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Autore: Amber Argento    22/09/2013    0 recensioni
Una tragedia familiare porta Ethan Davis a trasferirsi dal Sud Carolina alla Georgia, a casa di Abigail Lopez, capo cheerleader e mean girl del Kennedy High. I genitori hanno avuto una relazione da adolescenti, dalla quale è nato un figlio.
Alle loro vite si mescolano quelle di altri ragazzi del Kennedy, diviso nella "casta", formato dai ragazzi ricchi o popolari e nel resto dei ragazzi ai margini.
C'è Joshua, amico d'infanzia di Abigail, figlio di una star del cinema molto esigente come padre;
c'è Christopher figlio di un regista che cerca di seguire le orme del padre,
c'è la timida e silenziosa Natalie, quasi invisibile e sempre persa nel suo mondo, con una situazione familiare intricata di cui neppure lei conosce l'esistenza
e c'è la nuova arrivata, Brooklyn, impegnata ad ambientarsi e capire i meccanismi della nuova scuola.
Amori e amicizie si snodano fra balli studenteschi, partite di football e segreti chiusi dietro le porte delle abitazioni, in quella che molto superficialmente viene definita "l'età più bella della vita"
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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1.01 Pilot

 
Notte estiva.
Nell’interno di un’ ospedale riecheggia ancora il suono delle sirene. Infermieri si affollano attorno ad una barella, in cui è disteso un ragazzo con la testa insanguinata, spingendolo dentro una sala operatoria.

 Alfred Lopez gli sta dietro con passo svelto, il volto stravolto. La figlia Abigail appena dietro di lui, il viso terrorizzato, gli occhi lucidi, i capelli scombinati.

Alfred :  - Come sta mio figlio! Qualcuno mi dica come sta mio figlio! –

Barella e dottori entrano, la porta si richiude senza alcuna risposta.

Dottori : - Lo stiamo perdendo, lo stiamo perdendo! -
-Defibrillatore! –
-Libera!-
Allison : -Alfred!!-

Allison Davis irrompe dentro l’ospedale a passo svelto, urlando , il viso contorto in una smorfia di rabbia e disperazione. La segue il figlio Ethan, con passi più lenti e rassegnati

Alfred : -Allison, come sei arrivata.. ? –
Allison : -Cos’è succeso a mio figlio Alfred?! – ma la donna grida, in pieno attacco isterico. È stravolta. L’uomo cerca di prenderle le mani e calmarla, ma lei comincia a dimenare i pugni contro di lui – Non toccarmi! Lo mando da te per un mese, uno, uno solo e mi ritrovo in un ospedale in piena notte! –
La donna si avventa sull’uomo, Ethan l’afferra prontamente mentre lei continua a dimenarsi per divincolarsi da lui.
Ethan : - Ehy, mamma, mamma calmati… -
L’uomo fa un passo indietro con il volto dispiaciuto. Abigail si avvicina al padre, stringendosi a lui, con lo stesso aspetto di prima, solo un po’ stizzito.
-  Signori –
Una dottoressa esce dalla sala operatoria, con quella sola parola, pronunciata con voce calma, riesce a calmare il trambusto. Allison si ferma e tutti si girano in direzione della dottoressa, in attesa.
- Signori…. – la dottoressa sospira debolmente, scuotendo debolmente la testa – Mi dispiace.. –
Allison ispira inorridita, portando una mano alla bocca, gli occhi colmi di lacrime. Alfred abbassa la testa, sta piangendo anche lui. Il resto è urla. Il resto è disperazione.
 
