Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |       
Autore: GreMisia    21/09/2013    4 recensioni
[“Non posso crederci! Di nuovo!”.Harry si girò di scatto, le guance infuocate per essere stato colto nel fatto, cercando di coprire, inutilmente, con le mani il più possibile lo schermo del computer.“È inutile, ormai ti ho visto” sbuffò il suo migliore amico, lasciandosi cadere su un soffice puff verde acido a lato del letto.“Sei un caso perso” aggiunse, iniziando a giocherellare, distrattamente, con le bretelle rosse.Harry rivolse uno sguardo colpevole al computer che aveva spento per l’agitazione; Louis, aveva proprio, proprio ragione, ma non poteva farci niente.] una pazza ZARRY ;)
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
FROM ME TO YOU
 

Note:  Vorrei subito ringraziare la mia migliore amica Chia, meglio conosciuta come Alphesiboei (giusto per vantarmi un po’ ;) ) per avermi fatto da beta <3 GRAZIE! Tanto per cambiare le dedicherò anche questa stupida storia, solo perché anche lei è una sbavona come il pulcino Harry ;P .
Va bene, bando alle cianciole ! Questa ff sarà divisa in due parti, perché proprio non riuscivo a vedere l’enorme stacco temporale tutto insieme, comunque chi leggerà, capirà =) .

 
 
I PARTE
 
 

“Non posso crederci! Di nuovo!”.
 
Harry si girò di scatto, le guance infuocate per essere stato colto nel fatto, cercando di coprire, inutilmente, con le mani il più possibile lo schermo del computer.
 
“È  inutile, ormai ti ho visto” sbuffò il suo migliore amico, lasciandosi cadere su un soffice puff verde acido a lato del letto.
“Sei un caso perso” aggiunse, iniziando a giocherellare, distrattamente, con le bretelle rosse.
 
Harry rivolse uno sguardo colpevole al computer che aveva spento per l’agitazione;  Louis, aveva proprio, proprio ragione, ma non poteva farci niente.
 
 
***
 
 
Tutto era incominciato una settimana prima.
Era un pomeriggio noioso e piatto, nessuno di loro aveva avuto voglia di uscire, nonostante l’estate fosse appena iniziata e ci fossero un mucchio di cose che avrebbero potuto fare insieme.
Così si era ritrovato a cazzeggiare tranquillamente su Facebook, chiacchierando con Liam, cercando di ignorare i video idioti e tartassanti di Louis e scambiandone altri con Niall, sul genere musicale: sei tizi che suonavano un’unica chitarra, un signore che creava melodie con un flauto a forma di carota e un bambino prodigio di sei anni che suonava una batteria come un turnista quarantenne con una brillante carriera alle spalle.
 
Poi era avvenuto l’inevitabile.
 
Una tragedia.
 
Era finito a guardare quei video dove la gente registrandosi in webcam, ripropone delle cover.
 
Più di una volta, Niall gli aveva suggerito di fare lo stesso, dato le sue riconosciute capacità canore,  ma tutte le volte aveva rifiutato, dicendo che aveva una coscienza, lui, e una pseudo reputazione da sedicenne da mantenere.
 
Alcune ragazze erano così stonate che sembravano avere il mal di pancia o aver inghiottito un’ocarina.
 
Poi gli  era venuta la geniale idea di cliccare su un altro video, incuriosito dalla canzone scelta e dallo strano nome del ragazzo e, soprattutto, dalle numerose visualizzazioni.
 
Zayn Malik _ Let me love you (Mario).
 
 La prima cosa che aveva notato scendendo con il mouse, aspettando che il video si caricasse pazientemente  (ricordandogli che il suo computer era ormai un vecchio rottame da rimpiazzare)  erano i commenti allucinanti di un sacco di ragazzine dall’ormone impazzito e adulanti che sfociavano, di molto, nel volgare, per non dire nell’assurdo.
 
Aveva , poi, capito il perché.
 
Zayn Malik, se effettivamente così si chiamava il ragazzo che era apparso improvvisamente sullo schermo e  sembrava avere più o meno la sua età, era proprio uno schianto.
 
