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Autore: lou_louu    21/09/2013    2 recensioni
“Ciao! Sono Harry Styles!” mi dice, tendendomi la mano.
Guardo prima la sua enorme mano, per poi rispostare lo sguardo sul suo.
Sorride. Semplicemente sorride.
Gli prendo la mano.
“Amy Payne!”.
Lui si porta la mia mano alla bocca, per poi lasciarvi un piccolo bacio.
“È un piacere, Amy!”.
Ritraggo subito la mano, pulendomi sui jeans il dorso.
Lui ride.
Amicizie, amori e... calcio.
Spero che vi piaccia!
Genere: Comico, Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 4.



Mi perdo a guardare le gocce di pioggia sul finestrino, che fanno gara a chi arriva prima.
Le nuvole grigie hanno iniziato a piangere, rivelando la loro vera natura.
E così quasi facevo io.
Non posso credere che sia successo davvero.
Il nemico nella mia dimora.
Non appena Louis me lo aveva detto, ho sbarrato gli occhi e la bocca mi si è schiusa.
Avevo lanciato uno sguardo alle mie compagne. Mi guardavano, osservavano le mie reazioni.
Sapevano già che qualcosa era andato storto, quando la conversazione era finita.
Le parole mi uscirono dalla bocca senza che me ne rendessi conto.
Ma mi accorsi di averlo detto, vedendo i loro visi sbiancare.
Ognuna di noi è in pericolo.
Sbuffo frustata, appoggiando la testa al braccio sulla portiera della macchina.
Mi sto imponendo di non ascoltare i stupidi discorsi di mio fratello e del novellino che riempiono il pick-up.
Questo è tradimento. Avrò la mia vendetta, e questo Liam lo sa bene, dato che mi rivolge spesso sguardi preoccupati.
Ma non è tutto.
A quanto pare, tutti i genitori ne erano a conoscenza, ma avevano preferito farci una sorpresa.
Un’orribile sorpresa.
Siamo stati divisi a coppie. Ogni ragazza ha uno stupido mammalucco in casa.
E indovinate chi mi è capitato?
Harry Hobaciatolatuamano Styles!

<< Siete i capitani. È vostro compito gettare le basi dell’amicizia delle due squadre.>>

Le parole di Louis mi ronzano nella testa, facendomi male.
Amicizia?
Lui pensa davvero che noi diventeremo… amici?
E poi, che senso ha il suo ragionamento?
Solo perché siamo entrambi capitani dobbiamo condividere la stessa casa? La mia casa?
Non era stato il primo a dire di tenerci alla larga da loro?
“Amy!” il tono scocciato di Liam mi fa sobbalzare.
Non dev’essere la prima volta che mi chiama, data la sua espressione.
“Eh?” rispondo confusa.
Sento una risata fastidiosa provenire dai sedili posteriori.
Mi volto di scatto.
Quegli occhi di ghiaccio, tra il verde e l’azzurro, ridono divertiti.
Allora non era solo un incubo!
“Ti ho chiesto…” continua Liam “..come mai oggi sei così di poche parole, dato che di solito mi rompi i timpani dal tanto parlare!”.
“Oh.. sto solo… pensando.”.
Che altro dico?
Sai Liam, quel riccio lì dietro mi ha rovinato la vita!
Potrei anche farlo, ma sono una persona per bene, io!
Non appena la macchina si ferma nel vialetto di casa mia, spalanco la portiera e mi dirigo in casa velocemente, pestando i piedi.
Sento la voce di Liam parlare, prima di sbattere rumorosamente la porta d’ingresso.
“Non ti preoccupare. È sempre così quando ci sono visite!”
Magari fossi sempre così, quando ci sono visite!
Sai quanta gente indesiderata avrei fatto fuori?!
“Ciao tesoro!” la voce di mia madre squilla in tutto il salotto.
Non mi fermo. Anzi, aumento la velocità e salgo le scale frustrata.
“Amy!” la sua voce mi rincorre, fino a quando non chiudo la porta di camera mia, a chiave.
Mi butto sul letto a peso morto, nascondo la faccia nel cuscino e urlo, fino a non avere più fiato.
Ora che le cose avevano iniziato ad andare finalmente nel verso giusto… devono essere per forza sconvolte di nuovo!
Non riesco a pensare a niente e a nessuno.
A Jen. A Zayn. A Niall.
La vibrazione del mio cellulare in tasca mi fa alzare la testa.
Sullo schermo lampeggia il nome del mio migliore amico. Zayn.
Sorrido, notando il cuore giallo vicino al suo nome e ripenso a quel giorno.
Il giorno in cui avevo capito che di lui mi sarei potuta fidare davvero.
Un cuore giallo. Zayn odia il giallo. Per questo è vicino al suo nome.
Il cellulare si scurisce. La chiamata è terminata.
Non ho voglia di parlare con nessuno. Di vedere tanto meno.
Voglio solo che quel ragazzo se ne vada da casa mia!
 