 
2 MESI DOPO



Nella cucina  dei  Lopez, dai mobili bianchi, Abigail fruga nel frigorifero di colore metallico, con in dosso la sua uniforme da cheerleader bianca e blu e i capelli legati in una coda. Ne estrae una bottiglietta di succo di frutta e beve direttamente dalla bottiglia.
Alfred : -Abi, prendi un bicchiere … –
Il signor Lopez è già in vestito, pronto per il lavoro e finisce di sistemare i bottoni sui polsini
Abigail : - Ho già finito! – Chiude la bottiglia e la ripone dentro il frigo –Pronto per il lavoro di già? –
Alfred : - Si, ho un meeting, starò fuori due giorni, non te ne avevo parlato? –
Abigail : - No … tanto per cambiare … - la ragazza sbuffa, fra il deluso e il rassegnato, sistemando i libri dentro lo zaino, sul tavolo
Alfred parla distrattamente, indaffarato anche lui a sistemare la valigetta da lavoro : - Cerca di passare più tempo a casa mentre sto via, tieni d’occhio Allison, fai ambientare Ethan a scuola.. –
Abigail : - Non ho il dono dell’ubiquità ma cercherò di fare del mio meglio – ironica – Allison non si è alzata neppure oggi? – adesso il tono della voce è più serio
Ethan : - No, è ancora a letto –
Il ragazzo sbuca dal nulla dalla porta della cucina, ed entrambi i Lopez si girano a guardarlo imbarazzati. È già pronto per andare a scuola, con lo zaino sulla spalla
Alfred : - Ehy, ragazzo – gli da una pacca sulla spalla, sorridendo – Sono sicuro che fra un po’ sarà in piedi! – estrae un mazzo di chiavi dalla tasca e le lancia contro Abigail, che afferra al volo. – Prendete pure la macchina! Occhio mentre sono via, chiaro? – Da un'altra pacca sulla spalla ad Ethan ed esce velocemente di casa.
I due ragazzi si guardano qualche secondo. Ethan studia Abigail, fasciata dentro la sua uniforme da cheerleader. La ragazza fa un mezzo sorrisetto, poi si avvia anche lei fuori di casa, raccogliendo lo zaino, facendo segno al ragazzo di seguirla.
 


Una Mustag nera è ferma vicino alla Kennedy High School. Non davanti al cancello, ma più spostata verso sinistra, quasi nascosta alla vista degli studenti. Dentro, una ragazza dagli enormi occhi azzurri sta discutendo con un signore in giacca e cravatta con i suoi stessi occhi.
Brooklyn : - Allora ci vediamo all’uscita della scuola in questo preciso punto. Per il resto della giornata ci incroceremo per i corridoi della scuola come due normali insegnante / allieva … non come padre e figlia. -
Prof. Davis Ramirez : - Dovrei parcheggiare l’auto nel parcheggio riservato agli insegnanti veramente tesoro … -
Brooklyn : - Va bene, io ti aspetterò comunque qui all’uscita –
Prof. Ramirez : - Se questo serve a farti stare più tranquilla… -
Brooklyn : – Oh, papà – ha un espressione dispiaciuta – Sei il padre migliore del mondo e sono orgogliosa di essere tua figlia, ma è il mio primissimo giorno di scuola qui.. Non voglio essere etichettata subito come “la figlia raccomandata del prof” –
Prof. Ramirez : - Eh no signorina, nessuna raccomandazione! – Scherza. Poi torna serio vedendo lo sguardo compassionevole della figlia – Tranquilla, capisco … faremo a modo tuo allora -
Brooklyn sorride contenta, afferra lo zaino dal sedile posteriore, da un bacio sulla guancia al padre – Ti voglio bene! – ed esce dall’auto, dirigendosi verso il cancello della scuola.
Il Liceo Kennedy è una grande struttura, circondata all’esterno da un grande cortile dal prato verde, dall’area mensa all’aperto composta di tavoli e sedie bianche e dall’area riservata ai parcheggi. Quello è il primo giorno di scuola e il cortile esterno è pieno di studenti che si accingono ad entrare nell’istituto.
Subito all’interno, da destra e sinistra, si scorgono i due grandi corridoi alle cui pareti vi sono gli armadietti. A separare i corridoi, un’enorme scala bianca che porta al piano superiore, in cui vi sono le varie aule.
Abigail ed Ethan stanno percorrendo lentamente il lungo corridoio di sinistra per raggiungere i rispettivi armadietti. Salta all’occhio la notevole differenza d’altezza dato che la ragazza non arriva neppure al metro e 65 e il ragazzo è quasi 1,80. Abigail è sempre in tenuta da cheerleader, con i capelli legati, mentre Ethan indossa una camicia a quadri rossi sbottonata, sotto la quale spicca una canotta bianca e un paio di jeans. Entrambi hanno i rispettivi zaini in spalla
Abigail : - E questa è la tua nuova scuola.. Io nel pomeriggio ho le selezioni per le nuove cheerleader, sai … Becky Tinsdale è uscita lo scorso anno dal liceo e ha lasciato a me il posto di capitano … - sorride con aria compiaciuta e falsa modestia  – Tu potresti … mmh, non so, quale attività extracurriculare vorresti seguire? -

