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Autore: 1DalIlaria    22/09/2013    4 recensioni
"Harry! Si può sapere che ti prende? Non hai detto una sola parola da quando siamo tornati!" chiese tutto contento Louis.
Harry si girò verso di lui ma prima dello sguardo di Louis incontrò quello di Liam.
"Le hai viste anche tu?" chiese incredulo Liam al riccioluto. Eppure era convinto di averle notate solo lui
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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7th July 2013, Saturday
 
 
 
 
“ Zayn fino a quando non lo ammetterai a te stesso le cose non potranno mai andare bene”.
 
Le parole di Ilaria gli tornarono in mente. L’amica dai capelli rossi gli aveva consigliato di iniziare a capire, seriamente, cosa provasse per la ragazza che stringeva a sé in quel momento. Sia Liam che Ilaria erano convinti che lui fosse innamorato della bionda eppure lui continuava a negare. Negava di non provare niente per lei, ma come poteva esserne sicuro se nemmeno sapeva cosa fosse l’amore. Okay, lui non lo sapeva, ma poteva essersi innamorato di una ragazza che non conosceva nemmeno? Era questa la cosa più assurda. Non si dava pace su questo punto: non la conosceva.
 
<< Ci eri mai stata qui?>> chiese Zayn mentre camminavano per le vie di Brighton.
 
<< Si, anni fa. La prima volta che sono venuta in Inghilterra>> rispose Dalila sorridendo al ricordo.
 
<< E con chi?>> chiese Zayn.
 
Aveva deciso, voleva conoscere quella ragazza. Voleva sapere ogni singola cosa su di lei e la sua vita poi avrebbe dato una risposta sicura a Liam, Ilaria e a se stesso.
 
<< Con la scuola, il mio primo stage>> spiegò Dalila.
 
<< E dimmi un po’, oltre alla musica, alle lingue, al calcio e alla Disney che altro ti piace?>> chiese Zayn curioso.
 
<< Come mai questo quarto grado?>> chiese Dalila voltandosi a guardarlo. Come mai tutto d’un tratto le faceva mille domande?
 
<< Bè tu sai tutto su di me ma io non so poi molto su di te e, se devo essere sincero, mi incuriosisci molto>> le rispose il pakistano.
 
I due rimasero senza parole. Dalila non credeva possibile che lui, Zayn Malik, provasse questa “curiosità” su di lei e Zayn rimase di sasso davanti alla sua spontaneità. Da dove veniva fuori?
 
<< Bè, mi sembra giusto..>> disse Dalila riflettendoci un po’. Lui era famoso e le notizie su di lui giravano su internet ma lei, lei era una ragazza qualunque, nessuno sapeva niente su di lei. 
 
<< Okay, ho deciso! Risponderò a tutte le tue domande>> disse Dalila sorridendogli.
 
Zayn la guardò in attesa della risposta alla domanda che le aveva appena posto.
 
<< Si, ci sono altre cose, oltre a quelle che hai già elencato che amo, come dormire, il mare, la mia  famiglia, i miei amici, Ilaria, poi…>> cominciò Dalila.
 
<< Aspetta>> la fermò il cantante attratto da un particolare << Ilaria non fa parte degli amici?>> chiese un po’ confuso Zayn.
 
<< No>> rispose Dalila lasciandolo incredulo << Sai, Ilaria non è proprio una mia amica e più come...vediamo come posso fartelo capire...>> disse Dalila tra se e se. Zayn la guardò immergersi totalmente nei suoi pensieri e sorrise. Era così carina quando era tutta concentrata.
 
<< Ci sono!>> disse Dalila arrivandoci << Lei è come la sorella che non ho mai avuto. Ci divertiamo, parliamo, litighiamo-non molto spesso- e si, mi sgrida anche. Ecco perché non la considero una mia amica>> rispose infine Dalila soddisfatta della sua risposta.
 
Come poteva spiegare a parole chi fosse Ilaria per lei? Era impossibile, specialmente se nemmeno lei lo sapeva con chiarezza. La spiegazione che aveva dato al cantante le sembrava la più simile a ciò che provava per la ragazza dai capelli rossi. 
 
<< Wow>> disse Zayn senza parole. Quelle due erano fortunate ad aversi a vicenda.
 