Aveva richiuso  la bocca cercando di non sbavare di fronte alle sue ciglia lunghe un metro, spesse e nere, che ricoprivano degli enormi, davvero enormi, occhi che sembravano di un colore scuro,  i capelli neri  spettinati sulla fronte a dargli l’aria innocente e dolce ma erano  quelle labbra,  così carnose,  che si muovevano lentamente e ogni tanto venivano mordicchiate che sembravano tutto meno che innocenti.
La cosa che lo  aveva fatto capitolare, però, era quell’atteggiamento così insicuro, durante il saluto, timido e brusco, con una voce quasi ridicola  che diventava, però,  veramente, veramente sicura e sexy nel canto.
 
Era rimasto folgorato.
 
Aveva copiato  l’indirizzo della pagina e invece di mandarlo a Niall, l’aveva spedito a Louis.
 
 
 
Harry Styles
Credo di essermi innamorato.
http://www.youtube.com/watch?v=8JSG4Yo-uGg
 
Louis Tomlinson
-_-
 
 
 
Da quel momento:  un’ossessione.
 
Dai commenti e le risposte che aveva dato a qualche fortunata o petulante ragazzina, aveva carpito che la meravigliosa creatura era di Bradford e che aveva diciassette anni.
Anche perché il ragazzo, non aveva un canale Youtube o una pagina ben dettagliata, soltanto quel dannato e peccaminoso video che gli stava distruggendo l’estate.
 
Aveva provato a cercarlo su Facebook in tutti modi, in tutte le combinazioni possibili, ma niente, nessuna foto, nessun Zayn Malik di Bradford.
 
 
***
 
 
“Sono serio Haz!” lo richiamò alla realtà, il suo migliore amico “non è normale” disse acido, intrecciando le gambe e cercando di non cadere dall’enorme puff.
 
“Lo so!” piagnucolò, quasi, Harry “Lo so!” disse, nascondendo la testa tra le braccia “ma è più forte di me!”.
 
Louis iniziò a guardarlo con espressione scettica, scuotendo lentamente la testa “non va bene, non va affatto bene” disse, alzandosi di scatto e saltellando verso di lui “perché non  commenti quel dannato video e la fai finita!” protestò,  appoggiandosi sulla sedia girevole, dove l’altro era seduto.
 
“Non posso, non sono una ragazzina di tredici anni con l’ormone sballato” borbottò.
 
Il ragazzo dalla buffa frangetta castana curvò un sopracciglio, per niente convinto e d’accordo con l’ultima affermazione.
 
“E poi, andiamo! Credi veramente che se ne accorgerebbe, con tutti quei commenti porno che riceve durante la giornata?”
 
Louis sbuffò, perché quella storia per lui stava andando avanti anche troppo per lunghe.
 
“Oh! E sentiamo, cosa dovrei fare?!” sbraitò, alzandosi dalla sedia e facendogli perdere l’equilibrio.
 
“È semplice, testa vuota, cantare” disse, iniziando ad andare verso la porta. “Ah! Non ci provare!” alzò un dito verso di lui già pronto a protestare. “E adesso andiamo a giocare a calcio? Liam starà morendo dalla voglia di perdere” concluse con una sorta di risata malefica.
 
“Ma se vincono sempre lui e Niall” borbottò Harry.
 
“Fortuna irlandese, dovrei barattarti con lui, almeno per una volta saresti utile” continuò a farneticare, correndo giù per le scale.
 
“O, semplicemente, Liam è più bravo di te” gli urlò dietro, ma era inutile, Louis era già fuori e forse era già arrivato al campetto, se era giorno di calcio era giorno di calcio.
 
***
 
 
Naturalmente aveva vinto Liam.
 
***
 
 
 
“Allora?”.
 
Ok, va bene, forse stava veramente diventando un po’ ossessionato, giusto un po’.
 
Louis per l’ennesimo pomeriggio si era intrufolato in casa sua e l’aveva di nuovo sorpreso a sbavare davanti a quel dannato video.
Non era possibile, quel ragazzo doveva aver  fatto sicuramente un patto con qualche creatura oscura, perché lui non si era mai sentito così, solo per un paio di occhi enormi e qualche ciglia;  doveva essere sicuramente un figlio di Satana.
 
