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Autore: _Nancy_    21/09/2013    4 recensioni
[Dal Prologo]
Harry Potter è morto.
L’anatema che uccide l’ha preso in pieno petto quel giorno, ed ora bisogna sopravvivere a tutti i costi.
Sono passati cinque anni dalla Battaglia di Hogwarts. Il famoso Harry Potter è morto, qualcosa non ha funzionato.
***
Fleur posa le tazze sul tavolo, tornando ai fornelli con Molly, mentre Bill si mette a parlare con i fratelli.
-Abbiamo scoperto chi altro è stato rapito.-
-Chi?- Chiede Fred, mentre beve lentamente la tazza di latte.
-Neville Longottom e Luna Lovegood, giusto?- Rispose Hermione.
-Si, ma c’è anche un terzo.-
-Ovvero?-
-Lee Jordan.-
Genere: Azione, Dark, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George e Fred Weasley, Ginny Weasley, Hermione Granger, Ordine della Fenice, Un po' tutti | Coppie: Angelina/George, Fred Weasley/Hermione Granger, Luna/Neville
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Legata da funi invisibili e sdraiata sul pavimento, aprì gli occhi inorridita, notando di non essere più nella stanza di prima.
-Hermione, sei sveglia?- Chiese Fred, avvicinandosi lentamente a fatica verso di lei.
Legato anche lui da funi invisibili.
-Vediamo se riuscite a tenerci testa, ora!- Urlò Dolohov.
Il ragazzo di colore cadde a terra, ai piedi di Fred, stringendo i denti e cercando di rimettersi in piedi.
Mai errore gli fu più fatale, il Mangiamorte lo imprigionò a terra, puntando il ginocchio sulla schiena del moro. –Weasley, non saluti il tuo amichetto?-
-Lee?- Domandò Fred, incredulo.
-Come te la passi?- Chiese Lee, sorridendo appena.
-Meglio di te.-
-Cos’è? Li lasciate anche parlare tra loro?- Tuonò Bellatrix, entrando nella stanza. –La Mezzosangue è mia.-
Hermione indietreggiò appena, stringendosi più vicina a Fred, che la nascose come meglio poteva.
Fred la guardò. Spaventata.
Fu sul punto di dirle qualcosa, quando la ragazza venne trascinata fuori dalla stanza da Bellatrix e un Mangiamorte, mentre scorreva lo sguardo sul punto in cui era sparita.
-Weasley, non preoccuparti per lei, Bellatrix saprà come metterla in riga. Ora, perché non vedi di parlare? Sia tu, che il tuo amichetto.- Disse Fernir. –E stavolta non ci limiteremo al veritaserum o alle mani, sappiatelo.-
-Pensate davvero di farci paura?- Chiese Lee, sfacciato.
-Senti, Jordan, o stai ai nostri giochi o ti ritroverai in situazioni che non ti garberanno affatto. Cosa scegli?- Chiese Dolohov.
Lee alzò il mento, altezzoso e Grifondoro come sempre, mentre l’uomo aumentava la presa del ginocchio sulla schiena e il ragazzo gemeva di dolore. –Ci penso io, tu sei vuoi assaggia il ragazzo.-
Il rosso indietreggiò fino al muro, intanto Fernir si avvicinava ghignante e con i denti ben messi in vista. Si piegò, in modo da stare di fronte al ragazzo e affondare i denti nella carne.
Quel giorno avrebbe finalmente mangiato qualcosa di delizioso.
-Non mi fai paura.-
-Dovresti averne.- Disse, affondando i denti sul collo del ragazzo.
L’ultima cosa che senti fu il grido di Lee.
***
Buttata a terra, trascinata e piegati ai piedi della donna, mentre questa la torturava in tutti i modi. Gemeva di dolore, e cercava di rimanere lucida.
Sentiva la pelle andarle a fuoco, come se qualcuno le avesse lanciato un incendio addosso, e le grida di piacere diffuse a tutto non miglioravano le cose.
Bellatrix si divertita con la sua bacchetta e i suoi stupidi giochetti, troppo duri per una ragazza giovane e per chiunque altro li dovesse subire.
Le forze cominciavano a mancare, e in men che non si dica, si ritrovò immersa nel buio.
Sola e abbandonata in quell’oblio.