Dalila lo guardò impaziente di un’altra domanda. Cominciava a piacerle quel “gioco”.
 
<< Colore preferito?>> chiese Zayn. Sembrava una cavolata ma aveva intenzione di sapere ogni minima cosa anche la più insignificante.
 
<< Azzurro! Ma mi piacciono i colori accesi in generale>> rispose la bionda.
 
<< Città preferita?>> domandò Zayn.
 
<< Londra, ma finché non vedrò Los Angeles non potrò darti la risposta definitiva!>> ammise lei.
 
<< Fidati, è bellissima!>> disse Zayn sicuro di quello che diceva.
 
<< Grazie, Capitan Ovvio! Tu ci sei stato non so quante volte!>> lo prese in giro lei.
 
Zayn sorrise. Se ne usciva sempre con certe sparate, da dove le tirava fuori?
 
<< Cibo preferito?>> chiese Zayn curioso della risposta.
 
<< Non ne ho uno in particolare, amo mangiare!>> gli rispose lei scoppiando a ridere.
 
<< Ma ci sarà qualcosa che ti piace più di tutte>>
 
<< Mmm… No, mi dispiace!>> rispose Dalila.
 
<< Allora, che cibo non ti piace?>> chiese Zayn.
 
<< Pomodori, cocco, crostacei… e penso basta>> disse Dalila pensandoci bene.
 
<< Wow!>> disse Zayn incredulo << Paure?>> chiese il pakistano.
 
<< Okay, soffro di vertigini-ma questo lo sapevi- e poi ho una paura tremenda degli aghi>> disse Dalila rabbrividendo.
 
<< Intendi siringhe?>> chiese Zayn.
 
<< No, aghi in generale>> specificò la bionda.
 
I due passarono davanti ad un negozio di tatuaggi e al ragazzo venne in mente la domanda successiva.
 
<< Immagino allora, che tu non abbia tatuaggi, giusto?>> chiese con ovvietà.
 
<< Errore!>> disse Dalila ridendo.
 
<< Ma se hai detto di detestare gli aghi!>> disse Zayn incredulo.
 
<< Vero, ed è così. Ma sai..>> cominciò a spiegare la bionda.
 
<< Non valgono i tatuaggi che si trovano nelle patatine!>> la fermò Zayn scoppiando a ridere.
 
<< Idiota>> disse lei scoppiando a ridere << Stavo dicendo… è stata una cosa che abbiamo deciso di fare io e Ilaria… per quanto avessi paura l’ho fatto ma..>> Dalila si bloccò.
 
<< Ma..?>> chiese curioso più che mai il ragazzo.
 
<< Dopo averlo fatto sono.. si insomma… sono svenuta>> concluse Dalila sorridendo.
 
<< Davvero?!>> chiese Zayn cercando di trattenere le risate, anche se inutilmente.
 
<< Dai non ridere! Te l’ho detto, ho paura!>> lo sgridò la bionda facendo la finta offesa.
 
Zayn, calmatosi,  si fermò e le si mise davanti cominciandola a squadrare. Dalila restò ferma e si lasciò guardare, Zayn stava cercando il misterioso tattoo. Le fece cenno di girarsi e la ragazza gli diede le spalle. Zayn partì a guardarla dalle gambe: niente. Salì di poco e si fermò.
 
“Wow…” pensò osservando il lato B della ragazza davanti a se. Quando si accorse del pensiero poco carino scosse il capo e tornò alla ricerca del tattoo. Niente, non lo trovava.
 
<< Dov’è?>> chiese Zayn arrendendosi.
 
Dalila si voltò e gli sorrise.
 
<< Ti arrendi?>> chiese un’ultima volta.
 
Zayn annuì sicuro. Dove poteva averlo?
Dalila gli diede di nuovo le spalle e si spostò i lunghi capelli biondi su una spalla ed eccolo.
Zayn lo vide e le si avvicinò. Delicatamente Zayn passò un dito lungo la scritta cinese che la bionda aveva sul collo.
 
<< Wow>> sussurrò ammirandolo.
 
Dalila, al contatto con la pelle calda del pakistano, rabbrividì e si girò.
 
