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Autore: mylittlebird    22/09/2013    2 recensioni
- Perché mi hai baciato ieri sera?
- Perché lo desideravo.
- Ma tu non mi hai mai desiderato prima d'ora...
- Tu dici?
- Non mi avevi mai baciata cosi.
- Non sempre faccio tutto ciò che voglio! - fu la sua secca replica.
- Credevo il contrario - osservai con noncuranza.
- Mi stai provocando per caso?
- Non so,non ci sono abituata,però potrebbe essere divertente.
- Sta attenta a dove metti i piedi! - mi avvertì corrucciato in viso - E' un campo minato.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Attenzione:questo è il secondo capitolo che pubblico nell'arco di  72 ore, assicuratevi di aver letto il precedente.
 




"L'amore non esiste per renderci felici.
 Io credo che esista per domostrarci quanto sia forte la nostra capacità di sopportare il dolore."

 Hermann Hesse



Erano le dieci inoltrate e non sapevo più cosa inventarmi per distrarmi dai miei stessi pensieri,dalle allusioni di un possibile interesse da parte di Harry,dalla rabbia nei suoi confronti;tutto ciò sommato alla stizza nei confronti di Zayn.
Dopo la discussione con il mio coinquilino,avevo provato a chiamarlo ma il telefono suonava a vuoto,cosi dopo averci a lungo pensato gli inviai un messaggio;dopo averne scritti e cancellati molti optai per:
"Vorrei che fossi qui con me" riassumeva a fondo il mio bisogno,necessitavo di una figura come la sua anche se sotto sotto,era solo una scusa per stare un pò con lui.
Pensandoci bene,era semplicemente sconvolgente accorgersi che la sua sola presenza potesse dare un risvolto positivo alla mia serata,potesse rendermi ... felice.
Erano le dieci inoltrate e stavo poltrendo davanti a un programma tv che secondo i ben informati doveva essere comico o quantomeno simile ma,erano circa venti minuti che lo guardavo e non avevo fatto nemmeno una rista.
Forse il mio stato d'animo un pò afflitto influenzava il giudizio.
Erano le dieci passate quando qualcuno decide di presentarsi alla mia porta dopo avermi ignorata per tutto il giorno.
Quando suonò il citofono mi alzai pigramente trascinandomi all'ingresso;di fronte a me c'era un ragazzo tutto infagottato e infreddolito ma ciò non gli impedì di riempirmi con il suo scintillante sorriso da bambino un pò cresciuto.
Zayn non impiegò molto a notare il mio pigiama rosa barbie con delle righe laterali grigie e con tanto di una stampa con delle nuvolette sorridenti,oltre a notare una faccia stropicciata,un corpo inerme e i neuroni in cenere.
- Carina,ti ho svegliata? - domandò entrando.
Mi spostai di lato osservandolo privarsi di cappotto,sciarpa e guanti.
- No,stavo guardando la televisione. - gli feci notare entrando nel salotto/cucina.
- Guardavi un film? - si finse interessato mettendosi a sedere sul divano e invitandomi prendere posto vicino lui.
I suoi occhi erano un pò spenti,forse doveva ancora riprendersi dalla sbronza di ieri sera.
Nonostante ciò appariva sempre bellissimo.
- Facevo finta di guardare un film! - gli confermai sedendomi accanto.
Non capivo perchè manteneva le distanze quando io avevo solo voglia di abbracciarlo e perdermi nel suo profumo fresco.
Mi osservava in modo strano,con un luccichio negli occhi che non seppi decifrare.
- Harry è in casa? - domandò poi.
Ecco svelato l'arcano:Harry.
- Credo stia dormendo.Sai, ha avuto le febbre alta tutto il giorno. - gli confessai.
- E come sta ora? E' scesa? - chiese realmente allarmato.
- Gli ho fatto assumere la medicina circa un'ora fa,sarà sicuramente scesa.