Lasciando sgorgare le lacrime silenziose e i lievi singhiozzi in quel silenzio, dando spazio di essere derisa e umiliata.
-Povera Mezzosangue, sola e indifesa. Vuoi sapere cosa ti succederà?- La donna ridacchiò, mentre si inginocchiava vicino alla ragazza semisvenuta. –Tu morirai sotto le mie mani, e i tuoi amichetti sotto le mani di Dolohov e Fernir, non sei contenta? Poteva andarti molto peggio, potevi essere usata da Fernir, eppure il Signore Oscuro ha voluto darti una possibilità.
Pensavo che l’amichetta di Potter fosse più astuta, mi sbagliavo .. bè, ora che puoi farci?- Ghignò, mettendo apposto la bacchetta. –Vuoi qualcosa da bere, cara?-
-Cosa vuoi fare?- Chiese Lucius, notando la strega tirare fuori una boccetta.
-Niente, solo un piccolo favore.- Aprì la bocca alla ragazza, versandoci il liquido trasparente dentro.
Un urlo acuto e forte le uscì immediatamente dalla gola.
Si sentiva trafitta, bruciata e torturata più di prima, mentre la pozione o chissà che altro le faceva effetto. Gridava senza sosta e si contorceva sul pavimento, pregava che tutto finisse al più presto e che qualunque cosa la venisse a salvare.
Fred.
Fred.
Fred.
Era quello il pensiero fisso che le rimbombava nella testa, proprio nel momento in cui .. in cui ..
Era finita.
***
-Siete pronti?- Chiese Ginny.
-Siamo nati pronti, okay? Andiamo a salvare il mio amato gemello.- Disse George, mentre uscivano da Grimmauld Place.
-George, vengo con te.- Disse Angelina.
-Se ne accorgeranno.-
-Non importa, voglio venire con te.-
-Andiamo.- Disse Katie, interrompendo la conversazione.
***
Neville camminava avanti e indietro, cercando di vedere qualunque cosa succedesse fuori da quella cella, mentre Luna cercava di calmarlo.
-Ho sentito dei rumori, te lo garantisco!- Disse il ragazzo, voltandosi verso la bionda.
-Stanno torturando Fred, Hermione e Lee sono le loro urla, non le senti?-
-Non sono le loro urla, mi sembrano … questa voce e quella di Ginny.- Disse corrugato. –Sono venuti a salvarci, ci scommetto tutto.-
-Sei tu che ti fai suggestionare.- Socchiuse gli occhi, accoccolando le braccia al petto.
-Luna, se usciremo di qui e se la guerra finirà, devi promettermi una cosa.- Si avvicinò, annullando le distanze.
-Uscire con te?- Luna scosse la testa, ridacchiando. –Sei un amico.-
-Per me tu sei qualcos’altro, secondo te, perché ti ho salvato quella volta alla Battaglia?-
-Perché dici di essere mio amico.-
-No, io penso che tu sia molto bella, e mi piaci.- Le scoccò un bacio sulle labbra, allontanandosi come si fosse scottato. –Ne usciremo di qui, e tu potresti essere la mia ragazza.-
-Neville, ho sentito qualcosa.-
-Voi che ci fate qui?-
-Siamo venuti a salvarvi la pellaccia.- Disse il giovane mago, mentre apriva la porta della cella sporca.
***
Bacchette decise che lanciavano incantesimi, fatture orcovolanti e maledizioni senza perdono aleggiavano per il salotto di Malfoy Manor.
Lucius Malfoy era troppo impegnato a tener testa a Michael, mentre Narcissa Malfoy si limitava a lanciare incantesimi verso la rossa Weasley.
I Mangiamorte si scontravano con il resto della truppa, che contraccambiava gli incantesimi a suon di calci. Urla forti echeggiavano nella grande casa. Non troppo vuota, ma piena di dolore.
Bellatrix Lestrange chiusa nella stanza con la Mezzosange, guardava il Mangiamorte accanto a sé con ira, sguaiando la bacchetta.
-Chiudi la porta a chiave, e andiamo a vedere che caspita succede!-
La ragazza ancora semicosciente rimase immobile sul pavimento, socchiuse gli occhi più volte cercando di mettere a fuoco ciò che aveva attorno, e muovendo appena le dita delle mani.