<< Piace?>> sussurrò guardandolo negli occhi. 
 
<< Bello, è fatto veramente bene… ma che vuol dire?>> chiese Zayn.
 
<< Sia io che Ilaria abbiamo lo stesso tattoo, nello stesso posto. Bè il significato è semplice: amica>> rispose Dalila.
 
Zayn la fece girare e, tolti i capelli, ammirò di nuovo i due caratteri cinesi.
Mise la mano sul collo della ragazza e con il pollice lo accarezzò un paio di volte.
Dalila rimase senza parole. Quel contatto la stava mandando in tilt. Grazie al cielo Zayn si fermò e lei potette voltarsi.
 
<< Continuiamo con la passeggiata e le domande?>> chiese cercando di ritornare in se.
 
Zayn annuì e, una volta presa la ragazza per mano, ripresero a camminare per le strade di Brighton.  I due continuarono a chiacchierare su altri mille argomenti all’improvviso Dalila si fermò davanti alla vetrina di un negozio di caramelle.
 
<< Entriamo?>> chiese Zayn, conoscendo la risposta.
 
Dalila annuì e varcò la soglia. Zayn la guardò mentre si guardava in torno e gli occhi le brillavano ad ogni tipo di caramella che vedeva. Era una bambina fatta e finita, pensò sorridendo intenerito.
 
<< Le prendiamo? Così mentre camminiamo le mangiamo>> chiese la bionda voltandosi verso il cantante. 
 
Zayn annuì e i due ragazzi si buttarono su tutti quegli zuccheri. Dopo un paio di minuti i due uscirono con un sacchetto enorme pieno di caramelle.
I due ripresero il cammino e a Zayn venne in mente un’altra cosa da chiederle.
 
<< Principe azzurro?>> chiese all’improvviso.
 
Dalila si voltò a guardarlo confusa.
 
<< Non esiste!>> gli rispose lei come fosse la cosa più ovvia del mondo.
 
<< Come no?>> chiese Zayn. Da quando una ragazza non aveva un principe azzurro in cui credeva?
 
<< Non credo nel principe azzurro>> spiegò senza tanti giri di parole Dalila.
 
<< Ragazzo ideale, allora? Che mi dici?>> chiese Zayn << Avrai un tipo di ragazzo che preferisci>> le chiese.
 
<< Semplice, scuro>> rispose Dalila sedendosi su una panchina.
 
<< In che senso?>> chiese Zayn affiancandola.
 
<< Mi piacciono i ragazzi con i capelli, gli occhi e la pelle scura. Niente biondo occhi azzurri, con tutto il rispetto per Horan>> spiegò.
 
<< Per pelle scura che intendi? Ragazzi di colore?>> chiese il pakistano.
 
Quella ragazza era un pozzo di cose sconvolgenti.
 
<< Anche i ragazzi di colore, ma quelli mulatti hanno un non so che in più..>> rispose Dalila mettendosi in bocca una caramella.
 
Quando mandò giù il boccone si voltò verso il ragazzo e lo guardò.
Ops.
Dalila aveva descritto perfettamente Zayn. Eppure fin da quando era piccola pensava queste cose, il caso poi, aveva voluto che incontrasse Zayn.
 
Il ragazzo la guardò malizioso e Dalila per tutta risposta gli fece una linguaccia e si dedicò alle caramelle.
Zayn sorrise e, allungate le braccia lungo la spalliera della panchina, buttò la testa all’indietro. Stava cercando qualche altra cosa da chiederle.
 
<< Che mi dici del problemino con la rabbia?>> chiese all’improvviso serio.
 
Dalila si bloccò, Zayn se ne accorse e la guardò con la coda dell’occhio.
 
<< Che vuoi sapere?>> chiese Dalila piano.
 
<< Tu che vuoi dirmi?>> chiese lui lasciandole campo libero.
 
Dalila alzò le spalle e continuò a non guardarlo. La verità era che non ne voleva sapere, non voleva parlare riguardo quel suo problemino.
 
<< Quando è cominciato?>> chiese il pakistano.
 