Sì , sicuramente.
 
“Che cosa?” chiese svogliatamente, mentre scorreva con la freccia del mouse tra i commenti più disparati: qualcuno avrebbe venduto qualche organo anche solo per ricevere un piccolo ciao, per fortuna non era ancora a quel livello, ma ci era molto vicino, molto, molto, vicino.
 
“Harry!” la voce stridula del suo migliore amico lo fece sobbalzare e girare verso di lui, ricevendo finalmente così  la giusta attenzione. “Basta! Non ho intenzione di farmi rovinare l’intera estate da questa cavolata!” iniziò a pestare i piedi come un bambino di cinque anni, cosa che faceva sempre quando finiva per annoiarsi o veniva trascurato per troppo tempo, e uscì dalla sua stanza sbattendo la porta.
 
Harry rimase di stucco, non che le reazioni di Louis non lo sorprendessero mai, ma che cosa aveva fatto?
Era veramente diventato così grave?
 
Ciò che lo sconvolse ancora di più fu quando qualche minuto dopo lo vide ritornare e rientrare in camera sua, lo sguardo truce, il passo pesante di un elefante, dietro di lui Liam e il suo sorriso bonario e Niall munito  di telecamera.
 
“Adesso fai quel dannato video! ”
 
 
***
 
 
“Sei più bello quando sorridi, lo sai?”.
 
Dannato irlandese, dannato irlandese armato di chitarra, per almeno un anno intero poteva dimenticarsi di toccare anche solo con un dito le sue patatine.
E, assolutamente, non c’era punizione peggiore per Niall.
 
“Andiamo Haz, vedi di muoverti che non ho voglia di stare tutto il pomeriggio rinchiuso qui”  lo prese in giro Louis, pigramente appoggiato a Liam che,  da circa una mezzora, teneva pronta la piccola telecamera di Niall, puntata su di lui, aspettando che fossero pronti.
 
“Me la pagherai, Tomlinson” disse a denti stretti “e perché non può entrare anche Niall nel video?” chiese, ingenuamente.
 
“Se non avessi voluto veramente farlo, ci avresti già cacciato tutti “ disse con aria saccente “con quella chioma ossigenata distoglierebbe l’attenzione”.
 
“Ehi!” esclamò risentito il biondo “allora cosa devo suonare?” chiese, poi, rivolgendosi a Harry.
 
“Qualcosa dei Coldplay!” affermò Liam, rimbalzando sul letto e facendo sussultare Louis che perse il suo appoggino e imprecò “oh,  scusa…” borbottò risistemando la testa del più grande sulla sua spalla “comunque, una dei Coldplay sarebbe perfetta, Harry”.
 
Harry parve pensarci un attimo e, in effetti, erano uno dei suoi gruppi preferiti “Strawberry Swing?” chiese, guardando Niall speranzoso.
 
“Perfetto, amico!” esclamò l’altro, felice come una pasqua.
 
“Ok, facciamolo, ma capelli ossigenati o no, ti voglio nel video, non sarebbe giusto” disse mordicchiandosi un po’ il labbro, imbarazzato, ed era strano come si sentisse agitato per una cosa così stupida, quando, di solito, la timidezza non era certo un’emozione che gli appartenesse.
 
“Va bene” annuì l’irlandese “metterò il video nel mio canale”.
 
“Tu hai un canale?” chiese Louis.
 
“Certo che ne ho uno, sono un’artista, io” disse, risentito.
 
“E chi lo segue, i Teletubbies?” commentò, inarcando un sopracciglio.
 
“Ok, basta” alzò una mano Liam “iniziamo” disse sventolando la telecamera.
 
***
 
http://www.youtube.com/watch?v=h3pJZSTQqIg
 
***
Una cosa era certa adesso, non si sarebbe dimenticato di Strawberry Swing per un bel po’.
 
Tra Let me love you di Mario che, sinceramente, non gli piaceva neanche un po’ e continuava a ossessionarlo e a risuonargli in testa mentre faceva la doccia e quelle dannate ciglia lunghe, che erano rimaste impresse nella sua memoria come un tatuaggio,  perlomeno, Strawberry Swing era una delle sue canzoni preferite.
 
