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Autore: Windofchange    21/09/2013    3 recensioni
A volte la vita non ti chiede il permesso, decide lei e basta, anche se tu non sei d'accordo. Entra senza bussare e cambia tutte le carte in tavola, carte sconosciute con le quali i fratelli Gallagher non hanno mai giocato...
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Gallagher, Noel Gallagher
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quello era un giorno decisamente fantastico. Sua madre era stata dimessa il giorno prima dall’ospedale e lui e Noel avevano finalmente chiarito.
Liam si sentiva leggero quella mattina, come non succedeva da tempo. Aveva deciso di andare a fare colazione al pub vicino a casa, con la solita birra e la solita brioche. Il tempo fuori era grigio, ma non gli importava; dentro era euforico come non mai.
Quando uscì dal pub chiamò Paul.
-Ehi amico dove sei, dalla mamma?-
-Non ancora, devo sbrigare alcune cose…tu sei in giro?-
-Si, volevo passare a trovarla, ci vediamo da lei?-
-Ok, tra un’ora o due penso di liberarmi. Credo ci sia anche Noel-
-Ok, a dopo allora-


Ogni volta che tornava a casa della madre, sentiva un’enorme sensazione di nostalgia dentro di sé. Non sapeva neanche lui spiegare il motivo di quella nostalgia, visto che non aveva dei grandi ricordi della sua infanzia, ma quel posto gli faceva provare un calore che non provava neanche a casa sua. Chissà, forse perché per vent’anni aveva girato tutti gli alberghi del mondo.
Entrò dal cancello senza suonare, si era portato dietro le chiavi per evitare di disturbare la madre, percorse il cortiletto che lo separava dalla porta d’ingresso e bussò piano alla porta.
-Ehi mamma..- disse entrando Liam, togliendosi la giacca per metterla sull’attaccapanni. La porta era aperta, poiché aveva avvertito Peggy che sarebbe arrivato a breve. Già dall’ingresso notò che la casa era ordinatissima come sempre, grazie anche alla donna delle pulizie che era venuta a pulire durante il suo ricovero.
-Liam, sono qui..-
Entrò in salotto, dove Peggy sedeva sul divano intenta a leggere un giornale. Appena lo vide lo mise via, facendo accomodare il figlio vicino a lei.
-Come stai oggi, meglio?- le chiese mentre si metteva accanto a lei, contento di vederla finalmente a casa sua e non più tra quelle quattro mura bianche.
-Si, ogni giorno sempre meglio, grazie al cielo. Anche se dovrò fare la cura per un bel po’..-
-Devi portare un po’ di pazienza, ma l’importante è che tu stia bene..-
Parlarono del più e del meno per un pò, mentre la televisione accesa faceva da sottofondo alla loro conversazione. Tornarono anche al giorno in cui Tommy andò a farle visita, e lei lo rassicurò che non aveva la minima intenzione di lasciargli la metà del suo patrimonio, nonostante per la legge fossero ancora marito e moglie.

Dopo un po’ sentirono sbattere la porta d’ingresso, e capirono che erano arrivati anche gli altri due Gallagher.
-Ciao mamma..- dissero entrando in salotto Paul e Noel, che da quando abitavano vicini viaggiavano quasi sempre insieme…Noel non aveva la patente e Paul gli dava volentieri un passaggio per andare a trovare Peggy.
Liam e Noel si strinsero la mano per salutarsi, poi Noel si mise comodo sulla poltrona accanto al divano, mentre Paul si sedette sulla sedia del tavolo che troneggiava in mezzo alla stanza.
Rimasero lì per un po’, come non facevano da tempo ormai, a chiacchierare come nelle più normali famiglie, nonostante di normale la loro non avesse proprio nulla.
-Torno subito..-disse alzandosi Liam dirigendosi verso bagno, e Noel notò qualcosa di diverso quando tornò. O meglio, Noel notò qualcosa che anche lui conosceva molto bene…Liam era andato in bagno a sniffare.
Lo capiva da come continuava a tirare su col naso, dalla sua espressione, dai continui movimenti delle mani e dalle sue pupille dilatate…conosceva suo fratello troppo bene, lo avevano fatto insieme talmente tante volte che per lui era praticamente impossibile non accorgersene…e chiunque pratico di quel tipo di sostanza se ne sarebbe accorto. A Noel salì improvvisamente un nervoso irrefrenabile, visto la promessa che gli aveva fatto una settimana prima. Noel gli aveva parlato con il cuore in mano, cercando di fargli capire quanto gli facesse male tutta quella roba e di quanto avesse paura che un giorno ci sarebbe rimasto sotto, ma niente, lui continuava come se niente fosse.

