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Autore: tomlinsoulmate    25/09/2013    1 recensioni
E crogiolarmi nel suo abbraccio fu l'unica cosa che seppi fare in quella fredda, ed altrettanto strana, notte di fine ottobre.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Spensi la mia ultima sigaretta premendola col piede destro direttamente sull'asfalto.

Mi guardai attorno, aveva appena smesso di piovere e la strada era totalmente deserta.
Assaporai l'odore della pioggia, dell'erba bagnata della piccola aiuola accanto alla panchina umida su cui ero seduta da almeno un'ora; abbassai il cappuccio della felpa che tenevo ben schiacciato sulla testa, per non sentir freddo, e alzai gli occhi al cielo per bearmi della leggera brezza tipica di quel periodo dell'anno. Ottobre.
Stranamente, nonostante in quel preciso momento lo fossi, non mi sentivo per niente sola, ed istintivamente il mio sguardo si posò sull'unica casa ancora fiocamente illuminata da qualche luce all'interno e da cui, due secondi più tardi, un ragazzo imbacuccato fino all'ultima punta dei capelli, fece capolino.
"E tu che ci fai qui?", chiese accucciandosi di fronte a me.
"Nulla, e poi ci dev'essere per forza un motivo?", domandai, sprezzante ed incurante come mio solito.
"Avete litigato di nuovo, non è forse così?", chiese ancora, tentando di guardare il mio viso consapevole che, se ci fosse riuscito, non avrebbe avuto bisogno di nessuna risposta, chè i miei occhi avrebbero sicuramente parlato al posto mio.
"Sono davvero così terribilmente prevedibile, Nì?", sorrisi osservandolo ed afferrando automaticamente la mano che mi aveva gentilmente offerto.
"Non del tutto, ma ti conosco ancora meglio di quel che potresti sperare tu, Joy", ammise baciandomi il palmo infreddolito.


Niall
.

