Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: _MeandI_    25/09/2013    0 recensioni
Louis e Abbie, due ragazzi normali. Lui un cantante, lei una normale ragazza aspirante psicologa. Si incontreranno e si innamoreranno. Innamorarsi è così facile, ma dimenticare? Come la prenderebbero entrambi se i manager di Louis li avessero separati?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 3:



"Ciao tesoro!" Disse con la sua aria da gallinella. "Oh, ci sei anche tu a quanto vedo." Disse squadrandomi.
"Anche io sono felice di rivederti!" Dissi. Lou mi battè il cinque da sotto il tavolo, neanche a lui stava simpatica.
Poco dopo, un'entrata che nessuno si sarebbe mai aspettato.
"E lei che ci fa qui?!" Dicemmo io e Allison all'unisono. Amber si avvicinò al nostro tavolo e baciò Niall. "Che?!" Dicemmo tutti.
"Ragazzi, lei è la mia fidanzata, si chiama.." Lo interruppi.
"Si chiama Amber Smith, la conosco molto bene." Dissi.
"Passate le cicatrici?" Mi chiese. Mi alzai innervosita.
"Ascolta, passate o non passate, sono segni che sei passata tu!" Dissi. "Sei tu il fottuto motivo, ti senti soddisfatta? Spiegamelo, magari ci capiamo!" Dissi iniziando a piangere "Mi hai rovinato la vita!" Urlai infine.
"Sì, sono felice di avertela rovinata!" Disse.
"Oh, adesso piange!" Disse Sophia.
"Tappati quella bocca rifatta!" Urlai prima di correre fuori. 
"Ehi.." Qualcuno mi aveva seguito. "Mi spieghi cos'è successo?" Alzai il capo, davanti a me Louis.
"Quando avevo più o meno 14 anni, Amber iniziò a tormentarmi, bullismo, insulti, botte, non ce la facevo più, iniziai ad autolesionarmi e lei lo scoprì, ora chiama me e Allison 'Lametta' o 'Emo'. Anche Allison si autolesiona, perchè non riesce ad uscirne, io ne sono uscita, ma alcune volte ne ho ancora la voglia.." Dissi.
"Tu sei migliore di lei, piccola!" Mi abbracciò forte. "Ora basta piangere." Mi asciugò le lacrime con i pollici "Andiamo a mangiare, su." mi baciò la fronte e tornammo dentro.
"Eccoci." Disse poi.
"Ehi Lametta, passate le crisi?" Chiese Amber.
"Ehi Oca, passati crampi ai muscoli? Sai com'è, quando ci si apre troppo si rischiano dei crampi!" Dissi.
"Lametta, abbassa le penne con me, sai?" Disse.
"Oca, cerca di tranquillizzarti e mangia, o ti si rovina il fisico?" Risi. Mangiai tutto ciò che avevo nel piatto per il nervoso.
"Lametta, attenta a quel che mangi, o diventerai più balena di quanto sei!" Disse a Allison, lei subito si alzò e corse in bagno.
"La bulimia, è vero!" Dissi. Corsi in bagno e la aiutai. "Va meglio?" Chiesi. Fece sì con la testa. Tornammo a tavola.
"Scusate, piccolo imprevisto." Mi scusai. 
"Tranquille." Disse Lou baciandomi. Pagammo e poi ci dividemmo. Tornai a casa e iniziai a studiare. Mi arrivò un messaggio.
< Ehi, piccola, tutto bene?>> Sorrisi.
< Bhè, veramente no, c'è francese che mi da qualche problema.>> Risposi.
< Vieni al parco, ti aiuto io.>> Misi le scarpe e corsi al parco con il libro di francese. Lou era steso sul prato con il cellulare in mano.
"Ehi." Dissi.
"Ehi, piccola. Vieni qui, facciamo francese." Mi sedetti vicino a lui e iniziammo a studiare, grazie alle sue spiegazioni tutto mi sembrò più facile.
"Eri bravo in francese?" Chiesi.
"Oui, ero molto bravo." Disse fiero di sè.
"Quindi mi aiuti quest'estate per preparare gli esami? Voglio andare al college." Dissi.
"Sì, va bene." Disse. Mi baciò. "Vieni, ti porto in un bel posto." Mi bendò gli occhi e mi guidò verso non so dove. Mi scoprì gli occhi, eravamo vicino alla London Eye. "Saliamo." Disse dopo. Ci salimmo e il giro iniziò. Iniziammo a fere gli stupidi dentro alla cabina, da quella di sotto tutti ci guardavano, ma in fondo, a chi frega?
Alla fine del giro ci baciammo e poi scendemmo.
"Ora voglio farti vedere io una cosa." Dissi. Gli presi la mano e iniziai a correre verso una casetta che conoscevamo solo io e Allison. Entrai con Lou e sentimmo dei rumori.
"Allison, sei tu?" Dissi.
"Sì, ci siamo io e Haz." Rise. La raggiungemmo nella stanza, lei aveva già iniziato l'opera.
"Che cazzo combinate?" Chiese Lou, vedendoli sporchi di colore.
"Facciamo un'opera d'arte!" Disse Harry ridendo e sporcandosi la mano nel verde per poi lasciare la stampa sui vestiti che erano stati bianchi di Allison. 
"Vieni." Lo portai nella nostra stanza. Gli porsi un paio di pantaloni e una maglia bianchi e glieli feci indossare, li indossai anche io e uscii la vernice.
