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Autore: Vivy93    24/03/2008    4 recensioni
Ehilà! So che con "Sogno di una notte di..." sono in ritardo spaventoso, ma questa shot è dovuta!! La protagonista è Martha Cox, studentessa modello alla East High, con l'amore per la danza, e ora piena di amici. Manca l'amore, nella sua vita, e vedere tutte le sue amiche fidanzate non l'aiuta! Arriverà il suo turno, prima o poi? Questa è Martha Cox, ragazzi! ^^
Dedicata a tutte le mie Disneyane, a cui auguro ... l'amore.
Buona Lettura!!
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Semplicemente tango

In Amore, non tutto va bene come si vorrebbe.

Joaquin Càrdenaz era sempre stato un bel ragazzo, pieno di qualità anche interiori. A Barcellona, aveva studiato sodo l’americano, perché si sapeva che sua madre, nativa di Albuquerque, avrebbe presto convinto il marito a tornare negli Stati Uniti. Barcellona gli sarebbe mancata, non c’era dubbio; sapeva che non avrebbe trovato, in America, piazze pittoresche e una musica così delicata …

E arrivato ad Albuquerque, aveva scoperto qualcosa di nuovo; era uscito dalle pagine dei suoi romanzi, per respirare l’amore.

Joaquin e Martha ormai erano inseparabili; lui gli aveva confessato che amava scrivere storie, e lei che si dilettava sia con il ballo che con la poesia, perché riusciva a respirare una libertà tutta particolare. Dette quelle parole, alla ragazza era venuto un grande imbarazzo; d’accordo, si era presa una cotta per lui, ma non era il caso di spiattellargli ogni suo minimo segreto!

Eppure, lo spagnolo aveva capito con particolare enfasi; quel giorno erano nella sala di casa sua, dove l’aveva invitata per studiare; e, presa Martha per mano (era la seconda volta in due settimane, dannazione!), aveva acceso un elegante grammofono. La musica che era scaturita non aveva affatto le “sembianze” di un barboso pezzo classico; era … tango! Sospirò, sperando di non deludere quella ragazza così speciale.

*Sì, avevo chiesto flamenco … ma nella vita bisogna accontentarsi, no?*

In posizione. Piede sulla mattonella color terra di Siena, abbraccio frontale asimmetrico; ora bisognava cingere la schiena di Martha con la mano destra. Tentò di apparire più suadente possibile, con la sua voce, mentre spiegava alla sua nuova amica le norme di quel ballo.

-Poche regole semplici dettano i limiti dell'improvvisazione: l’uomo guida, la donna segue. Fondamentalmente è l’uomo che chiede alla propria ballerina di spostarsi, con un linguaggio puramente corporeo.

Era riuscito nel suo intento?

*Mi sento ... oh Cielo …*

L’unico rumore era quello delle loro scarpe, mentre loro volteggiavano per la stanza, ognuno immerso nei propri pensieri, sperando di non apparire troppo esplicito o troppo nervosa.

Joaquin interpretava divinamente la parte del “linguaggio puramente corporeo”; gli bastava un cenno impercettibile col capo, e Martha intuiva la direzione del compagno. La loro sintonia batteva i due gemelli Evans nella recitazione, Troy e Gabriella nel canto, i Wildcats sul campo di basket. Era un’armonia solo per loro.

La canzone terminò lentamente, mentre il ragazzo sussurrava alcune parole in spagnolo. L’incanto non si era spezzato, ma ad esso pareva essersi aggiunto un velato mistero; Martha lo squadrò con uno sguardo che lo sciolse.

-Cosa … cosa significa?- mormorò ansante, preoccupata perché temeva che le proprie parole avrebbero potuto rovinare tutto.

-Uno scrittore e poeta argentino, Jorge Francisco Isidoro Luis Borges Acevedo, dice che il tango è un modo di camminare, un modo … di sentire la vita.

-Beh, se lo dice lui …- azzardò la ragazza. I loro nasi quasi si scontravano: erano troppo, troppo vicini. Troppo per non incatenare i loro occhi, o per staccarsi all’improvviso. Martha represse un brivido. Le loro mani erano ancora unite, il grammofono si era spento.