Ethan : - Bhe, sorellina capo cheerleader, nella mia vecchia scuola in Georgia ero nella squadra di basket…  - sorride ironico per il discorso di prima di Abigail
Abigail : - Ah, frena, abitare nella stessa casa non ci rende sorella e fratello, anche se i nostri genitori sono stati insieme da ragazzi … non vorrei che nessuno gridasse all’incesto quando mi salterai addosso una mattina in cucina! -
Ethan ride : - Come scusa? Siamo un po’ egocentriche vedo … -
Abigail : - Ogni ragazzo della scuola mi salterebbe addosso … e ho visto come mi fissavi stamattina!
Ethan sta per replicare qualcosa, con il viso corrucciato ma sempre con l’espressione sorridente, quando Abigail agita la mano in direzione di un gruppetto di ragazzi e affretta il passo
Abigail : - Ehy Josh! –
Si dirige, seguita da Ethan, verso un ragazzo biondo, non troppo alto, con in dosso la giacca della squadra di football e una ragazza bionda, alta quanto lei e con la sua stessa uniforme da cheerleader e i capelli raccolti in una coda
Josh : - Ehy Abi! – i due si scambiano un abbraccio veloce
Abigail : - Ragazzi questo è Ethan – il ragazzo stringe la mano ad entrambi per presentarsi, la ragazza bionda vestita da cheerleader lo studia molto incuriosita e con un sorrisetto sul viso – è il fratello di Arnold da parte di padre … - continua con un certo imbarazzo nella voce
Agnes : - Oh, certo … a proposito, mi dispiace per vostro fratello …
Joshua : - Già amico, non ti conosco ma … -
Ethan : - Tutto apposto! – Ethan serra la mascella e si affretta a chiudere quel discorso, ancora troppo doloroso
Cala un silenzio imbarazzante
Agnes : - Bene! – che la ragazza spezza con un sorriso raggiante e malizioso – Allora non ti dispiace se faccio fare a tuo fratello un giro della scuola, giusto Abi? –
Prende Ethan, notevolmente più alto di lei, sottobraccio e dopo aver ammiccato in direzione dei due amici si allontana con lui nel corridoio opposto.
Abigail : - Non è mio fratello … - cerca di urlare nella loro direzione. Sospira e alza gli occhi al cielo, notando che i due sono ormai troppo lontani per sentirla. Poi si gira nuovamente in direzione di Joshua che sta ridacchiando e insieme si avviano ad attraversare il corridoio e raggiungere la scala che li porta al piano superiore, verso le aule
Joshua : - Non ci siamo sentiti troppo in questi ultimi mesi … stai bene? –
Abigail : - Cerchiamo di andare avanti – sospira – Almeno mio padre è stato un minimo più presente vista la presenza in casa di Ethan e sua madre … stanno da noi da qualche giorno a me sembra già una vita … -
Joshua : - Loro come stanno reagendo ? –
Abigail : - Bhe, non so se sia stato un bene o un male la decisione di mio padre di farli venire a vivere da noi … Allison dorme sempre .. parla e mangia poco e niente … Ethan … non l’ho ancora inquadrato, ma sembra farsi forza anche per la madre.. –
Joshua : - La perdita di un figlio non deve essere una passeggiata … E di te che mi dici? – la guarda con un espressione preoccupata, mentre salgono il primo scalino della lunga gradinata bianca
Abigail : - Forse non ho ancora metabolizzato appieno – sospira – Arnold viveva con loro, stava da noi solo qualche weekend al mese..  Era il mio fratellastro, ma non lo conoscevo poi così bene … - si volta di scatto verso l’amico – Non sono un mostro per questo, vero? –
Joshua : - No che non lo sei … - le mette un braccio attorno alle spalle e continuano a percorrere la strada verso la classe
 