'Altrimenti sarebbe qui con noi a lamentarsi' fu il mio pensiero successivo inespresso.
- Meglio lasciarlo riposare!
Concordò con me.
Come rinvenuto da un sogno,risplendente di nuova luce,intrappolò una mia guancia nella sua mano accarezzando lo zigomo con il pollice con un movimento lento e dolce,come se stesso conducendo un valzer.
Era tremendamente piacevole tant'è che mi ritrovai a sorridergli di rimando.
- Mi sei mancata oggi.
Un tonfo al cuore.
Conoscendomi non sarei riuscita a dirgli niente quindi,al solito,cercai di fargli capire che anche lui mi era mancato con i fatti,a modo mio.
Lo baciai:niente di eccezionale,solo uno sfioramento di labbra ma sufficiente a mandarmi in tilt.
Istintivamente appoggiai una mano sulla sua spalla,con fare rassicurante.Lui la osservò stupito per un pò,ma poi abbassò la sua mano sulla mia portandola sul petto  e spostò l'altra dietro la nuca intrappolandomi a pochi centimetri dal suo viso.
Il tocco fu leggero,appena accennato,ma mi sentii come attraversata da una scossa.
A lui non sfuggì ma,per una volta,non me ne preoccupai,volevo che sapesse l'effetto che mi faceva.
Respiravo la sua stessa aria,respiravo lui e ciò mi dava alla testa invogliandomi a essere più temeraria del solito.
Intrappolai il labbro inferiore tra i denti assaporandolo poi. Dopo un sommesso gemito iniziale a cui segui una soffocata risata,il moretto non perse tempo. Prese a baciarmi lentamente saggiando,mordendo e leccando le mie labbra fino a farle diventare gonfie e tumide,fino a chiedere definitivamente accesso.
Accesso che per nulla al mondo gli avrei negato,desideravo troppo quel contatto cosi intimo nella sua semplicità.
Era come una dichiarazione tacita.
Uniti nei sapori,uniti nella mente,uniti come possono essere uniti due persone che si cercano,si desiderano e alla fine si trovano più vicini che mai.
Ci baciammo fino a farci mancare il respiro tanto da boccheggiare per un pò d'aria.
Si sporse più vicino facendomi indietreggiare e trovare un appoggio più sicuro.
Fu un attimo,la famosa lampadina che si accende e capii.
- Zayn, - lo interruppi a metà strada, - mi sembra una pessima idea! - gli dissi colta dal panico.
- Perche? - mi chiese ignorando del tutto le mie obiezioni.
Perché? Perchè uno dei suoi amici,nonchè mio coinquilino - tra l'altro moribondo - si trovava nell'altra stanza e non sapeva niente di noi due,perchè se ci avesse scoperti avvinghiati sarebbe stato imbarazzante,perchè c'era una parte - piccolissima parte - di me che continuava a pensare ancora alla sua pseudo e malcelata "dichiarazione",semmai la si può definire tale.
C'erano un sacco di motivi per non andare oltre.
- Zayn ... - la mia voce fu quasi una supplica,perchè una parte di me sapeva benissimo che non sarei riuscita a respingerlo se si fosse avvicinato troppo.
- Mi piace come pronunci il mio nome,Hope! - disse baciandomi dolcemente.
Le nostre labbra si sfiorano di nuovo,il suo corpo si adagiò lentamente al mio mentre m'intrappolò tra le sue braccia possenti e cominciò a baciarmi sul serio,lasciandosi del tutto.
Nonostante la ragione mi dicesse altro,le mie braccia lo strinsero automaticamente facendolo aderire di più:e fu strano scoprire che mi piaceva sentire il suo peso su di me,la sua presenza,lui.
Una mano finì a torturare i corvini capelli morbidi.
Il tempo sembrava non esistere più,almeno finchè non cominciò a scendere piano per fermarsi al collo facendomi sussultare di piacere.
Non riuscii più a ricordare un solo motivo per cui avrei dovuto interromperlo.