Da una parte il povero Mario che si struggeva per un amore non corrisposto, piuttosto cliché e melenso con tanto di mmmmh  e yeeeeh, e dall’altra Chris Martin che aspettava la maturazione delle fragole, e affrontava  in modo poetico il trascorrere del tempo e la vita di coppia.
 
Probabilmente il misterioso Zayn Malik era veramente il tipo da mmmmh e yeeeh, data la sua scelta musicale, e Harry forse dava troppo peso alla musica, ma se doveva guardare a se stesso, beh, lui era sicuramente uno che sarebbe stato seduto ad aspettare la maturazione delle fragole e a godersi  un cielo azzurro, con la persona giusta.
 
Il problema era che, pur avendo solo sedici anni, era già convinto che la persona giusta fosse probabilmente soltanto riservata a quei sogni sulla maturazione delle fragole.
 
Perché Harry sognava tanto e immaginava tanto, con tutti i pensieri che aveva costruito su Zayn avrebbe potuto scriverci un libro, poi naturalmente, affrontava la vita.
 
E la vita, era soltanto la vita.
 
***
 
“Spiegami perché hai messo quel dannato video come video risposta al video di Zayn Malik!”
 
Era mattina e si era appena alzato;  ok, mattina era dire una bestemmia, perché in realtà era ora di pranzo e aveva appena subito una strigliata da sua madre, quando l’aveva beccato a prendersi una banana e qualche schifezza in cucina e la prima cosa che aveva visto, accendendo il computer e andando per l’ennesima volta a guardare il video di Zayn, era stata il suo video, ben piantato li sotto con già 800 visualizzazioni.
 
Niall Horan (Guitar) & Harry Styles ­_ Strawberry Swing (Coldplay Cover)
 
Naturalmente, come aveva preannunciato Louis i commenti sui capelli di Niall erano stati i primi a fioccare, tra cui quelli, proprio del più grande che nonostante il nickname era riconoscibilissimo e Liam che si complimentava con sé stesso per le riprese.
 
Ma che bisogno c’era di metterlo come video risposta a quello di Zayn! Era stata un colpo veramente basso!
Così aveva chiamato subito Niall.
 
“Che senso avrebbe avuto non farlo?” rispose, con molta naturalezza, l’altro.
 
Oh, certo! Che senso avrebbe avuto?
Qui si erano bevuti tutti il cervello, Harry ne era certo.
 
“Cosa pensate che succederà, adesso, illuminami” disse piuttosto seccato.
 
“Non lo so, staremo a guardare”.
 
***
 
Un bel niente.
 
Con il passare di una settimana, non era successo un bel niente, se non che le visualizzazioni erano aumentate in modo esorbitante e  adesso, anche il loro video era sommerso da commenti di ragazzine adulanti e affamate che avevano anche invaso il canale di Niall.
 
Andiamo, ci aveva creduto davvero?
 
Aveva creduto veramente che una semplice e sgangherata serenata, avrebbe attirato l’attenzione di Mister occhi grandi e ciglia lunghe Zayn Malik?
Per quello che ne sapeva lui, il ragazzo poteva essere un ologramma progettato da uno scienziato pazzo o un esperimento di laboratorio o il terzo erede di una famiglia con un capitale in grado di sfamare tutta l’africa o un senza tetto che, per registrare quel video, si era intrufolato nella casa di qualcuno, spaccato i vetri e rubato l’argenteria.
 
Zayn Malik poteva essere chiunque.
 
Sì, certo.
 
“Usciamo stasera?” chiese Liam, disteso sul letto, impegnato a fissare un punto impreciso della parete color verde mela.
 
Quel pomeriggio si erano riuniti a casa di Niall a mangiare schifezze, perché andare da Niall includeva naturalmente nel prezzo tale attività, e a non fare assolutamente nulla.
 
“Per me va bene, che facciamo?” chiese Harry, impegnato a centrare la bocca del biondo irlandese con uno Smarties.
 
“Potremmo andare al cinema o a fare semplicemente un giro” propose Liam, facendo spallucce.
 
