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Autore: Mave    21/09/2013    1 recensioni
Era la terza figlia di Nicola II, ultimo zar di Russia. Bellissima e dolce, quasi angelica, da figlia indesiderata si ritroverà ad essere una donna coraggiosa nei tumulti della Rivoluzione.
Genere: Drammatico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Periodo Zarista
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Allo scoppio della prima guerra mondiale Maria era poco più di una ragazzina, troppo giovane per diventare infermiera come Olga e Tatiana.

La Russia, che aveva preso parte al conflitto al fianco di Gran Bretagna e Francia, era però un gigante dai piedi d'argilla e presto la disorganizzazione e la fame falciarono milioni di soldati.

La situazione era così disastrosa da spingere lo zar Nicola a sostituire l'arciduca Michele prendendo il comando delle truppe. La zarina Alessandra aveva trasformato il suo palazzo in un campo di fortuna per i feriti e assieme alle figlie maggiori lavorava alacremente e incessantemente per tentare di alleviare le loro sofferenze.

Maria e Anastasia volevano però rendersi utili in qualche modo.

Un ospedale fu fondato sotto il loro patrocinio e le due ragazze spesso visitavano i soldati feriti, portavano loro dei fiori, leggevano per loro e giocavano a carte con loro.

Senza venir meno alla sua natura, Maria imparò presto i loro nomi, non venne meno alla sua abitudine di chiedere delle loro famiglie e delle loro case sollevando negli sventurati bei ricordi e facendogli tornare la voglia di vivere.

Lo zar si trovava nel quartier generale della guerra di Mogilev quando ricevette una lettera di Maria che, per qualche minuto, gli fece ritornare il sorriso.

"Ieri pomeriggio io e Anastasia eravamo alla scuola degli infermieri..."

Scriveva la quindicenne Maria.

"I bambini hanno bevuto il tè e ho dato loro da mangiare la pappa, ho subito pensato a te quando la minestra ti finisce nella barba, corre giù per il mento e dobbiamo affrettarci a ripulirti il mento con i cucchiai"

Anche nei difficili e incerti giorni di guerra Maria riuscì a ritagliarsi momenti di svago. Scrisse nel suo diario:

" È stato così divertente! Krylov ha perso il rottame di ferro più grande che era caduto dalla prua nel laghetto; Khadov ha cercato di aiutarlo a tirarlo fuori e sono quasi caduti in acqua. Alla fine li ho afferrati per le loro uniformi. Tutto questo è accaduto su un pezzo di ghiaccio già alla deriva e alcune suore hanno cercato di renderlo stabile con dei ganci.

Fetodov non era in servizio oggi, così è venuto l'altro, quello con delle guance rosse e paffute che io e Anastasia abbiamo soprannominato "guance". Ha fatto un polverone terribile e urlava gli ordini dal ponte. Mamma era seduta lì sul ponte, nella sua sedia.

Abbiamo riso forte e a lungo."

   
 
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