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Autore: Bad Bionda Bana    24/09/2013    0 recensioni
Uno dei sogni più grandi delle care A+, o meglio, delle J+.
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lee Joon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un esperimento, ecco ciò che voleva fare la J.Tune, un semplice ed innocuo esperimento.

Un vecchio amico del Presidente della casa discografica aveva bisogno di una pubblicità per l'inaugurazione del suo nuovo locale, un club di accompagnatori. E chi sarebbe potuto essere un attore perfetto se non Joon?

-Io? Ma perché proprio io?- chiese Joon un po' spiazzato -Perché non Thunder? In fondo è lui il visual del gruppo.-

-Ma hyung, sei tu quello che fa cadere tutte le ragazze ai suoi piedi.- disse Thunder ridendo.

-Esatto, e poi tu sei quello con il fisico migliore.- rispose il Presidente -Non dirmi che ti vergogni! Non devi nemmeno spogliarti.-

-Ok, ma... dovrò lavorare con qualche ragazza? Cantante, attrice?-

-Hehehe, lo hyung è uno sporcaccione.- disse Mir guardando poi gli altri e ridendo.

-No, sarai da solo.-

-Meglio. Va bene, lo faccio.- si rassegnò Joon.

-Bene! Lo spot verrà girato questa sera.-

-Cosa? Non poteva darmi un po' più di preavviso?-

-Si, insomma, mi dispiace. Tieni, questo è il copione, non ci sono molte battute, la maggior parte sono di una voce fuori campo. Ora va, riposati e preparati.- disse il Presidente sorridendo beatamente.

Appena i ragazzi tornarono al dormitorio Joon si lanciò sul letto emettendo un verso tra lo stressato e l'ansioso contro il cuscino. A seguirlo c'era il caro leader, il quale si sedette sul letto a fianco a lui.

-Joon, perché sei così restio a lavorare con delle ragazze? Ripensi ancora a ciò che è successo quel giorno?- chiese Seungho preoccupato.

-Hyung, tu non puoi capire. Fino a quel giorno sono sempre riuscito a reprimere i miei istinti maschili. Ora è tutto diverso, più difficile. Vedo quella ragazza ovunque, e mi ritorna in mente tutto quello che era successo, tutte quelle sensazioni.- spiegò il ragazzo cominciando ad arrossarsi in viso.

-Calmo Joon, calmo! Ti stai agitando troppo.-

-Se sapessi come mi sento ora capiresti che non è così semplice. Seungho! Riesco a sentire le sue labbra sulla mia pelle, le sue mani nei pantaloni!-

Il leader prese velocemente la bottiglia d'acqua che c'era sul comodino per bagnare il viso del compagno rinfrescandolo.

-Ti prego Joon, non urlare. Non c'è bisogno che anche gli altri sappiano tutto ciò. Ora dormi un po'. Non ti preoccupare per il copione, verrò a svegliarti non troppo tardi.- cercò di tranquillizzarlo Seungho per poi spegnere la luce e uscire dalla camera.

 

Era ormai giunta la sera, e Joon sembrava aver rimosso temporaneamente tutti i ricordi legati a quella ragazza.

Lo spot sarebbe stato ripreso dentro il locale in apertura; Joon sarebbe stato il barista: indossava una canottiera bianca con sopra un gilet nero e dei semplici pantaloni del medesimo colore.

Come tutti si aspettavano dal ragazzo, le riprese riuscirono tutte al primo colpo, d'altronde era un attore fantastico.

-Bravissimo Joon! Sempre il migliore!- disse il Presidente dandogli una pacca sulla spalla -Senti, con i ragazzi andiamo tutti insieme a bere qualcosa, vieni anche tu? Così festeggiamo un po'!-

-Sembra una bella idea, ma per questa sera passo.- rispose il ragazzo accennando un sorriso.

-Sei sicuro? Potrebbe aiutarti un po' di svago, senza il pensiero del lavoro.- disse Seungho.

-Sono sicurissimo. Voi andate pure, io rimarrò ancora un po'. Ci vediamo al dormitorio. Arrivederci Presidente.- salutò con un inchino per poi andare a sedersi su uno degli sgabelli al bancone del bar.

I ragazzi dello staff avevano finito di portare via l'attrezzatura, e il proprietario non si era ancora fatto vedere per sfrattare Joon dal suo caro sgabellino, quando ad un certo punto si spensero le luci. Il ragazzo sapeva che dietro il bancone c'era l'interruttore per le luci del bar, luci che davano un'atmosfera sensuale con una sfumatura di colori che andava dal blu al viola. Scavalcò il bancone atterrando con estrema grazia, ma quando accese le luci pensò di aver avuto un'allucinazione. Davanti a lui c'era quella stessa ragazza al cui pensiero impazziva come pochi.