Persi il controllo del mio corpo per non parlare della mia lingua che si muoveva in autonomia,avvinghiata alla sua in una strana danza.
Poco dopo la sua mano gentile iniziò a farsi strada sotto alla maglia del pigiama proprio nel momento in cui sentimmo sbattere una porta.
Ci guardammo come due che avevamo paura di farsi beccare dalla mamma con le mani nella marmellata,anche se le sue erano finite altrove a regalare carezze più intime e dolci.
Il mio pensiero corse subito a Harry e da quello che vidi anche il suo.
Con riluttanza ci staccammo aspettando l'ingresso del malato che tardava.
- Vado a controllare! - gli bisbigliai piano con il cuore in mano.
Nulla di strano all'apparenza,avvicinandomi poi mi accorsi che dal bagno proveniva uno soffio di vento,cosi entrai trovandoci la finestra semiaperta che mi affrettai a chiudere. E giusto per scrupolo,se non altro per non sentirmi responsabile di un suo peggioramento - feci una capatina nella stanza di Harry.
Vicino al suo capezzale c'era un ambat- jour acceso dalla quale proveniva una luce soffusa.
Aveva il capo adagiato sul cuscino sostenuto dalle sue braccia,i ricci umidicci a contornargli il viso che al contrario di quello che mi aspettavo era sereno.
Gli spostai quelle piccole onde dalla fronte testando la temperatura. Era caldo,ma non scottava.
Ne fui sollevata, poteva riposarsi realmente almeno un pò.
Lo lasciai ai suoi sogni e ritornai dal mio dolce ragazzo che mi spettava in cucin ... appoggiato alla porta di questo che mi osservava guardingo.
- Gli è salita la febbre? - mi chiese premuroso.
- No,sta dormendo sereno! - lo rassicurai.
- E' gentile da parte tua prenderti cura di lui!
Scrollai le spalle,a dimostragli che in fondo non me ne importava più di tanto.
- Lo faccio solo per non sentirlo lagnarsi.
- Non è vero!Lo fai perchè sotto sotto ti sei affezionata a lui e ti dispiace! - enunciò i suoi pensieri trascinandomi a sedere sul divano.
O almeno l'intenzione iniziale era quella,perchè finimmo uno addosso all'altro.
- No,solo per non avere pesi sulla coscienza. - precisai.
Mi spostò i capelli di lato cosi come schiacciò il suo corpo su un lato del divano facendomi spazio.
Mi sdraiai dandogli le spalle,poco dopo mi strinse a se in un caldo abbraccio. 
Istantaneamente allungai un braccio verso il suo intrecciando la mano con le sue dita per poi giocarci.
- Raccontami qualcosa di te? - soffiò vicino al mio orecchio,troppo vicino per non sentire il suo odore e inebriarmi le narici di nuova aria.
- Non so! Che cosa vuoi sapere?
Era strana come richiesta,mi sentivo al centro dell'attenzione e in difficoltà;non ero mai stat brava quando mi chiedevano di raccontare qualcosa su di me:era come quando a scuola mi chiedevano di descrivermi e, come allora,anche ora non riuscivo a parlare a "comando".
Inoltre c'era da considerare che c'era lui a mettermi in imbarazzo.
- Vediamo ... potresti parlarmi della tua prima cotta,del primo ragazzo e cosi via ...
- Cosa? Zayn ... non mi sembra il caso e poi non c'è molto da dire a riguardo.Tutto nella norma.
- Sono sicuro che puoi fare meglio di cosi se ti sforzi! - bisbigliò mordendomi il lobo dell'orecchio.
- Vuoi davvero saperlo? - chiesi con voce troppo roca,tanto da far invia ad una hot line.Che vergogna.
- Si,vorrei saperlo. Dunque,quanti anni avevi quando hai avuto la prima cotta? - continuò baciandomi la tempia.
Non era giusto, stava giocando sporco.