L’umore di Noel cambiò così come la sua espressione e capì che doveva assolutamente uscire da quella stanza.
-Liam, posso parlarti un attimo?- chiese abbastanza freddamente al fratello, alzandosi dalla poltrona.
-Si…- rispose Liam un po’ preso alla sprovvista, seguendolo. Noel andò fuori, nel cortiletto davanti alla porta d’ingresso. Appena Liam si chiuse la porta dietro di sé, Noel si girò verso di lui guardandolo dritto negli occhi.
-Meno male che mi avevi detto che provavi a smettere di farti, sei andato a sniffare nel bagno…cazzo Liam, che bisogno avevi??- gli gridò sottovoce, cercando di non farsi sentire dalla madre.
Liam lo guardò a bocca aperta, non capendo quale fosse il problema.
-Cosa??Non capisco…che ho fatto?-
-Se non sbaglio mi avevi promesso che ti saresti calmato con tutte quelle droghe…e invece ti trovo nel bagno di nostra madre che vai a farti?? Dio mio Liam, sei messo male…-
-Infatti non ti avevo detto che avrei sicuramente smesso, ti avevo detto che ci avrei provato…-
-Sei hai bisogno di farlo in un normalissimo pomeriggio vuol dire che non ci stai molto provando. Se non ricordo male l’ho fatto anch’io per anni, quindi so quando uno ha intenzione di smettere o no…-
-Secondo me tu sei solo invidioso che non ti ho invitato..- rise Liam, avvicinandosi al fratello per dargli uno spintone e cercando di sdrammatizzare la situazione, ma Noel fece qualche passo indietro per evitarlo.
-No Liam, non sto scherzando e non ho voglia di scherzare..-
Liam tornò serio, ma sinceramente non aveva nessuna voglia di litigare su una cosa così insignificante per lui…insomma, per lui quella era la normalità.
-Senti, io ti avevo detto che ci avrei provato, ma non ci vuole una settimana per smettere dopo anni, no? Anche tu non hai smesso dal giorno alla notte…-
-No Liam, non è stato facile ma almeno cercavo di evitarlo in settimana, visto che non avevo nessun bisogno di tirarmi su. Tu invece non mi sembri molto intenzionato a smettere…-
Erano uno di fronte all’altro, abbastanza vicini per non dover alzare troppo la voce. Liam sospirò, assumendo un’espressione tra l’arreso e il comprensivo.
-Ok ti prometto che quando torneremo a suonare insieme proverò a smettere…ma ripeto, proverò…-
Noel lo guardò, prima esterrefatto e poi incredulo.
-Aspetta un attimo…io non ho mai detto che io e te avremmo di nuovo suonato insieme…- si interruppe, giusto per vedere la reazione di Liam, visto che lui non si ricordava di aver mai parlato di un’eventuale riunione del gruppo.
Sul volto di Liam scese un’ombra di delusione mista ad amarezza, e a Noel in quel momento gli si spezzò il cuore.
-Come no Noel…ehi, abbiamo fatto pace no?-
-Si Liam ma…questo non implica che io e te torneremo a suonare insieme. Io volevo chiarire la situazione tra di noi ma…voglio continuare con il mio gruppo, non voglio riformare gli Oasis. Mi sembrava fosse chiaro-
Liam si appoggiò alla staccionata che delimitava il cortiletto, totalmente incapace di proferire parola. Si accese una sigaretta, sintomo che il nervoso stava tornando al galoppo. Tutta l’euforia di questi giorni era svanita, lasciando il posto ad una cocente delusione. Aveva pensato che ora che le cose si erano aggiustate sarebbero tornati a cantare insieme come ai vecchi tempi…non aveva dubitato nemmeno un istante che Noel volesse continuare con i suoi High Flying Birds.
Noel era di fronte a lui e lo guardava, ma non sapeva cosa dire.
-Perché non vuoi riformare il gruppo Noel? Io pensavo che era quello che volevi anche tu…sicuramente ti divertivi più con noi che con loro…e poi faremmo soldi a palate…- Liam parlava piano, cercando di convincere il fratello.