Brooklyn cammina disorientata lungo quei corridoi nuovi per lei, mentre tiene in mano la piantina della scuola che le copre tutta la visuale, intenta a consultare questa con lo sguardo corrucciato.
Brooklyn : - Allora, secondo la piantina, l’aula di scienza si trova.. –
Sbatte d’improvviso contro un ragazzo di 15 cm più alto di lei e nell’impatto la sua cartina finisce a terra, così come i libri del ragazzo
Brooklyn : - Oh! Mi dispiace, mi sono distratta … -
Entrambi si chinano per raccogliere i libri
Christopher : - Ma tu guarda che casino! Spero che mi risarcirai per questo! –
La voce del ragazzo è dura e Brooklyn, per quanto sia stata dispiaciuta dell’accaduto fino a un attimo prima, adesso lo guarda con un aria interrogativa
Christopher : - Scherzavo ovviamente! – sorride mentre entrambi si rialzano finito di raccogliere i libri – Piacere io sono Christopher! Sei nuova? Non ti ho mai vista –
Brooklyn sorride rasserenata : - La mia intenzione di passare inosservata è andata a rotoli vedo. Piacere, Brooklyn, mi sono trasferita ieri dal Kentucky –
Christopher : - è una piccola cittadina, notiamo subito se qualcuno è nuovo! – continua a sorridere – Se vuoi posso darti una mano … -
Brooklyn : - Stavo cercando l’aula di scienze prima di piombarti addosso –
Christopher : - Ragazza fortunata! Ho scienze anch’io alla prima ora … Segui me   –
Si sorridono entrambi mentre si avviano verso l’aula di Scienze.
 
