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Autore: x_Dana    26/09/2013    2 recensioni
Dal capitolo 8.He licked my lips:
Si morse il labbro di nuovo, sentendo un vago sapore ferroso, non poteva pensare ancora a Draco Malfoy.
Draco Malfoy che si era allontanato per andare da Astoria Greengrass.
Draco Malfoy che le aveva leccato le labbra.
Draco Malfoy che le aveva accarezzato i capelli.
Draco Malfoy che la fissava con occhi grigi...
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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3.
Grey eyes never seen



Luci e fiammelle tremolanti erano sospese sopra le loro teste, illuminando i piccoli anfratti delle pareti rocciose che li circondavano.
Hermione posò la forchetta da dessert con un sospiro soddisfatto, udendo a malapena il leggero tintinnio dell'argento tra il caldo vociare della lunga tavolata.
Al suo fianco il suo fidanzato Ron si agitava sommessamente sulla sedia, lo sguardo puntato sulla grande torta ai Calderotti che era appena comparsa davanti a loro.
La riccia gli strinse incoraggiante la mano, nascosta dalla pesante tovaglia bianca, osservando gli sforzi del ragazzo nel trattenersi dal servirsi la seconda porzione di dolce.

"Sembra quasi che tu non abbia mangiato nulla durante la cena"

La voce bassa e ironica di Ginny si dinstinse dal brusio di sottofondo, Hermione rise sommessamente e si rivolse all'amica seduta al suo fianco.

"Non essere così dura, non ha mai fatto il bis stasera"
La ragazza Weasley indossava un tubino nero che fasciava le sue forme marmoree, i lunghi capelli rossi raccolti in una coda alta e lo sguardo fiero puntato sul fratello maggiore.
Hermione spesso si trovava ad invidiare la pelle luminosa dell'amica, le sue curve ben proporzionate e le labbre carnose, leggermente screpolate dal vento degli allenamenti.
Harry aveva sempre un braccio intorno alla spalle della fidanzata, quando non era costretto ad usarlo per altre faccende, come tagliare l'arrosto, e aveva quello sguardo un po' protettivo e un po' possessivo che riservava solo a lei.

Ben presto i piatti e le portate avanzate svanirono, dando agli ospiti il tacito permesso di alzarsi e cominciare le danze e il viavai nei pressi del bar.
Hermione si alzò, lisciandosi la gonna bianca sulle cosce nel tentativo di ridurre le pieghe causate dalla lunga cena; la folla intorno a lei era densa di volti noti, circondati dagli aloni neri, rossi e bianchi dei loro vestiti natalizi.

Harry, Ron, Hermione e Ginny seguirono un cunicolo scavato nella roccia, caldamente illuminato, fino a raggiungere una grotta più ampia, sempre costellata di luci e fiammelle fluttuanti.
In mezzo alla sala vi era un immenso albero di Natale, addobbato con bastoncini di zucchero, festoni e qualsiasi altra decorazione mai concepita. Sulla punta capeggiava una grossa stella di cristallo che mandava bagliori arcobaleno in ogni angolo della caverna artificiale.
Nell'aria aleggiava profumo di spezie natalizie e burrobirra. Per un istante al gruppo sembrò di esser ritornato nella Sala Grande di Hogwarts, calda ed accogliente.

"Quest'anno la location è davvero splendida"

Ginny annuì in segno di approvazione, continuando a camminare col naso per aria, seguendo con lo sguardo le luci volteggianti sopra la sua testa.
Anche Hermione le stava guardando trasognata, con l'indice intrecciato in uno dei boccoli che faticosamente era riuscita a domare per la serata. Seguì con lo sguardo lo svolazzare zigzagante di una luce azzurrina attraverso la grande grotta fino a quando i suoi occhi incontrarono le due figure dai capelli biondo argentei sulle quali la scintilla incantata era andata a fermarsi.
Hermione socchiuse gli occhi cercando di vedere meglio i due Malfoy dall'altro lato della stanza, e non potè trattenere un piccolo sobbalzo nell'accorgersi che il minore, Draco, la stava osservando nello stesso modo.
Subito la ragazza distolse lo sguardo e si girò ad ascoltare i discorsi degli amici, cercando di sembrare impegnata e indifferente.
Solo più tardi, per caso, la riccia alzò lo sguardo sopra la testa e notò una pulsante lucina arancione qualche metro sopra di lei.
Sollevata dalla coincidenza Hermione seguì gli amici verso il bancone del bar, dove i drink apparivano magicamente davanti al mago che li ordinava ad alta voce.
Nel frattempo una musica avvolgente, ritmata da tamburi dal timbro basso, riempì la caverna quel che bastava per non coprire le voci dei dipendenti del Ministero e dei loro ospiti.

La serata scorreva piacevolemente ed Hermione si sentiva finalmente rilassata, circondata da tutti gli affetti più cari; più tardi Harry e Ron si allontanarono per brindare con gli altri auror, promettendo di ritornare da loro entro la mezzanotte per festeggiare la vigilia di Natale

"Stai bene, Ginny?"

