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Autore: CamyDenDirectioners    21/09/2013    0 recensioni
Emily é una ragazza con grandi occhi color nocciola, lunghi capelli castani; é una studentessa 19enne molto solare e allegra e sopratutto dolce, in un pomeriggio a inizio estate con le sue amiche incontra il ragazzo che cambierà la sua vita, Louis Tomlinson, un ragazzo duro e seducente con un passato niente rosa e fiori. In quel giorno tutto cambia per Emily, e Louis continuerà a cercarla...
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: Lime | Avvertimenti: Bondage
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Ero stata praticamente buttata giù dal letto quella mattina, era il mio primo giorno di vacanza e mia madre mi aveva mandata a fare la spesa, non ci potevo credere, era proprio incredibile! Camminai velocemente per le vie della città, il ticchettio della mia borsa a tracolla mi dava il nervoso, più di quanto non ne avessi già, controllai l'orologio 'le 10.30!' Sbottai mentalmente, e io che avrei dormito fino all'una minimo. Svoltai a destra, portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, il cielo era azzurro e non c'era neanche una nuvola, a differenza di ieri.. Mi ero messa dei pantaloncini corti e una maglietta leggera con scritto 'California' in nero davanti, scorsi da lontano l'insegna 'ipercoop' coloro rosso accesso. Affrettai ancora di più il passo verso l'entrata quando qualcuno uscì da un negozio, scontrandosi con me. Bestemmiai mentalmente, alzai lo sguardo per vedere con chi mi ero scontrata accidentalmente. Rimasi completamente paralizzata quando lo riconobbi "Ci si rivede eh?! Ti serve un altro accendino?" Il suo tono scherzoso mi fece irritare, insieme al sorrisetto sul suo viso "No.. Per niente. Ora devo andare, scusami ancora." Gli dissi velocemente, lo sentì ridere quando finalmente lo superai, proprio con lui mi dovevo andare a scontrare! 

***

'Ma che cazzo!' Mi dissi, mi sporsi ancora una volta sulle punte cercando di prendere una bottiglia di Coca-Cola, maledizione a chi le aveva messe così in alto, per di più non c'era nessun commesso che mi potesse aiutare, mi sporsi ancora una volta ma non ci riuscì nuovamente. Una ragazza normale avrebbe rinunciato a prenderla, ma purtroppo io no, dovevo assolutamente berla, era come una droga per me! Ci riprovai ancora, ma quello che ottenni fu quasi di scivolare e far cadere tutto, per fortuna non successe niente e non c'era nessuno li vicino, non ero decisa però a non prenderla, si ero parecchio testarda "Hey ti serve una mano?" Mi senti sollevata sentendo una voce che mi chiedeva se avevo bisogno di aiuto, posai completamente i piedi a terra. Ma corrugai subito il viso vedendo chi era in piedi davanti a me. "No grazie, faccio da sola." Risposi acida, non poteva avermi seguita!! Mi sporsi ancora decisa a fargli vedere che ce l'avrei fatta a prendere quella maledetta bottiglia, ma sbuffai quando feci un altro buco nell'acqua, lo senti ridere e mi girai verso di lui portando le braccia al petto "Mi hai seguita per caso?!" Alzai la voce, quel ragazzo mi incuteva paura "Hey hey, calma.. Questo é un super market e io sono venuto a fare la spesa okay?!" Alzò la voce anche lui, feci ricadere le braccia lungo i fianchi vedendo il suo sguardo corrugato. "Bene, io vado. Ciao." Lo salutai in fretta, stavo per raccogliere la borsa poggiata sul pavimento quando afferro la mia mano, sussultai facendo un passo all'indietro e ritraendo la mia mano, mi aveva procurato dei brividi lungo tutta la schiena, la sua mano era così fredda in confronto alla prima volta che ci eravamo incontrati. "Non così in fretta..." Mi disse con un sorriso spavaldo sul volto "Piacere, mi chiamo Louis Tomlinson." Mi porse nuovamente la mano, spostai il mio sguardo da ella ai suoi occhi e con un po' di titubanza la strinsi "Emily Packwood." La strinsi, ma il nostro contatto non duro molto dato che ritrassi nuovamente la mano, quella volta colsi l'occasione per piegarmi e raccogliere la borsa bianca, con la coda dell'occhio lo vidi mordersi il labbro inferiore, la paura si impossesso di me quando ne capì il perché, piegandomi la maglia aveva lasciato scoperto il petto, mettendo in bella mostra il seno coperto dal reggiseno. Mi alzai di scatto vedendolo con un sorrisetto malizioso sul volto, girai sui tacchi senza neanche salutarlo, camminando velocemente tra gli scaffali ignorando la sua voce che mi richiamava "Hey aspetta, la tua Coca-Cola!" Mi grido dietro, ma non volevo neanche voltarmi, avevo il viso in fiamme. Optai per 'la cassa automatica' e ci misi meno, pagai in fretta uscendo di corsa, decisa a non vederlo, non potevo credere che era successa una cosa simile! Percorsi tutto il pezzo di strada con il cuore che mi scoppiava per la rabbia e per l'imbarazzo, mi chiusi in casa e mi sentì solo leggermente sollevata. Non volevo vederlo mai mai più. -----> questo è il secondo capitolo, spero vi sia piaciuto :) scusate per gli errori! 
  
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