“Queste ragazze non sono normali!” sbottò dal nulla Louis che fino a quel momento li aveva ignorati, impegnato al computer.
 
“Non dirmi che stai ancora leggendo quei commenti?” disse Niall, piuttosto esasperato.
 
“Andiamo! Dicono che sei adorabile e carino” disse con tono  disgustato.
 
“Ma Niall è adorabile” intervenne, subito, Liam.
 
“Si vede che non lo conoscono e non l’hanno mai visto mangiare” continuò acido “tu invece” si rivolse a Liam, scuotendo la testa contrariato “sei un caso a parte, troveresti adorabile e vedresti del buono anche nella cacca del mio cane” terminò,  rigirandosi verso il computer.
 
“È un complimento?” chiese Liam, sorridendo dolcemente alle sue spalle.
 
“No, un avvertimento” disse, borbottando e imponendosi di non arrossire “Harry, lo sai che i commenti su di te sono tutti a sfondo sessuale?” .
 
“Avevo notato” disse, senza emozione; una ragazza due giorni prima gli aveva chiesto, gentilmente, le misure del suo pene.
 
Perché a Niall davano del dolce pulcino indifeso e a lui chiedevano le misure del pene?
 
I misteri della vita.
 
O l’ironia della sorte: Niall non era affatto un pulcino indifeso, forse più un cinghiale dei boschi, e lui non era certo così sessualmente affamato come sembrava.
 
“Hum” si lasciò sfuggire il più grande “potresti avere un futuro nel mondo del porno”.
 
Harry sbuffò esasperato e guardò supplicante verso Liam, perché se c’era qualcuno che poteva farlo smettere, quello era lui “Liam ti prego ricordami perché è il mio migliore amico”.
 
Liam ridacchiò e andò ad appoggiarsi con le forti braccia sullo schienale della sedia dov’era Louis, osservando anche lui lo schermo del computer “Ehi!” esclamò, subito, incuriosito, strattonando il più grande “Guarda!”.
 
Louis inizio a ridere, puntando agitato con l’indice lo schermo luminoso.
 
“Che c’è adesso?!” chiese Niall, alzandosi e unendosi a loro.
Non appena gli occhi blu dell’irlandese raggiunsero il punto che Louis stava indicando, anche lui scoppiò a ridere.
 
“Mi dite cosa diavolo c’è da ridere?” sbottò Harry.  Liam gli fece cenno di venire e guardare.
 
 
Zayn Malik: cosa c’entra con il mio video?
 
 
“Io” iniziò a denti stretti “vi uccido!” sbottò, afferrando Niall di fronte a sé per le spalle “te l’avevo detto che era una mossa idiota!”
 
“Beh, ti ha notato” disse tranquillamente Louis, voltandosi verso di lui, guardandolo con aria di sufficienza.
 
“Oh, certo Louis” si lamentò, prendendosi la testa tra le mani.
 
“Ascolta” disse Liam avvicinandosi e scompigliandogli scherzosamente i capelli “quello che devi fare adesso è scrivergli una mail e provare a parlare con lui” spiegò, sorridendo “in fin dei conti, Harry, cosa pensi che possa accadere?”.
 
Già.
 
Si era lasciato troppo trasportare dall’ormone e dalla fantasia adolescenziale, cosa pensava potesse accadere?
 
Se fosse riuscito a instaurare un’amicizia virtuale con questo Zayn, sarebbe stato già abbastanza.
 
***
 
 
Dannato il giorno in cui si era fatto fare il login a Youtube da Louis Tomlinson.
 
Hellokitty00:   Ciao Zayn.
                           Sono Harry, il ragazzo del video della cover dei Coldplay, non quello biondo                                ossigenato e con  la grazia di un orso, l’altro.
                           I video di risposta non hanno mai senso, sono messi lì per attirare                                                  l’attenzione.
                          Comunque volevo approfittare per dirti che mi sei piaciuto molto.
                          La realtà è che sono rimasto colpito dal tuo video, lo guardo tutti i giorni.
                          Mi piace la tua voce e sei molto carino.
                          Mi piacerebbe sentire altro, tutto qui. Spero di non averti dato fastidio.

                 
 
 
Forse si capiva un po’ troppo?
 