* * *
 
Apro gli occhi di scatto. La debole luce del sole tramontante colora di rosso la mia stanza.
Guardo l’ora.  Le 20.
Mi siedo sul letto, guardandomi attorno confusa.
Ho dormito?
Mi sistemo i vestiti stropicciati addosso e apro la porta.
Tante voci salgono le scale e arrivano in camera mia, insieme a un buon profumo.
Scendo le scale lentamente, per poi dirigermi in cucina.
Appoggio la mano allo stipite della porta e rimango lì ad ascoltare.
“Allora… Harry, giusto?” sento la voce di mio padre. È felice.
Perché tutti felici, tranne me? Perché sono l’unica che vede il lato reale delle cose?
“Si, signore!” riconosco la voce del riccio. Roca e sicura.
“Oh, puoi chiamarmi Geoff!”.
“Io sono Karen!” sento mia madre parlare per la prima volta.
Perché tutta questa confidenza? È un estraneo, dopotutto.
“È un piacere essere qui, davvero!”.
Oh, ma a chi la vuoi far bere, riccio?
Mi sporgo con la testa, facendo capolino in cucina.
“Oh, ecco la mia principessa!” mi sorride mio padre.
Sospiro, mentre entro con tutto il corpo in cucina e mi siedo a tavola, al mio solito posto, di fronte a Liam. Di fianco a me, c’è un posto in più, occupato da una chioma riccia che mi sorride gentilmente.
Non lo guardo nemmeno.
Tengo lo sguardo fisso sul bicchiere di vetro azzurro davanti a me.
So di non essermi comportata bene, ma non potevo fare altro.
Avevo bisogno di stare da sola e pensare, come mio solito.
La mano di Liam sposta il mio bicchiere, facendomi alzare lo sguardo sul suo.
Quegli occhi marroni, più scuri dei miei, sono pieni di preoccupazione per la sorella.
‘Stai bene?’
Annuisco leggermente, capendo la sua domanda inespressa.
Mia madre porta in tavola la cena.
“Ecco qua!” annuncia, orgogliosa del suo pollo al forno e patatine.
“Da dove vieni di preciso, Harry?” domanda mio padre.
“Dai sogni di vostra figlia!”.
Sputo tutta l’acqua che stavo bevendo. Liam quasi si strozza con un pezzo di pollo. I miei genitori ridono divertiti.
Mi volto per guardarlo. Sul suo viso alleggia il solito sorrisetto malizioso.
“Amy, tesoro, cerca almeno di tenere il cibo in bocca!” mi dice mia madre gentilmente.
Ma come osa dire queste cose? Lo sbatto fuori a calci e pugni.
“Comunque, vengo da Holmes Chapel.” risponde il riccio infine.
Mio padre annuisce.
“E come va il campionato?” chiede mia mamma, riempiendo il suo piatto di patatine.
“Non possiamo lamentarci. Non abbiamo mai perso una partita.”
“Per ora.” Dico tra me e me, ma a quanto pare l’ho detto abbastanza forte da farlo sentire a tutti.
“Per ora.” Ripete divertito Harry.
“Sono sicuro che sarà una bellissima partita, quella di sabato prossimo!” afferma mio padre.
“Già. Non vedo l’ora!” esclama Harry.
Che bambino! È solo una partita di calcio, sebbene sia importante.
“Vedrai di che pasta sono fatte le nostre ragazze!” dice mia madre, quasi emozionata.
Dio, mamma! Contieniti!
Sento Harry ridere.
“Non la sottovalutare!” dice mio padre, quasi con aria maliziosa.
“Chi?” chiede curioso il riccio.
Silenzio. Troppo silenzio.
Alzo lo sguardo dal piatto per la prima volta questa sera, e noto che tutti mi stanno fissando.
Aggrotto le sopracciglia.
Che ho fatto adesso?
Mi volto verso Harry che, indovinate?, sorride.
“Non c’è dubbio!” dice, facendomi un occhiolino.
Scuoto la testa ridendo falsamente, per poi tornare al mio delizioso pollo.
La cena finisce meglio di quanto mi aspettassi, se consideriamo il fatto che Harry è ancora vivo. Si, ok, mi sono contenuta!