<< Quando ero alle elementari. Ultimo giorno di quinta,  non ho resistito e ho tirato uno schiaffo al mio compagno, quella fu la prima e ultima volta che misi le mani addosso a qualcuno. Alle medie stava per ricapitare ma il mio ex migliore amico mi ha fermata giusto in tempo…>> spiegò  brevemente Dalila senza guardarlo.
 
<< Cosa ti porta a reagire così?>> le chiese.
 
<< Non saprei…>> rispose lei in un sussurrò.
 
<< Quando ti capita?>> chiese lui << Ogni volta che ti arrabbi?>> cercò di capire.
 
<< No, se mi si “tocca” qualcuno a cui tengo o…>> fece una pausa per prendere fiato << O se sono coinvolta emotivamente al centro per cento>> ammise.
 
Il pakistano rimase senza parole. Perché aveva colpito il volante dell’auto giorni prima? Perché le era stato toccato qualcuno a cui teneva? No, Ilaria aveva detto che aveva reagito a ciò che lui aveva detto. Che fosse il caso di “esserci coinvolta al cento per cento”? Che ruolo aveva il ragazzo nella sua vita?
 
<< Ma comunque non la sai ancora controllare bene>> disse Zayn indicando la sua mano e interrompendo le mille domande nella sua testa. 
 
<< Già>> rispose Dalila abbassando lo sguardo << almeno non me la prendo con le altre persone>> si giustificò.
 
<< Ah, davvero? Quindi pensi sia più giusto distruggerti?>> la sgridò Zayn.
 
Era arrivato il momento della cazziata del pakistano? Già lei non ne voleva parlare se poi ci si metteva anche lui che alzava la voce, la cosa non andava migliorando. Dalila inspirò e cercò di calmarsi.
 
<< Eh? E’ questo il tuo piano?>> continuò il cantante.
 
<< E che dovevo fare? Prendere a pugni te?!>> chiese Dalila alzando la voce. Non sopportava sentirlo urlare contro di lei, non le piaceva.
 
I due rimasero in silenzio e si guardarono. Dalila abbassò lo sguardo per prima, non voleva rovinare la giornata, tutto stava andando per il meglio. I sensi di colpa del ragazzo invece lo fecero alzare dalla panchina e diede le spalle alla ragazza.
Dalila lo vide e si alzò di scatto. Dove stava andando?
 
“No, aspetta..” pensò allungando un braccio verso di lui. Non voleva rimanere da sola, non in quel momento.
“Zayn, non…” i suoi pensieri furono interrotti dal ragazzo che fece un paio di passi in avanti, sempre più lontano da lei. Dalila non resistette e gli andò incontro. Corse veloce verso di lui e l’abbracciò da dietro. Si aggrappò forte alla felpa del ragazzo e lo strinse il più forte possibile.
 
<< Scusa, non volevo urlarti contro..>> sussurrò la bionda con la faccia nella schiena del ragazzo << Ti prego, non andartene>> lo supplicò.
 
Dalila strinse la prese e lo abbracciò ma Zayn sciolse la presa delle sue mani dalla sua felpa e l’allontanò. Dalila ricevette il messaggio e, con lo sguardo a pezzi, lasciò la stoffa e portò le braccia lungo i fianchi. Zayn si voltò e la vide li davanti a se con lo sguardo basso.
 
<< Promettimi una cosa>> disse all’improvviso Zayn interrompendo il silenzio.
 
Dalila alzò lo sguardo sorpresa e non credette ai suoi occhi. Perché stava sorridendo?
 
<< La prossima volta che stai per prendere a pugni qualsiasi cosa, vieni da me. Anche se sei arrabbiata con me, vieni. Non permetterò che ti faccia del male di nuovo>> le disse posandole le mani sulle spalle e stringendo la presa.
 
Dalila lo guardò incredula, che voleva dire? Cosa avrebbe potuto fare lui? Già qualcun altro aveva provato ad aiutarla ma non era andata bene, per niente.
Ma la ragazza notò la strana luce che Zayn aveva negli occhi e decise di fidarsi. Lui sarebbe stato lì per lei? Non lo sapeva con certezza ma aveva deciso di fidarsi.
 
<< Promesso>> disse Dalila avvicinandosi lentamente, aveva paura di un altro rifiuto.
Zayn accorciò la distanza tra di loro e l’abbracciò stingendola forte a se.
 