Forse sì, e suonava come una vecchia signora innamorata che scrive lettere a suo marito. Cancellò tutto a partire dal comunque, nervosamente.
 
Non sapeva assolutamente cosa scrivere, non poteva certo dire hey ! ciao, sono ossessionato da te!
Ma, poi, il pensiero che molto probabilmente, quella mail non sarebbe nemmeno stata aperta, e le parole di Liam, che gli ritornarono in mente, gli fecero coraggio, perché come lui non sapeva niente di Zayn Malik e non l’avrebbe nemmeno mai visto, anche Zayn Malik , non sapeva niente e non avrebbe mai visto lui.
 
Non poteva comunque sembrare una vecchia nonnetta innamorata, questo era poco ma sicuro.
 
 
 
Hellokitty00: Ciao Zayn.
                         Sono Harry, il ragazzo del video della cover dei Coldplay, non quello biondo                                ossigenato e con la grazia di un orso, l’altro.
                         I video di risposta non hanno mai senso, sono messi lì per attirare l’attenzione.
                         Quindi, fatti una domanda, datti una risposta ;)
 
 
 
                  Haz   
                        
 
 
***
 
Nessuna risposta.
 
Era passata un’altra settimana e naturalmente, niente.
 
Una cosa positiva però c’era stata, non stava più guardando quel dannato video, sul pensiero doveva ancora lavorarci, ma sicuramente era a un buon punto.
 
 Andare in campeggio, con i suoi migliori amici l’avrebbe sicuramente aiutato a liberare la mente da queste cavolate, per farne posto ad altre, chiaramente, e non vedeva l’ora.
 
I genitori di Niall l’avevano caricati tutti e quattro e l’avevano portati all’avventura, era una cosa che facevano tutte le estati da quando erano piccoli e, in realtà, non aspettavano altro per tutto l’anno.
 
Andare in campeggio insieme significava alzarsi presto la mattina e questo non è che gli piacesse particolarmente, come non è che andasse molto d’accordo con le tende o le attrezzature varie, ma sicuramente voleva dire anche giocare tutto il giorno a calcio (nonostante non fosse particolarmente portato, ma a parte beccarsi qualche insulto da Louis, il divertimento era comunque assicurato) a rincorrersi in mezzo al verde come dei bambini non ancora cresciuti, pescare lungo il piccolo fiumiciattolo che avevano scoperto quando erano più piccoli (perché Niall c’era cascato dentro) farci il bagno e soprattutto, la cosa più bella di tutte,  restare la notte a fissare le stelle, stesi sul prato fresco,  mentre Niall strimpellava qualche accordo, e tutti e quattro approfittavano dell’atmosfera per scambiarsi anche il più segreto dei segreti.
 
“Ho sempre pensato che Miss Green avesse delle belle gambe” ammise, all’improvviso Niall, bloccando l’accordo della canzone che stava suonando, che sembrava ricalcare un po’ le note di I’m Yours di Jason Mraz.
 
“Miss Green?” chiese Louis, assumendo un’espressione piuttosto schifata, mentre cercava di sistemare meglio l’asciugamano che aveva la tendenza a spostarsi ogni mezzo secondo, sotto la sua schiena “la prof. di scienze?”
 
Niall annuì, riprendendo a suonare “sì, proprio lei”.
 
“Oh mio dio! Potrebbe essere tua nonna e sinceramente sono stato più distratto da quel paio di baffi lunghi e neri…” commentò acido.
 
“Questo perché sei un tipo superficiale” lo rimbeccò, di nuovo, Niall, senza degnarlo di uno sguardo, continuando a preoccuparsi solo della sua chitarra.
 
“Questo è perché sono una persona normale” disse, raccogliendo un rametto per terra e tirandolo verso il biondo, cercando di prenderlo in testa.
 
“Ho scritto la mail a Zayn Malik” rivelò, all’improvviso, Harry, interrompendoli e sospirando mentre guardava con sguardo perso le stelle luminose.
 
“Strano che ancora non l’avessi nominato” borbottò il più grande.
 
“Che cosa gli hai scritto?” chiese interessato Liam, lanciando un’occhiataccia all’altro.
 
