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Autore: rora02L    21/09/2013    1 recensioni
Sono Sophie, una ragazza di diciassette anni con una brillante carriera nella letteratura.
Ma non credo nell'amore da ormai molto tempo, è solo una perdita di tempo che ti fa soffrire e basta.
Una scemenza.
Oggi è il 21 Dicembre 2012, la fine del mondo. O l'inizio di una nuova avventura ?
Josh è entrato nella mia vita, come un uragano. Anzi ... con un uragano.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Heart Attack ...

Solo quando ormai sono a pochissimi passi da lui mi accorgo di quello che sto per fare. Ma è troppo tardi.                                                    
Inizio a ballare davanti a lui in un modo che nemmeno sapevo di poter fare, ma lo faccio ugualmente. Mi sembra di non poter vedere nient’altro che me e lui: io e Josh siamo le uniche persone in quella stanza, non mi interessa di nessun altro.                                                               
I suoi occhi inchiodano il mio sguardo nel suo e lo vedo ballare talmente bene che sorrido compiaciuta. Lui fa lo stesso e allunga un braccio verso di me. Mi prende per un fianco, poi mette la mano sulla mia schiena in modo da farla aderire e mi tira dolcemente, ma possessivamente a sé. Come se volesse dire Questa è roba mia, non vi azzardate a toccarla.                                                                                     
Lancia uno sguardo da vincente a Jiles. Così impari, guarda cosa ti sei perso …                                                                                         
Improvvisamente mi ritrovo ancora più vicina al viso di Josh, sento il suo respiro sulle labbra e le mie guance si infuocano come non mai. Sto fissando la sua bocca e noto solo ora che ho una mano dietro la sua nuca, che lo avvicina prepotentemente a me, mentre l’altra si sta avvicinando lentamente verso le labbra morbide di Josh. La fermo a metà strada, di scatto.                                                                
Josh guarda la mia mano con sorpresa. Non so cosa fare né cosa dire, ho lasciato che il mio istinto prendesse il sopravvento. Mi mordo il labbro e abbasso il capo, sussurrando un non sentito: “Scusami …”                                                                                                           
Che cosa ho fatto ? Cosa volevo dimostrare ? Che non sono nemmeno capace di imparare per una buona volta la lezione: nessuno mi vorrà mai –I miei pensieri vengono improvvisamente interrotti. Josh mi sta sorridendo teneramente e mi alza il mento dolcemente con la mano. Rispondo al sorriso, ma so che non è come dovrebbe essere.
Sono così triste e delusa da me stessa che non riesco nemmeno a fingere per lui …  Mi sento davvero uno schifo, come se lo avessi deluso. Eppure mi sta sorridendo. Vedo il suo viso farsi preoccupato e finalmente sorrido sul serio. E il suo volto diventa sollevato, contento come non lo avevo visto da tempo. Da quando si era innamorato di Johanna. Si avvicina ancora a me, strofina il suo naso contro il mio e ridacchiamo entrambi come dei bambini.
Poi Josh torna serio e abbassa il volto verso le mie labbra, ormai quasi del tutto prive dello strato di rossetto che avevo messo all’inizio. Il cuore ricomincia a martellarmi, più forte che mai.                                                           
“Chiudi gli occhi … fidati.” Sussurra Josh a un soffio dalla mia bocca e io lo faccio. Mi fido. Chiudo gli occhi.                                                                 
E una cascata di fiamme comincia a bruciarmi nel petto appena sento le sue labbra sulle mie, dolci e tenere, che mangiucchiano la mia bocca, ma senza approfondire il bacio.
Sorrido e mi viene quasi da piangere. Josh crede che possa anche non piacermi … che stupido...                                                                                                            
Alzo le mani e raccolgo il suo viso, facendolo avvicinare ancora e finalmente sento la sua lingua far capolino sulle mie labbra. Lo accolgo, come ho fatto fin dal primo giorno che ci siamo conosciuti. Ti amo … ti amo …                                                                                               
Non mi vengono in testa altre parole ed il mio corpo sembra più esperto di me, si muove con una naturalezza ed una audacia che non credevo di possedere. Se fossi lucida, non ne sarei capace.                                                                
Ma ogni minima cosa di Josh mi fa perdere la testa: il suo viso, il suo corpo, i suoi capelli tra le mie dita, il profumo che ha addosso, il calore del suo abbraccio … e adesso la dolcezza di quel bacio che credevo fosse impossibile.                                                                                
Una lacrima esce dal mio occhio destro, non riesco a trattenerla. Mi rovina così il trucco, ma non mi importa poi tanto. Josh si stacca da me proprio in quel momento, continuando ugualmente a mantenere il contatto visivo e a sorridermi.                                                                               
Si accorge della lacrima e prontamente la asciuga con un dito.
“Oh …” sospiro stupidamente, perché sento il cuore leggero come non lo avevo mai sentito prima. Ogni pensiero, dubbio, errore ormai appartiene ad un passato a cui non do più alcuna importanza. Non mi importa di nulla, tranne che di lui. Del mio Josh.                               