- Ehm ...credo tredici.
- E ... - m'invogliò a continuare.
- Nei pomeriggi d'inverno,tutti i giorni,dopo scuola,andavo su una pista di pattinaggio vicino alla villetta comunale. E c'era questo ragazzo,da tutti considerato il re del ghiaccio perchè pattinava come se fosse un professionista e non come un bambino... Era biondo con gli occhi azzurri,un pò come viene sempre descritto il principe azzurro nelle favole e allora credevo ancora che esistessero nella realtà ... non mi prendere in giro, - lo ammonii dandogli un puffetto sul dorso della mano appena lo sentii ridacchiare.
- Scusa scusa. Continua. - mi intrappolò questa nella sua.
- Niente. Drew, un giorno, mi chiese di pattinare insieme a lui e dopo quel giorno diventammo amici fino a quando in quarto liceo non si dichiarò. E' stato il mio primo vero ragazzo.E' passato ormai. - tagliai corto,non mi andava di riportare a galla il passato.
- Passato... da quanto? - chiese un pò stizzito girandosi bene per guardarmi meglio.
Deglutii nervosa,volevo farmi piccola piccola.
Era forse geloso?!
Frequenta un collage lontanissimo da qui,perciò è finita subito dopo l'estate.Non avremmo avuto modo di vederci! - gli confessai cercando di fargli capire dal tono di voce che ormai ci avevo messo una pietra sopra,nonostante mi avesse spezzato il cuore.
Ma Zayn lo ignorò palesemente.
- E dopo di lui...? - continuò,incurante della mia indisposizione,il suo interrogatorio.
Lo fulminai con lo sguardo,non volevo rispondergli.
Ma lui fece finta di niente,e continuò a fissarmi in attesa di una risposta. 
- Niente di serio,solo qualche uscita.
Tralasciai apposta,l'infatuazione che mi ero presa per Harry non molto tempo fa.
- Meglio cosi! - concluse poi dopo un attenta osservazione.
- Perchè? - chiesi curiosa.
- Perchè,credo che non lo avrei sopportato. - disse con lo sguardo rivolto verso l'alto.
Mi girai verso lui,appoggiando la testa su una mano in modo da poterlo guardare.
- Che c'è? - chiese quando si accorse che lo stavo fissando intensamente quasi ammaliata.
Era forse gelosia la sua?
- Niente.... Mi piacciono come le tue coglia contornano gli occhi.
- Cosa?!
- Che c'è? Te li rendono più dark,introspettivi.
Stavo annaspando e lui ne gioiva.
- Più dark,eh?Mi stai dando del tenebroso per caso.
- Accetta un complimento Zayn.
- E' strano come complimento ma originale,inusuale,come te. - biascicò a labbra quasi serrate un pò per trattenere il riso che stava per scoppiare.
Cercò di nascondere il tutto distraendomi con un bacio,rubato.
Come diceva quel detto? Che bisognava restituirlo?
E chi ero io per andare contro un detto che si tramandava da centinaia di anni?Nessuno. E quindi perchè non fregarsene e lasciarsi andare alla passione che ci prendeva ogni volta sempre più.
- Sei un imbroglione! - lo accusai appena trovai l'occasione.
- Non mi sembra ti sia dispiaciuto.
- E sbruffone!
- E dark! - aggiunse cercando di imitarmi - Ma in fondo,e non troppo,ti piaccio.
- Hmmm.....forse. - misi in dubbio la sua affermazione. 
Anche se persino uno zotico avrebbe capito che ormai ero andata ben oltre.
'Si Malik,mi piaci. E anche tanto. E tu lo sai,eccome se lo sai.Ma da queste labbra non sentirai niente di simile per ora.Niente.'
- A proposito,com'è andata la rimpatriata tra vecchi amici?
Sapete quella sensazione che si prova quando un attimo prima si è felici e un attimo dopo piombate nel vostro inferno personale?Quella che vi fa dire : perchè non mi sono stata zitta e non ho continuato a baciarlo invece di parlare?
