.:: CaPiToLo 1 ::.

.:: Bert ::.

Ancora qui.. ancora una volta in questa casa che profuma di ricordi. Ancora una volta in posa per una foto assieme alla mia non-famiglia. Anche se LUI dice sempre che mi vogliono bene come un figlio. Come vogliono bene a lui e suo fratello. Ma non posso farci nulla… mi sentirò sempre e comunque fuori luogo. Ci scattano la foto, scocca la mezzanotte. Anno nuovo, vita sempre uguale. Esco in veranda e mi accendo una sigaretta. Aspiro lentamente il fumo, e penso. Fa un freddo boia fuori e nevica, per giunta. Penso al più e al meno… a me, alla mia non-famiglia e alla mia famiglia. Alle delusioni, agli sbagli, agli amici, all’amore. Il flusso dei miei pensieri viene interrotto da Gerard…

- che fai??

- oh, niente. Pensavo...

- dai vieni dentro!!! Fa un freddo boia fuori...

- oh no, si Sta bene.

Si toglie la giacca e me la poggia sulle spalle. Lo fa sempre. Scrocca sempre, quel Way. Ed io spendo una cifra in sigarette. < Accetto il suo gesto con un sorriso, e mi stringo di più nella giacca che mi ha appena dato>

- se proprio ci tieni a stare qui fuori, almeno non togliertela.

Come farei a togliermela, Gee? Sa di te, di me, di noi, sa del tuo profumo e di fiori, di erba, di pioggia e di vento, di torta alle mandorle, di spumante, di grappa ai mirtilli, di Marlboro rosse. Sa di ricordi, come questa casa. Sa di domande senza risposte, sa di promesse non mantenute e di segreti.

- ok Gee.

- a cosa pensavi?

- niente... che le prossime feste le passo a casa.

- quale casa?

- ...non lo so, non qui in ogni caso.

- questa è la tua casa Bert. Non si discute.

- mi sento così fuori posto...

- ma non devi Bert!!! Tu sei uno di noi...

- lo so! Ma...

- niente ma, Robert Edward McCracken..

Odiavo quando la gente mi chiamava con il mio nome completo, mi dava un senso di vecchio. Eppure ADORAVO letteralmente quando era quella sua voce angelica a pronunciare il mio nome... Dubbi, incertezze, voglie. Cosa provo per Gee? Capirà se glielo spiego? Sono stanco di nascondere tutto. La sigaretta finisce, la getto dalla finestra e fisso la luna che si staglia alta in un cielo che sa di temporale.. si avvicina, mi abbraccia e mi dice “ti voglio bene”. Si affaccia alla finestra, accanto a me, e guarda la mia stessa luna. Mi volto, gli sorrido, lo guardo, Mi perdo. In quegli occhi che sanno di tristezza, così belli eppure così spenti... Verdi e dorati. Dolci e timorosi. Mi innamoro, ancora una volta, di quella pelle diafana. Di quello sguardo protettivo per me che sono più piccolo. Di quella voglia di affetto sincero, di amore, che leggo nei suoi occhi. E vorrei stare così per sempre… Io guardo l'orizzonte ormai spento e Gerard guarda me.
- che hai?
- io? niente Gee. Tutto ok.
- non sembra...
- beh, pazienza. Tu piuttosto, mi sembri sovrappensiero...
- pensavo a quattro mesi fa. Quando mi hai detto di essere gay...
- capisco.
Forse, sinceramente, era meglio se non gli dicevo niente. Se mi stavo zitto e tenevo per me i miei problemi da ragazzino complessato. Mi sarei risparmiato un sacco di seghe mentali, sicuramente. Finii la mia sigaretta e la gettai, dopo poco anche Gee finì la sua. Alzai lo sguardo e feci una faccia indescrivibile...
- Bert?? sicuro che sia tutto ok?
Indicai un punto apparentemente indefinito sulle nostre teste. Gerard parve non capire... Gli presi il meno con una mano e lo costrinsi ad alzare lo sguardo. Alla fine capì...
- ...vischio.
- esatto
- chi dei due si toglie, Bert??
- io no!! porta sfiga!!! Togliti tu...
- ma no!!! non voglio essere sfigato...
- allora ci tocca...
- baciarci dici?
- esatto.
- ma...
Non gli diedi il tempo materiale di rispondere e gli presi nuovamente il viso tra le mani, sigillando le sue labbra con le mie. Stuzzicai la sua bocca con la lingua, facendogli capire che volevo approfondire quel bacio. Dopo degli istanti che sembrarono interminabili, lui accettò.

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Grazie mille a:

Xx BiBi Xx

Hilf Mir Fliegen

Spero che recensirete... al prossimo capitolo!! un bacio...

*LunacyFringe*