Non ricordavo momento in cui non fosse stato al mio fianco, dai tempi dell'asilo eravamo praticamente inseparabili, quasi una cosa sola ed io, in quell'istante di crisi, non ci avevo pensato un attimo ed ero corsa proprio da lui, l'unico in grado di calmarmi, di comprendermi, di mettere a tacere i demoni della mia testa o, come in quel caso, di capire senza troppa difficoltà il motivo per cui avessi deciso di catapultarmi davanti a casa sua, senza avvertire, e di sedermi sulla solita panchina in attesa di vederlo spuntare, anche a quell'ora improponibile.
Perchè lo faceva sempre.
Non si era mai tirato indietro, mai avevo sentito uscire dalle sue labbra un "no, mi dispiace, oggi non posso", piuttosto lasciava da parte sè stesso, ma quando si trattava di un mio problema tutto passava in secondo piano, e lui stava in prima linea, sempre pronto per qualsiasi evenienza.
"Non lo capisco più, è così strano, così terribilmente instabile, scostante, ed io che dovrei capirlo ed appoggiarlo più di chiunque altro, vengo puntualmente tagliata fuori da ogni cosa che lo riguarda. Mi esclude, capisci?", sbottai dal nulla alzandomi in fretta e furia dalla panchina.
E Niall mi guardava, e sorrideva senza dire una parola.
"Joy tu lo ami, giusto?", chiese poi, come se sapere la risposta ed essere sicuro della mia totale sincerità, per lui, fosse di vitale importanza.
"Certo che lo amo, Nì!", risposi io, con una certa enfasi.
Come poteva chiedermi una cosa del genere?
"E allora lasciagli il suo tempo, magari è un pò tardo, ma anche lui capirà di provare lo stesso per te, ne sono certo", concluse lui, parentorio.
"Che mi ama lo so, me lo dice tutti i giorni, ma quando poi, in pubblico, fatica persino a prendermi per mano, beh, sembra quasi che si vergogni di me. Perchè?", chiesi in preda alla disperazione.
"Joy mi chiedi spiegazioni che purtroppo non posso darti, non lo conosco, a malapena so come si chiama, anzi, a dir la verità, penso pure di stargli un po' antipatico", concluse ghignando.
"E' geloso di te, Nì. Abbiamo litigato per quello, sostanzialmente. Si è categoricamente fissato su quest'argomento. Ed io mi sono incazzata da morire perchè non voglio assolutamente che qualcuno si metta in mezzo a noi due, proprio per niente. Fidanzato o non, per me, vieni prima tu", dissi torturandomi le mani.
E lui, al di fuori di ogni logica, scattò in piedi, come mosso da una molla e prese ad osservarmi: nei suoi occhi intravidi un mare in tempesta e, poco dopo, scoprii che, la causa di quella stessa tempesta, ero proprio io.
"Odio quando fai questi ragionamenti, lo sai!", esclamò, scuro in volto.
"E perchè, scusa?", chiesi io, quasi spaventata dal mutamento repentino della sua espressione.
"Perchè sì, mi fai sentire in colpa, okay? Non ti permetto di mettere a repentaglio la tua felicità solo per proteggere me", ammise calmandosi un poco.
"Io non sto mettendo a repentaglio proprio niente. Che senso avrebbe avere un fidanzato che m'impedisce di passare del tempo con il mio migliore amico? Ognuno ha il suo posto nella mia vita e non gli permetterò di portare via quello che hai sempre occupato tu", dissi io, senza voler sentire ragioni o repliche.
Non avrei mai e poi mai buttato all'aria anni di amicizia solo per qualcuno che non avrebbe mai potuto comprendere ciò che, fin dai primi tempi, quando ancora faticavo a pronunciare correttamente il suo nome, mi legava a Niall.
"E se un giorno ti dovesse chiedere di scegliere, sentiamo, tu cosa faresti?", domandò portandosi, successivamente, le braccia al petto.
"Se un giorno dovesse chiedermi di farlo allora vorrà dire che, punto primo, in tutto il tempo passato insieme, non avrà mai davvero capito nulla di me, dei miei sentimenti e di tutto quello che ci stava dietro e, punto secondo, non mi avrà mai davvero amata. Perchè se una persona ti ama sul serio non ti mette davanti a delle scelte che sà che non potrai fare. E perchè chi sceglie me, chi prende me, automaticamente prende e sceglie anche te, ed io gliel'ho messo in chiaro fin da subito".
Rimase ad osservarmi per attimi che mi parvero davvero infiniti, per poi "Capisci che se continui a ragionare così non troverai mai un cristiano che ti piglia, mh? Tu sei completamente pazza, Joy", concludere poi, colpendomi la fonte con un buffetto.
"No, ti voglio solo un gran bene, Nì e se questa può considerarsi pazzia, allora sì, sono pazza", dissi, facendolo ridere, di quella risata che non mi sarei mai stancata di sentire.
"Te ne voglio anch'io, bimba".
E crogiolarmi nel suo abbraccio fu l'unica cosa che seppi fare in quella fredda, ed altrettanto strana, notte di fine ottobre.







Angolo dell'autrice.


questa storia, o in qualunque modo vogliate chiamarla, è il frutto di un'estenuante notte in cui il mio carissimo operatore telefonico

(che io normalmente amo alla follia) ha deciso di lasciarmi senza internet cwc
cioè, capite? io senza connessione e soprattutto senza tumblr D:
poi è chiaro che in qualche modo devo arrangiarmi uu
e insomma, mi sono messa a scrivere e questo è il risultato.
sono particolarmente flufflosa in questo periodo
e in mancanza d'ispirazione per la mia povera raccolta larry, lasciata ormai marcire da..
(uhm, ho perso pure il conto lol)
..tempo indefinito, diciamo, mi sono buttata a capofitto su Niall che, diciamocelo, è il fluff più fluff dell'universo :')
non mi dilungo troppo, chè di baggianate ne ho sparate già abbastanza lol
fate i buoni (anche se non siete panettoni maina (?) e non è natale)
lasciate qualche segno del vostro passaggio, vi supplico cwc
bene, mi son resa ridicola al punto giusto, indi ragion per cui mi eclisso uu

un bacio,

emme.
  
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