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Autore: Gretel85    24/09/2013    7 recensioni
Ranma era furioso, non tanto per lo spavento preso e il conseguente urlo -assai poco virile- uscito dalla sua gola. No. Lui era ansioso, preoccupato e infuriato perché il maestro lo aveva sentito pensare a voce alta. E questo non andava bene. Non andava mai bene in casa Tendo, ma soprattutto, non andava bene con Happosai.
-Allora Ranma, dicevi di Akane?-
Ecco appunto.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Happosai, Nabiki Tendo, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Do you not know I am a woman? When I think, I must speak.”
William Shakespeare, As You Like It

 



 

3. Non vorrai negarmi un bacio?

Nonostante il trambusto, Ranma si era rimesso a letto poco dopo e, come se nulla fosse, era sprofondato in un sonno profondo. A un certo punto della notte gli era sembrato, nel dormiveglia, di avvertire un’altra presenza in camera sua. Oltre a quella del padre ovviamente, il quale in veste di enorme panda russava beatamente al suo fianco. Ma in quel momento Ranma stava facendo un sogno bellissimo e mai e poi mai lo avrebbe lasciato andare per svegliarsi. Piccole mani lo avevano sfiorato sul volto e sul collo, in più punti e delicatamente, ma non ne era sicuro. Sentiva la testa troppo pesante per aprire gli occhi ed alzarsi. Vi riuscì soltanto quando il sole era ormai alto.

-Svegliati Ranma, ci farai fare tardi come al solito!-

Gelida, quello era l’unico aggettivo adatto alla voce di Akane e, conoscendola, Ranma sapeva che non sarebbe rimasto asciutto a lungo. Con grande sorpresa di Akane, Ranma scattò in piedi rischiando di inciampare nel suo stesso futon.

-Akane, ma che ti prende, sei impazzita per caso? Non dobbiamo nemmeno andare a scuola, scema! Non cambierai mai, sei sempre il solito maschiaccio, violento e privo di fascino!-

-Scemo che non sei altro, sei buono solo a dormire! Se non ti dai una mossa, ti mollo qui immediatamente e poi sono affari tuoi se fai in tempo a prepararti o meno, ingrato! Oggi volevamo andare al mare con le nostre famiglie, te lo sei dimenticato per caso?-

E con una bella linguaccia, la piccola Tendo gli volse le spalle e scese a fare colazione senza aspettare una risposta.

Che ovviamente era sì, se l’era dimenticato.

Poco dopo la situazione era, se così si può dire, più tranquilla. La famiglia Tendo, i Saotome e il vecchio maestro erano tutti riuniti al piano di sotto per la colazione. I pensieri d’amore e l’aria carica di romanticismo inespresso che avevano caratterizzato le mura del dojo Tendo nella notte erano ormai un lontano ricordo.

-Molla subito il mio pesce, degenerato di un padre!-

-Potevi arrivare prima figliolo, mi dispiace…mmmm che bontà, Kasumi! Ahahahah!-

-Maledetto… te la farò pagare cara!-

-Che figlio ingrato che ho messo al mondo… com’è possibile amico Soun? Aaaaaaaargh!-

Splash.

-Qualcuno vuole dell’altro riso? Ranma? Signor Genma?- Chiese con la solita gentilezza la solita Kasumi, che ovviamente non si era accorta di nulla.

-Lascia perdere sorellina, credo che a breve una panda e una ragazzina dai capelli rossi emergeranno dal nostro laghetto…-

E così avvenne. Anzi no.

Per primo emerse un panda e poi, per quanto zuppo fino al midollo, un bel ragazzo dai capelli scuri.

-Ranma…- Stupefatta Akane.

-Ma che succede, Saotome?- Soun sul punto di scoppiare in lacrime. Di gioia? Di disperazione? Boh.

- Oh mio…- Delicato shock di Kasumi.

-Molto interessante…- Lo sguardo d’intesa di Nabiki con il vecchio.

- AHAHAHAHAHAHAHAHAH!- Il vecchio.

La prima a prendere parola fu Nabiki. -Ranma che ti è successo? Sei rimasto uomo… non ci nascondi nulla?-

-Io…veramente…non lo so- Si tastava ovunque, non riusciva a crederci. Che cosa gli stava succedendo? Poteva essere un miracolo, oppure…

Un secondo. Solo il tempo di un secondo e gli eventi della sera prima gli tornarono in mente.

-Maledetto vecchiaccio… che cosa mi hai fatto stanotte?-

-Ahahaha! Eh...Ranma, temo che lo scoprirai presto.-

-Maledetto porco… dimmi cosa mi hai fatto o ti faccio a pezzi!-

Ranma era furioso, avrebbe voluto spaccare il mondo e capirci qualcosa. Fino a quando non incontrò lo sguardo allibito della fidanzata e avvenne l’impensabile. Con notevole ritardo rispetto al solito, Ranma si era trasformato in Ranko, davanti a tutti.

-Maestro, mi spiega cosa sta succedendo in casa mia, per favore?- Soun era quasi supplicante. Tirando una boccata dalla sua pipa, a gambe incrociate sul tavolo e a occhi chiusi, Happosai rispose con tranquillità:

-Ho deciso di fare un giochetto con Ranma.- *E non solo con lui.* -Diciamo che la prova a cui lo sto sottoponendo fa parte del suo addestramento da uomo ecco…-

-Vorresti essere un po’ più chiaro se non ti dispiace, vecchiaccio?- Ranko era una furia.