Le sue funzioni erano ancora messe bene, tralasciando il fatto che il bruciare stava sparendo e i muscoli diventavano più deboli.
Il fiato iniziava a mancare, senza rendersene conto si ritrovò a respirare sempre più veloce, il cuore non dava neanche più conto a ciò che accadeva. Non una fitta di dolore, solo la stanchezza e il fiato che mancavano man mano i secondi passavano.
La porta si spalancò, lasciando entrare dentro gli intrusi.
Intrusi che ben conosceva.
Katie Bella e Angelina Johnson le si affiancarono, scuotendola e cercando di alzarla dal pavimento freddo e duro.
-Le ha dato qualcosa, guarda com’è pallida!- Disse Katie, alzando su la testa della mora.
-Dobbiamo portarla via, prima che peggiori.-
-Penso che ciò .. ha preso qualcosa che la ucciderà in poche ore.- Emise un lungo respiro. –Raggiungiamo gli altri e andiamocene di qui.-
-Non a Grimmauld Place, ci troverebbero.- Sussurrò Hermione. –Non a Grimmauld Place.-
-Sta perdendo i sensi!- Angelina cominciò a scuoterla, mentre la tirava su e se la caricava su una spalla. –Hermione, resta sveglia.-
-Lasciatela a me!- Disse Fred, prendendo in braccio la mora, che si accollò al petto del ragazzo. –Dobbiamo andarcene.-
-Fosse facile! Dov’è George?- Chiese Angelina.
-Sta fuori da questa porta, insieme a Luna, Neville e Lee.-
-Voi state bene?- Chiese Katie.
-Benissimo.-
-Dove credete di andare?- Urlò Dolohov, appena uscirono dalla porta.
-Fuori di qui!- Urlò George, lanciandogli una fattura gambe molli. –Andiamo!-
-Tonks e Kingsley ci uccideranno!- Urlò Ginny, mentre li raggiungeva correndo.
Maledizioni senza perdono li sfiorarono fino alla corsa verso l’uscita di Malfoy Manor, seguiti da urla e imprecazioni di Mangiamorte.
Si dispersero per il giardino, nascondendosi e cercando un modo per uscire.
Erano riusciti a entrare per puro caso, sorpassando le protezioni e raggiungendo in un batter d’occhio gli amici prigionieri, ma ora?
Si guardarono intorno, spaesati e in minoranza.
Erano pur sempre dei ragazzini!
Un patronus arrivò di fronte ai ragazzi, che spaventati indietreggiarono, mentre gli altri li raggiungevano.
Nascosti dietro un maestoso albero, al riparo dalle maledizioni dei Mangiamorte.
-Distraiamoli e cerchiamo di uscire da qui.- Disse Katie, lanciando un incantesimo al Mangiamorte più vicino.
George osservò la scena, notando un particolare che prima non era riuscito a cogliere, puntando lo sguardo sui presenti.
-Che c’è?- Chiese Angelina, preoccupata.
-Correte verso l’uscita, e basta.- Disse il rosso, trascinando la mora con sé.
Corsero senza fermarsi e lanciando qualche incantesimo, arrivando fino all’enorme cancello d’uscita.
Un semplice bombarda buttò a terra il cancello, lasciando passare i ragazzi, sorpresi e salvi finalmente.
-Non c’erano le protezioni?- Chiese Ginny.
-Le avranno tolte.- Rispose George, semplicemente.
-Smaterializziamoci.-
***
-Come sarebbe a dire che sono scappati?- Urlò Voldemort.
-Mio Signore, non si disperi.- Disse Bellatrix, inchinandosi. –So dove si trovano.-
-Astuta, ma non troppo.- Disse l’uomo, avvicinandosi alla donna inginocchiata. –Sarà meglio per te, che li troverete subito.- Si avvicinò a Fernir e Dolohov, inginocchiati accanto alla donna. –Li avete torturati a dovere?-
-Si, Mio Signore. Penso di aver trasformato quel Weasley, l’ho morso più volte.-
-Forse anche la Granger, no?- Chiese Dolohov.
-Forse.-
-Bene. E ora .. – Accarezzò la bacchetta, urlando verso i due uomini. –Crucio!-
  
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