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Autore: Lelusc    27/09/2013    2 recensioni
Beh che dire quando ti trovi sempre nel posto sbagliato nel momento sbagliato? Ed è esattamente questo il problema della nostra protagonista,che le succederà?
Genere: Horror, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Passa un anno e con mio profondo rammarico, io e la mia famiglia ci siamo trasferiti in un'altra città da due settimane. Onestamente avevo dentro di me un miscuglio di sentimenti contrastanti, perché io in quella città ero morta e risuscitata, ma soprattutto avevo incontrato lui, il misterioso ragazzo, quindi ero felice di partire, ma anche infelice.

Durante la strada ho visto un gran brutto incidente.  Un uomo davanti a noi che aveva visto tutto, cominciò a fare le veci del cronista e a spiegarci tutto nei minimi dettagli, tanto che alcune persone costrette in fila per via dell’incidente piansero o si sentirono male. Ci disse che due macchine si erano scontrate e una si era sfracellata sul guard rail, si era tutta accartocciata e aveva preso fuoco.

 Ci disse che a quanto pareva era successo tutto per colpa di una macchina che era finita addosso al un’altra e dopo il conducente della macchina tamponata aveva perso il controllo dell’auto finendo contro il guard rail. La macchina era rimasta incastrata fra la lamiera e fortunatamente non era caduta nella corsia di sotto e poi aveva preso fuoco. La gente aveva prestato soccorso per far uscire le persone prima che la macchina prendesse del tutto fuoco, ma invano, erano tutti incastrati e feriti. Vedemmo e sentimmo tre ambulanze passare e soccorrere. Ed è lì che lo vidi un’altra volta.

Comparve dal nulla, come l’altra volta. Vidi una nuvola nera e quando scomparve, lui. Ora da viva potevo vederlo meglio. Era vestito di nero e rosso, ma la cosa che rapì di più la mia attenzione, oltre al cappotto lungo e nero che svolazzava ad ogni suo passo deciso, era il suo viso,sempre inespressivo e serio. Lui non mi vide, ma rimasi per tutto il tempo a guardarlo camminare nel nulla. Non avevo paura, anzi sentivo della famigliarità con lui e nostalgia, sarà perché lo avevo già visto un anno prima, quando ero in fin di vita.

Comunque continuò a camminare sicuro verso la catastrofe, quando scomparve dalla mia vista, nascosto da una macchina parcheggiata. Quella credei davvero fosse l’ultima volta che lo avrei visto, ma i piani erano ben diversi per me e dovetti rifare i miei conti e anche presto.
  
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