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Autore: Gretel85    24/09/2013    5 recensioni
Ranma era furioso, non tanto per lo spavento preso e il conseguente urlo -assai poco virile- uscito dalla sua gola. No. Lui era ansioso, preoccupato e infuriato perché il maestro lo aveva sentito pensare a voce alta. E questo non andava bene. Non andava mai bene in casa Tendo, ma soprattutto, non andava bene con Happosai.
-Allora Ranma, dicevi di Akane?-
Ecco appunto.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Happosai, Nabiki Tendo, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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She's beautiful, and therefore to be wooed; She is a woman, therefore to be won.”
William Shakespeare, Henry VI


 



2. Uno spuntino a mezzanotte.

Non capiva mai abbastanza. Non ci arrivava proprio. Muovendosi a intuito nell’oscurità della casa, un Ranma in boxer e canottiera si dirigeva pensieroso verso la cucina. Uno spuntino era quello che ci voleva.

*Che Akane abbia ragione? Che sia davvero tanto stupido? Eppure penso di conoscerla abbastanza ormai…ma cosa diamine ci fa tutte le sere ore e ore davanti alla finestra? Sospira, sorride da sola…*

-Certo che è proprio scema a volte!-

*E poi è sempre più strana con me. Le dico che è carina…*

“Ranmaaaaa! Dimmi un po’, ti diverti tanto a prendermi in giro?”

*Allora generalmente tento di rimediare andando sul classico e le dico che è un maschiaccio violento e privo di sex appeal…*

“Sei solo un baka, odioso e strafottente!”

*Insomma, non so più come prenderti Akane. E poi che fai?* Si chiese Ranma, mentre accendeva la luce del regno di Kasumi.

-Sospiri con lo sguardo perso nel cielo, sorridi, ti abbracci il cuscino…che hai che non va, Akane?-

Senza nemmeno rendersene conto aveva espresso a voce alta i suoi ultimi pensieri.

-Magari è innamorata di qualcuno, eheheh!- Gli rispose una nota voce gracchiante alle sue spalle.

-Brutto vecchiaccio che non sei altro… che fai origli adesso? Dove ti sei nascosto?-

-Dovresti portare più rispetto per il tuo maestro, Ranma! E poi non mi sono affatto nascosto, guarda bene… sono qui!-

Aggrottando le sopracciglia Ranma vacillò un momento. Era certo che la voce del maestro provenisse dal frigorifero.

-Si hai capito bene, Ranma, sono qui dentro; fa troppo caldo questa notte sai? Ihihihihih!-

In meno di un secondo Ranma si era fiondato sul frigorifero e -ARGHHHHH! Per tutti i Kami! Ma che orrore!-

Adagiato mollemente sul secondo ripiano dell’elettrodomestico, in un piatto da portata adatto al pesce, la testa sproporzionata su due barattoli a mo’ di cuscino e indosso solo uno striminzito pantaloncino. Così stava il vecchio Happosai, l’immancabile pipa tra le dita, sgranocchiava un acino d’uva.

-Mmmmh? Ma come ti permetti? Sei solo un pivello Ranma e soprattutto invidioso del fatto che io posso combattere il caldo in questo modo, mentre tu no. Sei troppo grosso e goffo, ecco!-

-Ma cosa dici vecchiaccio?- *Che schifo.* -Lo capisci sì o no che trovarti qui dentro, in questo modo, sarebbe uno shock anche per un morto? E se al mio posto ci fosse stata la dolce Kasumi? Non pensi a lei? Agli altri?-

-Come tu pensi ad Akane?-

Touché.

-Che vorresti insinuare ora? Esci immediatamente di lì!- E così dicendo Ranma afferrò il suo fresco maestro scaraventandolo sul tavolo.

-Ahi, ahi Ranma, nessuno ti ha insegnato la buona educazione? Se non fosse tardissimo, non esiterei un secondo a farti esplodere il pavimento sotto ai piedi, lo sai vero?-

Happosai era visibilmente alterato, eppure stranamente manteneva il controllo.

Ranma era furioso, non tanto per lo spavento preso e il conseguente urlo -assai poco virile- uscito dalla sua gola. No. Lui era ansioso, preoccupato e infuriato perché il maestro lo aveva sentito pensare a voce alta. E questo non andava bene. Non andava mai bene in casa Tendo, ma soprattutto, non andava bene con Happosai.

-Allora Ranma, dicevi di Akane?-

Ecco appunto.

-Non sono cose che ti riguardano, vecchio maniaco!-

-Ne sei sicuro Ranma? Davvero non ti interessa sapere perché Akane si comporta in modo strano?-

Ranma si sarebbe tagliato il codino piuttosto che ammettere di essere interessato alle parole del vecchio.

-Ti ho detto di farti gli affari tuoi, maledetto! E poi a chi vuoi che interessi a cosa pensa quella!-

-Ahahahahah! Sei troppo divertente e ingenuo, Ranma! Ne deduco quindi che non vuoi sapere se la tua fidanzata è innamorata e se sì di chi?-

Eccolo, l’aveva trovato. Il suo punto debole. Il maledetto vecchiaccio aveva trovato il suo punto debole.