La domanda giusta era che cosa non avesse scritto. “Qualcosa di cui mi pentirò e mi vergognerò a vita, ma non credo risponderà, ve lo farò leggere una volta a casa, comunque”.
 
Niall interruppe l’ennesimo accordo per ridacchiare, poi riprese a suonare una canzone sconosciuta.
 
“Eleanor Calder vuole che le chieda di uscire” disse Louis, impegnato a guardarsi i piedi nudi che affondavano sull’erba fresca.
 
“Non è la ragazza con cui sei andato al ballo di fine anno?” chiese Harry, alzandosi sui gomiti e fissandolo incuriosito “che significa?”
 
“È carina, ha delle belle gambe” commentò Niall.
 
“Ehi, si può sapere cos’hai con le gambe?” sbottò “Comunque, sì è lei ed è semplice, giovane Harold” iniziò a spiegare con la solita aria da so-tutto-io “durante il periodo del ballo, ogni volta che me la trovavo intorno,  pronunciava la parola ballodifineanno ogni nanosecondo, con chiunque parlasse,  e adesso, ogni volta che la incontro per la strada, sempre indipendentemente da con chi parli, dice sempre quello che fa la sera, con chi è e dove si troverà, urlandolo… Non sono stupido, anzi direi che sono piuttosto intelligente, ma, perfino Niall ci sarebbe arrivato”.
 
“Ehi!” si lamentò l’altro, raccogliendo il rametto che gli era stato lanciato in precedenza e ritirandolo con forza verso il più grande.
 
“Quindi? Le chiederai di uscire?” chiese Liam, girandosi su di un fianco e mettendosi un po’ più comodo.
 
“Non lo so, è carina, ma sto per andare al college, non voglio complicazioni”.
 
“Wow, non ti facevo così saggio” lo prese in giro il biondo.
 
“Ci vuole poco, rispetto a uno che sbava per le gambe di miss Green” commentò acido, rigirandosi su quel povero asciugamano per l’ennesima volta.
 
Harry sospirò, quei due erano degli animali.
 
Non aveva mai smesso di ammirare il cielo, quella sera era particolarmente sereno e la luna era di una bellezza sconvolgente. 
 
Chissà se Zayn Malik aveva veramente risposto alla sua mail… ecco, ci stava pensando di nuovo.
 
Per un attimo lasciò vagare lo sguardo verso Liam e rimase colpito, di solito il suo amico avrebbe avuto un’espressione serena e tranquilla, il ritratto della pace e della felicità, invece, era combattuta e seria.
 
“Avanti Liam, spara!” disse, attirando la sua attenzione e guadagnandosi un sorriso, perché si era accorto della sua battaglia interiore “tocca a te” disse.
 
Liam tentennò per un istante, poi, mettendosi seduto e guardandoli uno per uno disse “Credo che mi piacciano anche i ragazzi”.
 
Ci fu un attimo di silenzio in cui tutti guardarono Liam pensierosi e Harry ripensò al momento in cui, proprio qualche estate precedente, aveva rivelato che nonostante si sforzasse, non avrebbe mai trovato attraenti le curve di Katy della terza classe o particolarmente ammalianti gli occhi verdi di Lisa della sua, ma, piuttosto, aveva sempre trovato interessanti quelli azzurri del suo migliore amico Louis o gli spiccanti bicipiti di Liam, con il suo dolce sorriso, e la vivacità di Niall e quanto fosse bello Jake, con quel suo tatuaggio dietro al collo (aveva sempre avuto un debole per i tatuaggi), il capitano della squadra di calcio.
 
“Bene” si permise di dire per interrompere il silenzio, notando più di tutti il disagio di Louis “cosa te lo fa pensare?” chiese quasi in un sussurro.
 
Liam fece per iniziare a spiegarsi, ma Louis, come sbloccato da una trance, lo bloccò “È davvero disarmante!” esclamò.
 
“Sì, amico!” lo rincarò Niall.
 
“Ehi! Non eravate così sorpresi, quando ho detto io che mi piacevano i ragazzi!” disse risentito.
 
“Ho detto anche” precisò Liam, alzando una mano come per mettere un po’ d’ordine.
 