Le lezioni mattutine scorrono velocemente e arriva presto l’ora della pausa pranzo. Il sole fuori e il caldo di una tipica giornata di settembre del South Carolina permettono di poter pranzare all’aperto, sui tavoli della sala mensa all’esterno.
Abigail, Joshua, Agnes ed altri ragazzi, la maggior parte dei quali con divise di squadre sportive e da cheerleader.
Loro sono seduti ad un estremità del tavolo, Joshua accanto ad Agnes e Abigail di fronte a loro, con Ethan accanto che guarda gli altri ragazzi al tavolo con aria spaesata. Tutti e quattro hanno dei vassoi blu con il loro pranzo davanti.
Ethan : - Fatemi capire, questo sarebbe quindi una sorta di tavolo dei ragazzi popolari quindi? – ha un espressione quasi sdegnata
Abigail : - Si – continua a concentrarsi sul suo pranzo, pronunciandolo come se fosse la cosa più ovvia del mondo
Joshua : - La nostra Abi è LA ragazza popolare del Kennedy. La It Girl, capisci? – ride, continuando a mangiare
Agnes : - Grazie per la considerazione! – è stizzita
Joshua : - Beh, certo, il suo conto in banca e il fatto che sia nelle retro file delle cheerleader fa ottenere ad Agnes un posto a questo tavolo! –
Agnes è più indignata di prima e cerca di colpirlo, mentre Joshua continua a ridere
Abigail : - Dovresti essere abituato – mette in bocca un pezzetto di carne guardando Ethan – Giocavi a basket nella vecchia scuola, no? –
Ethan : - Si … Ma non sono mai stato a mio agio in compagnia degli snob –
Abigail : - Ti abituerai, ormai sei al tavolo reale – ammicca guardandolo ancora, poi torna a concentrarsi sul pranzo. Ma Ethan non sembra molto convinto a giudicare dall’espressione, e continua a guardarsi intorno con aria spaesata
Agnes : - E Joshua sarebbe uno sfigato se non fosse figlio di Ben Thomas, non è certo qui per la sua brillantezza nel football! – Esordisce arcigna, ancora indispettita per il commento di prima.
Joshua sbuffa, girando la testa nella direzione opposta, visibilmente scocciato, mentre Abigail la fulmina con lo sguardo
Abigail : -E non ama particolarmente farlo sapere in giro, è risaputo – continua a guardare Agnes con aria di rimprovero che ricambia con lo stesso sguardo, si alza, prende il vassoio e va a sedersi in fondo, nel lato opposto del tavolo, accanto ad altri ragazzi
Ethan : - Chi è Ben Thomas? – chiede con semplicità, iniziando finalmente a mangiare.
Joshua si volta all’improvviso verso di lui, spalancando gli occhi. Anche Abigail si gira a guardarlo stupita.
Joshua : - Non conosci mio padre? Grande, ho trovato il mio nuovo migliore amico – riprende a pranzare, con aria soddisfatta
Abigail : - Dici davvero? Beh, in effetti vieni da un altro stato … Non hai mai guardato film come “ Il tempo del giudizio “ o “Coltelli di cristallo” ? –
Ethan : - No … -
Joshua : - E non li vedrai mai! Tuo fratello già mi piace! – ride
Abigail : - Non siamo fratelli! – gli lancia un occhiata, poi guarda nuovamente verso Ethan – Non posso credere che tu non conosca quel figo di … -
Joshua tossisce per farla tacere, lei lo guarda sorridendo maliziosa, lui ricambia assottigliando gli occhi e guardandola di traverso. Ethan guarda entrambi e sorride, adesso più rilassato
Christopher : - Ehy ragazzi! –
Passa improvvisamente alle loro spalle, dando una pacca a Joshua, continuando a proseguire il suo cammino. Lui e Abigail ricambiano il saluto.
Ethan : - Altro vip? –
Joshua : - Fai tu, il padre è un famosissimo regista porno … – con nonchalance, mentre a Ethan va di traverso l’acqua che stava per bere dalla bottiglietta
Christopher sta per sedersi al medesimo tavolo, dove già Agnes lo guarda sorridendo ammiccante. Poi nota più distante Brooklyn, quasi sperduta fra quei tavoli con il suo vassoio in mano. La raggiunge.
Christopher : - Serve un posto dove sederti? –
Brooklyn : -Ed ecco che torni a salvarmi… - sorride – Si grazie –
Segue Christopher verso  un tavolo più piccolo e leggermente più appartato
Christopher : - Dopo la prima ora ti ho persa di vista … te la sei cavata nella giungla? –
Brooklyn : - Si, non male devo dire … Ho la lista dei corsi pomeridiani e … corso di Wiccanh? Veramente? –
Christopher : - Fa vedere … - prende il foglietto dalle mani della ragazza, con su scritto la lista dei corsi extrascolastici da seguire – Beh, in effetti girano un po’ di elementi strani da queste parti … -
Brooklyn : - Scherzi? Una cosa del genere, nella mia vecchia scuola me la sognavo! Penso di iscrivermi … mi incuriosisce – Apre la bottiglietta d’acqua appoggiata sul vassoio e la porta alla bocca per bere
Christopher : - Il Kentucky hai detto … anche il nuovo professore di Storia viene da li.. –
Brooklyn tossisce allontanando con uno scatto la bottiglietta dalla bocca. Per poco non si strozza con l’acqua
Christopher : - Tutto bene? – la guarda preoccupato, con ancora il foglio a mezz’aria
Brooklyn : - Si si certo.. – Cerca di tranquillizzarlo sorridendo ma ancora non si è completamente ripresa e continua a tossire. Girandosi a destra per tentare di calmare l’attacco di tosse, nota una ragazza bionda dai capelli ondulati, con una strana gonna lunga che le copre tutte le gambe, seduta ai piedi di un albero, abbastanza in disparte, intenta a leggere un grosso libro.
Dopo le lezioni i ragazzi si dedicano finalmente alle attività extracurriculari :
Abigail è nella palestra della scuola, seduta dietro ad un banchetto di legno, al centro fra altre due ragazze con la sua uniforme da cheerleader e i capelli ben legati, intenta a visionare le esibizioni delle nuove ragazze che aspirano ad un posto nella squadra, davanti a lei alcuni fogli di carta sui quali ogni tanto annota qualcosa;
Joshua è in campo con la sua uniforme da football, sorridente come sempre, intento a passare la palla ad un compagno libero;
Ethan entra per la prima volta nella palestra per lui sconosciuta, si guarda intorno un po’ spaesato : dei ragazzi improvvisano una partita, tirano verso il canestro, tentano di rubarsi la palla. L’allenatore lo riporta alla realtà lanciandogli addosso una divisa della squadra: prende la maglietta in mano, la stende e la osserva, è bianca con sottili righe blu, sul davanti c’è il nome della squadra “Shark” e sul lato posteriore il numero 8 e il suo nome “E.Davis”;
Christopher entra in un aula attrezzata per le registrazioni, con videocamere, schermi e pellicole. Prende in mano la sua videocamera e comincia a guardare un video fatto precedentemente e a montarlo al computer;
Brooklyn, con la piantina della scuola in mano, si aggira per i corridoi della scuola e finalmente trova cosa stava cercando : l’aula del corso di wiccah. Apre la porta e trova all’interno quattro ragazze sedute ai banchi, che si girano subito a guardarla. Seduta alla cattedra una ragazza dai lunghi capelli biondi. La riconosce : è la ragazza che ha visto in cortile per la pausa pranzo.
Brooklyn : - Ehm, salve a tutte … Ero interessata al corso wiccah.. Sono nel posto giusto?-
Natalie : -Ehm.. s-si.. si, certo –  La ragazza bionda arrossisce, mentre si alza goffamente dalla sedia per raggiungerla alla porta –Io sono Natalie, Natalie King, gestisco il corso … è strano … -
Brooklyn : Sono Brooklyn Ramirez – sorride – Cosa ti sembra strano? –
Natalie : - Bhe, come vedi… - arrossisce ancora – Non siamo in tante, le ragazze nuove preferiscono le cheerleader.. non gruppi … ecco, come dire … particolari –
Brooklyn : - Fortunatamente esistono le eccezioni.. e poi meglio della banda musicale, non trovi? – Sorride educata, per mettere la ragazza a suo agio, che sembra molto timida. Natalie ricambia il sorriso, abbassando lo sguardo
Natalie : - Sei la benvenuta! Prendi pure posto! –
Brooklyn sorride ed entra contenta nell’aula.
 