Ecco,appena vidi cambiare la sua espressione, mi si aprì una voragine alla bocca dello stomaco.
- Niente,le solite cose! - tagliò corto.
- E cosa comprendono le solite cose:cibo,birra e donne? - chiesi tra le risate per stuzzicarlo.
Ma l'atmosfera grigia che si creò mi fece intuire che era come se lo avessi punto sul vivo.
- Soprattutto birra! - ricambiò con un sorriso mesto.
Non aveva escluso le donne!
- Avete bevuto molto? - chiesi stuzzicandogli quelle labbra sinuose che si ritrovava.
- Abbastanza da ritrovarci a piedi scalzi! - intrappolò l'indice tra i suoi canini.
- Co-Cosa? - sbarrai gli occhi sbalordita - Siete degli incoscienti,avreste potuto prendervi una bronchite o ancor peggio il tifo! - lo ammonii apprensiva.
- Il danno maggiore che abbiamo riportato è stato solo un gran mal di testa. - disse baciando una alla volta la punta delle dita - Ma la prossima volta,vedrò di non esagerare.
- Non mi trattare con condiscendenza,per favore.
- Non è mia intenzione.Dico sul serio,non ci tengo a ridurmi nuovamente in quello stato. - disse solenne.
- Hmmm ... vedremo! - e fu allora che abbassai lo sguardo a livello della sua giugulare attratta da un segno violaceo di dubbia provenienza,finchè non scorsi due centimetri più su,due piccole incisioni,come se qualcuno lo avesse morso.
- Che hai fatto qui! -gli chiesi spiegazioni,che non vennero.
- Zayn ... - lo incitai.
Sospirò,quasi scocciato e questo m'irritò ancor più.
- Me lo sono trovato questa mattina,ma non ho idea di come me lo sono fatto. - soffiò cercando un maggior contatto con me,che istantaneamente gli fu negato.
- Sembra ...sembra un succhiotto! - gli feci notare,pronunciando con difficoltà le parole.
Non volevo e non potevo credere che straniere labbra lo avessero toccato. E se .... No,non lei:non c'era,o almeno cosi mi sembra di aver capito.
Scrollò semplicemente le spalle,come se non fosse qualcosa d'importante.
- Ehmmm .... - farfugliò qualcosa d'incomprensibile che non riuscii a capire.
Mi misi seduta lasciandolo alle spalle:volevo un momento per schiarirmi la guerra che mi era appena sorta in testa e far soccombere quel senso di angoscia che stava cercando di venire a galla,volevo un minuto per sopprimere le lacrime e non scoppiare di fronte a lui come una bambina,volevo che mi rassicurasse, che ...
- Hope! Non è andata come stai sicuramente pensando! - disse mettendosi a sedere anche lui e poggiando una mano sulla mia spalla che respinsi.
- Hai appena detto che non ti ricordi nulla,come fai a saperlo? - dissi stranamente pacata,almeno nei toni.
- Ne sono sicuro!
- No,non puoi.C'era anche Carol? - e questa volta mi girai per carpire ogni suo minimo movimento,ogni sfaccettatura.
- Hope è solo un'irritazione cutanea.
- Non hai risposto.
- Hope ...
- Cosa? ... Zayn,non merito di essere presa per il culo tantomeno di sorbirmi bugie da parte tua,ma soprattutto non te lo permetto.
Ero diventata proprio come Harry mi aveva ormai soprannominato:un ghiacciolo.
- Si è fatto tardi,è meglio che tu te ne vada! - mi alzai per andare a recuperare le sue cose.
- Andiamo,non puoi essere seria. - disse incredulo.
- Ti sembra che stia scherzando,perchè ti assicuro che non è cosi.Ora,per favore,prendi le tue cose e ... vattene! - gli porsi tutto col magone in gola e le lacrime pronte a sgorgare.