Mi sono rifugiata in camera mia, non perché fossi ancora arrabbiata, ma perché voglio finire di leggere il libro più bello mai esistito: ‘Hyperversum’.
Sarà circa la quinta vola che lo leggo, ma ogni volta che lo apro, è come se tutto fosse nuovo.
Quindi, sono stesa sul letto, in compagnia di Ginger, con il mio libro.
Beh, ‘stesa’ per modo di dire.
Mi trovo con il busto per terra e le gambe appoggiate al letto, con Ginger sulla pancia.
Non so perché, ma ogni volta che leggo, gironzolo per il letto e assumo pose inusuali, senza rendermene conto. Ma è divertente, alla fine, quando chiudo il libro, scoprire in che posizione sono. Chiamatemi pure strana, ma ognuno ha le sue manie!!
Qualcuno bussa alla porta.
Non faccio in tempo a rispondere che questa è già spalancata.
Vedo la figura di Harry capovolta guardarmi storto.
“Che vuoi?” gli chiedo, sembrando il più gentile possibile.
“Ehm.. volevo solo chiederti dove fosse il bagno..” mi dice, senza smettere di guardarmi.
“In fondo al corridoio a sinistra.”
Nonostante glielo avessi detto, lui rimane in camera mia.
“Che stai facendo?” mi chiede divertito.
“Ehm.. leggo?”. È pure cieco oltre che ritardato?
“Non ho mai visto una persona leggere in questo modo.”
“Beh, ora si.”
Ride. Chiude la porta e si siede sul mio letto.
No ma prego, accomodati pure!
“Sei strana!” mi dice divertito.
“E tu insopportabile! Siamo pari!” dico chiudendo il libro e mi siedo sul letto, come ogni comune mortale, con Ginger tra le braccia.
Harry lo nota subito.
“Come si chiama?”
“Ginger.”
“Ciao Ginger!” dice lui, accarezzando la testolina del mio gatto carota.
Questo subito salta dalle mie braccia e si avvicina al riccio, facendo le fusa contro la sua mano.
Pure tu mi tradisci, Ginger?
“Gli piaci!” dico invece.
Harry annuisce.
“Senti…” inizia “.. so di non andarti a genio.”
Capitan ovvio, signori e signore!
“Ma mi piacerebbe davvero che diventassimo amici.” continua.
Lo guardo e noto che è serio.
Forse ha ragione. Scannarsi fino al giorno della partita non è una buona idea.
Non avrei energie a sufficienza e potremmo perdere.
Annuisco decisa.
“Hai ragione.”
Harry mi guarda incredulo.
“Davvero?”
“Sì. Mi dispiace essermi comportata da bambina. Ricominciamo da capo.” gli porgo la mano.
Lui la prende sorridendo.
“Piacere di conoscerti. Sono Amy Payne!”
“Harry Styles.”
“Ah. Puntualizziamo alcune cose. Non baciarmi più la mano e non usare frasi come ‘vengo dai sogni di vostra figlia’” dico mimando le virgolette con le dita. “D’accordo?”.
“Va bene!” ride Harry.
“Bene. Non dovevi andare in bagno tu?”
“Oh già, hai ragione! Mi ripeti dov’è?”
“In fondo al corridoio a sinistra.” dico ridendo.
Harry si alza dal mio letto e apre la porta.
“Me lo ricorderò. Buonanotte Amy! Buonanotte Ginger!”
Quest’ultimo miagola in risposta. Ridiamo entrambi.
“Buonanotte Harry!”.









 

ALOOOOOHAAAAAAAAA

Party hard, sono riuscita ad aggiornare!
Mooolto beneee, Harry ha rovinato la vita di Amy in modo permanente direi.
Non so, penso che sia carino come Amy sputi l'acqua dopo la battuta di Harry HAHAHAH.
By the way, spero vi sia piaciuto nell'insieme :)
Mi ha fatto un piacere enorme vedere le numerosissime visite!
Davvero, proprio non me lo aspettavo.
Grazie infinite per quelle che hanno speso pochi minuti della loro vita per lasciare un commento alla mia storia, non è stato invano il vostro gesto (?)
Oks, ora scappo, devo andare al cinema :D
A presto fanciulliii 
Lu :3
  
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