La giornata scolastica è finita, Brooklyn si avvia nel punto in cui aveva concordato ad inizio giornata con suo padre. Da uno sguardo al cellulare per controllare l’orario, poi sente un rumore alla sua sinistra. Guarda in quella direzione ma nulla. Si guarda in giro sospettosa. Si sente anche un po’ ridicola, sembra dover nascondere chissà quale segreto. Finalmente scorge suo padre arrivare, sorridente come sempre.
Brooklyn : Oh, eccoti finalmente! –
Prof Ramirez : - Ciao tesoro – le da un bacio sulla guancia – è andata bene oggi? –
Brooklyn : Si, tutto apposto – sorride
Prof Ramirez : - Eccoti le chiavi dell’auto, puoi aspettarmi dentro, devo raggiungere un attimo un collega, non ci metto molto ok? –
Brooklyn : - Va bene – sorride, mentre suo padre si allontana di nuovo nella stessa direzione in cui era venuto.
Sta per avviarsi alla Mustag, quando dalla sua sinistra sbuca fuori Christopher dal nulla, con la sua videocamera in mano
Christopher : - Ed ecco, signori e signore, lo scoop del secolo : Avvistata, la nuova arrivata in atteggiamenti affettuosi con il nuovo professore! Sono amanti? Quali torbidi segreti nascondono? Xoxo Gossip Girl! – le sorride malizioso, staccando il video e richiudendo la videocamera. Poi cambia tono, diventando più serio – Il fatto che abbiano entrambi lo stesso cognome è una bella coincidenza.. –
Brooklyn : - Ma cosa f.. – si guarda intorno allarmata – Sai che potrei farti arrestare per questo? Lo chiamano violazione della privacy! –
Cerca di afferrargli la videocamera ma Christopher si scansa.
Christopher : - Padre o amante? Io opterei per padre.. –
Brooklyn : - Oh, e va bene, è mio padre! . Ammette – Non volevo fare già la figura della raccomandata al primo giorno nella scuola nuova! Ma ormai è andata. Va’, hai lo scoop del secolo adesso! – ironica.
Christopher : - Mi definisco un regista, non un giornalista – sorride, rassicurante. Poi accende la videocamera e cancella il filmato – Il tuo segreto è al sicuro, tranquilla.- le fa l’occhiolino
Brooklyn si rilassa, sorpresa per quella gentilezza : - Beh … grazie allora … -
Christopher : - Considerami il tuo primo amico in questa nuova giungla! Ci si becca in giro Ramirez … - cammina all’indietro verso la strada, continuando a guardarla, con lo zaino in spalla e la videocamera ultimo modello nell’altra mano.  Poi le fa un cenno di saluto sorridendo e velocemente si gira e riprende a camminare.
 