- Hope,ti prego! - mi supplicò.
Non lo degnai di uno sguardo,al contario:aprii la porta per farlo uscire.
- Mi conosci abbastanza da sapere che non lo farei! - sussurrò con la voce strappata.
Se mi faceva male sentirlo cosi provato? 
Stavo morendo dalla voglia di abbracciarlo di nuovo e dirgli "va tutto bene,sono sicura che non è successo niente. Mi fido!"
L'unica cosa che feci,però,fu incitarlo ad uscire.
- Io conosco lo Zayn gentile,educato,dolce e a volte stronzo ma non quello ubriaco marcio tanto da non ricordarsi nulla il giorno dopo. Io non so chi sia questo ragazzo. - dissi premurandomi di tenere lo sguardo basso per non incrociare i suoi occhi e cambiare idea.
- E' sempre lo stesso!
- Buonanotte Malik!
- Non lo sarà se tu ...
- Perfavore,non complicare ulteriormente le cose. - e una lacrima traditrice smascherò il mio stato d'animo:ero come morta dentro.
Cercò di asciugarmela ma mi ritrassi. la sua mano rimase sospesa a mezz'aria per qualche secondo e si chiese dopo in un rigido pugno.
Credo avesse capito che mi serviva tempo,tant'è che varcò la soglia di casa tetro in volto e sono sicura ferito anche nell'orgoglio.
- Io non mi arrendo! - lo sentii mentre scendeva le scale.
Mi accorsi che la sua immagine e quella camminata,non erano diventate dentro un tacito ricordo,ma una parte di me stessa,che ora cominciava a dolere e a soffrire.
senza volerlo sbattei la porta con un rumore sordo,talmente sordo che in men che non si dica mi ritrovai Harry alla sua di porta,tutto allarmato.
- Chi era? 
- Nessuno,avevano sbagliato. - proferii,non so dove trovando il fiato necessario.
- Tutto bene? - chiese preoccupato.
- Si,tutto ok. - mi avviai verso camera mia.
- sicura?
- respirai a fondo e chiamai tutte le forze a mia disposizione per mettere in scena la migliore delle bugie di una donna.
- Si,solo un pò stanca. - gli concessi il migliore dei miei sorrisi ( la migliore/peggiore delle mie maschere) - E' tardi,torna a letto. - gli consigliai subito dopo premurosa. Aveva bisogno di riposarsi.
- Ah,Styles?
- Si.
- Non esitare a chiamarmi se hai bisogno di qualcosa!
Fu un attimo,un attimo solo e gli si illuminarono gli occhi. Aveva frainteso.
- Non ci pensare nemmeno. - lo ammonii.
- Beh,tentar non nuoce.Ma grazie. - rise a trentadue denti.
Poteva uno essere più stupido di cosi?
- Buonanotte!
- Notte Hope.
Al riparo di occhi indiscreti tra le mura della mia stanza,il mio dolore era maturato diventando bruciante e non si lasciava più reprimere in alcun modo.
Improvvisamente mi accorsi che il silenzio aveva il volto delle cose che ho perduto:Zayn.














Sono di corsa, ma volevo lasciarvi un nuovo capitolo di Make you feel my love nel primo momento che avessi trovato libero; il mio tempo si ridurrà drasticamente da domani, quindi dovrò rallentare gli aggiornamenti. :(
Farò il possibile per non lasciare mai passare troppi giorni, senza abbandonare Hope,Zayn ed Harry nè efp, che è la mia seconda casa.
Vorrei tanto ringraziarvi per il silenzioso sostegno che mi state dando( e quello più volte dichiarato della mia Chiara alias Directioner_Is a promise),per me è importantissimo. *___*
Finchè vi strapperò un sorriso e un piccolo momento di svago saprò di aver raggiunto il mio scopo, per divertirmi e rilassarmi e condividere con voi le stesse sensazioni.
  
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