Lo abbraccio di slancio, gettandogli le braccia al collo. Nascondo il mio viso paonazzo sulla sua spalla e comincio a singhiozzare, senza sapere se mi sente o no: “T-ti amo … ti … a-amo, Josh …”                         
Ora ho paura che mi rifiuti all’ultimo, strano dopo tutto quello che ho fatto fino ad ora. Ma un’altra parte di me sa che non accadrà. Infatti Josh mi abbraccia più forte, stringendomi a sé e, dopo avermi dato un bacio sui capelli, mi sussurra all’orecchio: “Lo so. Perdonami, sono stato … uno scemo. Ma … anche io ti amo. Ti amo, Sophie …” 
Sento una dolorosa fitta al cuore, strano. Mi stacco da lui subito, per mettermi una mano sul cuore. Fa male …                                                
La mia faccia si trasforma in una morsa di dolore e mi piego in ginocchio, mentre la mia mano diventa un pugno e il dolore si intensifica. I polmoni si svuotano lentamente e spalanco la bocca per cercare di respirare. Porto l’altra mano alla gola. Non … respiro ...                                                                                                                                  
Mi accorgo che non sono a terra solo perché Josh mi sta tenendo su con una mano, in ginocchio accanto a me e mi guarda preoccupatissimo. Spalanca la bocca, ma non riesco a sentire nulla.
Piange.                                                                                                                      
La mia vista si fa sfumata, non riesco più a vedere bene. Ma allungo una mano verso il suo volto, voglio asciugargli le lacrime. Tocco qualcosa di umido. Sono le sue labbra. Josh mi bacia la mano, piangendo ed urlando sconsolato. Credo. Non sento cosa urla.                      
I miei occhi vogliono chiudersi pian piano e lo fanno. Non ho la forza di reagire, mi sento così svuotata di ogni energia.
Josh …
                                                                 *
La luce calda e ambrata dell’alba mi arriva agli occhi. E un pensiero strano mi passa per la mente. Sono morta ? Sono in Paradiso ?             
In un certo senso, lo spero. Perché così potrò stare per sempre con Josh. Ma mi dispiace per la mia famiglia ed i miei amici, non se lo meritano. Avrei solo voluto fare di più … cose più grandi, per essere ricordata per sempre.                                                                                     
Ma che importa ! Forse avrò la possibilità di stare per sempre con l’uomo che amo …                                                                                                 
Mi rendo conto solo ora che questo mio pensiero è egoista. Molto. Perché non penso alle persone che amo e che forse ho lasciato, ma solo al mio futuro in Paradiso con Josh, il mio angelo piombato dal cielo per caso a casa mia.                                                                                    
Ma poi stringo la mano destra e sento la consistenza di un lenzuolo, tenue e leggero. Lo guardo, bianco come il latte, e la mia vista ritorna lentamente. Realizzo dove sono: in un letto d’ospedale.              
Lo capisco anche dall’odore di sterilizzato, inconfondibile.                   
“Ciao …” sussurra Clara, seduta su una sedia verde pallido accanto al mio letto. Mi alzo sui gomiti e la saluto anche io, non riesco a fare di più.                                                                                                                      
Ho paura, ma devo sapere. “Cosa … cosa mi è successo ?” chiedo, portandomi una mano alla testa, che pulsa e mi fa male.                   
Clara scuote il capo e risponde che i dottori non ne hanno idea. A me … sembrava un attacco di cuore. Forse stavo per morire davvero. Realizzo che è così solo quando mi ricordo del compromesso con l’angelo dalla pelle ambrata amico di Josh. Ma allora … perché sono ancora qui ?                                                             
“Dov’è Josh ?” domando. Sento la mia voce lievemente tremare, temo che abbia fatto qualcosa di stupido ed irreparabile per salvarmi.                                                                                                               
Clara mi racconta che, dopo che sono svenuta, è arrivata l’ambulanza. Mi hanno portata in ospedale e Josh ha insistito molto per stare con me nel furgoncino dell’ambulanza, a stringermi la mano, chiamarmi, baciarmi e piangere.                                                           
“Non ho mai visto una persona più sconvolta …”aggiunge, per poi riprendere subito il racconto.                                                                                 
Una volta sul lettino, mi hanno fatto un controllo al cuore. Stava per cedere, non pompava più sangue a dovere ed i polmoni non lavoravano regolarmente. Non respiravo.                                                        
Nel giro di pochi minuti, sarei morta, se non mi avessero attaccato ad una delle macchine dell’ospedale. Lei e Adam sono rimasti tutta la notte all’ospedale, insieme ai miei genitori che mi aspettano nella sala visite.                                                                                                                  
Ma Josh se ne era andato appena i dottori avevano detto che avevo poche speranze di farcela. Non è più tornato.                                                    
Le mie paure sembrano più vere. Dove sei andato, Josh ?! Non ti azzardare ad andartene, razza di vigliacco !                                          
Faccio per alzarmi del tutto, ma la testa comincia a girarmi vorticosamente. Clara mi costringe a rimettermi sdraiata, dicendo che non devo fare sforzi. Lei non capisce, ovviamente.