<< Ricordati: io ci sono>> le mormorò.
 
Dalila si irrigidì leggermente a quelle parole. Aveva detto “ci sono” non “ci sarò”. Una familiare tristezza cominciò ad avvolgerla ma Zayn la strinse ancora più forte e sembrò scacciarla.
 
“Non è il momento di pensare al futuro, adesso è qua. Questa è la cosa che conta ora” pensò la ragazza ricambiando l’abbraccio.
Una volta sciolto l’abbraccio i due ripresero a camminare.
 
 
 
Harry, Louis, Liam e Niall sistemarono il tavolo in giardino e l’irlandese aspettava con ansia il momento del pranzo. Amava alla follia il cibo italiano.
 
Dopo una decina di minuti Harry tornò in cucina, ma per fortuna la ragazza aveva finito.
 
<< Porti questa a tavola?>> Ilaria gli indicò la pasta, che lei stessa aveva trasferito in una grande ciotola. Il ragazzo l’afferrò e si diresse in giardino seguito dalla rossa. Niall alla loro vista si illuminò.
 
<< Okay – la ragazza attirò l’attenzione di tutti oltrepassando la porta d’ingresso – premetto che non so com’è venuta, perché non ho mai cucinato così tanta pasta tutta insieme>> disse la ragazza giustificandosi prima, nel caso la sua cucina fosse stata un fallimento.
 
Fecero i piatti e Niall fu il primo a provarla.
 
<< Wow, è favolosa! I miei complimenti!>> fece Niall ormai con la testa nel piatto.
 
<< Concordo con Niall, è davvero buona!>> disse Liam.
 
<< Già! Io ho provato altre volte a farla, ma non mi è mai riuscita così>> fece Louis.
 
<< È il tocco italiano>> commentò Harry guardando prima il maggiore e poi la ragazza.
 
<< Tranquillo, c’è tempo per imparare>> disse Ilaria facendo l’occhiolino a Louis.
 
I cinque ragazzi mangiarono il loro piatto di carbonara accompagnato con battute, scherzi e risate.
 
<< Non è che magari hai fatto anche il dolce?>> chiese Niall speranzoso.
 
<< No Niall, mi dispiace – rispose Ilaria ridendo – la prossima volta ti prometto che lo faccio>> concluse.
 
<< Bene, quand’è che cucini di nuovo?>> disse il biondo, facendo scoppiare tutti a ridere.
 
<< Se volete c’è il gelato>> informò Liam.
 
<< Lo vado a prendere>> Ilaria si alzò e sparì in casa. Harry afferrò tutti i piatti sporchi dalla tavola e li usò come pretesto per seguire la rossa in cucina.
 
<< Ti ho portato questi>> Harry si avvicinò al lavandino e poggiò i piatti al suo interno.
 
<< Grazie>> disse lei sorridendo. La ragazza capì che erano solo una scusa, avrebbero sparecchiato più tardi.
 
<< Ehy, perché non ce ne andiamo un po’ al parco qui vicino solo io e te?>> chiese il riccioluto all’improvviso.
 
<< Non mi sembra il caso... stiamo qui con tutti gli altri, ieri non li abbiamo visti quasi per niente>> rispose la ragazza cercando di evitare di stare sola con lui per troppo tempo.
 
<< Porti fuori questo? Io prendo i cucchiai e le coppette>> Ilaria sviò subito l’argomento, porgendogli la vaschetta di gelato e sorridendo.
 
Lo stava evitando, si, ma non lo faceva perché lo voleva sul serio, semplicemente perché aveva paura di poter perdere il controllo e fare qualcosa di sbagliato. Il giorno prima per due volte le era capitato di essergli troppo vicina da rischiare un bacio ed Harry con quei “giochetti” di certo non l’aiutava.
 
Il cantante afferrò la vaschetta di gelato e la posò sul tavolo di fianco a lui.
 
<< Me lo dai almeno un abbraccio?>> sorrise lui.
 
<< Fuori stanno aspettando il gelato>> Ilaria fece per afferrare la vaschetta sul tavolo ma Harry ci mise una mano sopra e la bloccò.
 