“Harry” lo richiamò il più grande “Liam non ha mai messo il reggiseno di sua madre quando aveva sei anni e le banane non sono la sua unica ragione di vita” disse incrociando le braccia minaccioso e inarcando un sopracciglio.
 
“Ehi! Mi piacciono le banane!” disse esasperato.
 
“Appunto” confermò Niall, annuendo vigorosamente.
 
Liam ricadde a terra, portandosi una mano tra i capelli cespugliosi “Che cosa ho fatto di male?” chiese a sé stesso.
 
Già, era quello che si chiedeva tutte le volte anche Harry, ma, che cosa avrebbe fatto se non ci fossero stati loro?
 
Come avrebbe fatto se quella volta, quando aveva sette anni, non ci fosse stato Louis a salvarlo dalla terribile Emilee, la bambina pazza della scuola, che l’aveva rincorso per tutti i corridoi dell’edificio, perché voleva tirargli i capelli e strapparne una ciocca?
All’ingenua età di sette anni, non poteva capire che per combattere un pazzo ci vuole un altro pazzo e aveva visto Louis come un eroe con tanto di lancia e armatura, ma era rimasto il suo pazzo preferito e non se l’era scollato più.
 
Come avrebbe fatto se, quel giorno di tanto tempo fa, non avesse offerto la sua merenda, durante l’intervallo in cortile, a quel piccolo bimbo irlandese, con le guance rosee e paffute e dall’aria spersa?
Chi l’avrebbe mai detto che sarebbe diventata una vera e propria tassa.
 
Cosa sarebbe successo, se non fosse stato obbligato dalla sua classe, a undici anni,  a fare il rappresentante di classe? probabilmente non avrebbe conosciuto il sorriso dolce di Liam e non sarebbe mai diventato la sua attuale roccia, la sua isola di pace.
 
Ma era successo ed era la cosa più bella che potesse capitargli.
 
***
 
 
Zayn Malik:   ?? Stai bene, amico??
                         Bel nome, comunque.
 
 
 
Harry sbatté clamorosamente la testa sopra la scrivania, lasciando uscire dalle labbra un lamento disperato.
 
“Che cosa ti aspettavi, una proposta di matrimonio?” chiese Louis, appoggiato come al solito alla sua sedia girevole “Fatti una domanda, datti una risposta” biascicò, prendendolo in giro “veramente esilarante” disse, ridacchiando.
 
“Ok” disse prendendo un bel respiro e spegnendo il computer “Basta,” aggiunse, alzandosi “fine della storia, niente più Zayn Malik, niente più ciglia lunghe, niente più fissazioni!” disse più a sé stesso che al suo amico.
 
Louis lo guardò poco convinto, ma poi Harry afferrò i pattini rifugiati sotto la scrivania e glieli sventolò sotto al naso all’insù “Andiamo?” disse.
 
“Vado a prendere lo skate e chiamo gli altri?” chiese con un sorrisetto complice.
 
Harry annuì e proseguì verso la porta.
 
Quella cottarella virtuale era durata anche troppo e sicuramente aveva finito solamente per infastidire il povero ragazzo.  Doveva soltanto pensare a godersi quello che rimaneva di quell’estate, anche perché Louis sarebbe partito per l’università e avrebbero avuto sicuramente meno tempo per stare insieme, e perché no, avrebbe potuto anche  approfittare per riuscire finalmente a capire per che squadra giocasse o tifasse, il bel capitano Jake. 




Hey!
Allora, spero che abbia incuriosito qualcuno e di ricevere qualche commento ! 
Come già detto sarà divisa in due parti e era da tanto che era in cantiere, verament eun bel pò per i miiei standard. L'avevo iniziato ma non riuscivo mai a continuarla, perchè, bo... però, vediamo un pò! Fatemi sapere !
Ringrazio ancora la Chia <3 davvero !

Ps: chiedo anticipatamente scusa per le mail di Harry ;)  ma sono troppo sdatta le ho provate tutte non riesco a farle stare in riga ahahaha ! scusateee io e il computer è una vecchia battaglia ;)

Un bacione a tutti !

Gre
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: GreMisia