In casa Lopez sembra una cena di famiglia quasi normale. Allison è sveglia, pettinata e vestita e sta preparando la cena, aiutata da Abigail ed Ethan che finisce di apparecchiare la tavola.
Allison : - Allora tesoro, com’è andato il primo giorno di scuola? – sorride, sembra quasi serena.
Ethan : - Tutto bene mamma –
I tre prendono posto attorno alla tavola apparecchiata, cominciando a cenare
Abigail : - Sa Allison, ha avuto un posto nella squadra di basket! Diventerà la nuova stella della scuola! – si entusiasma, portando la forchetta alla bocca e ammiccando, guardando verso Ethan
Allison : - Oh Arnold, ma come? Eri così bravo nell’ hockey … -
Abigail e Ethan si guardano, smettendo di mangiare, con le posate a mezz’aria. Poi si voltano verso la signora
Ethan : - Mamma … io sono Ethan .. –
Allison continua a guardare il piatto, giocherellandovi dentro con la forchetta, tranquilla : - è uno sport violento Arnold, lo sai … -
Ethan : - Mamma … -
Allison si alza di scatto, rovesciando indietro la sedia e facendo sobbalzare i ragazzi. Gli occhi sbarrati, assenti, a fissare il vuoto : - Non dovevo lasciarti un estate intera con tuo padre! – urla – Lo sapevo! Non dovevi salire su quell’auto! –
Ethan si alza, va incontro alla madre, che si accascia a terra, singhiozzando : - Mamma … -
Anche Abigail si alza, guardando la donna con compassione
Ethan : -Adesso andiamo a letto, è tardi mamma … -
 
Abigail è sulla veranda della propria casa, sotto il portico bianco, seduta sul dondolo verde. Soffia una leggera brezza di settembre che le scompiglia i capelli ancora legati in una coda da cheerleader. Sulle gambe ha una coperta e in mano una tazza di the caldo. Si apre la porta principale e ne esce Ethan. I due si guardano e il ragazzo va a sedersi affianco a lei. Abigail gli passa la tazza di the.
Abigail : - Sta meglio adesso? –
Ethan : -Ha preso le medicine, adesso dorme … - sospira, affranto. Abigail lo guarda comprensiva in silenzio – Io non so proprio come riuscire a uscirne.. non so proprio come … -
Abigail prende la coperta dalle proprie gambe e la mette attorno alle proprie spalle e a quelle del ragazzo, in modo da coprire entrambi : -Ce la faremo … -
Rimangono così, in silenzio, a fissare l’oscurità fuori
 
Il giorno seguente, nei corridoi della scuola, Brooklyn è intenta a smanettare con la combinazione del proprio armadietto. Si avvicina Christopher, con l’immancabile videocamera in mano accesa.
Christopher : - Avvistata, Lopez alle prese con la combinazione maledetta –
Brooklyn sorride : - Non farai molta strada se continuerai a parlare come Gossip Girl, sai? –
Christopher stacca la videocamera, sorridendo : - Dovrei chiedere una raccomandazione al nuovo prof, cosa dici “Brook” ? – Comincia a camminare lungo il corridoio, sorridendo
Brooklyn chiude l’armadietto con uno scatto, incamminandosi dietro di lui : - Che mi è capitato l’amico più idiota del liceo, “Chris”! –
Si incamminano entrambi per i corridoi della scuola, continuando a ridere e scherzare insieme.
   
 
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