Joaquin ripensò a quello che gli avevano detto i suoi amici a Barcellona, nonostante la mente fosse tutt’altro che lucida: Benedetto e Francisco, la sera prima di partire, lo avevano messo in guardia contro le ragazze.

-Quelle ti mandano in pappa il cervello!- aveva sospirato scherzoso Benedetto.

Si sciolse dalla posizione tipica del tango, e fece un sorriso.

Martha teneva gli occhi bassi, invece, quasi delusa. Sapeva in cuor suo che era troppo bello per essere vero. Lei non era una ragazza attraente, e, così appiccicati, Joaquin se n’era reso conto. In quel momento, avrebbe desiderato piangere.

Perché amava illudersi così? Già legarsi in amicizia al barcellonese l’aveva coperta di sogni e castelli in aria … il semplice sguardo del moro l’aveva attratta come non mai. Ed ora si stava svegliando da qualcosa che, temeva, non le sarebbe mai appartenuto.

Quell’amore così tanto cercato.

Joaquin la squadrò a fondo. Aveva i capelli ricci legati dietro con qualche ciocca sulle spalle. Indossava una maglia bianca leggermente arricciata sulla scollatura con sopra una felpa elegante lilla; i jeans erano neri e ai piedi portava delle scarpe col tacco basso. Era bellissima.

Martha sentì lo sguardo dell’amico su di sé, e sbarrò gli occhi ancora puntati al pavimento. Sapeva di avere la maglia scomposta, la felpa la pungeva e probabilmente era tutta sudata; i capelli le si erano spettinati, i jeans la ingrossavano e le scarpe le massacravano i piedi. Dannazione, si sentiva come sempre a disagio. Un mostro.

Ricacciando indietro le maledette lacrime che la accompagnavano fin troppo, alzò lo sguardo.

Joaquin catturò le sue labbra in un bacio prima che potesse fiatare. Si staccarono, ansanti, stupiti da quel turbine di emozioni che li aveva avvolti e percossi come una scarica elettrica in quel minuto. Lui non sapeva assolutamente cosa gli fosse preso, da dove gli era venuta quella carica. Ma sapeva solo che ne voleva ancora. Di forza e di baci.

Lei, sorpresa e scossa, sembrò assumere uno sguardo corrucciato; equivocando, Joaquin sospirò, deluso. Lei non voleva saperne niente di uno scemo smidollato come lui. Non poteva immaginare che Martha si stesse chiedendo perché aveva scelto lei.

-Senti …- iniziò lo spagnolo imbarazzato.

-No, senti tu. Io non sono una ragazza … bella, che piace a tutti, che tutti ammirano. Non sono la forte Sharpay Evans, la dolce Gabriella Montez, l’arguta Taylor McKessie o la timida Kelsie Nelson. Io sono Martha Cox. Sono una giovane che tutti a scuola reputavano fino all’anno scorso, o ancora reputano una secchiona che non si sa perché ha scelto di ballare. Sono una ragazza che passa ore in casa perché si vergogna ad uscire, non va mai a fare shopping con le amiche perché non vuole entrare in negozi dove deve scegliere taglie extralarge, non va in discoteca se non d’inverno quando non deve mettersi top attillati e che non ha mai baciato qualcuno prima di oggi.

Inspirò prima di continuare, ma lui la interruppe.

Con un altro bacio.

-E non lo so perché lo stai facendo …- tentò lei con gli occhi ancora chiusi, ma non riusciva a continuare. Si prendeva forse gioco di lei?

-Non mi interessa.- sussurrò lui. – Non mi interessa quello che gli altri pensano di te perché non ne sanno un bel niente di ciò che ho scoperto io in queste ore, non mi interessano le altre ragazze e i loro pregi perché tu hai molte qualità che ora per ora mi fanno impazzire, e non mi interessa se non hai baciato mai un ragazzo. Perché, ti dirò la verità, per quanto mi riguarda … tu baci divinamente.

Il sorriso comparve sulle labbra di Martha spontaneo, inafferrabile, impalpabile. Non lo si poteva fermare nemmeno volendolo. Le parole di Joaquin l’avevano riempita di gioia, e dentro di sé sentiva che lui pensava davvero ciò che aveva detto. Era lì il bello.