Non che ci volesse tanto; ormai era palese un po’ a tutti, o quasi.

-Non farti fantasie vecchio pervertito! E poi Akane è la MIA fidanzata, quindi...-

Il suo pugno destro era già a metà strada, direzione: la testa del vecchio.

-Quindi si presume sia innamorata di te, non è vero Ranma?-

Il pugno a mezz’aria lì rimase. Una statua di marmo avrebbe avuto, se possibile, maggiore fluidità di movimento.

-Colpito e affondato, ammettilo! Ahahah!- Happosai si stava letteralmente sganasciando dalle risate sul tavolo.

La fastidiosa risata del vecchio lo fece rinsavire -Ma come ti permetti verme? Ti ho già detto che non sono affari tuoi e poi, e poi…-

E poi Ranma non sapeva come continuare la frase e in suo soccorso venne proprio l’ultima persona che avrebbe voluto trovarsi davanti in quel momento.

-Guarda che sono stata io a parlare prima; state facendo un tremendo baccano, ve ne rendete conto?-

Appoggiata allo stipite della porta, una gamba piegata, le braccia conserte, Nabiki Tendo versione pigiama osservava i due ospiti con la più classica e tremenda delle sue espressioni. Quella che, in parole povere, normalmente significa “sento odore di soldi, fammi avvicinare”.

-Na-na-nabiki!- Balbettando il suo nome con poca convinzione, Ranma fissava allucinato la più scaltra delle Tendo, quasi avesse visto un fantasma.

-Oh scusaci bocconcino, ti abbiamo svegliato? Se vuoi il caro vecchio Happi viene a farti compagnia in cameretta!-

-Risparmiami il supplizio Happosai- Rispose quella. -Piuttosto...ho ascoltato involontariamente parte della vostra conversazione e…-

Ranma fissava il pavimento della cucina, convinto che, così facendo, si sarebbe aperto un varco che lo avrebbe inghiottito per sempre.

-…e quindi sono intervenuta per proporti un patto interessante, Happosai; tu accetti e io ti suggerisco un piano per rendere questa conversazione e i giorni seguenti molto più intriganti e divertenti del solito- Concluse ridendo sotto i baffi, l’indice tamburellante sulla punta del naso. Aveva fiutato un grosso affare.

-Sono tutto orecchie…-

-Bene, le condizioni sono però le seguenti: 2000 yen subito e due mesi lontano dalla mia biancheria-

-Ma noooooo! Nabikuccia tu non puoi farmi questo…- Cominciò a piagnucolare il vecchio.

-O tutto o niente Happosai, se non ti sta bene, me ne torno a letto e buonanotte-

Ranma si riprese proprio in quell’istante. -Ecco, brava Nabiki, perché non te ne vai a dormire? È tardi no?-

-Paura cognatino? Non ti facevo così smidollato…eppure non sto chiedendo soldi a te. Cosa c’è? Temi di non essere così amato come vorresti?-

Una martellata di Akane avrebbe fatto meno male.

-Ecco i tuoi 2000 yen, Nabiki; ho deciso di accettare, allora dimmi! Presto che sono curioso come un bimbo in fasce! Eheheh!-

L’immagine di Happosai neonato era assai raccapricciante, ma Nabiki agguantò il denaro e con soddisfazione e incredibile nonchalance propose la sua soluzione.

-Bene, mentre vi ascoltavo mi chiedevo se non ci fosse un modo per verificare se Akane è innamorata del qui presente Ranma o meno…-

-Ma io non conto niente scusate? Ehi!-

-Zitto Ranma! Vai avanti tesoruccio…-

Velocemente Nabiki cominciò a illustrare al vecchio il suo piano, sussurrandogli all'orecchio i dettagli, non senza però tralasciare che qualche parola giungesse alle orecchie di Ranma.

-Si, dunque…se un bacio può considerarsi una prova d’amore fra due fidanzati, si potrebbe fare in modo che Akane...a una scelta. O...bacia Ranma o...e qui mi serve lei, maestro, per... e poi...sarà divertente e...un sistema di scommesse…e quindi...-

Già alla parola bacio Ranma si era strozzato con l’acqua che stava cercando di bere per rimanere calmo.

*Akane mi deve baciare per dimostrarmi il suo amore? Certo che non sarebbe tanto mal…ma perché mai dovrebbe in fondo? Che cosa hanno in mente quei due? Questa storia non mi piace per niente! E se poi lei si rifiutasse? Naaaa, ma in fondo chi mai vorrebbe baci…*

-Ehi voi due!-

Era rimasto solo.

-Nabiki? Happosai?- Il silenzio gli diede i brividi.

Erano le due di notte ormai e solo ora si rendeva conto di essersi messo nei guai. In grossi guai. I due infimi e più pericolosi abitanti della casa avevano appena deciso di divertirsi e fare soldi. A sue spese.

  
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