"Devi dipingermi i vestiti." Dissi "Quello che verrà alla fine è una sorpresa" Intinsi due dita dentro la vernice azzurra e feci due linee su ogni guancia di Lou. Inziammo a giocare, buttandoci addosso anche i vasetti interi. Presi un pennarello nero e tolsi la maglia. Lou arrossì appena mi vide.
Scrissi sul davanti:"Louis puzza di cacca profumata" e sul retro:"Abbie profuma di fiori puzzolenti." e poi la rimisi. Lou prese il pennarello e tolse la maglia. Scoprì gli addominali scolpiti e i pettorali. Iniziò a scrivere sulla sua maglia.
Scrisse sul davanti:"Abbie è una nana verde." e sul retro:"Louis è uno gnomo verde" e poi la rimise. Ridemmo. Tolsi il pantalone e scrissi:"A sua differenza, io non ho la terza gamba!" E lo rimisi. Poi scrisse lui sul suo:"Non ho una buca da golf, come lei." Uscimmo abbracciati dalla stanza. Anche Allison e Harry uscirono dalla loro stanza. Sulla maglia di Harry c'era scritto:"Lei è la mia Rose" Con una freccia verso Allison. E sulla maglia di Allison:"Lui è il mio Jack" con una freccia verso Harry.
"Aww, che dolci!" Dissi. Si girarono. Su quella di Allison c'era scritto:"E' ancora vivo questo frocio?" Con una freccia verso Harry e su quella di Harry:"Questa portatrice di vagina è ancora viva?" Con una freccia verso Allison. Risi.
"Siamo dolci, eh?" Rise Harry. 
"Dolcissimi!" Dissi io. Uscimmo dalla casa con quei vestiti addosso, e come sempre i paparazzi ci invasero.
"Harry, Louis, una foto!" "Louis un'intervista!" "Abbie, una foto!" Facemmo qualche foto, ancora sporchi di colore e poi andammo a casa. I ragazzi andarono al concerto con quelle maglie sotto i vestiti(idioti), e poi andammo a ballare. Fu una bella serata!
Mi svegliai male quella mattina, avevo fatto un brutto sogno, ma non avevo tempo di pensarci, dovevo correre a scuola. Mi preparai in fretta e furia.
"Tesoro, vieni qui." Mio padre mi chiamò, seduto alle sedia, con un giornale in mano. "Chi sono questi due bei ragazzi?" Chiese. Imbarazzo totale, non potevo dirgli:<>
"Ehm.." Girò pagina. "vedi papà, non è quel che sembra!" Dissi imbrazzata.
"E' un bacio, tesoro, si vede!" Rise "voglio conoscere questo bel ragazzo, oggi verrà a pranzo da noi, diglielo." Si alzò e andò via senza neanche replicare. Mandai un messaggio a Lou.
< Buongiorno, gnomo verde! <3 Mio padre ha visto una nostra foto su un giornale, vuole conoscerti, oggi a pranzo. xx>>
< Cosa? Vuole conoscermi? xx>>
< Sì, vuole conoscerti. Oggi vieni a prendermi da scuola e vieni a pranzo da noi.>> Misi il cellulare in tasca e mi avviai per scuola. 
< Va bene. Fai la brava a scuola, mi raccomando e tira un po' i capelli a Amber da parte mia!>> Risi e rimisi il cellulare in tasca.
"Buongiorno lametta, dormito bene?" Chiese Amber a Allison.
"Benissimo, oca, ho dormito stupendamente!" Rise "Ehi, ciao Abbie!" Mi salutò con un bacio sulla guancia. Entrammo in classe appena la campanella suonò.
"Robinson, venga, interrogata." Disse la prof di francese. Grazie Louis, grazie per quel 9!
All'uscita da scuola, vidi Lou e Harry preoccupati e poggiati al Ranger Rover di Harry. Li raggiunsi con Allison.
"Ehi, ciao." Dissi baciando Lou. Allison baciò Harry "Che ha Harry?" Chiesi a Allison.
"Papà vuole conoscerlo!" Rise.
"Oggi a pranzo?" Chiesi.
"Sì." Rispose "Ha visto le foto sul giornale."
"Anche mio padre vuole conoscere Lou." Dissi "Mi ha mandato un messaggio durante l'intervallo con scritto:'Se vedo che quel ragazzo è un poco di buono, lo caccio a calci in culo fuori da casa mia!' Ahahah" Dissi ridendo.
"Mio padre ha detto che gli strappa i ricci!" Rise Allison. Harry si toccò i capelli e Lou il sedere.
"Morirò!" Dissero all'unisero per poi iniziare a ridere.
"Dai, andiamo, papà sarà affamato." Disse Allison. Tornammo a casa. Ci fermammo sul ciglio della strada.
"Dio, e se non gli piaccio?" Disse Lou.
"Non preoccuparti, gli piacerai." Lo baciai e gli sistemai la maglia. Presi le chiavi dalla borsa ed entrammo in casa. Presi la mano di Lou e,dopo aver lasciato lo zaino, lo guidai in cucina.
"Papà, mamma, sono a casa!" Dissi. Baciai le guance dei miei genitori. Entrambi guardarono Louis.
"Sono James, il papà di Abbie, piacere." Disse mio padre porgendo una mano a Louis, lui l'afferrò e la strinse.
"Louis William Tomlinson." Disse convinto. Almeno ricordava il suo nome!
"E lei è mia moglie Mary." Disse indicando mia madre che si pulì le mani sul grembiule da cucina prima di stringere la mano di Louis. Ci sedemmo a tavola.
******************************************************************************************************************************************************************************************************
Spazio me:Ecco il terzo capitolo, spero vi piaccia. 2 recensioni e continuo.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: _MeandI_