Hermione scrutava l'amica con una lieve apprensione, trovandola vagamente pallida alla luce delle lanterne appese sul muro dietro di loro.

"Io...sì, tutto regolare. Solo un po' stanca"

Il sorriso della rossa non convinse Hermione, che però decise di rispettare la risposta dell'amica e rimase in silenzio.

"Vado a prendermi un succo, 'Mione, tu vuoi qualcosa?"

La riccia scosse la testa, indicando la burrobirra che ancora aveva nel boccale di cristallo, e osservò l'amica mentre si faceva strada fino al bancone.
Sola, Hermione si portò alle labbra il boccale e ne trasse un piccolo sorso, osservando nuovamente i fuochi fatui danzare sopra la sua testa.
Dopo essersi lasciata scivolare su di un morbido divano di raso rosso, Hermione sospirò di piacere, riposando i piedi affaticati dai tacchi alti a cui non erano abituati.
Con la coda dell'occhio la ragazza notò qualcosa che le fece saltare un battito cardiaco: Draco Malfoy era in piedi vicino a lei e la osservava con insistenza, un braccio appoggiato al muro e la cravatta leggermente allentata.

"Buonasera Granger, ti trovo in forma"

Hermione, colta di sorpresa, non potè evitare di scattare in piedi per sentirsi meno esposta, il cristallo si mosse sulla pelle catturando la luce di un fuoco fatuo sopra di loro.

"Grazie, Malfoy."

L'imbarazzo che provava alla presenza del Malfoy più giovane era qualcosa di non inerente agli anni passati a scuola, ma qualcosa che non sapeva definire.
Sapeva che Ron e Harry non avevano problemi in presenza di Draco e Lucius, e capitava che ci conversassero piacevolmente durante le ore al Ministero, ma era qualcosa che lei non era ancora riuscita a fare per motivi che andavano oltre la sua comprensione.
Ricordava sempre nitidamente il volto pallido e sporco di fuliggine di Draco, il giorno della caduta di Voldemort, mentre come straziato tentennava ad unirsi ai suoi genitori nelle linee nemiche.
Hermione rimase sulla difensiva, dando il fianco al ragazzo che la osservava con curiosità, sperando quasi che le chiedesse dov'erano Harry e Ron.

"Davvero..." Disse invece il biondo, avvicinandosi a lei di qualche passo e dandolole modo di notare il bicchiere di Whisky incendiario che teneva nell'altra mano.
Anche se imbarazzata Hermione sostenne lo sguardo di Malfoy con fierezza, aiutata dalla penombra che ne nascondeva gli occhi, e senza allontanarsi.
Di colpo tutti i fuochi fatui sospesi a mezz'aria diventarono rossi, tingendo ogni cosa nella grotta del medesimo colore. I tamburi della musica si fecero ancora più bassi e incalzanti: mancavano pochi minuti alla mezzanotte.
Hermione deglutì, sentendo una sensazione di calore al ventre che le era sconosciuta, mentre il martellare della melodia le risuonava nella cassa toracica.
In quel momento Draco si fece più vicino e alzò la mano libera, portandola vicino al collo della ragazza; uno scintillio scarlatto guizzò sui loro volti quando una fiammella li superò roteando come impazzita.

"Draco!Quanto tempo" La voce alle loro spalle pronunciò il nome del ragazzo con lieve rimprovero, mantenendo comunque un tono cordiale.

Hermione, che nel frattempo si era inconsciamente portata entrambe le mani al petto per coprirlo, si girò con gratitudine verso Ginny che arrivava a passo deciso verso di loro.

"Ginny Weasley, o dovrei dire Potter?" Draco sorrise impercettibilmente, abbassando di scatto la mano "E quello cos'è? Succo di pomodoro?"

"Indovinato"

Draco storse il naso e si congendò con un cenno del capo, portandosi una mano alla fronte mentre si allontanava nella folla.

"Cosa voleva Malfoy jr?"

