21/09/2013
0 recensioniEPILOGO
Mai Godric aveva vissuto un periodo più triste nella sua vita.
Al suo ritorno in Scozia, aveva dovuto annunciare la morte di Helena e del Barone a tutti e come previsto la cosa non fece altro se non far peggiorare di colpo la già compromessa salute di Priscilla Corvonero.
“Voglio che sappiate, Priscilla, amica mia, che io e vostra figlia eravamo fidanzati in gran segreto. Io l’amavo davvero, e lei amava me. In quella foresta lei si è sacrificata per me, ma credetemi quando vi dico che per me non c’è dolore più grande nel saperla morta”
Godric non potè far altro che confessare a Priscilla della loro relazione segreta, per giustificare la sua presenza in Albania, sul luogo del ritrovamento del cadavere.
Ma Priscilla, da donna saggia qual’era, decise di tenere per sé quel segreto: “Non lo rivelerò a nessuno. E’ giusto che il vostro grande amore rimanga segreto, se è questo quello che desiderate, Godric. La differenza d’età era notevole, e se la gente venisse a sapere di questa cosa potrebbe anche parlare e diffondere cattive dicerie sul vostro conto… io non voglio che ciò accada. Ma credetemi: se voi mi aveste confessato il vostro amore per Helena già in passato, allora mai avrei mandato il Barone a cercare mia figlia. Mai.”
“Mi spiace, Priscilla. Ma temevo il vostro giudizio…”
Ma la donna gli sorrise debolmente: “Avete sbagliato, Godric. Ma errare è umano. Anche io ho sbagliato, con mia figlia. E questa cosa mi sta uccidendo”
Pochi giorni dopo, difatti, Priscilla Corvonero morì, lasciando la gestione di Hogwarts a Godric e Tosca.
La donna, da sempre molto amica di lui, gli stette vicino e cercò in tutti i modi di rincuorarlo: “Coraggio” gli diceva “Un giorno vi riunirete, in cielo”
Ma Godric era inconsolabile: se anche dava a vedere di essere tranquillo e sereno, dentro di sé sentiva una tempesta di sentimenti negativi: rabbia, tristezza, dolore…
In quel giorno di inizio estate, si ritrovò nel chiostro nel quale per la prima volta aveva rivolto la parola a Helena.
Un sorriso triste gli attraversò il volto: quanto tempo era passato?
Il suo sguardo vagò in giro, mentre la sua mente si immergeva nei ricordi.
“Ah, Helena… quanto mi mancate” sospirò, mentre tornava sotto al porticato.
“Godric?”
L’uomo sussultò: stava forse avendo le allucinazioni?
Eppure, era sicuro che la voce che lo aveva chiamato era quella di…
“Helena?”
Si voltò, ma non vide nessuno: scrollò le spalle, riprendendo a camminare ancor più mesto di prima.
Forse stava iniziando ad impazzire… sentiva la voce della sua amata, anche se lei era morta…
“Godric!”
Si voltò di nuovo: questa volta ne era certo, era proprio la voce di Helena!
“Helena, siete voi? Ve ne prego, se sì, mostratevi a me!” sussurrò, il fiato sospeso.
Un vago bagliore opalescente gli si fece incontro: per un istante, Godric temette di essere davvero impazzito.
E invece no: era lucidissimo.
Helena era proprio lì, davanti a lui!
La ragazza, tuttavia, era incorporea; Godric se ne rese conto quando le corse incontro e tentò di prenderle una mano.
“Siete gelida” disse lui, ritraendo la mano a causa del contatto freddo “E non riesco a toccarvi”
Lei fece un piccolo ghigno: “Sono un fantasma, Godric. Ho scelto di restare, di non andare avanti”
Lui non capì quelle parole enigmatiche: “Cosa intendete con andare avanti?”
“Troppo difficile da spiegare” la ragazza sospirò “Voi sappiate solo che ho deciso di restare qui, sulla Terra, come fantasma. Così potrò esservi vicina, per quanto io possa in questa forma…”
Si fissarono per qualche istante: poi Helena riprese la parola.
“Godric… ricordate ciò che vi dissi di fare nella foresta di Ollman?” fece, titubante.
“Nascondere il diadema?”
“Esatto… lo avete fatto?”
“Certo, mia cara. L’ho nascosto in un incavo di un albero, poco distante dal luogo della vostra…”
Esitò: era strano parlare della sua morte, quando lei era lì davanti a lui.
“Vi ringrazio” fece lei, sorridendogli “Come sempre, siete stato fedele alla parola data. Non ne avete parlato con mia madre, vero?”
“No...” sospirò lui “Non ne ho fatto cenno”
Helena gli sorrise nuovamente: “Oh, Godric… vi ringrazio di cuore”.
Ancora, i due si fissarono: “Sapete…” fece la ragazza “Il Barone ha deciso anch’egli di non andare avanti”
“Ah sì?” fece Godric incuriosito.
“Esatto. E ha deciso di vivere anche lui qui a Hogwarts… va in giro con pesanti catene che gli ricordano il delitto commesso. Credo che ora si faccia chiamare “Il Barone Sanguinario”… pensate, ci sono anche delle macchie del mio sangue sui suoi vestiti!”
“Capisco…” continuò Godric “Quindi lui sta scontando la sua pena, così facendo?”
“In un certo senso… credo di sì” rispose lei incerta.
“Ah, se solo potessi abbracciarvi, Helena! Non potete immaginare quanto mi mancate…” sospirò tristemente lui, allungando una mano.
La ragazza gli si avvicinò, fluttuando: “Vi sarò sempre vicina, Godric. Visto? Neanche la morte è riuscita a separarci! E ora sarò sempre con voi!”
Un sorriso vero, genuino, illuminò il volto dell’uomo dopo molto tempo ormai: “Vi amo, Helena. Ricordatelo sempre!”
“Anche io vi amo Godric… ecco perché ho deciso di restare”
E in quell’eterna promessa d’amore, i loro cuori si unirono per sempre.
E questa è la fine di questa storia!
Un finale triste, ma mi sono ttenuta al canon della Rowling, con la morte di Helena e del Barone e il loro trasformarsi in fantasmi.
Piaciuto? Fatemi sapere, un vostro parere è sempre ben accetto!
Se volete leggere altre mie storie fate pure un salto sul mio profilo! :)
Alla prossima!
Julia of Elaja
Un finale triste, ma mi sono ttenuta al canon della Rowling, con la morte di Helena e del Barone e il loro trasformarsi in fantasmi.
Piaciuto? Fatemi sapere, un vostro parere è sempre ben accetto!
Se volete leggere altre mie storie fate pure un salto sul mio profilo! :)
Alla prossima!
Julia of Elaja