Sorride quando vede che obbedisco e cerco di starmene tranquilla e dice: “Vado a chiamare i tuoi …”                                                                      
Chiude la porta con un sorriso sollevato sul volto.
                                                              *
Mia madre mi abbraccia teneramente, ma mio padre si rifiuta di entrare. Mi odia da due anni, ormai. Per il lavoro che faccio.                       
Lo trova sporco, inetto e troppo dipendete dagli altri. Come se il suo non lo fosse …                                                                                                  
So che mi vuole bene. Ma so anche che è troppo orgoglioso per ammetterlo.                                                                                                  
La mamma esce dopo qualche minuto, chiamata dalla voce rude di papà, impaziente di tornare a casa visto che ora sto bene e c’è Clara con me.                                                                                                               
Ma appena apre la porta, un ragazzo che conosco bene saluta mia madre gentilmente e si infila nella mia stanza d’ospedale, impacciato e timido.                                                                                       
Sorrido: “Ciao, John … vieni, tranquillo: non mangio, sai ?”                   
John fa un sorriso nervoso, si sistema gli occhiali spessi e si avvicina al mio letto. Si siede sul bordo lentamente, pronto a scattare via ad un mio ordine.                                                                                                  
“Mi dispiace per quello che ti è successo …- inizia, senza guardarmi dritto negli occhi- Sapevo che non dovevo lasciarti da sola con quel tipo strano, mi ero accorto che in lui c’era qualcosa che non andava … ma non ho fatto niente e …”                                                                    
Cerco di stare calma e non dirgli che è un idiota. Come si fa a pensare che Josh sia una cattiva persona ? Lui è un angelo … nel vero senso della parola.                                                                                 
Faccio un grande sospiro per calmare i nervi e rispondo a John lentamente, mentre lui trattiene a stento le lacrime e si toglie gli occhiali, coprendo il viso col braccio destro: “Non è certo colpa tua … né mia, né tua, né tanto meno di Josh …”                                               
“Sai che lui ti ha lasciata qui ? Che se n’è andato via senza aspettare che ti svegliassi ? Io … ho chiamato Clara in continuazione per farmi dire come stavi. Non avevo il coraggio di farmi vedere, ma volevo accertarmi che stessi davvero bene e quindi …”                                               
Tira su col naso come un bambino e si scusa, per poi riprendere con voce rotta: “ Ora sono qui, però. Accanto a te …”                                          
Mi sorride teneramente e avvicina il dorso della mano alla mia guancia, accarezzandola. Lo fermo prima che sia troppo tardi. Che si faccia illusioni sbagliate.                                                                                    
Avevo intuito da tempo che gli piacevo, ma non ho mai potuto ricambiare: lui è solamente il mio migliore amico.                                 
Non potrei mai provare attrazione di quel tipo per lui. E se ne deve fare una ragione, al più presto.                                                               
Mi guarda confuso, ma arriva all’unica conclusione possibile. Fa qualche passo indietro, tenendo lo sguardo basso e le mani serrate. Forse, per la prima volta in vita sua, John ha voglia di picchiare qualcuno. E quel qualcuno è Josh, l’unico rivale che abbia mai avuto.                                                                                                   
“Cos’ha lui che non ho ?” mi domanda in un sibilo sdegnato che stento a sentire. “Nulla. Solo che …- rispondo con tono piatto, non sapendo bene cosa dire- Non c’è una ragione. È così. Io … ne sono innamorata. Dalla prima volta che l’ho visto. Ho sofferto per lui, ho lottato per averlo e finalmente…” Non termino la frase, perché nemmeno io so esattamente se stiamo davvero insieme o no.                        
Non bene, per lo meno.                                                                                 
“Ho capito.” John sospira, in un misto di rassegnazione e tristezza. “In fondo- continua- se lui ti fa felice, va bene così.” Mi sorride dolcemente, prima di chiedermi se può uscire.                                     
Annuisco e John esce chiudendo delicatamente la porta.
Un problema in meno …
Guardo le mie gambe scoperte dalle ginocchia in giù e non vedo l’ora di alzarmi per andare a cercare Josh. Chissà perché non gli ho preso un cellulare … Sorrido a quel pensiero così normale, nonostante tutto ciò che mi è successo.
Domani ti verrò a cercare, dovessi andare all’Inferno per riabbracciarti !
Ma so benissimo che Josh non è certo lì. Forse è tornato da dove è venuto. E potrebbe non tornare mai più, per me. Per avermi salvato la vita.                                                                                                                         
Ma non voglio arrendermi, lotterò come ho sempre fatto fin ora.Per lui. Perché lo amo e non mi importa nulla delle conseguenze.
Nessuno me lo porterà via di nuovo.


Angolo autrice (me):
Mi devo scusare immensamente per varie cose:
1. il ritardo mostruoso per il capitolo, ho avuto parecchio da fare e il PC era sotto assedio ...
2. il capitolo è un po' disastrato, colpa del nuovo editor con cui non ho ancora ben familliarizzato
3. forse è un capitolo troppo scontato ...
Ditemi cosa ne pensate, sappiate che, come sempre, la vostra opinione mi sta molto a cuore !
A presto e grazie !
La vostra Rora-chan ! <3

 
  
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