Il ragazzo tornò serio. – Ma mi interessano le tue paure, le tue debolezze, perché voglio essere accanto a te nell’affrontarle, voglio darti il mio supporto. Voglio abbandonarmi a queste emozioni e scoprire tra poco che mi sono innamorato di te, completamente.

La baciò di nuovo, assaggiando quel nuovo sorriso. – Un’ultima cosa; se ti bacio, è perché ora non posso più smettere.

-Bacio dipendenza ...- rise lei. Suonava incredibilmente bene per una malattia.

Dopo quelle parole, non ci fu molto altro tempo per discutere.

Dopo tre mesi …

Due ragazzi passeggiavano insieme per il giardino della scuola. Raggiunsero mano per mano un gruppo di amici; era il gruppo più popolare della scuola a causa della fama di alcuni suoi membri. Ryan Evans lanciò una palla da baseball a Chad Danforth, che la afferrò subito. Stavano discutendo su una partita.

-Ehi piccioncini!- s’interruppe Ryan per prenderli in giro, scherzoso. Kelsie Nelson, la sua ragazza, lo fulminò. Sapeva che Martha poteva mettersi in imbarazzo facilmente, riguardo il suo rapporto con Joaquin. Il biondo si zittì subito, riafferrando la palla che l’amico gli aveva nuovamente lanciato. Gabriella Montez a quel punto iniziò a parlare, abbracciata a Troy Bolton:

-Che si fa stasera?

-Pizza e film?- propose Taylor McKessie, sua migliore amica.

-Amore, no! C’è la finale di basket sulla BBC!- protestò Chad corrucciato. Bastò uno sguardo a gelarlo. – La registrerò- sussurrò sottovoce.

Scoppiarono tutti a ridere, insieme.

-Ragazzi, che ne dite di Hairspray? Quello nuovo, con Travolta …- suggerì Martha con un sorriso.

Gli altri si voltarono verso l’amica. Era da troppo tempo che non la vedevano così briosa, sicura di se stessa. Felice. Annuirono, sorridendo anche loro.

L’Amore, quel magico giorno del tango e negli altri a venire, almeno per Martha, fu cieco. Secondo Joaquin, ci aveva visto benissimo.

Noi siamo l’eccezione, Amore mio.

***

Uh, e ora se ho rovinato tutta la ficcy? Mi sta venendo un dubbio atroce!! XDDDD

Spero che l’happy end non abbia scombinato tutto … ^^

Un grazie particolare alle mie Disneyane per il supporto col mio Joaquin, e al Guru della Moda costituito da Aqua e Titty, che mi hanno suggerito i vestiti di Martha, dato che sono una frana, io, in queste cose!

Ringraziamenti:

_AqUa PrInCeSs_: grazie per i complimenti! Il bacio ti è piaciuto? XDD Molto da tangueri! XDD  Lo sapevo che ti saresti immedesimata nel magico incontro … ^^

Titty90: grazie mille anche a te! Mi fate arrossire, Queen!! XDD Le hai ritrovate, eh, le Disneyane? Se ti piace la coppia, dillo, può essere che continuo il filone Marthin (che schifo come nome!!) … tanto ormai di romanticherie ne ho fin sopra i capelli! ^^

romanticgirl: grazie, sono felice che tu l’abbia apprezzata!

Jud_91: tesoro mi manchi!!! Grazie per avermi recensito. Scusa se non era Tropay ma Troyella *me si nasconde XDDD* Ma forse prima o poi ne scrivo una su Pay, dai! ^^

Herm90: eccoti accontentata! ^^ Dai che l’amore lo trovi … o forse c’è già. Boh … ^^ Grazie!

Temperance_Booth: Sono così contenta di avere una tua recensione!! Io adoro le tue storie ^^ Ti ringrazio molto per i tuoi complimenti!!

Insomma, grazie per aver gradito la mia storia ed aver recensito; e ovviamente grazie anche a coloro che hanno letto senza recensire.

Infine, rinnovo il mio augurio all’amore, aggiungendolo a quello di Buona Pasqua. Perché tutti sappiate vivere la felicità.

PS: Commentate numerosi!! XD

Vi voglio bene, vostra Vivy93, anche nota come Martha (si notava il lieve accenno all’autobiografia? Muahahahahahah … ) e Wendy.

 

 

  
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