Capitolo 1 : “Epilogo”
 
Quella che vado a raccontare è la storia che parla di un ragazzo, un ragazzo puro, buono, sincero e di nobili ideali, che però con il tempo verrà traviato dalle continue parole che gli verranno detto, facendolo diventare colui che tradì… ma a questo punto ci arriveremo con il tempo… per ora vi racconterò tutto sin dall’inizio.
Era un giorno come gli altri al villaggio della foglia, e tutti i mercanti, gli operai e qualsivoglia altro tipo di lavoratore stava occupando il suo tempo nel lavoro nella quale competente.
Il villaggio –come la maggior parte di voi saprà-, era nato come un villaggio militare, nella quale poi con il tempo si è riempita di ogni genere di categoria sociale.
Naturalmente chiunque arrivò alla conclusione che abitare in un villaggio ninja fosse molto più sicuro di abitare in un’abitazione al centro di qualche foresta o chissà dove.
Così nel giro di qualche anno questo villaggio chiamato Konoha si riempì di gente comune.
Ma Konoha non fu l’unica ad avere l’idea di intraprendere questo cammino, infatti insieme a lui vennero costruiti altri villaggi ninja, la quale si combatterono diverse volte in battaglia… ma questa è un’altra storia.
I fondatori di questo grande villaggio furono il Grande Ashirama Senju e il suo amico Madara Uchiha, che solo qualche anno dopo tradì il villaggio diventando uno dei suoi più grandi oppositori, e scontrandosi fino allo sfinimento contro il suo amico Ashirama.
Lo scontro che ne venne fuori fu un vero e proprio cataclisma, in quanto i due sfoderarono le loro tecniche migliori, cercando in qualche modo a buttarsi giù.
Colui che venne sconfitto in quel colossale incontro fu il possente Madara Uchiha, che dopo tre giorni e tre notti di combattimento cadde a terra sfinito, e quindi sconfitto.
Da quel giorno passarono molto più di 10 anni, nella quale il villaggio crebbe fino a diventare una vera e propria cittadina nella quale vivere una vita felice con le proprie famiglie, dove crescere dei figli e vederli scorrazzare tra le grandi vie che contraddistinguevano il grande centro di Konoha, andando così a vivere una vita felice e senza pensieri.
Da quando il villaggio venne creato ci fu sempre un ninja a capo di esso, e per essere precisi non era un ninja qualsiasi, ma il ninja più potente del villaggio stesso.
Questo ninja a capo dell’intera organizzazione del villaggio veniva –e viene chiamato tutt’oggi- Hokage, e comanda la maggior parte del paese del fuoco.
L’unica carica più alta al di sopra di esso è il Damyo, la quale ha il vero e proprio controllo su tutto, anche se si dovrà sempre e comunque accordare con l’Hokage.
I Kage che si susseguirono a questa carica furono 4, e il primo fu proprio il grande Ashirama Senju, seguito dal fratello Tobirama Senju, seguito a sua volta da un suo allievo, che di nome faceva Hiruzen Sarutobi, che venne susseguito dal Quarto Hokage di Konoha, chiamato Minato Namikaze.
La nostra storia comincia proprio quando il nostro Namikaze era al potere del villaggio.
Quella fu la sera nella quale perse la vita.
Era la notte del 9 Ottobre, nella quale il Quarto Hokage stava dando le ultime direttive e stava cominciando a spostarsi verso un luogo più sicuro per suo figlio, sua moglie e l’intero villaggio.
La moglie Kushina Uzumaki era incinta, e quella sera stessa avrebbe partorito un bambino, un bambino che sarà l’oggetto della storia, un bambino la quale avrà un futuro difficile, ricco di percorsi impervi e di decisioni pericolose.
Quella sera stessa, allo scoccare delle 2 di notte successe la catastrofe.
Il demone dalla 9 code, il Kyuubi attaccò il villaggio, radendolo al suolo, distruggendo tutto, schiacciando ogni tipo di vita gli si trovasse davanti.
La sua furia distruttiva era ineguagliabile, e il suo potere era incommensurabile… anche il miglior ninja di quei tempi poteva fare ben poco contro quella creatura terribile che deteneva il potere maggiore tra i Demoni codati.
Ma un uomo, un uomo da capelli dorati denominato Quarto Hokage e di nome Minato Namikaze provò a fare l’impossibile.
Provò a combattere il demone da solo, riuscendo però a trovare solamente la morte.
Ma poco prima di morire l’uomo fece un rituale, nella quale –grazie all’uso della sua anima- avrebbe sigillato l’intero spirito del Kyuubi nel corpo del suo piccolo bambino.
Tramite questo rituale il ragazzo dai capelli dorati riuscì a trovare il modo di salvare il suo villaggio, imprimendo sull’addome del figlio un sigillo quadrangolare a doppia chiusura, nella quale sarebbe stato rinchiuso lo spirito del Demone. Adesso il contenitore della volpe a nove code era niente poco di meno il figlio del Giovane Kage morto di prematura morte… e adesso questo bambino è diventato un Jinchuuriki.
L’uomo compiendo questo suo ultimo sacrificio spirò insieme alla moglie, la quale provò in tutti i modi –insieme al marito- a bloccare la furia distruttrice del Demone, riuscendo però a trovare solamente la morte.
 
 
Angolo Autore:
Bene, sono tornato con un’altra FF rimodellando del tutto il modo di scrivere, e cercando di –non come nell’altra FF- cambiare la storia già esistente di Naruto.
So di aver lasciato l’altra FF ad un punto morto, e per questo ho deciso di lasciarla al momento, in quanto non riesco a far un continuo della storia, e quindi non riesco a creare delle situazioni interessanti da poter far interpretare ai nostri giovani Eroi.
Detto questo, spero che questo piccolo prologo vi piaccia, e anche se so che per ora sto seguendo ciò che accadde veramente nel manga, vorrei che non demordeste e che continuaste a leggere, in quanto le sorprese non mancheranno e cercherò di farla il più coinvolgente possibile.
Vorrei dire un’ultima cosa… io non voglio mettere alcun tipo di Pairing, in quanto indeciso su cosa fare… quindi, vi chiedo di venire in mio soccorso e di aiutarmi in quest’ardua decisione.
Quindi lascio la scelta a voi.
Detto questo direi di essermi dilungato anche troppo, e spero che a tutti piacerà la mia idea di svolgimento della storia.
Aggiornerò all’incirca ogni 2-3 giorni al massimo.
ADESSO BASTA GIURO XD vi lascio così e che dire… buona lettura dell’Epilogo :D