-Cerca di essere più gentile con il maestro figliolo, perché… figliolo???”

-Oh Kami! Di nuovo!-

Ranma era tornato ragazzo, senza acqua calda e nessun altro intervento.

-Ma che diavolo significa questo?-

-Calmati Ranma e te lo spiegherò.- Fumava il vecchio. -Ecco vedi, stanotte sono entrato in camera tua e toccandoti alcuni punti del capo e del collo…-

-Ah eri tu allora? Avevo sentito bene… maledetto non riuscivo a svegliarmi del tutto e a muovermi, vieni immediatamente qui!-

-Ranma fermati! Dobbiamo capire prima! È inutile passare all’attacco così…-

-Sagge parole, Genma. Bene, se adesso avrai la pazienza di rimanere calmo, ti spiego che cosa ti è successo e cosa dovrai fare.-

-Questa notte...- Riprese il maestro. -con un trucchetto che ho appreso diverso tempo fa in Cina ti ho privato del controllo sulla tua maledizione, ciò significa che Ranma e Ranko non sono più legati all’acqua calda o fredda per venire fuori e che quindi non hai alcun controllo sulla tua trasformazione. E non guardarmi così… non è permanente!-

Sospiro di sollievo.

-….se trovi la cura ovviamente...AHAHAH!-

Ranma era sotto shock… non riusciva a proferire parola. In un attimo si scagliò contro il suo vecchio maestro.

-Che cosa? Mi stai dicendo che se non trova il rimedio, potrebbe rimanere così per sempre? Un mezzo uomo che cambia sesso quando meno se lo aspetta?- *Ottimi affari in vista!*

-Grazie per la delicatezza, Nabiki!- La fulminò Akane.

-Ma il rimedio è semplice!- Si scusò Happosai liberandosi dalla presa del suo allievo con un solo dito. -E Ranma, se ci pensa bene, dovrebbe ricordarselo.. ne parlavamo giusto ieri sera, non è vero Ranma?-

Uomo o donna che fosse in quel momento, Ranma divenne di tutti i colori. No, non poteva baciare Akane così o farsi baciare da lei. Ok, si trattava di dargli una mano e Akane era una persona generosa… ma se si fosse rifiutata? Quanto sarebbe stato umiliante per lui? E poi… avrebbe mai voluto Akane baciarlo da donna? In preda a questi pensieri, Ranma tremava di rabbia stringendo i pugni sul tavolo.

*Maledizione Il vecchio rischia di rovinarmi i piani. Il cognatino ci sta facendo pure un pensiero. Se la storia dovesse risolversi troppo velocemente, potrei precludermi diverse possibilità di guadagno. Meglio intervenire…*

-Insomma Ranma, non ricordi? Devi baciare una tua spasimante e il gioco è fatto!-

Fu il gelo.

A dire il vero Ranma era quasi sollevato dall’intervento di Nabiki. Non capiva dove volesse arrivare, ma per il momento era contento non si fosse fatto il nome di Akane direttamente.

-Ranma, tu non puoi fare questo alla tua fidanzata, non puoi ti prego!- Soun era già scoppiato a piangere immediatamente e tutti, a loro modo, lo guardarono storto.

Tutti tranne Kasumi. La dolcissima sorella maggiore aveva sempre nella sua semplicità una risposta fin troppo logica da dare -Papà ma stai tranquillo, vedrai che si risolverà tutto. Basta che ci pensi Akane no?-

-Ehi! Ma vorrai scherzare Kasumi? Io non sono una sua spasimante, il fidanzamento non l’ho scelto io e quindi non ci tengo affatto a baciare questo stupido!-

*Vattene pure a farti sbaciucchiare da Ukyo o Shampoo, Ranma. Ho visto il sollievo sul tuo volto alla parola “spasimanti”. Che delusione. Io lo avrei anche fatto per te, e poi…*

-E poi tu, Nabiki, mi spieghi che cosa c’entri in questa storia?-

Nonostante non volesse essere messa in mezzo, Nabiki si preparava a rispondere, ma non ce ne fu bisogno.

-Concordo in pieno, posso trovare facilmente qualcuna che faccia al caso mio, più sexy e più dolce di quanto lo sia tu maschiaccio!-

*Mi negheresti anche un bacio in questo momento, Akane? Lo dici sul serio?*

-Cosa vuoi che me ne importi? Per quanto mi riguarda puoi farti sbaciucchiare da mezza Nerima, bello mio!-*Ranma sei uno stupido!*

*Qui si mette male, accidenti! Mia sorella è proprio testarda. Non deve farsi fuori dal gioco in questo modo.* Così pensando, Nabiki si scambiò un veloce sguardo d’intesa con il vecchio Happosai. La sua lunga esperienza in questo mondo di certo non lo aveva reso uno sprovveduto quando si trattava di manovrare le persone a proprio piacimento.

-Bene, bene. Si dà il caso che ti abbia voluto dare una mano. Le tue principali pretendenti sono state da me già avvisate. Aspettale a momenti. Ma attento, solo una riuscirà a farti tornare, se così si può dire, normale-

-Sarebbe a dire, vecchiaccio?-

-Colei il cui sentimento è corrisposto, Ranma! Ma non capisci proprio niente allora!-


 


 


 


 


 

  
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