"Non lo so, per un attimo ho temuto volesse toccarmi" Hermione si strofinò le mani improvvisamente fredde sulla pelle del collo e del decoltè.
Ginny scoppiò a ridere divertita, facendo svolazzare la lunga coda di capelli rossi a destra e a sinistra come una frusta.
"Beh è una buona cosa no?Significa che non ha più quegli sciocchi pregiudizi sul sangue"
Hermione ritrovò Malfoy nella folla, si era riunito con una donna alta, bionda e superba che rideva graziosamente a qualcosa che aveva detto.
"Quella è Astoria Greengrass, giusto?"
Ginny si voltò a guardare, prima di passare il braccio nudo sulle spalle di Hermione "Sì, in tutto il suo splendore"
Hermione distolse lo sguardo da quel tripudio di capelli lucenti e biondi, lasciandosi guidare dall'amica verso Harry e Ron che finalmente stavano tornando da loro.
Entrambi i ragazzi si avvicinarono per baciarle sulle labbra e poi si scambiarono uno sguardo felice; entrambi dovevano essersi bevuti più di un paio di Whisky in loro assenza.
Anche Hermione sorrise, con lo stomaco fastidiosamente chiuso, e solo in quel momento si ricordò l'aroma sentito giorni prima nel negozio dei Tiri Vispi Weasley "Impossibile, sono mesi e mesi che non mi avvicino a Draco...devo essermi sbagliata".
Ormai convintasi che il profumo fosse veramente appartenuto a Luna, Hermione sospirò cercando di scacciare quella sensazione fastidiosa.
"Draco è passato a salutarci un momento fa" disse, sicura che parlarne con disinvoltura fosse il miglior modo per allontanarne il pensiero.
Ginny però la guardò di sbieco, ma evitò di aggiungere che in realtà il giovane Malfoy era venuto a salutare soltanto la riccia.
"Ah sì?Ha detto qualcosa di interessante?" chisero i ragazzi quasi all'unisono.
Colta alla sprovvista, Hermione avvampò leggermente e si maledisse per non aver preso un altro bicchiere di burrobirra.
"No, solo a farci gli auguri di Natale..." disse la rossa stringendosi nelle spalle.
Ron si alzò sulle punte dei piedi fino a che non riuscì ad individuare le teste bionde di Draco e Astoria.
"Che coppia banale, tutti e due biondi e con gli occhi azzurri...non faccio fatica ad immaginarmi la loro prole."
Harry e Ginny annuirono in silenzio.
"Draco ha gli occhi grigi"
Hermione sentì quelle parole pronunciate dalla sua voce come se avessero avuto vita propria e ormai inutilmente si portò le mani alla bocca.
"Oh..."
"Tutti e quattro insieme. Un sorriso, per favore!" Un fotografo si avvicinò a loro e senza aspettare risposta fece scattare il flash, cogliendoli alla sprovvista.
"Grazie, Buon Natale"  Disse poi scomparendo nuovamente dietro il grosso obbiettivo.

Ron prese a sfregarsi gli occhi coi pugni chiusi proprio nel momento in cui davanti a ogni mago e strega comparve un calice di Champagne, che alle luci dei fuochi fatui pareva di un color rosso brillante.
Hermione allungò la mano per prendere il suo, grata di aver finalmente qualcosa dietro la quale nascondersi.
Harry si avvicinò a Ginny e la cinse per i fianchi, stessa cosa fece Ronald con Hermione subito dopo.
"10!"
"9!"
"8!"
"7!"
La riccia fece vagare lo sguardo sui presenti fino ad individuare la chioma argentea di Draco Malfoy, che come tutto il resto della sala risplendeva di un bagliore rossastro.
"5!"
"4!"
In quel momento anche il ragazzo si girò e incrociò lo sguardo Hermione, che pur senza vederli realmente riusciva ora ad immaginare i suoi penetranti occhi grigi che la scrutavano con fredda curiosità.
"1!"
Ron avvicinò le labbra umide a quelle di Hermione e intrufolò la lingua con delicatezza nella sua bocca, stringendo appena la presa sul suo fianco.
Prima di chiudere le palpebre, la ragazza vide Malfoy afferrare Astoria e baciarla quasi con aggressività, gli occhi grigi puntati fissi su Hermione.
Lo scoccare della Vigilia venne accolto da un concerto di tintinnii dei calici  che venivano battuti gli uni sugli altri per gli auguri.
Il nodo allo stomaco della ragazza si strinse nella curiosa sensazione, del tutto priva di logica, di aver appena baciato Draco Malfoy.





Ore più tardi.

"Ci vediamo a Natale!"  Ginny baciò Hermione e Ron sulla guancia prima di sparire oltre la soglia di casa.

"Mi dispiace per prima" Bisbigliò la ragazza, rallentando appena i passi sul vialetto bagnato che conduceva alla loro villetta.
"Di cosa parli?" Ron la guardò sbigottito mentre apriva la porta.
"Per Malfoy"  Hermione si lasciò accogliere dal tepore famigliare di casa, mentre con un sospiro si tolse i tacchi e gli abbandonò nel corridoio.
"Non hai bisogno di scusarti, non è mica un reato sapere di che colore sono i suoi occhi, no?Ora andiamo a dormire e non pensarci più"
"Hai ragione, ma proprio non ricordo di averlo mai notato"
Osservò Ron liberarsi della giacca e della camicia, rimanendo in piedi vicino al letto, studiando la sua figura con un'attenzione che non gli rivolgeva da anni.
"Abbiamo passati tanti anni insieme nel castello, non mi sembra così strano"
Il calore nel ventre di Hermione ancora non si era dissipato e ciò le diede l'incoraggiamento necessario ad avvicinarsi al suo fidanzato e cingerlo alla vita dal dietro.
Il calore di Ron sulla pelle coperta solo dall'intimo le causò un brivido di piacere, ma quando lui si girò per abbracciarla a sua volta e baciarla con dolcezza, Hermione si rese conto di provare una vaga insoddisfazione al contatto delle sue labbra carnose e umide.
La riccia si lasciò adagiare delicatamente sul letto, mentre nell'ombra delle sue palpebre chiuse si disegnavano continuamente i due profondi occhi grigi che non ricordava di aver mai visto.





  
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