche dopo che sarò fuori da questa casa, io rimarrò sempre la tua bambina che il sabato ti aiuta a preparare i biscotti..»
Dopo aver rifatto il trucco ci eravamo diretti in chiesa. Avevo paura. Dopo 15 minuti di viaggio la macchina spense i motori mio padre mi guardò dallo specchietto retrovisore e sorrise, scese dalla macchina e venne ad aprirmi la portiera. Dopo essere scesa dall’auto le mie gambe iniziarono a tremare e quasi all’entrata della chiesa dissi
«Papà, ti prego, non farmi cadere.»
«Non lo farò» fu l’unica risposta che riuscì a darmi mio padre. Sentivo già la marcia nuziale tra le mura della chiesa e gli occhi di tutti puntati su di me. Ma non trovavo i suoi. Vidi che alzò la testa di scatto e vedendomi sorrise. Bello come non mai. Vagando tra i miei pensieri (sconnessi fra di loro) non notai di essere arrivata di fronte a quello che tra poco sarebbe diventato mio marito. Mio padre gli strinse la mano e si accomodò al suo posto.
«Sei bellissima» dice Louis con la voce tremante mentre mi baciava il dorso della mano.
Dopo che si svolse parte della cerimonia era arrivato il momento in cui io avevo paura di dire qualcosa di sbagliato, il momento in cui la mia vita sarebbe cambiata definitivamente.
«Io, Louis, prendo te Alex, come mia sposa e prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.» il mio cuore prese a battere in una maniera incontrollabile credo che anche Louis l’avesse sentito infatti prese a stringere con più energia la mia mano.
«Io, Alex, prendo te Louis, come mio sposo e prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.» a metà della frase la mia voce iniziò a tremare, però non volevo piangere. Dovevo rimanere qui con la testa. «Alex, ricevi questo anello, segno del mio amore e della mia fedeltà. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo.» forse ero io a tremare o forse Louis o forse entrambi fatto sta che è stato un attimo complicato mettere il mio anello. Dentro di me mille emozioni. Ma non era ancora finita..
«Louis, ricevi questo anello, segno del mio amore e della mia fedeltà nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo.» ormai non ero più una ragazzina ero diventata la signora Tomlinson.
«Per il potere conferitomi dalla Chiesa vi dichiaro marito e moglie. Puoi baciare la sposa.» le nostre labbra erano diventate una cosa sola. Era stato il miglior bacio di sempre. Ci staccammo e tutte le persone presenti in chiesa si alzarono in piedi e ci fu un grande applauso, mentre noi eravamo ancora uniti in un abbraccio. Finita la cerimonia dopo tante foto ci dirigemmo al ristorante. Dopo che anche la cena fu completata tra balli e sorprese, era arrivato il momento dei discorsi.
«Ok avrei dovuto preparare un discorso prima, ma non l’ho fatto. Ci conosciamo praticamente da 16 anni, non avrei mai creduto saresti arrivato così lontano. Sembravi un idiota, ok forse lo sei ancora, però hai messo la testa apposto grazie d Alex, sei diventato un uomo. E chi se lo sarebbe mai aspettato. Nonostante tutto ricordati che sarai sempre il miglior fratello che esiste, e che verrò sempre a casa tua a giocare alla play» ed ecco le risate della gente.
«Comunque credo che oggi che sei diventato un vero uomo, ti sarai responsabilizzato abbastanza, sarai più maturo e saprai come trattare Alex e la famiglia che un giorno creerete insieme. Auguri.»
Ero davvero commossa dalle parole di Harry, anche non avendo fatto un chissà quale discorso aveva colpito il centro dicendo ciò che era importante.
«Adesso tocca a me. Per chi non mi conoscesse io sono Jenny la migliore amica nonché testimone di Alex. Non ho molto da dire perché senno poi piango e faccio piangere anche Alex.» sorride «Dicevo, ci siamo conosciute un po’ di tempo fa è ho scoperto grazie a lei cosa vuol dire avere un’amica vera, sincera. Mi ricordo ancora quando iniziò ad uscire con Louis, probabilmente domani mi ucciderà perché la so solo io questa cosa» bastarda, non lo stava per dire seriamente «quando iniziò ad uscire con Louis ogni singola volta, sarà difficile credere ma casa mia diventava una Spa, trucco vestiti capelli tutto. E poi sapete qual era il mio ringraziamento?
Sentirmi raccontare per filo e per segno tuuuuutto quello che era successo»
tutte le persone erano molto attente e ridevano di gusto però io non mi ero ancora voltata per vedere la faccia di Louis. Ok voleva ridere ma non lo faceva per mio rispetto
«Guarda che se vuoi ridere puoi farlo.»
ed ecco che anche lui scoppia a ridere e mi dice
«Davvero succedeva?» poi con tono più dolce
«Tutto questo lo facevi soltanto per uscire con me?»
io ormai rossa in viso risposi
«Si perché non sapevo come fare per piacerti.» lui sorrise e continuo a seguire il discorso di Jenny.
«.. soltanto un ringraziamento speciale a tutti voi e soprattutto tanti auguri ai due sposi» Louis si alza e si dirige al microfono
«Salve a tutti per la decima volta. Io non mi presento perché sapete già chi sono. Voglio fare un discorso serio quindi scusate se non sarò il solito Louis che conoscete.» un sorriso spontaneo nacque sul mio viso non riuscendo ad immaginare Louis a fare davvero il serio.
«Oggi è davvero un giorno speciale in cui devo ringraziare tutti voi che siete qui, ma soprattutto sento il bisogno di ringraziare i miei genitori e i genitori della mia bellissima moglie» «Suoceri Louis si dice SUOCERI» eccolo Harry che deve rovinare sempre tutto.
«Alex devo ringraziare anche te per tutto quello che hai fatto, per avermi reso quello che sono adesso. Sei stata la prima donna che ho veramente amato, e vi giuro che non è una frase fatta, ma è davvero così, e che amerò per sempre. Amerò te come amerò la famiglia che un giorno creeremo insieme. Ti amo» sorrido «ho ringraziato tutti ho ringraziato mia moglie quindi adesso propongo un brindi..» NO!
«Aspetta Louis ho anche io qualcosa da dire» lui mi sorride, mi porge il microfono e resta accanto a me.
«Come Louis anche io ringrazio tutti voi per essere qui e ringrazio i miei genitori e i miei suoceri» respiro profondo, è il momento
«Louis..»
«Non c’è bisogno che ringrazi anche me comunque prego di nulla» disse lui ridendo.
«Se non vuoi che ti ringrazi almeno ascolta cosa ho ancora da dirti»
«Dimmi..»
«Lou, sono incinta.»  a quelle parole mi guarda con faccia sconvolta ma poi sorrise come non aveva mai fatto e mi abbracciò con sottofondo di urla e applausi Louis sussurrò al mio orecchio
«E’ la notizia più bella che potessi darmi. Ti amo»
«Ti amo» e che dire quella sera andò tutto per il meglio e si gente. questo era stato il matrimonio che avevo sempre sognato.
Fine
  
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