 

-Guarda un po' chi si rivede.- disse lei avvicinandosi al ragazzo.

La ragazza indossava una maglietta bianca con scritto sopra “You shouldn't do that” così scollatat da lasciare poco spazio alla fantasia e dei pantaloni in pelle abbastanza aderenti.

-Tu? No, non può essere. Non puoi sul serio essere qua.- disse Joon.

-Vedo che ti ricordi di me. Che sia il destino a volerci insieme?-

-Destino?-

-Certo, questo locale appartiene a mio padre.- rispose lei passando una mano dalla coscia all'addome sfiorando l'intimo del ragazzo. Un brivido passò per la schiena di Joon -Che ne dici di inaugurare per bene questo locale?- continuò prendendo uno di quei rubinetti con la prolunga e bagnando petto e ventre della ragazzo.

-Se pensi di fregarmi come la prima volta ti stai sbagliando. Questa volta sarà un gioco di squadra.- disse Joon bagnando anche la maglia della ragazza per poi prenderla per i fianchi e farla sedere sul bancone. Ciò che non era possibile vedere con la scollatura ora era visibile grazie al tessuto bagnato: non portava il reggiseno.

Il ragazzo cominciò a baciarla sul petto, passando sulla clavicola, arrivando poi al collo mordendolo un po', mentre la ragazza lo aveva preso per i capelli tirandoli un po' quasi come se volesse incitarlo. Prima di poter arrivare alle sue labbra, Joon tolse la maglia a lei e anche la sua canottiera, salì sul bancone posizionandosi sopra di lei e poi fece incontrare le loro labbra. Non passò un minuto che le loro lingue si trovarono approfondendo il bacio, mentre una mano del ragazzo era arrivata nei pantaloni della ragazza cominciando a massaggiarla da sopra le mutande, facendola ansimare sulle sue labbra. In pochi secondi anche i pantaloni di lei finirono per terra.

-Non doveva essere un gioco di squadra questo?- disse la ragazza rovesciando le posizioni e slacciandogli e togliendogli i pantaloni -Sai, nella borsa della tua coordinoona ho trovato qualcosa di molto interessante.- continuò prendendo una bottiglia di olio per il corpo che aveva nascosto sotto il bancone.

La ragazza aprì la bottiglia e cominciò a versare il contenuto sul petto e gli addominali del ragazzo, passando poi con la mano per stendere bene il prodotto. L'olio rendeva il corpo di Joon lucido sotto le luci del locale. Sul viso della ragazza si era creato un sorriso più che malizioso il quale stava facendo sognare il ragazzo. Finito il primo lavoro prese di nuovo la bottiglietta, versò una sostanziosa quantità d'olio nella mano destra, con la sinistra la biancheria a Joon e prese decisa il membro del ragazzo cominciando a massaggiare con la mano unta d'olio. Il ragazzo gemeva buttando la testa all'indietro e accompagnando il movimento della mano con il bacino.

-Non resisto ancora molto.- disse Joon tornando di scatto alle posizioni iniziali -Direi che ora è il mio turno. Spero che a tuo padre non dispiaccia se ne prendo uno.- concluse prendendo un cubetto di ghiaccio da uno dei secchielli usati per lo spot. Con una mano tolse le mutande alla ragazza, mentre l'altra faceva scivolare lentamente il ghiaccetto dal collo fino al petto e all'addome di lei, la quale cominciò ad ansimare a piena voce aggrappata alle spalle di lui. Non riuscì a soffocare un gemito quando il ghiaccetto sfiorò la sua apertura facendola rabbrividire. Il ragazzo spinse il cubetto un po' di più per poi buttarlo e penetrarla piano con una delle dita quasi congelate, facendo andare in estasi la ragazza.

-Sei pronta per un po' di calore?- sussurrò all'orecchio di lei avvicinando il membro alla sua apertura e penetrandola con una spinta decisa ma non troppo forte.

La ragazza lo prese per il collo portandoselo vicino al viso cominciando a mordere le sue labbra e giocare con la sua lingua ansimando e sentendo i suoi ansimi sulle sue labbra. Le spinte si fecero più veloci e forti finché non arrivarono entrambi al limite.

I ragazzi, ancora con il fiatone, scesero dal bancone e pian piano si rivestirono.

-Speri di rivederti spesso in questo locale.- disse lei infilandosi la maglietta.

-Certo, pronto ad aspettarti qui al bar alla chiusura.-

-E perché non nell'ufficio di mio padre?- concluse lei facendogli l'occhiolino.





Ok, è la seconda volta che, dopo aver "completato" questa storia, aggiungo un capitolo XD vi prometto che questa volta è sul serio completa u.u spero vi sia piaciuta la nuova ambientazione ^ ^ ringrazio tutti coloro che l'hanno letta e chi volesse lasciare delle recensioni uwu Grazie ancora e Ciao!!!

  
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