La rossa voleva con tutta sé stessa cedere alle sue richieste, ma sapeva che se l’avesse fatto non si sarebbe più controllata, perché era questo l’effetto che Harry aveva su di lei.
Il ragazzo capì che non sarebbe riuscito ad ottenere nulla, così decise di passare alle “maniere forti”.
 
<< Neanche un abbraccio? Bene!>> Harry si abbassò e le cinse i fianchi con le braccia. La vita di Ilaria si poggiò sulla spalla del ragazzo ed il riccio si alzò. La prese di peso e la portò in giardino.
 
<< Harry cosa fai! Mettimi giù!>> urlava la ragazza inutilmente.
 
Louis, Niall e Liam sentirono le urla, poi li videro varcare la porta d’ingresso e li osservarono divertiti.
Harry si dirigeva verso la piscina. Ilaria, anche se era di spalle, se ne accorse. “Non lo farà davvero..” pensò preoccupata.
 
<< Harry non ci provare!>> non finì nemmeno la frase che sentì una sensazione di acqua fresca sul corpo. Troppo tardi. Era in piscina.
 
Quando riemerse trovò i ragazzi al tavolo che ridevano, Niall più di tutti, e Harry con un’espressione soddisfatta in volto a bordo vasca.
 
<< Non posso credere che tu l’abbia fatto!>> disse lei mentre si avvicinava al bordo per uscire. La soddisfazione sul viso del ragazzo si accentuava sempre di più. Ilaria uscì dalla piscina e si mise di fronte a Harry. Lo guardò con uno sguardo un po’ arrabbiato, ma in fondo non lo era.
 
<< Non volevi un abbraccio?>> disse lei allargando le braccia ed avvicinandosi al riccioluto.
 
Harry si allontanò ma Ilaria si avvicinava sempre di più, fino a quando entrambi non si trovarono a rincorrersi attorno alla piscina. Harry correva e Ilaria, letteralmente fradicia, lo inseguiva. I tre cantanti al tavolo semplicemente si godevano la scena divertiti.
 
Ad un tratto Ilaria si fermò. Capì che se avrebbero continuato a rincorrersi non sarebbe mai riuscita a prendere Harry, così le venne un’idea.
 
Si diresse verso il tavolo e con la mano umida afferrò il cellulare del riccioluto. Si avvicinò alla piscina e tese il braccio su di essa. Harry guardò il cellulare, poi lei.
 
<< Non lo faresti mai>> disse lui convinto.
 
<< Davvero? Fossi in te non rischierei, una volta che è caduto non puoi farci più niente>> fece lei con sguardo di sfida.
 
Harry sapeva che non l’avrebbe mai fatto, ma sotto sotto un pretesto per buttarsi in piscina e stare con la rossa era quello che gli serviva. Ilaria continuava a fissarlo e aspettava una sua decisione.
 
<< Va bene, va bene. Mi butto>> si arrese il riccio.
 
Ilaria ritirò la mano con il cellulare in mano e rimase ferma ad aspettare il suo tuffo, che non arrivò. La rossa lo guardò e gli fece un cenno del capo come per incitarlo a buttarsi.
Harry non aveva scampo. Si tuffò.
 
Nessuno dei due faceva sul serio in realtà: Ilaria non avrebbe mai buttato il cellulare di Harry in piscina e Harry era stato al gioco. Amava scherzare con lei in questo modo e gli piaceva da matti stuzzicarla come aveva fatto prima in cucina, in queste cose lei gli dava delle soddisfazioni.
 
<< Perfetto>> disse lei soddisfatta allontanandosi dalla piscina e posando il cellulare del ragazzo di nuovo sul tavolo.
 
<< Ehy dove vai? Vieni a farmi compagnia>> Harry era riemerso e trovò la rossa troppo lontana da lui per i suoi gusti.
 
<< Assolutamente no>> replicò lei avvicinandosi al bordo della piscina.
 
<< Dai.. tanto ormai sei già bagnata, che ti costa>> cercò di convincerla il cantante.
 
Ilaria lo guardò per qualche secondo. Stava pensando ad una risposta, ma Harry con i capelli e la maglietta bagnata era dannatamente sexy e oltre a non permettere al suo cervello di pensare, la convinsero a buttarsi insieme a lui.
 