Noel sospirò guardando in basso, come se per terra potesse trovare una risposta valida da dare a Liam.
-Lo so che faremmo soldi a palate, ma..la verità è che io ora sto bene così. Tornare insieme significherebbe tornare a litigare, e siccome ci siamo appena chiariti non voglio litigare un’altra volta. Sai bene anche tu che se tornassimo nello stesso gruppo finiremmo di nuovo a prenderci a mazzate, quindi…io non voglio tornare a lavorare con te.-
Liam si sentì come una donna abbandonata il giorno prima del matrimonio. Tutti quegli anni insieme non significavano nulla per Noel e lui doveva metterselo in testa. Si sarebbero continuati a vedere così, a casa della madre o ai compleanni dei bambini. Al solo pensiero gli veniva da ridere…
Sorrise amaro prima di parlare - Io…non lo so Noel, non ho parole…- Liam si portò una mano tra i capelli, sorridendo tra se e se, i pensieri confusi nella testa – tutto quello che dovevo dirti te l’ho detto una settimana fa in ospedale. Ci tenevo a riappacificarmi con te, ma pensavo che avremmo anche riformato il gruppo. Siamo nati per fare questa cosa insieme, l’abbiamo sempre fatta e …non capisco perché ora non la vuoi più, anche dopo che ci siamo chiariti. Io non ti riconosco più Noel…forse tu sei davvero diventato uno di quei perfettini del cazzo che odio tanto…- diede una boccata alla sigaretta, stava cominciando a sentire il desiderio di ferire il fratello profondamente, ma cercò di trattenersi.
Noel lo interruppe brusco, ma senza alzare la voce.
-O forse sei tu che ti rifiuti di crescere. Basta con tutto questo alcool e queste droghe, non sei più un ragazzino che puoi ancora permetterti di fare figure di merda in giro…a una certa età si diventa solo ridicoli-
-Non so quante volte me l’hai già ripetuto Noel e ora basta, mi fai solo pena! Quindi se smettessi di farmi e diventassi un uomo responsabile, prenderesti in considerazione l’idea di tornare a suonare insieme??- Si staccò dalla staccionata, avvicinandosi a Noel con la sua movenza irriverente che lo contraddistingueva.
L'altro ci pensò su un attimo, senza abbassare lo sguardo. –Forse no, o magari si, chi lo sa. Certo che, all’idea di vederti di nuovo su un palco strafatto che non ti reggi in piedi…beh, capirai che non mi alletterebbe l’idea di essere su quel palco con te..- sorrise amaro al fratello, senza perdere un minimo del suo autocontrollo.
-Sai caro Noel Gallagher che ti dico?? Che sta storia della cocaina e delle altre cazzate sono solo scuse…tu non vuoi mai più tornare in un gruppo con me, è questo il punto cruciale..-
-Liam, non c’entrano le scuse, ti ho già detto che vorrei che smettessi perché ti fanno male tutte quelle merde che prendi, e dopotutto sei sempre mio fratello.. ti ricordi quando ero stato male io? Credevo che mi sarebbe venuto un infarto, ed è un miracolo che non mi sia venuto davvero. Perché non lo capisci??-
-Si si come no. Risparmiati il discorsetto. Io torno dentro-

Buttò via la sigaretta, mentre Noel rimase fermo lì fuori a pensare ancora per qualche istante. Dopo quattro anni di silenzio erano riusciti di nuovo a rovinare tutto in una sola settimana…probabilmente c’era qualcosa che non andava in loro, forse il loro destino era quello di non andare d’accordo e nulla lo avrebbe cambiato, neanche tutta la buona volontà di questo mondo. Quando tornò dentro incrociò Liam che prendeva la giacca dall’attaccapanni e usciva, passandogli a fianco senza degnarlo di uno sguardo.
 
  
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