<< Okay ma sappi che non vuol dire che io ti abbia perdonato per avermi buttato in acqua con la forza>> disse lei fingendosi arrabbiata.
 
Ilaria prese una leggera rincorsa e si tuffò in piscina. Quando risalì Harry le andò incontro.
 
<< Tanto lo so che non riesci a rimanere arrabbiata con me>> sussurrò lui avvicinandosi alla ragazza e mettendole una mano dietro la schiena per ridurre la distanza tra i loro due corpi.
 
<< Harry ci sono gli altri>> improvvisò lei sussurrando per non farsi sentire dai ragazzi che durante tutto il tempo li avevano guardati tranquilli e divertiti mentre si gustavano il loro gelato. In realtà avrebbe fatto di tutto per resistergli anche se fossero stati da soli. Non doveva cedere, non poteva cedere.
 
Louis però, l’unico che non dava le spalle alla piscina, si godette la scena meglio di tutti e si accorse anche del particolare appena accaduto. Quel ragazzo aveva gli occhi ovunque.
 
Harry guardò verso gli altri tre cantanti e si accorse che Ilaria aveva ragione, così si accontentò di darle un bacio sulla guancia. Il riccio uscì dalla piscina e, tendendo una mano alla rossa, l’aiutò a risalire.
 
<< Ragazzi io vado a farmi una doccia perché QUALCUNO mi ha buttato in piscina>> disse lei con sguardo accusatorio verso Harry. Il ragazzo rise.
 
<< Sparecchiate voi la tavola?>> la ragazza si rivolse agli altri tre.
 
Louis, Niall e Liam annuirono e si alzarono portando i piatti in cucina. Harry intanto si tolse la maglietta, la strizzò e si scosse i capelli alla mo’ di Styles. Ilaria fece sgocciolare i capelli per bene per evitare di bagnare il pavimento in casa ed entrò seguita da Harry.
 
La ragazza salì le scale ed Harry, cercando di non farsi notare da nessuno, la raggiunse. Louis però se ne accorse e, dopo che i due ragazzi sparirono al piano di sopra, li seguì.
 
<< Mi daresti un asciugamano?>> chiese Ilaria entrando in camera di Harry con quest’ultimo al suo seguito. Harry aprì un cassetto e le porse ciò che aveva chiesto.
 
<< Ah e mi servirebbe anche una maglietta>> fece lei ricordandosene. Il riccioluto aprì l’armadio e iniziò a guardare le sue magliette, ma Ilaria gli andò vicino e mettendogli una mano sulla spalla attirò la sua attenzione.
 
<< Avrei una richiesta da farti, ma non so se mi dirai di si>> Ilaria guardò nell’armadio del ragazzo cercando ciò che aveva in mente con lo sguardo.
 
<< Dimmi>> disse lui.
 
<< So che ci tieni tanto, ma non è che potresti prestarmi la tua maglia di Mick Jagger? Ho sempre sognato di indossarla>> rispose lei facendo gli occhi dolci. Il riccioluto sorrise e sospirò.
 
<< È vero, ci tengo parecchio e non l’ho mai fatta indossare a nessuno, neanche ai ragazzi>> Harry si girò verso la rossa e poggiò un braccio contro l’anta dell’armadio.
 
Ilaria capì che la risposta sarebbe stata negativa, così iniziò a rassegnarsi, non le andava di insistere.
 
<< Ma per te farò un’eccezione>> continuò il ragazzo facendo spuntare un sorriso enorme sul volto di lei.
 
<< Grazie! Sta tranquillo, la tratterò benissimo!>> Ilaria gli buttò le braccia al collo e quando si staccò Harry le porse la maglietta da lei richiesta.
 
La ragazza uscì dalla camera e si diresse verso il bagno. Entrò e lasciò la porta aperta mentre preparava la doccia e tutto l’occorrente. Qualcuno si avvicinò alla porta del bagno e la osservò fare tutto ciò.
 
Intanto Louis era all’inizio del corridoio appoggiato con la schiena e la pianta del piede destro contro il muro opposto al bagno e le braccia incrociate al petto che si godeva la scena. Sapeva che tra poco il riccioluto ne avrebbe fatta una delle sue.
 
Ilaria si girò e si trovò faccia a faccia con Harry.
 
<< Perché hai deciso di farmi venire un infarto oggi? È già la seconda volta che mi appari alle spalle all’improvviso>> disse Ilaria portandosi una mano al petto.
 
Harry rise. Poggiò una mano sullo stipite della porta e tese il braccio, in modo da portare il peso del suo corpo dall’altra parte e bloccare l’uscita.
 
<< Comunque.. ti serve qualcosa?>> Ilaria non capiva perché fosse lì, visto che gli aveva detto che si sarebbe fatta una doccia e di conseguenza, il bagno era inutilizzabile al momento.
 
<< Beh dovrei farmi la doccia>> rispose lui molto tranquillo.
 
<< Si, ma ricordi che due secondi fa ho detto che l’avrei fatta io?>> la ragazza era confusa, perché era lì e voleva farsi la doccia quando sapeva che l’avrebbe fatta lei?
 
<< Quando ho finito andrai tu>> concluse la rossa.
 
<< Ma.. non vuoi compagnia?>> ed ecco che lo sguardo alla Styles ritornò all’attacco, e sapeva benissimo che Ilaria non riusciva a resistergli. Infatti prima che uscisse fuori di testa, la ragazza gli chiuse la porta in faccia sorridendo ed alzando gli occhi al cielo.
 
<< Era solo una domanda!>> urlò Harry alla porta ormai chiusa mentre si staccò dallo stipite ed allargò le braccia.
 
Louis, che nessuno aveva notato, si staccò dal muro e camminò verso il riccioluto fermo davanti alla porta del bagno.
 
<< Ahi!>> fece il minore dei due dopo che l’amico, passando, gli diede un colpo sulla nuca.
 
<< Sei sempre il solito>> disse Louis continuando a camminare, poi sparì in camera sua.
 
Harry tornò in stanza e aspettò che Ilaria uscisse dal bagno. Si sedette sul letto e, schiena contro la testiera, iniziò a smanettare con il cellulare.
 
Dopo circa dieci minuti Ilaria tornò in camera e si avviò verso lo specchio di fronte al letto tutta sorridente perché indossava la maglietta di Harry Styles comparsa in tantissimi video e foto che hanno fatto il giro del mondo. Il ragazzo la seguì con gli occhi.
 
<< Scusa ma sotto?>> chiese lui.
 
<< Sotto cosa?>> Ilaria non capiva.
 
<< Vuoi metterti solo la maglietta?>> domandò di nuovo in modo più chiaro.
 
<< Beh penso sia abbastanza lunga da coprirmi..>> rispose la ragazza in modo innocente.
 
<< Non se ne parla tu non scendi così in sala davanti a tutti>> Harry si alzò dal letto e si avviò verso l’armadio.
 
<< Harry ma..>> Ilaria non finì neanche di parlare che il riccio le porse dei pantaloni di una tuta. La ragazza si arrese e se li mise, ma in fondo quel suo comportamento le faceva piacere.
 
<< Molto meglio>> disse Harry di fronte a lei guardandola soddisfatto.
 
Ad un tratto lui si avvicinò lentamente e altrettanto lentamente le tolse l’asciugamano che la ragazza aveva in testa a modi turbante. I capelli lunghi e rossi le scivolarono sulla schiena ed Harry delicatamente, infilò una mano tra di essi accarezzandoli in tutta la loro lunghezza. Poi posò la mano su una spalla e fievolmente scese lungo il braccio provocandole un brivido che le percorse la schiena. Di nuovo quella sensazione di desiderio stava prendendo il sopravvento, ma Ilaria non poteva permetterlo.
 
<< Perché non vai a farti la doccia? Così dopo andiamo ad organizzarci per la serata con gli altri>> riuscì a dire lei mentre la sua mente in parte era ancora in quel mondo parallelo dove ogni volta il riccio la portava.
 
Harry, con ancora le punte delle dita sul polso di lei annuì e, preso l’occorrente, si avviò al bagno.
 
<< Lasciali mossi>> disse prima di uscire.
 
Ilaria sorrise e si mise di fronte allo specchio, cominciando ad asciugarsi i capelli.
 
   
 
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